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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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« Fini e Casini insistono ...Messaggio #887 »

Mezzogiorno di fuoco

Post n°886 pubblicato il 17 Marzo 2006 da lo_snorki
 
Tag: cinema
Foto di lo_snorki

«Mi piacciono i piccoli film indipendenti si improvvisa, si è più liberi e motivati»

A vederla per strada Giovanna Mezzogiorno si potrebbe non riconoscerla: corpo minuto da ragazzina, un giaccone per ripararsi dal vento, un paio di stivali alla moschettiere. Solo gli occhi, anzi più che gli occhi lo sguardo, intenso, doloroso, perfino lontano, è il suo: inimitabile. Considerata la più brava tra le attrici dell’ultima generazione, appena tornata da Hollywood dove concorreva all’Oscar con «La bestia nel cuore» della Comencini, forte di film come «Del perduto amore» di Placido, «L’ultimo bacio» di Muccino, «La finestra di fronte» di Ozpetek, e titoli tv come «Più leggero non basta», «Il segreto di Thomas» o «Virginia» sulla Monaca di Monza, potrebbe passare da una produzione importante all’altra, con l’unica fatica di dover scegliere. A Giovanna Mezzogiorno, però, piace sperimentare.

Lavora spesso con registi alla loro opera prima, accetta per amicizia piccoli film destinati a un’apparizione in sala, e se un progetto la convince, si butta. Adesso, per esempio, è tra i tanti attori che collaborano a «Ad Project» di Eros Puglielli, finanziato da chi lo ha fatto, girato in elettronica, destinato solo al mercato in Dvd come prodotto di genere per cinefili appassionati a quella cosa non meglio identificata che sta tra il giallo e il nero, la fantascienza e la psicologia.
Con lei Marco Bonini, Eleonora Mazzoni, Valerio Mastandrea, Rolando Ravello e perfino Giorgio Albertazzi nel ruolo di uno stralunato psicologo. Più che il film, in questo caso, conta il modo con cui è stato realizzato tant’è che Marco Bonini, il più preciso del gruppo, spiega che se il valore dell’opera sta sui 150mila euro, il costo materiale è stato di appena 8 mila euro, essendo stato girato nei ritagli di tempo, tra Ostia e Malagrotta, spesso di notte e molto addirittura nella casa del regista adeguatamente trasformata. L’ambizione è che altri autori possano seguirne l’esempio studiando la formula sul sito
www.thecoproducers.org dove vengono date le spiegazioni del caso.

Nessuna esitazione, Giovanna Mezzogiorno, prima di accettare questo esperimento?
«Nessuna. Siamo lo stesso gruppo che ha lavorato con Puglielli a “Tutta la conoscenza del mondo”, il suo primo film. Era naturale che ci fossi anch’io. Per di più, quando me l’ha chiesto, non avevo altro da fare. Ho accettato perchè ho una fiducia illimitata in lui».

Qual è il vantaggio di lavorare al di fuori di una produzione industriale?
«Ci si sente diversi. Più liberi, più padroni di se stessi, più motivati. Ognuno di noi poteva improvvisare. Il copione contava ma il personaggio era il nostro. Anche perchè, avendo girato alcune scene a distanza di mesi, non era possibile pretendere il rispetto delle battute. Per noi attori è stato come partecipare a un laboratorio creativo».

E’ una formula che potrebbe funzionare?
«In principio questo doveva essere il primo capitolo di una serie da mandare su una tv satellitare. Poi abbiamo cambiato idea e deciso di farlo uscire solo in Dvd, magari presentandolo a qualche festival. Gli attori americani spesso si coproducono le loro opere più piccole: perché non dobbiamo farlo anche noi?».

Per due mesi quest’anno è stata in India dove ha girato «Lezioni di volo» di Francesca Archibugi: c’era già stata con suo padre Vittorio?
«No, non c’ero mai stata. E ne avevo anche paura. Con l’Archibugi l’abbiamo attraversata tutta, dal Rajanistan al Kerala. Ovunque mi sono sentita a mio agio: in India c’è molta confusione ma nessuna tensione. Non è come in Nord Africa dove a volte avverti l’ostilità verso noi occidentali».

Resta a Roma adesso?
«Comincio a girare un’altra opera prima: “Notturno bus” di Davide Merengo, una sceneggiatura tratta da un libro. E’ una storia di marginali che si svolge su un autobus: Valerio Mastandrea è l’autista, io sono una sradicata in fuga, senza documenti e senza futuro, che sale su quell’autobus».

Le piacerebbe andare a lavorare negli Stati Uniti?
«Non so. Ogni tanto lavoro in Francia. Ho appena girato “Les murs porteurs” di Cyril Gelblat, un altro esordiente. Ma non lo faccio per conquistarmi uno spazio internazionale: non mi interessa».

Tra un mese andiamo a votare: segue la politica italiana?
«Seguo e sto male. Ho visto l’altra sera il “faccia a faccia” tra Prodi e Berlusconi. M’è piaciuto perché c’erano regole di ferro. Non si poteva trasformare in una rissa. E finalmente s’è visto che mentre Prodi sa dire le cose con poche parole, Berlusconi sa fare solo i suoi monologhi. Per di più, rendendosene conto, alla fine s’è perfino lamentato delle regole che il suo stesso staff aveva stabilito».

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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