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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Vedi alla voce Radio Popolare

Post n°2062 pubblicato il 21 Gennaio 2007 da lo_snorki
 
Tag: tv
Foto di lo_snorki

Della grande stagione delle radio libere nate negli anni settanta («quelle libere veramente», come iccitava la canzone di Eugenio Finardi), Radio Popolare o ormai l'unica superstite. Ha da poche settimane compiuto trent'anni e adesso festeggia la ricorrenza con un libro miscellaneo, «Vedi alla voce Radio Popolare» (Garzanti, pp. 532, 25 euro), autobiografia collettiva curata da Sergio Ferrentino, con oltre 260 autori-testimoni interpellati. Nata alla vigilia di Natale del 1975 da una costola di Radio Milano Centrale. Rp muove i primi passi soprattutto come radio di movimento legata alla sinistra milanese, ma indipendente da ogni sigla. Con una narrazione in forma enciclopedica il libro ne restituisce la storia e la vita quotidiana, chiamando a raccolta direttori, redattori, tecnici, ascoltatori, e lasciando a ciascuno la parola in un viaggio fatto soprattutto di ricordi, interviste, testimonianze. Il materiale abbonda, anche perché giornalisticamente parlando la radio, fin dalle origini, ha dimostrato un senso della notizia fuori dal comune: ha raccontato in diretta, nel 197b, la contestazione alla Scala, ha dato voce e microfono a Dano Fo esiliato dalla Rai, è stata la prima, nel lontano 1980, a proporre trasmissioni per gli immigrati in lingua in araba. Infinite sono le curiosità e gli aneddoti: come quando Nini Briglia decise di aprire il notiziario del mattino annunciando la morte di Mao come seconda notizia II motivo7 «La confusione che avevo in testa — ricorda il giornalista, futuro direttore di "Panorama". Cercavo di intenorìzzare così tanto l'aspetto "professionale", di ridurre il peso della visione ideologica della realtà che lo considerai un evento storico secondario. Ebbi la più grande lavata di capo che mi sia mai capitata». Da quell'errore, tuttavia, nacque una diretta dalla Cina che fece epoca, con Edoarda Masi per lunghe ore a raccontare l'evento a microfono aperto. Radio commerciale con un'anima comunitaria (vive tuttora di abbonamenti e azionariato popolare), con il passare degli anni Rp ha cambiato pelle, diventando sempre più un'emittente di informazione. Ma la voglia di scoop e lo slancio sperimentale non sono mai venuti meno valgano l'intervista a Renato Vallanzasca evaso dal carcere, l'annuncio in diretta dell'attacco su Baghdad, nel '91, e dell'avviso di garanzia a Craxi. senza dimenticare il successo di «Bar Sport», la trasmissione che avrebbe rivoluzionato il modo di parlare di calcio: l'idea della partita commentata da un gruppo di amici che si diverte a prendere in giro i giocatori in campo, nasce infatti proprio lì, nel 1983, diventando format di successo già ai Mondiali dell'86 con la stessa squadra che sarebbe diventata famosa come Gialappa's Band. Non senza un po' di nostalgia, «Vedi alla voce Radio Popolare» è una miniera di informazioni sul giornalismo e la cultura italiana, tanti sono i nomi e le storie che vengono rievocate in prima persona. Perché da lì sono transitate future delle stelle del giornalismo t\ come Gad Lerner e Michele Cucuzza, o scrittori come Gino&Michele. che nel santuario dell'ultra sinistra ebbero, per primi nel 19/6, il coraggio di portare il soffio liberatorio della risata.

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

Per non dimenticare

 

DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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