Sgosh!

Se qualcosa può andar male lo farà.

 

Messaggi di Ottobre 2005

E ORA?

Post n°143 pubblicato il 19 Ottobre 2005 da ausdauer
 
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1° Esame: Indirizzo Psicologia Clinica e di Comunità.
Proseguimento naturale della mia Laurea Triennale, faticosamente conseguita dopo un anno di fuori corso e non sostenuto lo scorso anno per mancanza di tempo. Iscrizione effettuata un'ora prima della scadenza, senza nessuna spinta particolare: forse solo un implicito bisogno di coerenza interna. Nessuna preparazione, prova sostenuta solo in base ai pochi e vaghissimi ricordi delle nozioni richieste.

2° Esame: Indirizzo di Psicologia del lavoro e delle Organizzazioni.
Completamente diverso da ciò che ho fatto finora, sostenuto con preparazione scarsa, ma fiduciosa in una possibilità di cambiare rotta e aggiustare le scelte malsane effettutate in passato. Speranza di trovare un senso in ciò che sto studiando, sensazione svanita al terzo anno di studi e mai più ritrovata.

RISULTATI: ammessa solo a Psicologia Clinica, e neppure con il punteggio minimo richiesto.

----> E ORA??????

Posso prenderla come un segno del destino che mi segnala che la Psicologia Clinica è ciò per cui sono inconsapevolmente portata.

Posso prenderla come un segno del destino che mi indirizza verso il mondo del lavoro.

Posso prenderla come un chiaro segnale che nella mia vita ho sbagliato quasi tutto e che ora mi ritrovo con una laurea inservibile e un diploma che ha più muffa che possibilità di essere utilizzato.

Posso dedurre che in fondo l'Università non fa per me.

Posso andare a strafogarmi di pane e nutella in attesa di un'illuminazione.

Posso propendere per una vita di stenti da perfetta stilita in cima ad una qualche colonna esposta alle intemperie e agli sguardi curiosi dei passanti.


Galleggio nel freddo mare in burrasca dell'incertezza.

 
 
 

PROMEMORIA N. 10 PER LA SOTTOSCRITTA

Post n°142 pubblicato il 16 Ottobre 2005 da ausdauer
 
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Agosto 2005

E' mezzanotte. Dormi placidamente nel tuo lettino già da un'oretta, cosa piuttosto insolita visto che nel periodo estivo di solito la palpebra cala ogni sera verso l'una. Ma quella sera sei molto stanca e non hai avuto nessuna difficoltà ad addormentarti.

Driin. Driin.

"Pronto?" (ciò che esce in realtà è un suono piuttosto lontano dal normale pronto che sei solita pronunciare)
"Sei tu Aus vero?"
"Hmmmmmmmm"
"Ma stavi dormendo?"
"Hmmmmmmmm"
"Scusami tanto, senti qui in albergo il signore della *** non è ancora rientrato. Riesci a ricordarti se gli hai lasciato il pass notturno?"
"Hmmmmmmmm... NO."
"Ok... scusami tanto eh... buonanotte e sogni d'oro!"

[la mattina dopo, vedendo la chiamata ricevuta sul cellulare, non eri più in grado di ricordare di che cosa si era parlato]

Settembre 2005

Sono le 23,30. A causa dell'esagerata sonnolenza ti sei addormentata molto presto.

Driin. Driin.

"Pronto?"
"Oh no stavi dormendo, scusa."
"Ehi ma ciao! No no, non ti preoccupare, sono molto contenta che tu mi abbia chiamata. Che bello! Sai bla bla bla bla bla bla, e bla bla bla bla bla!"
"Ok senti, sono in giro e mi sono scocciato. Ti offendi se ti saluto?"
"Ah... ma tu ormai mi hai svegliata..."
"Sì, appunto, continua pure a dormire. Ciao ciao!"

[hai invece passato due ore a cercare di riaddormentarti]

16 ottobre 2005

Sono le 6:45 di domenica mattina. Dormi così bene che a fatica senti il maledetto

Driin. Driin.

"Pronto."
"Aus, scusa. Ho fatto un guaio."
"Mamma?"
"Sì, credo che sia rimasto il rubinetto aperto."
"Eh??"
"Il rubinetto in giardino."
"Eh???"
"L'ho aperto ieri."
"Cosa???"
"E credo di essermi dimenticata di chiuderlo."
"Oh no."
"Eh sì."
"E io dovrei alzarmi dal mio letto alle 6 e tre quarti di domenica mattina per uscire fuori al freddo in giardino???"
"Esatto."

[E sei dovuta uscire, in pigiama e ciabatte, a cercare il maledetto rubinetto aperto]


Cara la mia sottoscritta,
lo vogliamo spegnere questo  dannato, dannato, dannato cellulare quando si dorme?!?!

 
 
 

MOMENTI DI VITA IN FAMIGLIA - 1° puntata

Post n°141 pubblicato il 12 Ottobre 2005 da ausdauer
 
Foto di ausdauer

Ausdauer: "Uhm, mami, sono buone queste quaglie."

Mutti: "Sì, sono venute cotte proprio bene."

Ausdauer: "Uhm, buoni anche questi... ma cosa sono?" Reni?"

Mutti: "No."

Ausdauer: "Cuori?"

Mutti: "Ehm, no."

Ausdauer: "Ma allora che roba è?"

Mutti: "Ehm... sono le palline."

Bruder1: AAAAAHHHHHHHH!!!      Bruder2: Hihihihihi!

Ausdauer: "Sput! Sput! Sput!!"

 
 
 

Post N° 140

Post n°140 pubblicato il 10 Ottobre 2005 da ausdauer
 
Foto di ausdauer

A 24 ORE DALL'ESAME DI AMMISSIONE ALLA SPECIALISTICA:

*       Sono scossa da violenti colpi di tosse (sabato sera un ragazzo mi ha tolto definitivamente la parola, ma ciò non gli ha impedito di tossirmi in faccia per tutta la serata).

*      Le mie tonsille hanno assunto dimensioni record, perciò deglutire mi provoca infinito dolore.

*       Il mio dentista di fiducia anni fa mi assicurò che due dei miei denti del giudizio non avrebbero mai visto la luce, poiché costretti in un incavo segreto della mia mascella (a dire il vero, occorreva estrarli subito, ma i lavori di miniera presso il mio cavo orale preferisco evitarli sempre molto accuratamente): ciononostante il maledetto a destra è emerso parzialmente e lateralmente, procurandomi altro infinito dolore.

*       Sono del tutto impreparata a sostenere la prova, in quanto su 13 libri che dovevo (ri)studiare:

      *  2 non li ho mai comprati.

      *  2 li ho comprati, ma non li ho mai letti.

     * 5 li ho letti in epoche assai remote e non ricordo nemmeno di che cosa parlano.

      * 3 non ho capito quali sono, quindi non li ho proprio estratti dalla libreria.

      * Dei rimanenti ho letto solo righe e appunti e caso, facendo naturalmente un discreto casino.

* (NB: l’esame sostenuto in tempi più recenti tra quelli previsti per la prova risale al lontano febbraio 2004)

Tralasciando inoltre una serie di inquietanti segnali captati  riguardo a mie situazioni sospese con il resto del mondo, direi che ci sono ottime premesse per la riuscita dell'esperimento. In questo momento indosso un pigiama con stamapati decine di coccinelle e la scritta ossessiva "Lucky - Fortune" su ogni cm di stoffa, credo sia molto significativo.

 
 
 

Post n°139 pubblicato il 08 Ottobre 2005 da ausdauer
 

QUATTRO PICCOLI-UOMINI E UNA CLIO
Il dramma di una donna alle prese con il trasporto di quattro ragazzini in una fredda mattina di pioggia

E' sabato mattina: la tempesta si scatena implacabile da ore sulla ridente di cittadina. Ausdauer è adagiata comodamente sull suo  letto e sogna di impavidi marinai, impegnati nell'estenuante lotta contro la procella che si abbatte furiosamente sulla loro imbarcazione. Mentre i valorosi uomini combattono la burrasca, lei si culla nel suo piacevole sonno, avvolta in morbide e tiepide coperte. Poi, improvvisamente...

DRIIIIIIIIIIN!!!!!!!!!!

Bruder2, cucciolo solo e infreddolito intento a consumare la colazione, risponde prontamente al telefono. Ausdauer lo sente parlare. Risponde con voce sommessa "Sì mamma. Ok mamma."
La Mutti è preoccupata: il suo tenero pulcino deve recarsi a scuola e gli agenti atmosferici rischiano di bagnargli e arruffargli le candide piume. "Sveglia uno dei tuoi fratelli" gli consiglia amorevolmente.
Bruder2 è un tenero cucciolo, ma conosce bene i pericoli del risveglio dei fratelli. La sua mente partorisce il seguente ragionamento.
Bruder1 ha una vita sociale: sicuramente è tornato alle 4, e vicino al letto tiene sempre la sua mazza da Baseball. Inoltre tiene l'auto parcheggiata in un altro garage.
DieSchwester invece non ha contatti con il mondo: non può aver fatto troppo tardi, inoltre è la sorella maggiore, è a lei che va il quotidiano bacino del buongiorno prima di andare a scuola ed è a lei che va assegnata una maggiore responsabilità.

Ausdauer si alza bofonchiando. Il vento sibila tra gli scuroni, e mentre si sfila il (sensualissimo) pigiama intero con gli allegri pinguini non riesce a fare a meno di battere i denti scossa dai brividi. Si trascina verso il garage, mentre il Bruderino la informa che ha già avvisato i suoi amici del loro arrivo. Arrivano presto al punto di ritrovo. Bruderino scende sbattendo l'ombrello contro lo sportello della Sacra Auto. Ausdauer ha già le lacrime agli occhi quando si rendo conto del dramma: altri tre adolescenti tredicenni la aspettano sotto la pioggia, armati di enormi ombrelli e carichi di ogni genere di zaino, cartellina e quanto di più ingombrante possa essere concepito nei confronti del bagaglio obbligatorio di uno studente della scuola media. Essi spalancano gli sportelli della Sacra Clio, calpestando e inzaccherando ogni centimetro di tappetino, sbattendo l'uno contro l'altro zaini, facendo roteare ombrelli e cartelline nel disperato tentativo di trovare l'incastro giusto. Ogni singolo punto della Sacra Auto viene percosso, pestato, sporcato, occupato dai quattro scoordinatissimi ragazzini. Lunghe ginocchia le si conficcano nella schiena, e minacciose punte d'ombrello le indicano la tempia mentre voci acerbe di ragazzini imberbi si esibiscono in urletti involontari provocati dalla fatica e dall'agitazione. Una volta chiusi gli sportelli nessuno ha più il coraggio di respirare, nonostante ciò la Sacra Auto produce vapore come una locomotiva.

Giungono cianotici nel parcheggio della scuola, che pare percorribile solo attraverso l'uso di piccole imbarcazioni di fortuna. I quattro vengono scaricati nel punto dove l'acqua sembra più bassa, con l'angosciosa consapevolezza che il Bruderino indossa solo scarpe di tela: li si sente aprire gli ombrelli, urlare, divincolarsi. Ausdauer viene colpita da diversi schizzi d'acqua gelida. Poi finalmente: SBAM - SBABAM! I tre sportelli vengono chiusi con forza e i ragazzini iniziano a nuotare verso l'ingresso. L'orologio segna impietoso che sono le 7:45.

Ausdauer è ancora molto scossa e provata dagli eventi occorsi in mattinata. La Sacra Clio non è stata ancora opportunamente ispezionata per la valutazione dei danni subiti. A causa del forte shock Ausdauer non è più riuscita a chiudere occhio, quindi non sa che fine hanno fatto i marinai.

Con la voce rotta dal pianto imminente, dichiara: "Ci tengo a precisare, in virtù dell'accaduto, che declino ogni genere di responsabilità circa eventuali danni neurologici subiti dai quattro ragazzini a causa di una possibile anossia e/o di traumi cranici, dovuti allo sbatacchiamento di oggetti contundenti all'interno della mia auto. Io non mi sarei MAI voluta alzare dal letto stamattina".

 
 
 
 
 

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