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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Sanremo, dopo gli ascolti le polemiche

Post n°2209 pubblicato il 05 Marzo 2007 da lo_snorki
 
Tag: sanremo

immagineIl Festival della canzone italiana chiude al 54,27% di share con una media di oltre 10,5 milioni di spettatori. Dati che altrove porterebbero a celebrazioni mediatiche senza fine, ma nel dopo Sanremo, invece, prevalgono le polemiche: sui compensi delle star e di Michelle Hunzicker; fra Pippo Baudo e il direttore di Rai Uno Del Noce; fra lo stesso Baudo e il centrosinistra per il ddl Gentiloni; fra maggioranza e opposizione sui vertici Rai. 

Baudo-Del Noce
'La Stampa' riporta una conversazione 'catturata' al ristorante tra il direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce, e il capo delle relazioni esterne Rai, Guido Paglia.
I due tracciano il bilancio del Festival, ammettono che sia andata bene, ma forse non abbastanza, visto che un virgolettato attribuisce a Del Noce la seguente considerazione: "L'anno prossimo con Paolo Bonolis sarà tutta un'altra cosa...". Parole mai smentite dal direttore, che in una nota parla di "frasi estrapolate dal contesto" e in conferenza stampa si chiude in un imbarazzato 'no comment', promettendo azioni legali contro il cronista: "Saranno i giudici e il Garante per la Privacy a stabilire se lei ha fatto il suo mestiere".

Ma Pippo Baudo non ha per nulla gradito e la reazione è stata secca. Qualunque smentita possa arrivare da Fabrizio del Noce rispetto alla indiscrezioni, ha detto il presentatore, "non mi convince e non mi soddisfa".

A tacitare la querelle tra i due interviene una nota di Viale Mazzini: qualunque voce o illazione sul conduttore del 2008 è totalmente destituita da ogni fondamento. 

Già nei giorni scorsi tra Pippo Baudo e il direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce, si erano create delle tensioni dopo che quest'ultimo aveva indicato in Paolo Bonolis il conduttore per il 2008. Tutto sembrava rientrato però, dopo gli immediati chiarimenti del responsabile della rete ammiraglia.

E ai microfoni de Le Iene, Baudo sferra un'altro attacco a Del Noce "E' un uomo piccolino che ha bisogno di litigare per arrampicarsi". Davide Parenti, responsabile del programma, spiega che l'intervista è stata registrata alle 12 di oggi, prima del bacio in diretta al Tg1 tra Baudo e Del Noce.

Baudo contro il governo
"Prodi ha un'idea sbagliata sulla Rai.La sua tendenza è a privatizzarla. Così le si toglie importanza e, pur essendo suo amico, ho una posizione critica, non credo che questa azienda vada cancellata", attacca Pippo Baudo durante la conferenza stampa di chiusura del Festival di Sanremo.

Baudo e il ddl Gentiloni
Il presentatore ha anche bocciato la proposta di riforma del servizio pubblico presentata dal ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni. "Se c'è una legge che mette fuori mercato la Rai questo è esiziale per il nostro Paese. Finiremmo come la Pbs, a fare l'1%. I soldi andrebbero altrove: dove, lo sappiamo tutti...".

Nervosismo dall'Ulivo
Le parole di Baudo nel centrosinistra non sono piaciute. "E'bene che Pippo Baudo si scusi quanto prima con il governo e con il mondo della scuola", dichiara Riccardo Villari della Margherita. "La foga da festival, peraltro per un edizione non da record per quanto riguarda gli ascolti - spiega Villari - ha fatto credere a Baudo di potersi ergere a giudice di tutti, dal presidente del Consiglio ai membri del governo, dalle politiche dell esecutivo al ddl Gentiloni, dagli altri conduttori ai comici, fino ai vertici della Rai. Le sue sono parole inaccettabili".

Viale Mazzini prende le distanze 
In riferimento alle posizioni espresse da Pippo Baudo nella conferenza stampa conclusiva del 57° Festival di Sanremo, la Rai , in una nota, precisa "che su temi normativi o su progetti o disegni di legge che la riguardano la Raistessa si esprime solo nelle sedi istituzionali proprie. Le eventuali dichiarazioni personali restano quindi, ovviamente, opinioni personali".

Botta e risposta fra poli
Altra fonte di polemiche, i compensi dello stesso Baudo e, soprattutto, di Michelle Hunzicker. "Prendo atto della risposta del ministro Nicolais - dice il presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla Rai, Mario Landolfi - A questo punto la situazione relativa alle polemiche sui compensi di Sanremo è la seguente: c'è il presidente del Consiglio Prodi che definisce 'folli' gli ingaggi della Rai ai conduttori del Festival e c'è il ministro della Funzione Pubblica che rivendica a se' il merito di aver emanato la direttiva che consente all'Azienda di viale Mazzini di essere esclusa dall'ambito di applicazione di una norma della legge finanziaria e quindi di poter far fronte al pagamento dei compensi ferocemente criticati dal premier".  "E' di tutta evidenza - ha aggiunto - che Prodi e prima di lui Padoa Schioppa non si siano resi conto di aver attaccato una decisione della Rai resa possibile da un atto di un loro collega di governo. Bisogna tuttavia comprendere, sia nel programma sia nel dodecalogo dell'Unione il festival di Sanremo non era citato".

"Ha ragione il Presidente Landolfi. In Commissione di Vigilanza parleremo sicuramente dei compensi milionari del Festival di Sanremo che rappresentano una inquietante anomalia, l'ennesima, nel panorama del servizio pubblico radiotelevisivo", polemizza il vice presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Giorgio Merlo.

"E' inutile approvare norme precise - aggiunge Merlo - e poi vederle clamorosamente disapprovate. Sotto questo aspetto è difficile contrastare la riflessione del Presidente Prodi. Denari che arrivano dal contribuente e quindi meritano una considerazione ulteriore rispetto alle pure ragioni del mercato edell'audience".

Capitolo aperto
Ma in Commissione di Vigilanza, prosegue Merlo, "non possiamo non parlare anche della vicenda Meocci per quello che ha rappresentato, e rappresenta, per le casse dell'azienda di viale Mazzini: e cioè 14 milioni di euro che si dovranno pagare per estinguere la multa che è stata inflitta alla Rai per le vicende legate all'ex direttore generale".

"Su questo aspetto avremo anche la piena disponibilità di tutta la destra a discutere, pacatamente e con spirito costruttivo, della questione? Oppure le regole, e la discussione sui compensi, valgono a giorni alterni?", chiede Merlo.

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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