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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Montenegro, vince la secessione dalla Serbia

Post n°1317 pubblicato il 22 Maggio 2006 da lo_snorki
 

La commissione elettorale conferma: quando mancano solo 25mila schede da scrutinare, gli elettori in favore dell'indipendenza da Belgrado sono il 55,4%. Osce: referendum in linea con standard internazionali

Alla fine hanno vinto i sì. La vittoria dei secessionisti al referendum con cui il Montenegro chiedeva di staccarsi dalla Serbia è stata confermata da Frantisek Lipka, il capo della commissione elettorale.

Il diplomatico slovacco, ha reso noto che il 55,4 per cento degli elettori si è espresso in favore dell'indipendenza e il 44,6 per cento per il mantenimento di un unico Stato, dipendente da Belgrado. Devono essere ancora scrutinate 25mila schede di 45 seggi, ma la dichiarazione di Lipka conferma i dati anticipati nelle ultime ore da fonti non ufficiali, anche se fino all'ultimo contestati dall'opposizione.

Un sentore della volontà popolare in direzione della nascita del nuovo Stato si era comunque avuto già ieri con i primi exit-poll. Da questi risultava infatti un 56,3% a favore del distacco dall'ingombrante vicino, sei volte più grande e con una popolazione 13 volte più numerosa.

Un forte segnale è stata anche l'affluenza alle urne, con il dato record dell'86,3% degli aventi diritto che si è recato a votare nei 1.127 seggi, rimasti aperti dalle 8 del mattino alle 21. Ma i circa 700 mila montenegrini sono apparsi nettamente divisi sulla scelta da fare. Secondo criteri anagrafici, con i giovani prevalentemente favorevoli all'indipendenza e i meno giovani contrari. Ma anche geografici, con le aree del nordest per la federazione e quelle della costa per l'indipendenza in un Paese piccolo, ma variamente composto a livello di popolazione. Solo il 49% degli abitanti è infatti montenegrino, mentre il 31% è di origine serba, il 14% bosniaca e il 9% circa albanese.

Nei giorni scorsi, il premier Milo Djukanovic (nella foto) aveva rivolto un appello alla popolazione, esortandola a pronunciarsi a favore della separazione. ''Il Montenegro è ostaggio della Serbia'', aveva detto, lamentando il fatto che il suo Paese fosse costretto a sopportare ''le conseguenze di azioni ed eventi con i quali non ha nulla a che vedere'' a causa della sua protratta associazione alla Serbia. Un chiaro riferimento tra l'altro alla recente decisione dell'Ue di sospendere i negoziati con la Serbia Montenegro per la mancata cooperazione di Belgrado con il Tribunale penale internazionale per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia. ''Ecco perché è necessario che assumiamo la piena responsabilità del nostro futuro'', aveva ancora sottolineato Djukanovic, per il quale il referendum avrebbe fornito l'occasione al Paese di ritrovare l'indipendenza di cui ha goduto tra il 1878 ed il 1918.

Oggi l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) ha detto che il referendum per l'indipendenza in Montenegro si è svolto nel rispetto degli standard internazionali e in modo pacifico e l'Unione Europea ''rispetterà pienamente, senza alcun dubbio'', il ''sì'' del popolo montenegrino. Lo ha assicurato l'Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza Comune dell'Unione Europea, Javier Solana specificando che ''adesso è molto importante'' che i due Paesi ''parlino tra di loro''. ''Mi congratulo - ha affermato Solana - con il popolo montenegrino per l'organizzazione del referendum'' di ieri. Un voto, ha proseguito, di cui ''rispetteremo pienamente, senza alcun dubbio, il risultato''. ''Il fatto che non si siano verificati incidenti - ha sottolineato - è il segno della maturità e delle responsabilità'' dei montenegrini. Il 'ministro degli Esteri' Ue ha quindi espresso soddisfazione per ''l'alta affluenza'' alle urne. ''L'Ue è pronta a cooperare ma prima - ha concluso Solana - è molto importante che Serbia e Montenegro parlino tra di loro''.

L'Unione di Serbia e Montenegro è nata nel 2003 con la mediazione dell'Unione Europea sulle ceneri della Repubblica federale di Jugoslavia che, a sua volta, aveva sostituito nel 1992 la dissolta Repubblica socialista federale jugoslava, dopo la secessione di quattro delle sei repubbliche originariamente federate, Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina e Macedonia.

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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