Creato da lo_snorki il 21/01/2005

Snorki sarai tu!

L'Italia non è un paese per onesti ...

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 

TAG

 

EDITORIALI ZVEN

 

ZVEN SITE







 

ZVEN LEGGE ...

 
 
Il Manifesto

 

UNA CANZONE PER TE

Caricamento...
 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 44
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Alfe0Sassar0limonellaccio19Z.VenDesert.69cassetta2acer.250Miele.Speziato0limitedelbosco0annamatrigianoprefazione09cuorevagabondo_1962anmicupramarittimamarabertowaaltopiiritanmik
 

ZVEN CONSIGLIA ...

Bloguzz
Blogbabel

Quo M&dia Queer Blog 
Una canzone per te Un Posto al Sole Fan Forum

 

ANDREA BOCELLI, LA MADRE, LA LEGGE CHE NON C'ERA

 

SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

PER COMMENTARE CLICCA QUI

 

REPUBBLICA.IT

Caricamento...
 

FLAG COUNTER

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Complimenti Libero!Messaggio #1193 »

D’Alema: ora vediamo se bocciano anche lui

Post n°1192 pubblicato il 08 Maggio 2006 da lo_snorki
 
Tag: interni, pd
Foto di lo_snorki

Ma che D’Alema fosse lì, a discutere del modo migliore per farsi eleggere Capo dello Stato, era il segno della sua granitica determinazione. Un D’Alema poco incline - almeno in questa fase - a misurarsi con questioni di etichetta e poco attento a ricordarsi quel che lui stesso aveva detto quattro giorni fa: «Io partecipare ad un vertice? Ovviamente no».

Eppure, sul fare della sera quando ha capito che questa grinta e questa studiata invadenza, per il momento, non producevano né lo sfondamento e neppure un utile muro di gomma da parte della destra, è stato proprio D’Alema a recuperare il suo stile e a dire a Piero Fassino: «Bene Piero, a questo punto io faccio un passo indietro. Vediamo se a Napolitano diranno di no...». Un beau geste che resta e che però contiene due legittime aspettative. La prima, D’Alema l’ha fatta capire ai suoi: «Se la Cdl dice no a Giorgio, la palla ritorna ai Ds e all’Unione». Che a quel punto esprimerà «il candidato capace di ottenere il massimo dei consensi». Quel “mister x” sarà lui? D’Alema sa che è difficile, ma può ancora sperarlo. Ma col beau geste di ieri sera il presidente della Quercia sa che, dopo la doppia rinuncia (prima Montecitorio, poi il Quirinale), il credito da lui acquisito è davvero corposo e in ogni caso sarà risarcito solo parzialmente col “premio” di cui ieri notte si è tornato a parlare: vicepresidenza del Consiglio e ministero degli Esteri. Ma D’Alema sa pure che, a questo punto, va finalmente in dissolvenza l’ombra che più pesava su di lui, quella conquista di palazzo Chigi senza mandato popolare.

E il Professore? In questi giorni Prodi non ha fatto molto per ostacolare D’Alema. E anche se fosse apocrifa la battuta a lui attribuita («Massimo? Meglio sopra che contro!»), i suoi ammettono che è molto vicina al suo pensiero. Certo, il Professore non lo ammetterà mai, ma l’idea di vedere “Baffino” sopra la sua testa non lo aveva messo del migliore umore. Prodi ha condiviso con Rutelli - e anche con altri che sono restati più “coperti” - un’ inquietudine inconfessabile: nel “Regno dell’Unione”, governato dall’equilibrio di tanti piccoli “principi”, uno di loro può svettare così platealmente e diventare re?

Ma chi più degli altri ha lavorato per trovare una candidatura che raccogliesse anche il consenso della Cdl è stato Francesco Rutelli. Ne è convinto Francesco Cossiga che, ieri sera parlando da un cellulare mentre cenava al “Bolognese” col suo amico Mino Martinazzoli, chiosava così: «Ma certo: si è consumato il grande inciucio tra Rutelli e Casini!». E un’indiretta conferma della lettura cossighiana la restituisce la sequenza della giornata: a fine pomeriggio si è plasticamente delineato un doppio fronte. Alle 18,50 Piero Fassino e Massimo D’Alema hanno lasciato l’ufficio di Prodi, curiosamente indirizzandosi verso il “Botteghino” su due autoblu diverse, anche se la vera notizia era un’altra: al secondo piano dei Santi Apostoli, assieme a Prodi restavano Francesco Rutelli, Arturo Parisi, Ricky Levi. E ci restavano per tre ore, durante la quali veniva condotta la trattativa che, attorno alle 22, ha portato all’annuncio: l’Unione candida Giorgio Napolitano. Un lancio confortato da un comunicato molto calibrato, che era stato concordato - parola per parola - con gli sherpa della Cdl.

E quanto a Napolitano, col riflesso di chi fa politica da sessant’anni, il senatore a vita ha fatto subito sapere di essere disponibile. Un gesto che, anche in caso di rifiuto da parte di un’ala della Cdl, consentirà a Napolitano di restare in campo o comunque renderà molto spiacevole un suo accantonamento. E quanto a D’Alema - che pure ha reagito con speciale compostezza - faceva notare ai suoi che lui, a differenza di Napolitano, non era riuscito ad essere candidato ufficialmente dall’Unione. Certo, per D’Alema la partita non è ancora chiusa e lui stesso è convinto di averla giocata nel modo migliore. E’ stato lui ad aver deliberatamente deciso di sfidare la legge per cui, chi in Conclave entra Papa, ne esce cardinale. Una sorta di “metodo Ratzinger”, per cui nella società mediatica i papabili, piuttosto che indebolirsi, sempre più spesso finiscono per incutere rispetto e timore. Massimo D’Alema non ha ancora perso la speranza di aver scelto la strategia giusta.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

ESTERI







 

SOCIETà











 

GIUSTIZIA







 

POLITICA















 

CONDOGLIANZE









 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: lo_snorki
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 46
Prov: MI
 

ZVEN SOSTIENE ...

Ti sembrano contro natura?
Fattene una ragione

Silvio c’è… ma a me me lo puppa!
Blog laico!
anti-pedofilia

 

BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

Per non dimenticare

 

DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

PER COMMENTARE CLICCA QUI

 

2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

PER COMMENTARE CLICCA QUI

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963