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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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« No socialista al PdE' Ufficiale: l'Udc corre sola »

Berté: per Sanremo ho fatto tutto io (Sognando il premio della critica)

Post n°2878 pubblicato il 16 Febbraio 2008 da lo_snorki
 

Scordatevi la Berté alterata e urlante: quella, per dire, che si barricava in camera nell'albergo superlusso di Roma assediato dai fotografi (peraltro una bufala mediatica), o quell'altra dal pittoresco intercalare non proprio da quartieri alti. Mi accoglie nella sua residenza milanese, in completo lungo nero e fasciona coordinata sui capelli orgogliosamente sale-e-pepe, una Loredana di tutt'altra pasta, con il rossetto rosa. Calma, lucida e gentile ancorché terribilmente impegnata: perché di questo Sanremone che sta per affrontare, vuol avere il controllo totale. Ha curato ogni risvolto, i minimi dettagli. Ha disegnato le cartelline stampa e l'arrangiamento della canzone; vestiti e cappelli - assai originali - sono sue creazioni, una sartoria milanese di tradizione li sta febbrilmente cucendo: «E ho deciso che vado a cantare con la borsetta», sorride.

La strada per Sanremo è stata lunga e non facile, un percorso impervio che ha lasciato qualche ferito per strada, più etichette in preda a crisi di nervi, collaboratori dimessi o licenziati, ma ora l'eterna icona del rock italiano, una che ancora riesce ad accendere con le sue avventure esistenziali l'immaginario collettivo, è soddisfatta. Tutto - dice - fila alla perfezione: «Direttore d'orchestra è Fio Zanotti, 'na bomba. Per la serata del duetto alla fine ho pensato a Spagna, sta studiando: c'è un'idea da rimanere a bocca aperta, mia». In breve, ha fatto tutto lei, guadagnandone in assennatezza anziché perderci i nervi: in simili frangenti, càpita di solito il contrario.

«Voglio andare a Sanremo un'ultima volta: e, se lo meriterò, prendere il premio della critica intitolato a mia sorella, Mia Martini. Poi, basta», confessa a muso duro, mettendo l'accento sul merito: per questo tanto ardore, a partire naturalmente dalla canzone. Di «Musica e parole», su una musica di Radius della Formula Tre che lei stessa ha ritrovato («lui non si ricordava neanche più di averla composta») ha scritto lei un testo che dipinge la sua fosca visione del mondo: «E' il ritorno indietro della civiltà, un soggetto che di certo condividerebbe anche il Papa: dico quel che dice la Bibbia, l'Apocalisse. L'ultimo secolo è stato un secolo del Diavolo: l'Olocausto, le guerre mondiali. Ho messo riferimenti al cristianesimo, all'ebraismo, alla mania di apparire, al consumismo». Lucifero spunta nel testo e nelle cartelline stampa, con fattezze spaventose.

Un pezzo solenne, insomma, di indubbia efficacia, cantato con la grinta che tutti ben conoscono, che spiazza fra classicismi, rock, modernità. Loredana è fierissima di una intro di 12 secondi dall'«Uccello di fuoco» di Stravinsky, che prepara ad un ascolto solenne: «Nessuno nel pubblico si sentirà di alzarsi nemmeno se gli scappa la pipi. Tutti penseranno: e 'che, è morta la Regina Elisabetta?». Orchestra utilizzata al massimo («timpani, arpe, tutto, tutto»), ritornello quasi techno: «'Na bomba».

Testo amarissimo: «Casting di comparse/d'infinite farse/è la storia», canta. E spiega: «Io lo so, sono stata in quei salotti lì. Ho sentito con le mie orecchie Bush e i suoi a tavola, parlar delle vittime e degli assalti: con che tono?». Lo aveva raccontato anche a "Invasioni Barbariche", di esser stata a cena da Bush padre con l'allora marito Bjorn Borg, aveva detto che c'era pure Bin Laden, a tavola: e la Daria Bignardi non aveva fatto neanche un plissè. Così, adesso, Loredana ha messo giù nero su bianco, in forma poetica: «Paradiso un corno/stiamo già all'inferno...».

A Sanremo promette un silenzio discreto, una riservatezza che spiazzerà i più. «Dopo il Festival, voglio finalmente prendermi una vacanza, breve. Poi andrò in tournée», racconta: da troppo tempo non va in vacanza, sogna il mare ma non quello d'inverno.

Mi mette sotto il naso la confezione dei dischi in uscita, che ha appena disegnato: «E' un supporto a forma di croce, contiene due dvd di due concerti, dell'81 e dell'84, più due cd con le stesse canzoni e il brano di Sanremo». Com'è intitolato, Loredana? «Bertilation, invece che la solita "compilation". Bello, no? L'ho inventato io».

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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