Sgosh!

Era una notte nebbiosa e il luogo era assai propizio allo scambio della "roba" senza che occhi indiscreti potessero vedere nulla. E così, in una fredda e umida notte di inizio gennaio, un losco omino proveniente da altri lidi mi ha passato la prima dose.

Pur essendo scettica sulla qualità e pur conoscendo bene la mia predispozione alle dipendenze, ho accettato senza esitazione e velocemente ho caricato il bottino in macchina. Ho tentato di resistere, ma si sa che in questi casi la famiglia è un sostegno importante e che gli effetti possono essere a dir poco deleteri quando invece è la stessa a spingerti inesorabilmente verso l'abisso.

Ho divorato tutta la prima serie di "Lost" in tempo record, con la voracità con cui di solito mi accanisco solo contro i piatti più succulenti o le pizze fumanti. L'astinenza è giunta quasi immediatamente, tanto da costringermi a fare di tutto per procurarmi le nuove puntate in anteprima.

In tutto questo la mia famiglia di certo non mi aiuta. Non solo non mi permette di consumare le dosi senza condividerle con Mutti e Bruderino spalmati sul divano, ma le pressioni si fanno sempre più insistenti ogni giorno che passa e il mio lavoro di acquisizione di nuove puntate si fa sempre più difficile e pericoloso.

Vi racconto la mia esperienza perché possiate trarne un insegnamento profondo che permanga nel vostro animo abbastanza a lungo da farvi vivere sereni.

Non fate come me, soprattutto se siete persone soggette alle dipendenze e state ancora cercando di smettere con le Air Action Vigorsol: non fatevi tentare da loschi figuri immersi nelle notti nebbiose, ma stringete i denti e rifiutate la prima dose. E' sempre quella che vi frega.