Creato da angeli_senza_ali il 13/05/2008

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anche noi abbiamo un'anima

 

 

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Il Cane

Post n°252 pubblicato il 30 Gennaio 2009 da alex105milano
Foto di angeli_senza_ali

Adesso vorrei spendere qualche riga sui cani, questi animali straordinari, fedeli amici dell’Uomo. Ebbene, l’amicizia tra l’Uomo e il Cane è datata di circa 4.000 anni. Un’antica grande amicizia che
lega questi animali di straordinaria intelligenza al genere umano.

Il Cane, così come il Cavallo, sono animali fedeli e sensibili, dotati di grande intuizione, che hanno seguito l’Uomo nel corso del suo evolversi. Il Cane ha sempre dimostrato grande affidabilità e versatilità
rendendosi disponibile a tutti i lavori e coprendo ogni compito gli venisse affidato. Insomma, una creatura straordinaria, amica di avventure e storie al limite dell’incredibile, che non ha mai tradito il suo
padrone, ne tantomeno abbandonato.

Ci sono storie che vedono il Cane, eroe dalle doti eccezionali e dotato di grande coraggio,  rendersi protagonista di salvataggi di vite umane sfidando situazioni avverse e superando ostacoli diffici-
li. Quando ero militare ricordo di due stupendi esemplari di pastore tedesco, Joe e Ghano, questi i loro nomi, che mi erano stati affidati in custodia e che erano stati addestrati per i servizi di pattugliamento e anti-guerriglia.
Due animali stupendi e straordinariamente dotati, che durante le esercitazioni dimostravano grande capacità di operazione e intuizione immediata nelle situazioni più difficili; dei veri e propri “rambo” a 4 zampe. Che belli che erano. Ho sofferto molto quando li ho dovuti riconsegnare e allontanarmi da loro per il congedo. Li ricordo con piacere e tanta malinconia, i due caporali Joe e Ghano, sì, erano
soldati anche loro e graduati. Straordinario.     

La cosa che mi fa rabbia è che, tutt’oggi, non vi è una grande cultura sul rispetto degli animali e in particolare dei cani. Sì, certamente abbiamo fatto passi da gigante, negli ultimi anni, nel considerare
gli animali creature di Dio, anch’essi, e quindi degne di rispetto; ma c’è ancora tanto da fare.

C’è ad esempio il problema dell’abbandono dei cani che purtroppo, ogni anno, d’estate, vede centinaia di esemplari abbandonati sulle nostre strade e nelle nostre campagne. Un fenomeno vergognoso
al quale bisogna cercare di porre fine. Crescono le strutture estive ricettive che accolgono anche gli animali, e questo è già un buon inizio verso un ridimensionamento del fenomeno dell’”abbandono dei cani”.

La civiltà di un popolo la si misura anche dal grado di rispetto che esso nutre nei confronti degli animali e della natura. Non dimentichiamo che gli Animali sono apparsi prima di noi su questo Pianeta, percui
non abbiamo nessun diritto di ricacciarli e sradicarli dai loro habitat, per imporre la nostra presenza. Dobbiamo rispettare il loro territorio, la loro natura, il loro essere Animali.
Ma tornando al Cane, dobbiamo imparare a rispettarlo, perché lui ci è fedele e non ci abbandonerebbe mai. E’ l’amico più fedele che riempie le nostre giornate vuote, i nostri momenti no, ci offre
compagnia nei nostri momenti di solitudine e malattia.

I Cani sono fedeli e affettuosi. Avete mai visto un cane giocare con un malato? Avete visto quanta gioia e serenità infonde in chi sta soffrendo per una malattia? Avete notato il senso di amore che il
Cane nutre nei confronti di chi gli dona una carezza, una coccola? Stupendo è il progetto già in atto in molte strutture ospedaliere di pet-therapy.
E a proposito di tale iniziativa vorrei lanciare un’idea per combattere il randagismo e l’abbandono dei cani. L’idea è questa: le strutture ospedaliere potrebbero occuparsi di quei cani abbandonati presso i canili prendendoli in custodia per poi utilizzarli per iniziative di pet-therapy. Mi spiego meglio: la struttura ospedaliera, grazie anche all’intervento di enti come il Comune, la Provincia e la Regione di appartenenza, potrebbero destinare parte del loro bilancio alla spesa di mantenimento e cura di cani abbandonati da utilizzare poi per i propri reparti come soggetti destinati alla pet-therapy dei propri degenti. Credo che ciò si possa fare. O no?

Comunque vorrei ribadire che occorre  sensibilizzare di più la gente, per spingerla ad avere più rispetto per gli animali e i Cani. Cominciando proprio dalla Scuola, facendo avvicinare i bambini a questi animali
sin dall’età di cinque anni, per esempio, e sotto la guida di veterinari e insegnanti. Far capire loro l’importanza di un rapporto di amicizia con questi animali.
Quindi, sappiate amare gli animali, imparate ad apprezzare la bellezza di un albero, delle nuvole, della montagna, del mare, di un tramonto…del vostro Pianeta. Perché se imparerete ad apprezzare ciò, imparerete ad apprezzare di più la Vita, la Natura.

Bene, potrei continuare. Questo argomento mi è molto caro. Ma ora devo lasciare, il lavoro mi aspetta. Sono un animalista convinto, amo la Natura, la Vita e questo splendido Pianeta. 
Il mio blog è aperto a nuove amicizie, ma soprattutto è aperto a tutte quelle persone, in particolare, che hanno una coscienza animalista, e che rispettano la Natura. Essere animalisti e amanti della
Natura è sicuramente un valido e grande motivo in più per diventare miei amici. A presto e…salutatemi i vostri amici a 4 zampe!

Alex105milano è per la Natura e ama gli Animali!

 
 
 
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ABBANDONO ESTIVO

M'hai insegnato ad attenderti paziente,

quand'andavamo insieme per le spese:

così aspettavo, seduto fuor dell'uscio

poiché (fuori era scritto) lì non potevo entare...

Abbiam giocato, anche più volte, a nascondino:

ma ti trovato sempre... (ho naso fino);

ma... quando la pallina anche ieri mi hai tirato,

perché non l'hai ripresa e te ne sei andato?

Che strano il posto dove m'hai lasciato...

la strada è dritta, non c'è il panettiere,

né c'è il lattaio, neppure il salumiere...

(e non capisco neanche perché mai

ci siamo andati in auto, a far spese..)

Ora comprendo, sarai indaffarato

o qualche impedimento t'ha bloccato;

ma io son stanco qui di rimanere,

il sole è caldo, ho sete, vorrei bere..

Sono già stanco pure di abbaiare..

il sole picchia, mi par di morire...

in lungo e in largo, sulla strada ho cercato:

con ansia e affanno, tracce tue non ho trovato.

Perché non torni ad abbracciarmi, Amico?

Le coccole mi mancano più ancora della pappa...

Beh, sai cosa ti dico? Io, come sempre, me ne starò buono, qui..

(e... t'aspetto...)

Luciana Bianchi Cavalleri

 
 
 

CANI IN PARADISO

Ci sarà un Paradiso anche per i cani?

Quei cani affamati, bastonati, abbandonati...

Ci sarà certo, un Paradiso, perché nell'inferno

ci sono già stati, qui sulla terra.

Ci deve essere il Paradiso per chi non ha mai

incontrato di un padrone il sorriso

ma anche per chi, fortunato, nella vita

è stato amato; esisterà di certo

il loro Paradiso, con tanti Angeli a cui donare

un amore assoluto e infinito come il mare,

un tesoro che l'uomo ha rifiutato.

Sarà bello quel Paradiso dove correre liberi

da catene, su e giù nell'immensità.

E amare, senza essere mai più traditi,

da qui all'Eternità.

Cesarina Santoni

 
 

AD UN AMICO FEDELE

Tra noi non vi sono parole per rivelarci segreti,

per raccontarci le gioie o le pene, ma i tuoi occhi sinceri

confermano un tacito accordo alla mia mente.

Dal tono di voce tu riconosci

il mio umore e rispondi ad un gesto senza volerne il perché.

Segui velocei miei passi o immobile mi resti accanto

custode di tanti pensieri che non capisci e me ne consoli.

Così percorriamo le vie misteriose che uniscono un uomo al suo cane.

Tra noi non vi sono parole: ti guardo e per dirmi

che mi vuoi bene a te basta soltanto la punta della tua coda.

Anna Balestri Menichini

 
 
 
 
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AREA PERSONALE

 

UN CUCCIOLO SPECIALE

 Un giorno d’estate, Matteo, un bambino di 9 anni, si gustava il suo gelato al pistacchio dopo esser stato dalla nonna e averla aiutata a fare la spesa. Ma, poco prima di arrivare a casa, vide il negoziante di calzature che stava appendendo sulla vetrina del suo negozio un cartello che diceva: “Cuccioli in vendita”.

Incuriosito Matteo si fermò. Dopo una breve riflessione, chiese al proprietario del negozio: “A quanto vendi i cuccioli?”. Il negoziante rispose: “A trenta euro”. Il bambino mise la mano in tasca e tirò fuori alcuni spiccioli. “Io ho tre euro e cinquanta centesimi, è il resto della spesa che la nonna mi ha regalato. Se la mamma è d’accordo, posso averne uno?”.

Il negoziante sorrise ed emise un fischio. Da una cuccia uscì Laika, una bella cagnolina che percorse il negozio seguita da cinque minuscoli batuffoli dal pelo lungo. Un cucciolo però rimaneva indietro.

                  

Subito Matteo notò il cucciolo ritardatario e chiese: “Che cosa ha che non va questo bel cagnolino?”. Il negoziante spiegò che il veterinario aveva visitato il cucciolo ed aveva scoperto che aveva un difetto all’anca e quindi avrebbe zoppicato sempre, rimanendo storpio per tutta la vita.

Il bambino a queste parole si entusiasmò e, indicando il cucciolo zoppo disse subito: “È questo il cucciolo che voglio comprare”. Il negoziante cercò di dissuaderlo: “No, non ti conviene comprarlo. Se proprio lo vuoi te lo regalo”. Il bambino, quasi indignato, guardò diritto negli occhi il negoziante e obbiettò dicendo: “Non voglio che me lo regali. Quel cagnolino vale tanto quanto gli altri cani e io pagherò il prezzo per intero. Adesso le do tre euro e cinquanta centesimi, poi, se la mamma sarà d’accordo, le darò cinque euro ogni mese fino a quando non avrò pagato tutto”. Il negoziante meravigliato disse: “Non vorrai davvero comprare questo cagnolino? Pensaci bene! Non potrà mai correre, saltare e giocare con te come fanno gli altri cuccioli”.

A questo punto Matteo arrotolò i pantaloni facendogli vedere la sua gamba sinistra sorretta da un sostegno metallico. Così, attirando l’attenzione del negoziante, mormorò dolcemente: “Guardi la mia gamba: neanche io posso correre tanto bene, il cuccioletto avrà bisogno di qualcuno che lo capisca e gli sappia dare affetto!”. 

da La Fattoria di Nonna Sara

 
 

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