Tequila,Sale+Limone

Lo spazio personale è all'incirca quello che ha come diametro il nostro braccio teso.
Se una persona con cui non siamo in rapporto intimo invade quello spazio si accende un campanello d'allarme, ci sentiamo minacciati, invasi e nervosi.
Ne è una prova l'imbarazzo che si crea ogni volta che si entra in un'ascensore.
Ci sono situazioni in cui però lo stato di nervosismo allarga il nostro "spazio di intolleranza" e lo estende anche alle percezioni visive ed uditive.
Una di queste situazioni è sicuramente un viaggio in aereo e tutto quello che lo precede e lo segue.
Come sapete, sono tornata da pochissimo dalle vacanze ed ho quindi affrontato di recente una di queste strane situazioni che, nonostante la mia celebre sfiga, voglio sperare non accadano soltanto a me.
Nel gate di attesa dell'aereoporto ci sono persone di tutti i tipi.
Ci sono quelli che stanchi morti dormono o che leggono che non rompono le palle a nessuno.
E poi ci sono gli altri.
Gli altri (che non sono quelli dell'isola di Lost ndr) fanno tutto il possibile per disturbare quelli che dormono e leggono.
E' una sorta di sfida all'ultimo nervo, dove i disturbatori cercano di imporre il loro rumoroso stile di vita a tutto l'aereoporto.
Ci sono quelle (e dico quelle perchè in prevalenza sono donne) che non avendo più nessun unghia da limare si attaccano al telefono e chiamano ad uno ad uno tutti i numeri della rubrica per raccontare nei minimi dettagli cosa hanno fatto o cosa stanno per fare.
Sono così ossessionate dal parlare al telefono, ovviamente urlando in modo che TUTTI sappiano tutto, che secondo me fanno anche numeri a caso e poi attaccano bottone con il malcapitato che risponde.
Ascoltando le conversazioni di tali donne potrete imparare molte cose tra cui: come fa la pasta e cavoli la zia Tizia e cosa è successo alla figlia della sorella dell'amica di Caia.
Poi ci sono quelli che ascoltano musica.
No non quelli discreti e trendy che si mettono le loro cuffiettine nelle orecchie attaccate al lettore mp3.
Quelli che accendono un pc e fanno ascoltare la loro musica (quando va bene) o l'audio di qualche filmato (quando va male) a tutti i passeggeri.
Ma devo dire che nel mio ultimo viaggio sono stata fortunatissima!!
Ho addirittura beccato una che si ascoltava la musica nelle cuffie ma la riproponeva con una penna su una parte metallica della poltroncina.
Per cui lei si sentiva i Led Zeppelin, mentre noi solo un martellante e continuo "TIN TIN TIN".
Poi ci sono quelli sfortunati con i figli a carico. Sfortunati non per essersi duplicati in sè, ma perchè si beccano le occhiatacce di tutti ogni qualvolta il poppante piange e urla, quando ciò dipende da loro solo relativamente.
I mocciosi sono quelli che riescono meglio nell'intento di disturbare la quiete in un aereoporto, ma a loro si perdona poichè non sono ancora consapevoli di ciò che fanno....(o forse si e per questo sono ancora più perfidi?).
Poi ci sono i gruppetti. I gruppetti tendono ad occupare il tempo ricordando avvenimenti della vacanza e ridendoci su a squarciagola.
Unico modo per tollerarli:unirsi a loro!
Comunque in questa jungla selvaggia del gate di attesa all'aereoporto si riesce a giostrare i propri istinti omicida e ad arrivare fino al momento dell'imbarco.
Ma è proprio nel momento in cui la hostess di terra fa uscire questa scritta (imbarco) che il panico prende possesso di tutti.
La gente viene presa improvvisamente dalla fobia di non salire sull'aereo, si accalca in un mucchio scomposto (non si può certo chiamarla fila!) e ha fretta di sedersi il più presto possibile al proprio posto...come se non aspettassimo tutti per partire!!
Questo è il momento in cui sotto la mia pelle sento scorrere delle scariche elettriche.
La gente ti supera in fila (azzardiamo questa parola va!), ti scamazza i piedi, si fa largo con i gomiti....ma danno mica in regalo qualcosa ai primi 10 che prendono posto???
In ogni caso, se non sei stato prima scamazzato dalla gente che improvvisamente si è risvegliata dal coma che l'aveva presa sulle poltroncine per CORRERE sull'aereo, riesci finalmente ad accomodarti al tuo posto.
Ecco, pensi, adesso mi rilasserò.
E invece no.
Ecco che ci sono i tipi a cui piace fare gli spiritosi e che fanno battute sulle condizioni metereologiche e su un probabile guasto al motore dell'aereo.
Quelli che quando decolli e ad ogni piccolo sobbalzetto esclamano "Oh ooooh!" come a dire "Ecco che cadiamo".
Signori miei, io capisco che è statisticamente provato che l'aereo è il mezzo di trasporto più sicuro, ma qui c'è ancora gente che non si spiega come tanti pezzi di metallo messi insieme possano volare e che è MOLTO TESO quando ne prende uno!!!
Per non parlare di quegli idioti che nonostante il chiaro annuncio audio,video e mimico che dice "NON E' CONSENTITO UTILIZZARE APPARECHIATURE ELETTRONICHE" continuano a giochicchiare al solitario (perchè non ci crede nessuno che lavorano e su internet non possono certo andare!).
Ma insomma!?! Bisogna utilizzare un linguaggio per sordomuti o pensate che sbattervi il portatile in faccia sia un metodo più efficace??
Comunque una cosa l'ho capita, e mi sono davvero rassegnata ad essa.
Ovunque io sia, in treno, in aereo o in pulman, ci sarà sempre il passeggero dietro di me che dovrà essere il più attivo e chiacchierone fra tutti e che gochicchierà ad alzare ed abbassare il tavolino per shakerarmi il sediolino (e non solo quello).
Atterriamo. Sani e salvi nonostante gli spiritosoni.
Il comandante dice "Stiamo per atterrare a....vi preghiamo di tenere le CINTURE ALLACIATE FINO A QUANDO NON SI SPEGNERA' IL SEGNALE LUMINOSO".
Solo sugli aerei che prendo io la gente non aspetta che si spenga questo benedetto segnale??
Sono tutti a fare le corse per riprendere dalle cappelliere il loro bagaglio a mano ed essere i primi a scendere dall'aereo.
Cosa c'è?? Regalano qualcosa anche ai primi 10 che scendono?? Sta andando a fuoco l'aereo?? Perchè tanta fretta??
Sembra quasi che se non scendono subito dall'aereo questo riparta per destinazioni sconosciute portandoli con sè.
FERMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!
Scenderete tutti dall'aereo. Purtroppo.
Non ripartirà per lasciarvi per sempre in Papuasia. Purtroppo.
In oltre i vostri bagagli (sempre se siete tanto fotunati da ritrovarli) potrete riprenderli tra un'oretta.
E infine vi racconto una cosa incredibile che è successa me all'andata.
Per arrivare a Madrid avevamo uno scalo a Roma.
Quindi Napoli-Roma/Roma-Madrid.
Tanto per cambiare, l'aereo di compagnia italiana era in ritardo e rischiavamo seriamente di perdere la coincidenza con il secondo.
Per cui scesi dall'aereo corriamo come centometristi per tutto l'aereoporto fino al nostro gate.
Per fortuna avevano appena cominciato l'imbarco.
Saliamo sull'aereo e....ERA LO STESSO AEREO DA CUI ERAVAMO SCESI!!
Come facciamo ad esserne sicuri? Al posto 26 la cappelliera era aggiustata con lo scotch in un modo inconfondibile.
Praticamente avevamo fatto delle corse assurde per scendere dallo stesso aereo su cui dovevamo risalire solo...un posto avanti!!
Assurdo!!!
Quindi di conseguenza non potevamo mai perdere l'aereo che non sarebbe partito fino al nostro arrivo!
Ma dico...avvisare no, eh??
Ma la cosa che mi chiedo è: ma i bagagli....sono scesi e risaliti o li hanno lasciati direttamente lì??
Tequila