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ANDREA BOCELLI, LA MADRE, LA LEGGE CHE NON C'ERA

 

SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Messaggi del 09/09/2014

Kurdistan, futuro stato

Post n°5036 pubblicato il 09 Settembre 2014 da lo_snorki
 

Kurdistan, futuro stato

Quando era piccolo mi piaceva molto fare i temi e esprimere le mie opinioni argomentandole. I temi che ho fatto non li leggo da tempo e credo che siano finiti nel solaio della casa di mia madre. Forse. Il tema che in assoluto è rimasto nel mio cuore si chiamava "Kurdistan, futuro stato" e parlava di come questo popolo non solo non era riconosciuto da nessuno (ancora oggi), ma era costretto a vivere in almeno quattro stati diversi. E' il caso più lampante di come i concetti di popolo e nazione differiscono.

La denominazione Grande Stato del Kurdistan viene utilizzata dai capi politici curdi per delineare una zona geografica che racchiude quattro grandi segmenti: il Kurdistan turco, il Kurdistan iracheno, il Kurdistan siriano, Il Kurdistan iraniano e una piccola porzione del confine sud dell’Armenia.L’Iraq e l’Iran hanno già riconosciuto la regione del loro territorio come regione curda, cosa ancora non avvenuta in Siria ed in Turchia. Quasi 100 anni fa, il Kurdistan è stato trasformato in una colonia internazionale dalle potenze coloniali dell’epoca, Francia e Inghilterra. Fin dall’accordo Sykes-Picot (1916) e poi il Trattato di Losanna (1923), che separava il popolo curdo sotto il dominio di quattro stati, il popolo kurdo è stato in guerra, in una forma o nell’altra.  In Turchia (Kurdistan settentrionale) ci fu il massacro di Zilan (1921), il massacro di Sheikh Said (1925), il genocidio di Dersim (1938), il massacro di Maras (1978), e la ribellione del PKK (dal 1978) contro questi eventi. In totale, questi massacri hanno richiesto più di 300.000 vite.  In Iran (Kurdistan orientale), le ribellioni di Simko (1918 e 1926), di Qazi Muhammad e la breve durata della Repubblica curda di Mahabad (1946), e la rivolta del KDP-I del 1979, si sono concluse con la morte di almeno 50.000 persone e con lo sfollamento di massa. In Iraq (Kurdistan meridionale) ci fu la ribellione di Barzani (1961-1970) e la rivolta del 1983 che si concluse con la campagna genocida “Al Anfal” (1986-1989), che costarono la vita a oltre 190.000 curdi. In Siria (Kurdistan occidentale), centinaia di migliaia di curdi non sono stati riconosciuti dal governo come cittadini e, pertanto, non ebbero alcun diritto dal 1962 in poi. Il “cordone arabo” del 1965 sfollò coercitivamente centinaia di migliaia di curdi e insediò arabi nelle loro case, per “arabizzare” le terre curde. Dal 2004 vi è stata un’escalation costante di massacri curdi, che ha raggiunto l’apice con la guerra siriana e continua oggi nel nord della Siria (Kurdistan occidentale) mentre i curdi, ancora uccisi a centinaia, resistono contro lo Stato islamico (IS).

Ora i curdi affrontano un’altra alba, combattendo i terroristi internazionali nella forma dello Stato Islamico (IS). Ma perché il Kurdistan è così prezioso per le potenze regionali e internazionali, e perché la terza guerra mondiale sta avendo luogo sul suolo curdo?  Petrolio, acqua, sali minerali e importanza geostrategica sono tutti fattori rilevanti, ma in modo più significativo il Kurdistan e la regione circostante detengono gli indizi per le domande senza risposta sulla nostra civiltà.  Va detto che il fatto che un gruppo ultra-estremista (osteggiato per la sua violenza perfino da Al Qaeda) riesca a avanzare continuamente (perpetrando violenze pazzesche) e si stia formando come “stato” nei territori conquistati, non è un caso, ma ha precise ragioni: 1) oltre alle armi pesanti prima dette, ci sono le ingenti risorse economiche ottenute conquistando città importanti dell’Iraq (come Mosul, centro petrolifero e bacino idroelettrico con una grande diga); 2) Il fatto di potersi muoversi tra due stati ora nel totale caos (Siria e Iraq), spostandosi di qua e di là liberamente dal confine oramai inesistente; 3) come prima detto il sostegno dell’Arabia Saudita, che “gioca” su questo caos in Medio Oriente per accrescere una propria leadership; 4) La debolezza di chi si oppone ai fanatici jihadisti: in Iraq c’è un esercito demotivato, in frantumi, e il governo iracheno con il suo leader (Nouri al-Maliki, ora dimessosi) non ha fatto niente per “recuperare” la componente sunnita che guarda con favore la dissoluzione dello stato, così ha “lasciato fare” agli integralisti; e pure l’Occidente è in difficoltà (forse solo Obama da qualche settimana si muove a difesa di minoranze massacrate come gli Yazidi e a sostegno dei Curdi; e ora timidamente l’Europa manderà aiuti e armi agli oppositori dell’Isis).

Se i partiti curdi riescono a unirsi, sviluppare una cultura democratica dall’interno e rimanere fedeli al ricco patrimonio del Kurdistan con tutte le sue diverse etnie, religioni e culture, allora i curdi e il Kurdistan possono essere un faro di speranza per lo sviluppo di una modernità democratica nel cuore del Medio Oriente.

 

 
 
 

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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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