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ANDREA BOCELLI, LA MADRE, LA LEGGE CHE NON C'ERA

 

SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Messaggi del 24/07/2015

Approvato ddl Madia sulla pubblica amministrazione alla Camera

Post n°5447 pubblicato il 24 Luglio 2015 da lo_snorki
 

Approvato ddl Madia sulla pubblica amministrazione alla Camera

Via libera della Camera alla riforma della Pubblica Amministrazione con 253 sì, 93 no e 5 astenuti. Nelle dichiarazioni di voto hanno votato a favore del testo il Partito Democratico, Area Popolare (Ncd-Udc), Scelta Civica, Per l’Italia – Centro Democratico, mentre i partiti contrari al provvedimento legislativo sono stati il Movimento Cinque Stelle, Forza Italia, Sinistra Ecologia e Libertà, Lega Nord, Fratelli D’Italia – Alleanza Nazionale. Il ddl delega Madia, approvato in prima lettura dal Senato il 30 aprile scorso, era stato presentato in Parlamento il 23 luglio 2014 ed è il secondo tassello della riforma della pubblica amministrazione, che segue il decreto diventato legge lo scorso agosto.

"La soddisfazione sarà massima quando queste norme e i relativi decreti legislativi si tradurranno in cambiamenti nella vita dei cittadini e degli imprenditori. Il lavoro è ancora tanto, ma quello di oggi è certamente un passo importante", ha detto il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, in un primo commento dopo il sì della Camera alla riforma, che ora torna al Senato.

Ecco allora i principali aspetti che la Camera si accinge a votare: si punta al via libera in nottata. Non sono escluse altre modifiche (tra cui lo stop al meccanismo per cui i bonus nelle partecipate possono essere legati agli incrementi tariffari).
- STRETTA SULLA DIRIGENZA. Anche i vertici diventano licenziabili, potranno essere messi alla porta nei casi in cui saranno valutati negativamente. Tuttavia pur di non essere mandato via il dirigente potrà chiedere di essere 'demansionato'. Gli incarichi non saranno più 'a vita'.
- LICENZIAMENTI FACILI. Quando scatta un'azione disciplinare non si potrà più concludere tutto con un nulla di fatto, la pratica dovrà essere portata a termine senza escludere il licenziamento. Quanto alla diatriba sull'articolo 18, la reintegra resterebbe.
- SU ASSENZE CON POTERI A INPS. Niente più finti malati. Per centrare l'obiettivo le funzioni di controllo e le relative risorse passano dalle Asl all'Inps.
- MAGLIE PIù LARGHE PER PENSIONATI IN P.A. Il tetto di un anno vale solo per i ruoli direttivi (senza possibilità di rinnovo). Le altre cariche e collaborazioni sono "comunque" consentite. Resta confermato per tutte le posizioni affidate a pensionati il vicolo della gratuità (costo zero).
- SCOMPARE FORESTALE, RIORDINO FORZE. Il ddl pone le basi per l'accorpamento della Forestale in un'altra forza (con tutta probabilità i Carabinieri). Si prevede inoltre un riordino di tutte le forze, dando spazio al merito.
- SCURE SU PARTECIPATE. Verranno ridotte e per quelle che gestiscono servizi pubblici si prevede un numero massimo di 'rossi' dopo cui scatta la liquidazione. Si apre anche al commissariamento. Si va verso un dimezzamento delle camere di commercio.
- SFORBICIATA SULLE PREFETTURE. Si va verso un taglio netto che potrebbe portare anche a un dimezzamento, quel che ne rimarrà andrà a finire nell'Ufficio territoriale dello Stato, punto di contatto unico tra P.A. periferica e cittadini. Si farà piazza pulita degli uffici doppioni tra ministeri e Authority.
- PRATICHE DIMEZZATE PER GRANDI OPERE. Un 'taglia burocrazia', al fine di semplificare ed accelerare, fino al dimezzamento dei tempi, le operazioni in caso di rilevanti insediamenti produttivi, opere di interesse generale o di interventi con effetti positivi sull'occupazione.
- POTERI A PALAZZO CHIGI. Verranno precisate le funzioni di palazzo Chigi per il mantenimento dell'unità di indirizzo. Un rafforzamento della collegialità che si ritrova anche nelle nomine di competenza, in modo che le scelte passino per il Cdm.
La delega riguarda pure la definizione delle competenze in materia di vigilanza sulle agenzie fiscali (come le Entrate).
- UNO STATUTO E UN NUOVO CAPO PER UNA P.A. DIGITALE. Arriva la 'carta della cittadinanza digitale', con il Governo delegato a definire il livello minimo di qualità dei servizi online. A guidare la svolta digitale ci penserà un dirigente ad hoc.
- FREEDOM OF INFORMATION ACT ITALIANO. Tutti avranno il diritto di accedere, anche via web, a documenti e dati della P.A. Lo scopo è quello di spalancare gli archivi pubblici, anche se restano dei paletti, così da rendere possibile un controllo a 360 gradi anche sull'utilizzo delle risorse pubbliche.
- NUMERO UNICO PER EMERGENZE. Basterà chiamare il 112 per chiedere aiuto in ogni circostanza. L'idea è quella di realizzare centrali in ambito regionale che, raccogliendo la richiesta, siano in grado di smistarla al servizio interessato.
- LIBRETTO UNICO AUTO. Si apre al trasferimento del Pubblico registro automobilistico (Pra), retto dall'Aci, al ministero dei Trasporti, a cui fa capo la Motorizzazione. Si va infatti verso un'unica banca dati per la circolazione e la proprietà, con un solo libretto.

 
 
 

Contrario al riconoscimento di cambio sesso senza operazione

Post n°5446 pubblicato il 24 Luglio 2015 da lo_snorki
 

Contrario al riconoscimento di cambio sesso senza operazione

Non è obbligatorio sottoporsi all'operazione di cambio sesso per avere la correzione degli atti anagrafici. Lo ha stabilito la prima sezione della Corte di cassazione decidendo sul ricorso presentato dai legali di Rete Lenford-Avvocatura per i diritti Lgbt, che assistono una persona trans di 45 anni. La loro assistita già sedici anni fa aveva ottenuto una sentenza che l'autorizzava all'intervento chirurgico, ma aveva rinunciato perché nel tempo aveva raggiunto un equilibrio psico-fisico e da 25 anni vive ed è socialmente riconosciuta come donna. Sia il tribunale di Piacenza che la corte d'appello di Bologna, a cui si era rivolta per ottenere la rettificazione dello stato civile pure in assenza dell'intervento chirurgico, avevano respinto la richiesta aderendo a quella giurisprudenza di merito, sino ad oggi prevalente, che subordinava la modificazione degli atti anagrafici all'effettiva e concreta esecuzione del trattamento chirurgico sugli organi genitali. Questa sentenza potrebbe rivelarsi storica poichè la Cassazione sostiene che "la percezione di una disforia di genere determina l'esigenza di un percorso soggettivo di riconoscimento di questo primario profilo dell'identità personale né breve né privo d'interventi modificativi delle caratteristiche somatiche ed ormonali originarie. Il profilo diacronico e dinamico ne costituisce una caratteristica ineludibile e la conclusione del processo di ricongiungimento tra 'soma e psiche' non può, attualmente, essere stabilito in via predeterminata e generale soltanto mediante il verificarsi della condizione dell'intervento chirurgico". "Non può in conclusione che essere il frutto - aggiunge la Corte - di un processo di autodeterminazione verso l'obiettivo del mutamento di sesso, realizzato mediante i trattamenti medici e psicologici necessari, ancorché da sottoporsi a rigoroso controllo giudiziario". In pratica,non può essere soltanto l'intervento chirurgico a determinare il cambio di sesso di una persona.

Personalmente non sono d'accordo con questa sentenza perchè non concepisco la teoria del terzo sesso, come invece avviene in Nuova Zelanda. Credo che ognuno debba essere o uomo o donna. Punto. Va bene sentiersi nato/a in un corpo sbagliato e fare un percorso per arrivare all'altro sesso; ma questo percorso va finito prima o poi. Avere solo un sesso prevalente secondo me non basta e quindi prima dell'anagrafe bisogna passare necessariamente dal chirurgo per concludere il percorso in qualunque dei due versi. E questo non lo si deve intende come obbligo; ma come necessità. Perchè se così non è vuol dire che non si è convinti di voler cambiare sesso. E allora è meglio rinfrescarsi le idee.

 
 
 

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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

Per non dimenticare

 

DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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