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ANDREA BOCELLI, LA MADRE, LA LEGGE CHE NON C'ERA

 

SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Elezione nuovo Presidente della Repubblica: la seconda e la terza votazione

Venerdi 30 gennaio il Parlamento si è riunito in seduta comune per effettuare la seconda e la terza votazione per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Il candidato del Pd resta Sergio Mattarella; ma in queste due votazioni il partito ha confermato che voterà scheda bianca poichè il quorum dei due terzi è ancora troppo alto (dalla quarta votazione sarà un'altra storia). Uguali sono anche le indicazioni di voto degli altri partiti sia in quanto scheda bianca (Forza Italia, Area Popolare, Scelta Civica, Popolari per l’Italia e Centro Democratico); sia per i partiti che hanno indicato un candidato di bandiera: Ferdinando Imposimato (M5s) e Vittorio Feltri (Lega Nord e Fratelli d'Italia). Sel e Alternativa libera, invece, pur votando alla terza e alla quarta per i loro candidati (Luciana Castellina e Stefano Rodotà), alla quarta ha hanno dichiarato di votare Mattarella. Nella prima votazione Gabriele Albertini era stato votato non da rappresentanti Ncd che non avevano seguito l'indirizzo del partito, ma dai Popolari per l'Italia che proprio in funzione di quel voto si sono resi riconoscibili e hanno concluso un accordo per la votazione di Mattarella alla quarta chiamata. Infine, sono debitore su chi aveva votato Emma Bonino alla prima votazione: sono stati congiuntamente il Psi e tutti i partiti autonomisti che hanno mantenuto questa decisione per la seconda e la terza votazione e che hanno già dichiarato che anche loro nella quarta convergeranno su Mattarella.

Elezione nuovo Presidente della Repubblica: la seconda e la terza votazione

Il vero psicodramma della giornata, però avviene in Forza Italia e nel Nuovo Centrodestra. Entrambi i partiti sono irritati per la tattica di Renzi che difatto li ha esclusi dalla scelta condivisa del nuovo Capo dello Stato e li sta obbligando a prendere una scelta sul da farsi: piegarsi e votare Mattarella ammettendo la loro sconfitta politica o non farlo e rinunciare alla riforme (per Forza Italia) e al governo (per Ncd)? Per larga parte della giornata trapela l'ipotesi che entrambi i partiti alla quarta votazione usciranno dall'aula. Matteo Renzi fa notare che sarebbe la prima volta che un ministro degli interni non vota il presidente della Repubblica e fa intendere che se Angelino Alfano proseguisse nella sua decisione ne chiederebbe le dimissioni. Ricorda inoltre che non ha paura di nuove elezioni. Seguono ore febbrili e di molti incontri. Da una parte i vertici di Area Popolare e di Forza Italia si incontrano; dall'altra parte l'operazione riaggancio da parte del Pd dove Lorenzo Guerini, Debora Serracchiani, Luca Lotti e Maria Elena Boschi parlano con tutti i parlamentari di Area Popolare (uno ad uno) per convincerli a votare Mattarella alla quarta. A fine serata Matteo Renzi fa direttamente anche un invito esplicito a "tutte le forze di maggioranza e opposizione" a votare Mattarella perchè c'è bisogno di un sostegno condiviso a una "persona persona autorevole e stimata da tutti" che dovrà rappresentare tutti gli italiani. Alfano è costretto presto alla capitolazione perchè non riesce a tenere unito il suo partito: Roberto Formigoni e Beatrice Lorenzin sono largamente per il sì alla quarta e chiedono solo un appello di Renzi (che come già scritto arriva). Volano parole grosse tra l’ala filo-berlusconiana (Maurizio Lupi, Nunzia De Girolamo, Barbara Saltamartini, pure Gaetano Quagliariello è tra i duri) pronti alla crisi e i filogovernativi. Le prossime amministrative sono alle porte e c'è chi non ci tiene a collezionare l'ennesima sconfitta. In Forza Italia c'è Raffaele Fitto che quando gira la voce che Silvio Berlusconi vuole non entrare in aula alla quarta votazione dichiara che è una sciocchezza, perchè più che una posizione politica sembra uno sgarbo verso Mattarella; invece la linea del partito (che lui condivide) è che la persona è stimabilissima, mentre è il metodo proprosto da Renzi ad essere negativo. Quindi lui e i suoi entreranno in aula e voteranno scheda bianca anche alla quarta. Nonostante Renato Brunetta inciti al non voto; anche tra i più fedeli a Berlusconi vince il voler votare Mattarella e quindi per tenere l'unità del partito si decide di votare scheda bianca alla quarta. Ma chissà che non ci siano ulteriori sorprese.

Molto più nascosta all'attenzione generale la tragedia all'interno del Movimento 5 Stelle, in crisi per non essere riusciti ancora una volta ad essere determinanti. Molti rimproverano loro di non aver fatto il nome di Romano Prodi prima che Renzi ufficializzasse la candidatura di Mattarella. In quel caso avrebbero avuto dalla loro Sel e larga parte del Pd. Ora pur non avendo nulla contro il profilo di Mattarella hanno continuato a votare Imposimato alla seconda e alla terza ed hanno annunciato di fare la stessa cosa per la quarta. Certo, che se Mattarella non riuscisse a diventare presidente alla quarta votazione verrebbe messo tutti in discussione; Renzi passerebbe da vincitore indiscusso a perdente e loro potrebbero calare la carta Prodi sicuri di essere seguiti da molti grandi elettori per poi intestarsene la vittoria a elezione avvenuta. E' Luigi Di Maio a ufficializzare le intenzioni dei pentastellati. Certo, che ora come ora, è più una speranza che un'operazione realizzabile; e a meno di sconvolgenti novità restano sconsolati ad analizzare un'altra occasione persa.

La seconda votazione ha avuto i seguenti risultati: Maggioranza richiesta 673. Schede bianche 531. Schede nulle 26. Voti dispersi 61. Voti: Ferdinando Imposimato 123, Vittorio Feltri 51, Luciana Castellina 34, Emma Bonino 23, Stefano Rodotà 22, Claudio Sabelli Fioretti 14, Marcello Gualdani 10, Giuseppe Pagano 7, Santo Versace 6, Romano Prodi 5, Paola Severino 5, ... Sergio Mattarella 4, ..., Ignazio Messina 3, ..., Pierluigi Bersani 2, Anna Finocchiaro 2, Franco Frattini 2 ecc.

La terza votazione ha avuto i seguenti risultati: Maggioranza richiesta 673. Schede bianche 513. Schede nulle 27. Voti dispersi 70. Voti: Ferdinando Imposimato 156, Vittorio Feltri 26, Luciana Castellina 33, Emma Bonino 23, Stefano Rodotà 22, Lucio Barani 21, Pippo Pagani 11, Claudio Sabelli Fioretti 8, Marcello Gualdani 7, Mauro Guerra 5, Luigi Manconi 4, Francesco Guccini 4, Sergio Mattarella 4, Romano Prodi 3, Ignazio Messina 3, Giovanni Malagò 3, ..., Ignazio Messina 2,  Franco Frattini 2, Michele Emiliano 2, Pierferdinando Casini 2 ecc.

Le votazioni di oggi sono passate senza sorprese; adesso la soglia del quorum si abbassa e la quarta votazione o incoronerà Sergio Mattarella presidente e Matteo Renzi vincitore unico dell'incontro o potrebbe davvero succedere la qualunque. Di sicuro il Partito Democratico tornerà a deflagrarsi in mille pezzi (forse non solo metaforicamente). Tutto questo dipende da quanti franchi tiratori agiranno all'oscuro dei catafalchi montati alla camera per il voto.

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

Per non dimenticare

 

DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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