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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Il Pd ancora ostile a Renzi

Post n°5310 pubblicato il 29 Marzo 2015 da lo_snorki
 

Il Pd ancora ostile a Renzi

Ormai Matteo Renzi forte dell'anno abbondante di governo è il protagonista indiscusso del suo partito; ma questo non vuol dire che l'opposizione interna si è rassegnata. Ma quello che rende comunque forte Renzi è che questa opposizione è d'accordo solo su un giudizio non positivo dell’attuale gestione del partito e sul suo presunto spostamento a destra. Per il resto ognuno marcia diviso.

Ad esempio, prendiamo Massimo D'Alema: è sempre stato un nome di alto spicco all'interno del partito (e anche akll'interno dei progenitori di esso); ma da quando l'attuale premier è segretario non conta più niente. E più D'Alema contesta Renzi più è a sua volta contestato da un numero sempre crescente di compagni di partito, anche dell'opposizione interna. Anche il presidente Pd Matteo Orfini, partito politicamente proprio da D'Alema dichiara: "Se ci sono dei difetti nell'azione di governo, e ce ne sono, stanno proprio nella fatica a smaltire fino in fondo le scorie della subalternità politica e culturale degli ultimi venti anni. Difficile che possano riuscire a correggere quegli errori i protagonisti di quella stagione di subalternità, che peraltro continuano a considerarla l'era della meglio classe dirigente". Ma anche Nicola Latorre non le manda a dire: "Gli argomenti con cui D'Alema attacca Renzi sono privi di fondamento: D'Alema ha perso la sua partita, e ritengo che parli così perché non vuole rinunciare alle sue idee, ma in parte anche perché è mosso dai suoi rancori, perché ritiene di non essere stato trattato in modo adeguato alla sua storia". Aggiunge Latorre: "Purtroppo non sento D'Alema da un anno e mezzo, e non per mia scelta, ma da quando feci la scelta di sostenere Renzi".

Il vero successore di D'Alema all'interno del partito, secondo me è Stefano Fassina. Certo, però condividendone solo la triste fine e non i fasti del passato. Fassina sostiene che “le continue forzature e la continua delegittimazione morale da parte del premier verso punti divista diversi dei suoi, sono tutti indicatori chiari. Sono dimostrazioni di uno che preferirebbe che un pezzo di Pd se ne andasse, consentendogli di compiere un riposizionamento verso interessi più forti”. Poi c'è Giuseppe Civati, che da sempre cerca di costruire un Pd alternativo a Renzi; ma anche distinto dalla vecchia classe dirigente del partito, che l'emergere di Renzi ha mandato in pensione e che non si rassegna ancora. Ma Civati non ha ottenuto ancora un solo risultato, essendo troppo moderno rispetto alla “ditta”, ma troppo “antico” rispetto Renzi. Minaccia ad ogni occasione di andarsene, ma non lo fa forse perchè consapevole che fuori varrebbe ancora di meno. Come Rutelli.

Concludo il post con le parole di Fabrizio Rondolino, che mi sembra fotografi bene la situazione e ritorna sul naufragio di D'Alema, ma che può valere anche per tutti gli altri oppositori interni: "Guerra di guerriglia, simultaneamente dentro e fuori il partito, imboscate, resistenza e attacchi mirati: D'Alema indossa i panni del generale Giàp e indica per la prima volta una linea di condotta coerente a una minoranza prigioniera del piccolo cabotaggio e stordita dall'opportunismo. Ma nessuno ha voglia di stare nella giungla, e tutti invece vogliono un posticino al sole renziano: per questo D'Alema resterà solo in questa, sacrosanta, sbagliatissima, battaglia.

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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