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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Accordo Troika-Grecia

Post n°5438 pubblicato il 17 Luglio 2015 da lo_snorki
 

Accordo Troika-Grecia

E’ solo un preaccordo, ma è comunque un’intesa quella raggiunta dai leader politici dell’Eurozona lunedì 13 luglio dopo 17 ore di negoziati all’Eurosummit di Bruxelles sul caso Grecia. Alle 8.40 del mattino, al termine del vertice più lungo della storia dell’Unione Europea, il premier belga Charles Michel ha dato l’annuncio su Twitter con una sola parola: “Accordo“. E, di fatto, significa che i vertici dell’Euro hanno trovato un’intesa sulle condizioni per poter negoziare con Atene l’erogazione di 82-86 miliardi di euro. Le prime delle quali, ma non le sole, sono l’approvazione a tempo di record delle riforme chieste dall’Ue: Iva, pensioni, Istituto nazionale di statistica, codice di procedura civile e recepimento della direttiva comunitaria sul nuovo sistema europeo di salvataggio delle banche in caso di fallimento. Seguono la garanzia con il conferimento di beni pubblici per 50 miliardi di euro in un fondo gestito dai greci sotto la supervisione dei creditori; il ritorno della Troika ad Atene e la subordinazione dell’attività legislativa “sensibile al placet delle “istituzioni” internazionali.

Tra i primi a parlare il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, che nella notte avrebbe bloccato Merkel e Tsipras decisi ad abbandonare i negoziati intimandogli: “Mi dispiace ma non esiste che usciate da questa stanza”. E a cose fatte ha commentato: “Abbiamo raggiunto un Greekment, lo abbiamo fatto a condizioni molto severe, ma la decisione dà alla Grecia la possibilità di rimettersi in carreggiata ed evita le conseguenze economiche negative che un fallimento dei negoziati avrebbe comportato. Un accordo che consente di ripristinare la fiducia tra Atene i partner dell’Eurozona”. Mentre per il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, “da questo accordo non ci sono né vincitori né vinti. Abbiamo evitato la Grexit, obiettivo per il quale ci siamo sempre battuti”.

“Abbiamo evitato il piano per uno strangolamento finanziario e per il collasso del sistema bancario – è stata invece la dichiarazione a caldo di Alexis Tsipras - abbiamo ottenuto l’alleggerimento del debito e finanziamenti a medio termine” ed “evitato il trasferimento dei nostri beni all’estero”, ha detto ancora il premier greco. “Abbiamo lottato duro” a Bruxelles ora lo faremo in Grecia contro “gli interessi” consolidati. “Un accordo umiliante”, lo definisce invece Panagiotis Lafazaris, ministro dell’Energia e leader dell’ala radicale di Syriza, il partito del premier.

Le pesantissime condizioni che l’Europa ha posto alla Grecia per ricevere un nuovo piano di aiuti e rimanere nell’eurozona erano già in buona parte trapelate nella notte facendo molto discutere. Nelle ore del negoziato su Twitter si è diffuso il trend hashtag “ThisIsACoup” (“Questo è un colpo di Stato“) che subito è divenuto virale sul web, anche in paesi quali Germania e Finlandia in prima fila per imporre condizioni così dure ad Atene. “Il trend hashtag ThisIsACoup è giustissimo – ha commentato il premio Nobel per l’Economia Paul Krugman nel suo blog sul New York Times – queste condizioni vanno aldilà di una vendetta pura, è la completa distruzione della sovranità nazionale e nessuna speranza di sollievo”. Si tratta, ha aggiunto, “di un tradimento grottesco di tutto ciò che il progetto europeo avrebbe dovuto rappresentare”.

Tra le voci critiche, anche il quotidiano britannico The Guardian che ha parlato di “waterboarding mentale” per il trattamento subito dal premier greco, al quale sarebbe stato intimato di fare le riforme o di rassegnarsi a vedere il suo Paese fuori dall’euro e le sue banche collassare. Quello che ora tutti si chiedono è come finirà questa vicenda e se a pagarne le conseguenze, nel medio periodo, non sarà forse anche la Germania, la cui leadership potrebbe essere intaccata dall’esibizione di tanta asprezza. Sul breve termine, in ogni caso, il percorso non è meno minato, tra riforme da attuare in dieci giorni e pagamenti in scadenza. Senza contare le banche sempre più appese al filo della Bce. E, all’esterno, il via libera dei parlamenti nazionali all’accordo raggiunto a Bruxelles. Superati gli ostacoli, i tempi previsti per il negoziato vero e proprio e, quindi, per sbloccare gli aiuti, sono vicini alle 4 settimane, come ha spiegato il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem aggiungendo che “qualcuno dice che sono ottimista”.

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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