Creato da lo_snorki il 21/01/2005

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ANDREA BOCELLI, LA MADRE, LA LEGGE CHE NON C'ERA

 

SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Elezione nuovo Presidente della Repubblica: la prima va a vuoto

Il primo giorno valido per l'elezione del successore di Giorgio Napolitano è stato giovedì 29 gennaio in cui è prevista una sola votazione nel pomeriggio. La la vera bomba è stata sganciata nella mattinata quando Matteo Renzi riunisce tutti i grandi elettori del Pd e propone il nome di Sergio Mattarella, dichiarando che questo è il nome su cui il partito punta dalla quarta votazione in poi e che a lui non ci sono alternative. Questo fatto ricompatta il partito e tutte le varie correnti si dicono disposte a votare il nome condividendo il profilo del personaggio. Giuseppe Civati, però contesta il fatto che nelle prime tre votazioni si debba votare scheda bianca e decide con la sua corrente almeno per le prime tre votazioni di votare Romano Prodi. Sentita la novità Nichi Vendola dichiara che alla quarta votazione se il Pd rimarrà della sua decisione convergeranno con gioia sul nome di Mattarella; ma che nelle prime tre vogliono omaggiare Luciana Castellina votandola. Questa decisione dai vendoliani è stata presa anche perchè la mossa di Renzi ha disarmato la possibile convergenza loro con la minoranza Pd, i fuoriusciti del M5s e magari il M5s stesso sul nome di Prodi. Tant'è che Beppe Grillo sul suo blog per rispondere alla scissione che si è prodotta nel suo partito ha rimesso in moto il meccanismo delle quirinarie che aveva deciso di sospendere, facendo votare fra diversi

risultati quirinarie

nomi. Hanno partecipato alla votazione 51.677 iscritti certificati. Il risultato di questo referendum on line ha visto vittorioso Ferdinando Imposimato (16.653, 32%) seguito proprio da Romano Prodi (10.288, 20%) e poi da Nino Di Matteo (6.693, 13%). A seguire Pierluigi Bersani (5.787), Gustavo Zagrebelsky (5.547), Raffaele Cantone (3.341), Elio Lannutti (1.528), Salvatore Settis (1.517) Paolo Maddalena (323). In un primo momento i candidati della rosa erano 10, ma la costituzionalista Lorenza Carlassarre ha declinato la candidatura. Il M5S ha dichiarato quindi il voto di Imposimato alla prima votazione dichiarando che dalla quarta, previo passaggio in rete, se dovessero esserci condizione diverse potrebbero scegliere di convergere su un altro candidato. Romano Prodi ha dichiarato di non voler essere un elemento di divisione: "Io posso essere un segno di contraddizione ma non voglio essere uno strumento di divisione". Alternativa libera e gli altri fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle hanno dichiarato di voler votare Mattarella; ma che nelle prime tre votazioni terranno fede al loro voto di due anni fa convergendo su Stefano Rodotà. Con l'eccezione di Area Popolare, il resto della maggioranza si dichiara fedele alla linea di Renzi. Scelta Civica, Popolari per l'Italia e Centro Democratico voteranno prima bianca e poi Mattarella. Area Popolare decide di allearsi con Forza Italia nella scelta del nuovo presidente, anche senza mettere in dubbio la sua permanenza nel governo. Le trattative con Renzi, sembra, però si siano impantanate prima della scelta di Mattarella. Sembra che quest'ultimo non sia gradito nel al partito di Silvio Berlusconi, ne a quello di Angelino Alfano e che pur di chiudere un accordo siano stati sotto posti a Renzi nell'ordine i nomi di Giuliano Amato, Pierferdinando Casini e Anna Finocchiaro. A loro volta, però i due partiti sembra abbiano bocciato l'ipotesi di tutti gli ex segretari di partito del Pd tra cui Walter Veltroni e Piero Fassino su cui sembra Renzi puntasse. Non potendo chiudere con un accordo Renzi ha preferito compattare il suo partito e riattrarre a se i voti di Sel insistendo su Mattarella. Silvio Berlusconi sembra sia stato molto indeciso se capitolare o mettere a rischio il patto con Renzi sulle riforme. Alla fine è stato convinto dalla figlia Marina Berlusconi per la linea dura. Nessun accordo: loro e il partito di Angelino Alfano voteranno scheda bianca sia alle prime tre, che in seguito sfidando Renzi a trovare i voti da solo. Dopo l'elezione il parito di Alfano giura che resterà in maggioranza; quello di Berlusconi che farà opposizione anche sulle riforme. Infine, c'è da registrare anche le mosse della Lega Nord e di Fratelli d'italia. In una conferenza stampa Matteo Salvini e Giorgia Meloni dichiarano di votare almeno per le prime tre votazioni Vittorio Feltri e invitano Forza Italia (inascoltati) a convergere anche loro su questa scelta.
La prima votazione ha avuto i seguenti risultati: Maggioranza richiesta 673. Schede bianche 538. Schede nulle 33. Voti dispersi 48. Voti: Ferdinando Imposimato 120, Vittorio Feltri 49, Luciana Castellina 37, Emma Bonino 25, Stefano Rodotà 23, Gabriele Albertini 14, Claudio Sabelli Fioretti 11, Romano Prodi 9, Mauro Morelli 9, Massimo Caleo 8, Marcello Gualdani 6, Pierluigi Bersani 5, Sergio Mattarella 5, ..., Antonio Martino 3, ..., Anna Finocchiaro 2 ecc.
Ci sono diverse persone che non avevano ricevuto dichiarazioni di voto; ma che alla fine della votazione hanno ricevuto diversi voti. Albertini e Gualdani sono deputatoi di Ncd e quindi è facile immaginare che alcuni colleghi di partito abbiano pensato un alternativa alla scheda bianca; così come può essere successo per Massimo Caleo, Pier Luigi Bersani e Anna Finocchiaro del Pd;  e ad Antonio Martino per Forza Italia (che all'inizio avrebbe dovuto essere il votato di bandiera). Per quanto riguarda Emma Bonino e Claudio Sabelli Fioretti non riesco a immaginare da chi provengano i voti. Strano il caso di Mauro Morelli, solo 32 anni, napoletano e di Sel. Un ovvio omaggio di alcuni suoi colleghi; peccato che non è nemmeno eleggibile. Infine, cinque elettori non hanno resistito a votare Sergio Mattarella alla prima votazione.

Commenti al Post:
lo_snorki
lo_snorki il 30/01/15 alle 16:34 via WEB
Albertini è stato votato dai Popolari per l’Italia e non dal Ncd e sopratutto la Bonino è stata votata dal Psi e dal gruppo Autonomie….
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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