La felicità non è altro che il profumo del nostro animo.
(Gabrielle Coco Chanel)
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E svegliarsi la mattina...
Post n°76 pubblicato il 09 Agosto 2006 da aranciovitamina
Perdonatemi il momento diabetico che mi concedo in questo post... ma sono mielosa, nostalgica e romantica in certi momenti... e certe canzoni mi fanno essere così ancora di più. Questo post è dedicato a una persona che ho amato tanto, che è rimasta nella mia vita incessantemente per quattro anni, attraverso tutte le mie e le sue vicissitudini, e io per quattro anni sono rimasta legata a lui in qualche modo tutto mio, anche quando ero fidanzata. Con lui ho condiviso delle sensazioni uniche, con lui ho sperimentato e vissuto una nuova me più femminile, più donna, che non ha paura di mostrarsi sensuale. Mi ha fatto capire quanto è importante lo scambio, all'interno di una coppia, il dare ma anche il ricevere; quanto sono importanti i particolari; da lui ho imparato a porre l'attenzione sul linguaggio del corpo, ad ascoltare cosa dice l'altro senza parlare, ma solo appoggiandoti una mano sul viso e lasciandoltela scivolare sul corpo o guardandoti fisso negli occhi e nell'anima. Mi ha fatto vivere il piacere, quello che non ho mai provato con nessun altro. Con lui ho vissuto e condiviso il segreto intimo del volersi bene senza urlarlo ai quattro venti. Sono stata innamorata di lui, e quando non lo ero più, si è innamorato lui di me. Mi ha aiutata in un periodo difficile, è stato il mio punto fermo durante mesi di forte confusione. Mi ha sostenuto quando stavo per cedere e ha allargato le sue spalle per permettermi di piangergli addosso. Mi ha prestato ascolto per lunghissime ore a parlargli del mio ex e dei miei dubbi, della mia confusione e del mio malessere. Mi ha aiutato nel concreto a rifinire la tesi di laurea, in un periodo di stress pressante e scleri e pianti isterici, ed era lì tutte le volte che la relatrice mi liquidava a revisione con due paroline per niente dolci mandandomi a casa sotto forma di cacca liquida, e mi dava forza, mi drizzava le spalle e mi diceva "Noi" ce la faremo, "Noi" andiamo a casa e rivediamo la tesi. E realmente mi dava una mano in questo. Ha ascoltato tutti i miei discorsi sugli "altri", su tutti i miei "altri", e non si fermava mai all'apparenza delle mie azioni e delle mie parole, ma andava sempre oltre, afferrando solo l'essenza del mio essere donna, del mio essere "dolcemente complicata" (cfr. Fiorella Mannoia). Ha percorso con me tutte le mie strade più contorte, tutti i vicoli bui del mio essere, mi ha presa per mano quando mi addentravo negli antri cupi e scuri del mio essere. Ha scoperto con me le mie perversioni, e non ne ha avuto schifo, nè paura. Anzi, mi ha amata ancora di più. Mi sono messa a nudo, con lui. Conosce ogni debolezza di me, senza provarne repulsione, e non c'è un solo mio pregio che lui non veda e non adori, in me. Lui è grande. E' veramente grande. E il suo modo di amare è ancora più grande. Io non ho altre parole per descrivere il suo modo di essere: semplicemente GRANDE. E' immenso. E io guardo lui come si può guardare il cielo sconfinato, come si può stare davanti all'immensità. Una sera, dopo mesi che mi era accanto sopportando i miei discorsi sull'ex e raccogliendo tutto ciò che ero in grado di dargli (e cioè confusione, dubbi, contraddizioni, frustrazioni), ho avuto l'ennesima crisi e mi sono messa a piangere. Mi sono chiusa, barricata nella me più oscura e silenziosa, e ho pianto. Lui mi ha abbracciata e mi teneva delicatamente accanto a sè, senza stringermi e senza dire una parola, per farmi sentire la sua presenza, ma senza forzare la serratura della porta che gli stavo sbattendo in faccia (o che stavo sbattendo in faccia a me stessa). Poi mi ha lasciata da sola seduta a terra sul terrazzino di casa mia, a piangere sotto al cielo stellato davanti al panorama di una Firenze tenuamente allegra e in movimento, coi clacson in lontananza. Lui era vicino a me, ma a sufficiente distanza per permettermi di star sola e fare ordine in me. Mi ha preparato premurosamente la cena. Ha aspettato pazientemente che io uscissi dallo stanzino buio senza finestre nel quale avevo rinchiuso il mio sorriso, quella sera. Poi è uscito sul terrazzino, si è piegato sulle ginocchia - un colosso di un metro e novantatrè che si piega verso una cosina di uno e sessantatrè tutta rannicchiata su se stessa per il freddo e per le lacrime - e mi ha parlato dolcemente, delicatamente, con la sua voce calma e rassicurante, con quella voce che ha aperto uno spiraglio nella porticina, con quella voce che mi ha preso per mano e mi ha tirato fuori da lì. Si è preso cura di me con un amore e una delicatezza che non ho mai visto in nessun altro uomo. Io quest'Uomo (con la U maiuscola) l'ho ricambiato con incertezze, contraddizioni, bugie, cambi frequenti e repentini d'idea e d'umore, ripensamenti, partenze in quinta e brusche retromarce... E lui non si è perso d'animo mai, non ha perso mai fiducia in se stesso, non ha mai smesso di credere in noi. Si è ritirato solo quando ha capito che io non sarei stata mai più in grado di amarlo come lo avevo amato quattro anni fa. Ma lui ha visto in me delle cose che nemmeno io avevo visto. Io vedo riflessa nei suoi occhi una me più bella. Riesco a vedere attraverso i suoi occhi una me unica ed eccezionale, una donna stupenda di cui lui si è innamorato nella sua interezza, con i suoi sorrisi e le sue lacrime, con l'allegria che è in grado di trasmettere epidemicamente e con la tristezza che la prende in certi momenti, con l'energia travolgente e con tutte le sue paure. Semplicemente io. Conosce tutto di me, e ama tutto di me. Io quest'uomo non sono stata in grado di amarlo, negli ultimi dieci mesi. Ma ora ho fatto spazio, pulizia. Io quest'Uomo lo rivoglio indietro. Questa canzone l'ho trovata per caso su un blog, e mi ha fatto ripensare a questi ultimi dieci mesi... A lui piace moltissimo, e me la faceva ascoltare sempre. Arriverà qualcuno che si prenderà il mio posto |
LA MIA COLONNA SONORA
Occhi - Zucchero
Wonderful Life - Zucchero
Diamante - Zucchero
Menta e rosmarino - Zucchero
CHI È ARANCIOVITAMINA
LE AVVENTURE DI ARANCIOVITAMINA
La principessa va a palazzo
Al mattino
Stilista... finamente!
7 anni di guai
Cappuccino e un pezzo di TE...
La mia notte bianca
All'ufficio postale
Vorrei dirgli (ti amo parte I)
Ieri sera gli ho detto. (ti amo parte II)
Il responso. (ti amo parte III)
E lo chiamate giudizio??
E' di sicuro una candid camera
E svegliarsi la mattina...
L'incontro col mio mito
Io, panda. Tu, Jane
Campioni del mondo! (parte I)
Campioni del mondo! (parte II)
Ore 21: Italia-Germania
Maledette cabine elettorali...
Serata cinema & Bergamotto
Tutti Contromano...
Un giorno da diva.
Una blatta per amica
Il ricordo più bello
Una stanza da sgombrare e restaurare (ovvero: come sopravvivere alle storie finite male)
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