Sgosh!

Se qualcosa può andar male lo farà.

 

Messaggi di Giugno 2005

BEATA PUFFETTA

Post n°82 pubblicato il 30 Giugno 2005 da ausdauer
 
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Il termometro passa i 30 gradi e per me inizia il solito  calvario: come mi vesto?

Ma quanti problemi si risparmia la Puffetta che quando apre l'armadio ha una sfilza di vestiti tutti uguali??

Tutto il mio guardaroba consiste in qualche camicia per andare al lavoro, jeans e scarpe da ginnastica. A voler proprio scavare negli angoli dell'armadio spuntano anche qualche maglietta bianca, due canottiere e un paio di pinocchietti neri, ma il resto è una miseria. Senza le maglie di lana io mi sento persa e vulnerabile.

Arriva sempre il momento in cui, esasperata, decido di affrontare il mercato alla ricerca affannosa di qualcosa di estivo che possa farmi apparire come una qualunque ragazza 24enne della zona.

L'angoscia che provo ogni volta che, miopia permettendo, scorgo cosa sventola dalle bancarelle non riesco proprio a descriverla. Un'accozzaglia di colori da infarto per capi di vestiario di cui ignoro persino il nome: non nascondo che alcuni non so davvero da che parte si guardano o si infilano, so solo che sono tutti pezzi di stoffa che aborro. Dove sono le canottierine? Quelle normali dico, qualcosa che non vada arrotolato, incrociato, avvoltolato su se stesso 10 volte e che sia costituito da più di 2 cm di stoffa? E per stoffa intendo cotone possibilmente, non carta velina o domopack, se volessi vestirmi di carta da forno andrei a fare shopping alla Conad. Esiste una maglietta che non abbia scritte abominevoli come "sexy girl" o disegni ignobili sul davanti? Perchè mai dovrei indossare una t-shirt con scritto "1974", visto che in quell'anno non ero nemmeno nata? E i pantaloni, per mia disperazione, sono al 90% bianchi: roba che se li indosso io posso tranquillamente essere scambiata per l'omino della Michelin.

La frustrazione sale alle stelle quando mi rendo conto che mi disgustano tutte le scarpe estive in commercio. Lì realizzo che forse ho davvero qualche cosa che non va nella mia testolina bacata. Mi rifiuto di passeggiare con attorcigliati tra le ditine grassottelle fiorellini colorati, margheritine, laccetti fluorescenti e altre diavolerie. Tutti i sandali hanno qualcosa che mi disturba profondamente: o i brillantini, o il tacco, o l'assoluta mancanza di una forma a me congeniale.  Nella maggior parte di essi poi, diciamocelo, il mio piedino non ci entra, o addirittura mi spariscono completamente le dita: quelli sono fatti solo per chi ha piedi lunghi e snelli, con dita chilometriche, mica per chi ha le zampette da tartaruga come me!

Se continuo così finirò per vestirmi di foglie e aghi di pino.

 
 
 

ALTRE 10 INFORMAZIONI INUTILI SU DI ME (e chissenefrega!!!)

Post n°81 pubblicato il 28 Giugno 2005 da ausdauer
 
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  1. Colleziono maialini da quando avevo 13 anni. Maialini finti, ovviamentei: non veri animali e neppure animali in senso metaforico. (specificare è sempre meglio)
  2. La mia professoressa di italiano in prima e seconda superiore mi chiamava "iceberg" perchè riteneva che io fossi una persona fredda e spigolosa. Disse di avermi vista sorridere soltanto quando dichiarò apertamente alla classe che non le ero affatto simpatica poichè la inquietavo.
  3. Mi sono vestita spesso di nero dai 13 ai 18 anni, poi mi sono innamorata del rosa, del fucsia e delle maglie a righe.
  4. Volevo studiare lingue, mi sono preiscritta alla facoltà di lettere e alla fine ho fatto l'esame per entrare a psicologia.
  5. Ho sempre studiato il minimo indispensabile per la sopravvivenza scolastica, e a volte neppure per quello. Nessuno sa come ho fatto a laurearmi e soprattutto perchè sto considerando l'idea di specializzarmi.
  6. Non so truccarmi, porto solo anfibi e scarpe da tennis, non ho neppure una gonna e ho giusto tre o quattro borse.
  7. I ragazzi si interessano a me perchè dicono che sono "strana": l'interesse scema sempre velocemente se è ricambiato, diversamente l'indifferenza mi fa diventare la loro ossessione.
  8. Il primo quadrimestre di prima superiore in dattilografia sono riuscita ad ottenere una media matematica del 1,8. La professoressa si impietosì e in pagella mi mise 4, più del doppio di quello che meritavo.
  9. Se una persona vuole parlare con me la ascolto, ma non faccio mai domande. La gente mente troppo spesso anche se non gli è stato chiesto nulla e io non voglio dare loro un motivo per farlo.
  10. Una volta sono stata ad una festa in cui tutti erano ubriachi: io ho bevuto solo acqua, ma nessuno se ne è accorto perchè sembravo più sbronza di loro. Alle sette del mattino sono stata svegliata con un calcio perchè mi ero addormentata per terra davanti alla porta d'ingresso.

 
 
 

Post N° 80

Post n°80 pubblicato il 27 Giugno 2005 da ausdauer
 
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Se è vero che gli animali domestici finiscono per assomigliare in qualche modo ai loro padroni mi chiedo quale parte di me possa aver assorbito il mio micio per scegliere come cuccia temporanea il cofano della mia auto. Non ci si è appoggiato sopra, per godere della frescura metallica di una macchina rimasta in garage al fresco per ore. Assolutamente niente di tutto questo: con l'agilità di un contorsionista si è ricavato un piccolo spazio all'interno del cofano della mia auto e lì è rimasto a beneficiare di chissà quali incomprensibili comodità latenti.

Ignara di ciò alle due di sabato pomeriggio, nel pieno della canicola più feroce, mi sono recata al lavoro canticchiando a radio accesa qualche bella canzoncina. A dire il vero mi pareva di aver sentito uno strano cigolio, ma non ci ho fatto più di tanto caso. Non sono mai così sveglia da allarmarmi seriamente ai primi segnali di pericolo.

Alle dieci di sera (e notare, otto ore dopo) ero imbottigliata nel traffico in preda all'isteria quando mi è squillato il telefono. Ho spento la radio ed è stato lì che mi sono resa conto del miagolio disperato che proveniva da chissà dove.

"Oh no, ho un gatto in macchina."

"Eh???"

"Oddio ho un gatto in macchina!!!!"

"Sei impazzita?"

Miao miao miaoooo!!

"Oh cavolo, hai un gatto in macchina davvero!!!"

Dov'è?? Dove si è infilato questo scemo di un gatto??

Ovviamente una volta arrivata in garage il gatto non ne voleva più sapere di farsi sentire, così mia madre e mio fratello per qualche minuto hanno seriamente dubitato della mia sanità mentale (non che fosse la prima volta).

Le operazioni di estrazione del gatto hanno rasentato l'assurdo: mio fratello che alza con il cric la macchina, e da sotto cerca di spingerlo fuori, mia madre ed io che cerchiamo di afferrarlo mentre lui schizza da una parte all'altra del motore rovente con un'agilità spiegabile solo con il terrore che lo deve aver devastato.

Epilogo: mio fratello, pronto per uscire, ha dovuto rifare la doccia e cambiarsi di nuovo i vestiti. Mia madre ha dovuto rinunciare ad uscire poichè ormai si era fatto troppo tardi. Io sono uscita lo stesso, ma le condizioni in cui versavo erano veramente pietose e all'una sono stata riportata a letto.

Il gatto invece, dopo essersi reidratato e ripreso dallo spavento, ha raggiunto la sua mamma trotterellando e ora è in giardino che gioca come se nulla fosse accaduto.

Questo gatto sento che vagamente mi assomiglia: gli manca la consapevolezza, e forse è per questo che è ancora vivo.


A volte non credo di essere ancora in grado si spiegare chi sono e che cosa sto facendo.

 
 
 

DELETE PLEASE

Post n°79 pubblicato il 24 Giugno 2005 da ausdauer
 
Foto di ausdauer

Dubito fortemente che mi riprenderò un giorno dall'aver trascorso l'intero pomeriggio in questo modo.

Passi il fatto che fuori dal mio orario di servizio io debba correre in soccorso del mio collega e preparare addirittura sei caffè, giusto per assicurarmi che lui non muoia nel bel mezzo di uno scontro familiare a cui assiste inerme da ore.

Passi il fatto che io trascorra sei ore a confessare tutti i membri di una famiglia di psicotici che non fanno che tirarmi per la camicia affinchè io possa ascoltare la loro originalissima versione del dramma familiare.

Ma la vecchietta semi-sorda di quasi 70 anni che ogni volta che qualcuno dei suoi parenti si gira per insultarla alza solennemente il dito medio e ghigna diabolicamente no, questo non lo posso sopportare. Non per sei ore consecutive, che diamine: ho ancora quell'immagine raccapricciante davanti agli occhi e temo mi accompagnerà anche nel sonno.

Ero una brava bambina prima di conoscere certa gente.

 
 
 

LE BRAVE BAMBINE

Post n°78 pubblicato il 23 Giugno 2005 da ausdauer
 
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Le brave bambine sono quelle che trascorrono l'infanzia senza dare troppi problemi. Magari sono un po' distratte, a volte impulsive, a scuola si fanno riprendere spesso ma tutto sommato ottengono sempre risultati più che buoni.

Le brave bambine sono quelle che nell'adolescenza diventano ragazzine con poche amiche, pazzerelle, tutte tipe strane e un po' emarginate, ma con cui stanno bene così.

Le brave bambine crescono senza far troppi danni: sono persone affidabili, non spaventano mai i genitori tornando a casa ubriache, chiedono sempre il permesso per ogni cosa, non si fanno sorprendere a letto con uno sconosciuto, il primo ragazzo con cui si baciano diventa il loro ragazzo per anni e se la storia finisce loro soffriranno in silenzio, senza passare di letto in letto, senza sfogare lo schifo che hanno del mondo sull'alcool o la droga.

Le brave bambine dicono tutto alla mamma, non hanno niente di così torbido da nascondere e se non parlano è solo perchè non vogliono farlo, non certo perchè hanno paura di qualcosa.

Le brave bambine però, ad un certo punto, s'innamorano del fango e sporcano il vestitino bianco che hanno loro cucito addosso. Non hanno mai visto niente, e improvvisamente hanno voglia di tutto. 

Comincio a credere che non  si possa essere brave bambine per sempre.

Le brave bambine ad un certo punto muoiono.

O crescono.

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 02/03/2005
 

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