Creato da lontradelbosc il 09/06/2011

ALABURIAN

la parola inventata

 

 

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Tu le sai... EULALIE!

Post n°136 pubblicato il 10 Maggio 2013 da lontradelbosc
 

 

7 Aprile 13 105_lontradelbosc

 

Tu non sai: ci sono betulle che di notte

levano le loro radici,

e tu non crederesti mai

che di notte gli alberi camminano

o diventano sogni.

Pensa che in un albero c'è un violino d'amore.

Pensa che un albero canta e ride.

Pensa che un albero sta in un crepaccio

e poi diventa vita.

Te l'ho già detto: i poeti non si redimono,

vanno lasciati volare

come usignoli pronti a morire.

                              (Alda Merini)


 

12 marzo 13 028_lontradelbosc


  adriano pampanini

 

               A. K.. Savrasov

 

                       

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Commenti al Post:
trampolinotonante
trampolinotonante il 10/05/13 alle 16:41 via WEB
Carissima lontra!!
Commovente questo post, ma soprattutto la prima immagine, quella delle betulle, alberi sacri alla Russia, Tanto sacri che nell'800 ne ha sterminato intere immense foreste. Tutti han cantatio la betulla, tanti poeti,i poeti muoiono , ma la betulla è ancora lì| E' un albero bianco , bellissimo, vergine! sottile, sacro! La foresta di betulle è magica. Ne ho vista una na volta e mi sembrava d'essere rapito da lle fate!! Mi perdonerai se ti riporto un piccolo racconto sulle origini di questo splendido albero, che non è quercia, ma delicata betulla.
" "Un re aveva due figli Timur e Yuri che essendo della stessa età e dovendo decidere a chi lasciare il suo regno penso’ di sottoporli ad una prova, chi l’avesse superata sarebbe stato il suo successore. Nel profondo di una grande foresta viveva un drago che seminava terrore e distruzione ovunque passasse tra il suo popolo e nessuno riusciva ad avvicinarlo per ucciderlo. Chiamò Timur e Yuri dicendo loro: “chi mi porta la testa del drago, diventerà re al mio posto – chiedetemi ciò che vi serve per il viaggio e partite”; Timur chiese oltre alle armi 7 asini carichi di oro, Yuri chiese oltre alle armi 7 asini carichi di vernice bianca. I due fratelli quindi si inoltrarono nella grande foresta nera per strade diverse alla ricerca del drago Megas. Naturalmente tutto il popolo fu informato della prova per la successione al trono. Ora, mentre ritennero Yuri pazzerello e di poco senno, Timur fu ritenuto assai più sveglio e abile. Essi camminarono per giorni e giorni nel folto della foresta. Ora Yuri, ogni tanto dipingeva di vernice bianca un albero, il più sottile che incontrava sul suo cammino, per risparmiar vernice, mentre Timur avanzava tra i folti e scuri alberi, distribuendo un po’ di oro in cambio di notizie sul drago Megas, non sapendo che già Megas si era messo sulle tracce di entrambi per ucciderli ed avere lui il regno! Megas poi essendo pure lui, nero come la foresta era difficilissimo da vedere se non quando era già troppo tardi e ti era addosso. Ora avvenne che Timur con il suo oro riuscì per primo ad avvicinarsi a Megas ma non vedendolo ne fu sopraffatto e morì. Mentre Yuri oltre a segnare i sottili alberi riempiva piccole pozze con vernice bianca, così che Megas, girandogli attorno, lasciava anche tracce che Yuri studiava attentamente ed al momento giusto, Yuri sorprese Megas e gli piantò nel cuore tutta la lancia! Il ritorno al castello non fu difficile avendo segnato di bianco gli alberi più sottili; riuscì così a tornare da suo padre portandogli la testa del drago Megas ed essere incoronato re! Volendo però Yuri che anche il suo popolo potesse andare nel bosco a fare legna e cacciare, senza perdersi, fece dipingere più alberi che potè di bianco, per tracciare la via. Col tempo e tempo questi sottili alberi chiari si riprodussero da soli e nacquero luminosi boschi di bianche betulle!""___ scusami, và! non lo faccio più! Potrei dire: " Le so pure io?"...:) Un abbraccio. tt
 
 
lontradelbosc
lontradelbosc il 10/05/13 alle 21:17 via WEB
Bastì!!!, se le sai, carissimo TT!
Che bella storia hai narrato, che non conoscevo!
Grazie di esserti preso tanto impegno nel riportarla con quella coinvolgente irruenza che ti caratterizza.
Proprio per quel biancore del tronco e dei rami, e quella pelle liscia, dolce da accarezzare, ci attraevano già da bambine. Ci colpiva la loro elegante diversità.
Ora penso con rammarico che avrei dovuto piantarne una nel prato, e decido qui ora di farlo, smettendo di pensare che sia tardi per godermela a lungo. Te lo farò sapere, te la dedicherò.
Io non ho mai visto una vera e propria foresta di betulle, ma dei boschetti sì, e anch'io avrei voluto fermarmi e fingere di poterci vivere come una creatura silvestre.
Ora mi viene in mente un pittore russo, Alexej Savrasov, quello dei "Corvi devono ritornare a casa". Penso che siano betulle gli alberi raffigurati in quel quadro che tanto mi piace.
Grazie ancora, e dài, facciamola lunga, che tanto la colpa la possiamo dare alle tasche piene di poesie di Eulalie che abbraccio, con te naturalmente!
 
Eulalie2
Eulalie2 il 11/05/13 alle 01:29 via WEB
I talk to the trees But they don't listen to me !
Chet Baker e la sua tromba , sublime poesia ,lo adoro...amore e morte ...
e così mi viene in mente Sylvia Plath
Io sono verticale
Ma preferirei essere orizzontale.
Non sono un albero con radici nel suolo
succhiante minerali e amore materno
così da poter brillare di foglie a ogni marzo,
né sono la beltà di un'aiuola
ultradipinta che susciti grida di meraviglia,
senza sapere che presto dovrò perdere i miei petali.
Confronto a me, un albero è immortale
e la cima di un fiore, non alta, ma più clamorosa:
dell'uno la lunga vita, dell'altra mi manca l'audacia.
Stasera, all'infinitesimo lume delle stelle,
alberi e fiori hanno sparso i loro freddi profumi.
Ci passo in mezzo ma nessuno di loro ne fa caso.
A volte io penso che mentre dormo
forse assomiglio a loro nel modo piu' perfetto -
con i miei pensieri andati in nebbia.
Stare sdraiata è per me piu' naturale.
Allora il cielo ed io siamo in aperto colloquio,
e sarò utile il giorno che resto sdraiata per sempre:
finalmente gli alberi mi toccheranno, i fiori avranno tempo per me.
Grazie Lontra :)
 
 
lontradelbosc
lontradelbosc il 11/05/13 alle 22:43 via WEB
Grazie, carissima Eulalie, si va in apnea con una poesia così! E provo dolore.
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da una copertina mi fissava

Hemingway,

come fosse l'unico a capire

 

 

" - Dobbiamo andare e non fermarci finchè non siamo arrivati.

- Dove andiamo?

- Non lo so, ma dobbiamo andare. "

 


 

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Stelle

 

Care stelle, siete molto belle

quando luccicate nel cielo.

Spero che un giorno veniate sulla terra,

cosi' potrò vedervi meglio

e prendervi per mano.

Care stelle, vi voglio tanto bene,

gli uomini non vi scrivono nessuna lettera

perchè hanno troppi impegni.

Voi stelle servite molto ai marinai:

quando vi vedono sanno dove andare.

Matteo



 

 

I miei links preferiti:

http://giardinodeipoeti.wordpress.com/2013/07/18/amina-narimi/

 

 

Sto leggendo:

Orwelll: La fattoria degli animali

Orwell: 1984


 

Da dove ti sto chiamando, Carv


I miei libri sono qui:

www.anobii.com/theanguana/books

 

 


 

 

 





"...Io volerò a te...sulle ali invisibili

della Poesia...Tenera è la notte e

felicemente la Luna Regina è sul suo

trono...ma qui non c'è luce..."

(dall' Ode all'usignolo di John Keats)

 


 

 


 


 
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