Sgosh!

Se qualcosa può andar male lo farà.

 

Messaggi di Marzo 2007

PICCOLE AUS CRESCONO

Post n°331 pubblicato il 30 Marzo 2007 da ausdauer
 

Ho sempre scritto, anche se forse non ho mai imparato a farlo. Ho un'antologia di diari, quaderni, fogli sparsi e consunti, album e scontrini sbiaditi. Stili diversi, periodi diversi, penne e sogni diversi. Amo ritornare sui miei passi, di tanto in tanto, ed immergermi in quelle che erano sensazioni primitive, percezioni accennate, scorci di vita di un tempo che fu. In tutti quei diari amo perdermi e amo ritrovarmi.


Giorni fa ho riesumato un quaderno dalla libreria e in pochi secondi sono tornata ad essere lei, la Aus quattordicenne piena di rabbia e desiderosa di emergere, intrappolata in un corpo che si ribella al suo volere e in una società di cui soffre il conformismo e la superficialità. Quanta tenerezza mi fa questa Aus, chiusa nel suo lacerante dolore adolescenziale!

7 agosto 1995

Oh, mamma, è meglio che mi sieda:
è tornato, speriamo che non si veda.
La cipria sopra ce l'ho messa tutta,
non ero forse già abbastanza brutta?
Ci mancava solo lui
a rattristare questi momenti bui.
Proprio ora doveva venire,
proprio quando dovevo uscire.
Maledetto brufolo, vattene via:
non te la meritavi neanche questa poesia.

immagine


 
 
 

BLOG-RADUNI

Post n°330 pubblicato il 26 Marzo 2007 da ausdauer
 

Diconsi blog-raduni le vivaci adunate periodicamente organizzate per permettere di dare un volto a tanti blogger diversi e accomunati dalla semplice passione per gli editor indisciplinati di libero.

Essendo io aspirante psicologa, non avrei potuto trovare occasione migliore per impiegarmi in una sorta di studio antropologico. Che faccia ha il cosiddetto blogger? Corrisponde all'immagine che dona di sé sul blog oppure si rischia davvero di trovarsi di fronte a possibili cammuffamenti di genere? E' vero che il blogger medio è portatore di quanti più disturbi clinici e di personalità sia possibile diagnosticare con un qualunque manuale di psicopatologia?

Queste e tante altre domande sono certa affolleranno anche la mente del blogger più menefreghista ed io, dopo il mio quarto raduno, devo ammettere di non avere ancora risposte del tutto convincenti.

Tuttavia, secondo la mia personalissima esperienza, tutti i blogger conosciuti finora hanno sembianze antropomorfe (chi più, chi meno). So che sembra incredibile, anche io ne sono rimasta sconvolta. Hanno tutti due occhi situati in posizione frontale, camminano in modo eretto e si esprimono articolando addirittura frasi articolate (tra un grugnito di saluto e l'altro). Certo, qualche dubbio sorge quando ci si trova a mangiare di fianco ad uno che in pochi secondi si spazzola tre (e dico tre) piatti di cappelletti da mezzo quintale l'uno, ma ho ragione di credere che si tratti di una sorta di talento naturale piuttosto che di una mutazione genetica.

In molti casi l'immagine del blogger corrisponde perfettamente a ciò che viene mostrato nel relativo blog, se non altro per quanto riguarda il genere. Gli uomini sembrano uomini, le donne sembrano donne. Qualcuno si tranquillizzerà per questo, altri preferiranno indagare più a fondo per dovere di scientificità, altri ancora maligneranno sulla qualità di questi raduni, ma fate vobis. Per quanto riguarda invece l'identità di genere ammetto che a sentire baldi giovini che richiedono alle fanciulle lezioni di make up c'è da farsi venire qualche dubbio, e che ho anche assistitito più di una volta allo sbaciucchiamento di
crapini lucenti da parte di soggetti dotati di barba e peli in
quantità, ma non mi soffermei su questi dettagli irrilevanti.

Mi dissocio con fermezza da chi pensa che i blogger siano persone sostanzialmente malate di mente. Tanto per fare un esempio a caso, io sono sanissima. Perfettamente in grado di distinguere la realtà dalla fantasia. Certo, mi manca del tutto il senso dell'orientamento e nonostante io fossi l'unica della zona sono riuscita a perdermi in zone dimenticate da Dio in compagnia di un blogger ritardatario (e forse anche un po' spaventato, visto quello che si sente in giro al giorno d'oggi), ma orsù, sono cose che possono capitare anche alla persona più equilibrata di questo mondo. Non starei mica a sottolizzare sulla particolarità di certi elementi, d'altronde chi su questo pianeta è in grado di stabilire qual è l'esatto confine tra normalità e anormalità?

Fermo restando che conto di approfondire gli argomenti ai prossimi blog-raduni, rimango a disposizione di chiunque per chiarire eventuali dubbi aggiuntivi.

 
 
 

IL GATTO VOLANTE

Post n°329 pubblicato il 21 Marzo 2007 da ausdauer
 

Se da bambine vi siete trastullate lanciando le ballerine volanti contro nonne, biciclette, postini, oggi qua potrete assistere allo strano fenomeno de "Il gatto volante" e rivivere in parte quelle antiche emozioni.

Il gatto non va lanciato, né tantomeno gonfiato. Va soltanto nutrito, con alcune semplici ed economiche crocchette della Conad con carne e verdurine.

Dopo che la vicina ha scampanellato di prima mattina per dirmi che ha "recuperato il gatto al volo, mentre scavalcava la recinzione" in preda a chissà quale delirio di onnipotenza, il nostro fenomeno odierno è stato invitato a starsene buono in giardino a rincorrere farfalle e fare incetta di pulci, ma non si è dato pace.

Esaltato da una probabile consapevolezza interiore dei suoi nuovi superpoteri, si è lanciato (nel vero senso della parola) in altre mirabolanti acrobazie, riuscendo, per ben tre volte, a raggiungere non si sa come il terrazzo della mia stanza, bussandomi alla finestra come a dire "Hai visto cosa so fare?". Tenero piccolo cucciolo della mamma.

Ora vado a cercare le sue crocchette, domani devo andare in facoltà e in caso di estremo ritardo potrebbero tornarmi molto utili.

 
 
 

Post n°328 pubblicato il 19 Marzo 2007 da ausdauer
 
PERCHE' IO VALGO

Oggi avevo voglia di farmi un regalo.

D'altronde mi sono comportata bene nell'ultimo mese: ho dato quattro esami, ho preparato la pappa ai fratelli in assenza della Mutti, ho preparato una torta, ho discusso e fatto pace numerose volte con una mia amica, ho consolato la stessa mentre giacevo moribonda nel letto, non ho preso a randellate mio fratello che mi ha devastato il bagno dopo che l'avevo pulito e non ho nemmeno scotennato il tipo che mi infilava le dita nelle orecchie, divertendosi come un bambino dell'asilo... insomma, sentivo di meritarmi qualcosa.

E così, mentre giravo per il centro commerciale come un'anima persa, ho trovato quello che faceva per me.

immagine

Un set di tazza, tazzina, mug e piattino con tanti maialini sorridenti. Inutile dire che non vedo l'ora di fare colazione domani e soprattutto di vedere la faccia inorridita di mio fratello, di fronte all'immagine di me che maialosamente mi nutro di cereali attorniata da cotanta beltà.
 
 
 

PERSECUZIONE NUMERICA

Post n°327 pubblicato il 17 Marzo 2007 da ausdauer
 

Quando ho iniziato la specialistica ho deciso che, visti la sfiga/gli impegni/il lavoro/le tasse da 2000 eurini l'anno, non mi sarei fatta alcuno scrupolo ad accettare ogni voto che fosse superiore al 20, se la mia media fosse risultata comunque maggiore/uguale di 25.

Da allora accade che:

- studio assai e mi sento molto preparata: 26.
- studio poco e non mi sento preparata: 26.
- studio, ma l'esame è molto difficile e i voti sono bassi: 26.
- studio, ma l'esame è facile e i voti sono alti: 26
- non studio: 26.
- studio un po': 26.
- studio con altre persone e condivido con loro la preparazione: 26.
- faccio l'esame dopo essere stata tamponata: 26.
- faccio l'esame in preda ad un'intossicazione: 26.
- faccio l'esame da sana: 26.
- scrivo risposte pertinenti e attinenti al programma studiato: 26
- scrivo risposte inventate di sana pianta: 26.
- me ne vado a metà esame: 26.
- aspetto sette ore per fare un esame: 26.
- mi presento come frequentante: 26.
- mi presento senza sapere niente di ciò che è stato fatto a lezione: 26.

Ha del paranormale. Ora che mi mancano giusto giusto 2 esami (che probabilmente non darò mai, in quanto gli argomenti mi disgustano) mi sorge un dubbio: se io non mi presentassi affatto prenderei comunque 26?

Questi sono dilemmi, che squarciano l'anima di una studentessa all'esasperazione.

 
 
 
 
 

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Un blog di: ausdauer
Data di creazione: 02/03/2005
 

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