V'incanto Editions

Ossessivo e claustrofobico. Ricerca esasperata di una perfezione che non è della vita. La vita è piccoli pezzetti difettosi che si fa fatica ad incastrare tra di loro, ma lei voleva il mosaico, con le tessere esatte. Inutile dirti che è bellissimo!
Obsession, un profumo forte, troppo, dà fastidio.

lo riconosco anch'io questo profumo. che sa di passato e concede al futuro solo aspirazioni e desideri,che sa un po' di tristezza e non ha la leggerezza delle essenze.Ha invece il peso dela presunzione di perfezione. un po' mi riconosco in alcuni di questo atomi di olezzo, come in altri che non ho citato... Per fortuna preferisco Escape di Calvin klein ... bella l'idea e belle le parole e l'anatomia di un profumo...

“Obsession” è il racconto di una separazione all'interno di una coppia, tra una parte debole, che per sopravvivere deve diventare finalmente forte, finalmente dominante, ed una parte che appare forte ma che in realtà è portatrice di un'intima, eccessiva, fragilità (e pure se nel racconto han preso rispettivamente le sembianze maschili e femminili, non era mia intenzione generalizzare alcunché)...
A mio parere, però, altrettanto può accadere anche all'interno di se stessi...
Non mi piace spiegare, non mi piace perché significa voler costringere chi legge a seguire la “prigione” di un significato, e perché significa (ma questo non è certamente il caso né tuo, preziosa” liberante, e nemmeno il tuo, “vulcanica” clodclod) che se c'è qualcosa da spiegare, allora significa che c'è qualcosa che non sono riuscito a far arrivare, il che mi lascia sempre un sapore di qualcosa di non perfettamente riuscito (ahi ahi, eccola la presunzione!)...
Pertanto, Obsession è anche la rappresentazione di una separazione che un bel giorno ho voluto formalizzare nella mia testa (pur se con successivi sprazzi di incontrollate riappacificazioni - ma si sa che la carne è debole assai!) quando ho deciso di smetterla di rovinarmi i giorni, le ore, i minuti di molte esperienze e di molti vissuti perché c'era qualcosa che non andava... risultato questo del pensare - assecondando una atteggiamento mooolto infantile - che qualcosa su questa terra ci sia dovuto, soprattutto come noi la vogliamo...
L'ho già detto (oddio, odio anche il citare me stesso, ma...) a fronte di sogni e desideri a volte la realtà restituisce solo pietre... Ma oggi mi vado convincendo sempre più che è meglio costruire un'esistenza di quelle pietre, anziché vagare nelle nebbie perenni dell'insoddisfazione e delle perfezioni impossibili...
Di qui l'atto di volontà dichiarata di tagliare con quella parte divenuta ormai così insopportabile, per non viverne più gli scomodi pensieri, e per riuscire ad assaporare ogni mio momento ed ogni mia esperienza per quello che è e può darmi... Sicché la morte, in questo caso, non è spettacolo triste, cui partecipare emotivamente, no (ecco perché non c'è alcuna partecipazione emotiva nell'epilogo) quanto auspicio che quella parte sempre insoddisfatta d'ogni cosa si faccia finalmente da parte, e per sempre...

ti abbracio e ti lascioun mio sorriso :)) ginevra.

accolgo con piacere entrambi e ricambio, con sincerità....
vincanto

buon fine settimana

finalmente! grazie ci volevano proprio due giorni di riposo.... hai visto che bel cane che ho?