Sgosh!

Se qualcosa può andar male lo farà.

 

Messaggi di Settembre 2007

ULTIMO GIORNO

Post n°377 pubblicato il 08 Settembre 2007 da ausdauer
 

Ebbene sì, stasera alle ore 21 circa chiuderò l'ennesimo capitolo estivo della mia vita.

Niente più cena ogni santo giorno dopo le 21,30.
Niente più "mi dispiace, ma devo andare al lavoro" ogni santo pomeriggio.
Niente più parcheggi in bilico sul marciapiede.
Niente più maledizioni ai turisti imbranati alla guida che mi fanno arrivare in ritardo al lavoro.
Niente più Squartatori che ci provano con me un giorno sì e uno forse (e questa è anche la parte preferita di qualcuno di mia conoscenza).
Niente più clienti che mi fermano per dirmi "Signorina, lei è proprio bella!" (l'unica cosa soddisfacente di avere una clientela settembrina over 60).
Niente più domeniche di ansia e struggenti saluti dalle 4 del pomeriggio ("ci vediamo sabato prossimo" "nooooooooooooooo").
Niente più "una sambuca con ghiaccio e mosca" a cui rispondere con una mimica facciale fin troppo eloquente ("Mi scusi, ma non sono la barista, che cos'è che le devo preparare??").
Niente più "cose che voi umani non potete nemmeno immaginare" in mezzo alla hall dell'albergo.
Niente più sorrisi di circostanza.
Niente più zero davanti al prefisso per telefonare.
Niente più bambini morbidi e profumati che mi saltano in braccio per disegnare sul bureau.
Niente più "non ho voglia di studiare che tanto tra poco devo andare al lavoro" (ergo, ora si comincia davvero a studiare).

Ebbene, sono trascorsi così sette anni della mia vita. Ho visto clienti ottuagenari in mutande, un tuttofare rumeno tentare di uccidere la cuoca con un pentolone di acqua bollente, clienti furibondi, gestori furibondi, fornitori furibondi, personale vario furibondo, licenziamenti, assunzioni, allagamenti, lavori di ristrutturazione e poi chissà quanto altro ora non ricordo.
Non so se tornerò dietro a quel bureau il prossimo anno: mi aspetta una laurea  (si spera) e forse è ora di chiudere questo capitolo della mia vita (cosa che ripeto almeno dal 2002).
Ieri mi hanno chiesto se mi dispiace: ho ripensato al contatore che ho messo qui sopra a luglio e mi è venuto da ridere. Sì, mi dispiace, perché quel posto rappresenta metà di quello che sono stata negli ultimi anni, ma la mia ultima domenica estiva libera risale a quando avevo 17 anni. Sono stanca.

E quindi... GIOIA GAUDIO GIUBILO TRIPUDIO!! Ce l'ho fatta anche quest'anno, pant.

[Per chi volesse ardentemente sapere come è andata con il cuginetto, questo è quanto: appena arrivato si è accartocciato sulla poltrona a sbriciolare un Buondì tra la sua bocca e il copripoltrona, si è pulito le manine unticce sulla tenda, è uscito fuori mentre gli urlavo di non farlo e l'ho dovuto rincorrere per tutto il giardino. Dopo 10 minuti volevo infornarlo con i maccheroni impasticciati. Poi mi sono ricordata di avere due fratelli. Due magnifici esemplari di consanguinei maschi. Uno dall'aria truce, con la voce grossa, perennemente arrabbiato con il mondo e capace di zittire tutti con il solo sguardo torvo. L'altro tenero, dolce 15enne, abbastanza alto da non temere lo scontro fisico e armato di una pazienza a dir poco invidiabile con i bambini. Ed ecco qua la soluzione: piazzare il cuginetto di fianco al Bruderone a tavola e poi lasciarlo giocare alla lotta con il Bruderino fino all'arrivo di mia zia. Muahahahah, come sono diabolica!]

 
 
 

ROTTURA DI SCATOLAME

Post n°376 pubblicato il 05 Settembre 2007 da ausdauer
 

Sono di pessimo umore in questi giorni. Talmente di pessimo umore che nemmeno le mie tende nuove, tutte sbrilluccicose, mi hanno risollevato decentemente il morale.
Ieri sera sono andata a dormire digrignando i denti, nella speranza che un sonno ristoratore mi portasse via la rogna molesta che mi attanaglia. Invece stamattina è arrivata la telefonata disperata di mia zia.

"Aus, ti devo chiedere un favore..."
"Pronto..."
"Aus?"
"Sì?"
"Ah, non ti sentivo..."
"Gnugnugnu."
"Venerdì potresti tenermi LaPiccolaPeste (nonché mio cugino) per un paio d'ore per pranzo?"
Devo trovare una scusa.... devo trovare una scusa... devo trovare...
"Sono disperata..."
"Ok..."
"Grazie Aus, eri la mia ultima possibilità!!"

Ecco, già il fatto che mi considerino "l'ultima possibilità" la dice lunga sul mio rapporto con i bambini. E qui ci vuole una premessa.

Io adoro i bambini. Sono carini, teneri, gommosi, ciccini, puccipucci trallallà... quando sono a casa loro. Con i loro genitori. Attorniati dalle loro cose. Insomma, quando non mi stanno tra le scatole. Evviva l'istinto materno, lo so.
Il fatto è che, per quanto io mi impegni, risulto autoritaria quanto un pagliaccio da circo. In albergo, sovente, i genitori di qualche bambino scalmanato tentano di redimere il figliolo dalla possessione demoniaca minacciandoli con la voce grossa: "La vedi questa signorina qui? Se non la smetti di demolire la hall a craniate ti sgrida eh!". In genere il bambino mi osserva di sottecchi, per poi scoppiarmi a ridere in faccia mentre mi impegno ad assumere l'espressione più severa del mio repertorio.
Quasi sempre finisce che, non appena certi dell'allontanamento del genitore, i suddetti bambini cominciano a seguirmi con le stesse tecniche dei marines durante le loro missioni più pericolose. Si soddisfano soltanto se con occhio torvo faccio loro presente di aver avvertito ogni loro minima mossa, perché allora possono aprire la loro bocca per deridermi "Non è vero!! Hai avuto paura!". Avere un feedback così spiazzante sulla mia credibilità mi fa male al cuore.

LaPiccolaPeste in questione è poi un dinoccolato settenne, per il quale le parole "No", "Basta" e "Non si può fare" non esistono. Anzi, è come se nel suo cervellino ci fosse stato uno scambio di associazioni di significato, forse dovuto ad una mutazione genetica che coinvolge l'area del linguaggio, pertanto frasi come "Non mangiare le patatine sul divano che lo riempi di briciole" e "Non buttare per terra tutti i cuscini" diventano "Grufola pure sul divano tra le briciole unte della tua merendina e spargile più che puoi anche sul tappeto" e "Usa pure tutti i cuscini del divano per pulire il pavimento, anzi, prendi anche tutti gli asciugamani puliti che trovi, così il lavoro riesce meglio". Non c'è nessuna attività in cui si possa coinvolgere, perché non è un bambino normale a cui piacciono i lego, le automobiline, i robottini. No, a lui piacciono le macchine e vorrebbe smontarle, valutarne gli elementi e il funzionamento interno, per poi progettarne nuove a sua volta. Ho paura che finirà per smontarmi pure Ernestino Il Portatilino se mi distraggo anche solo cinque nanosecondi per mettere a bollire la pasta.

Sono disperata. Due ore a casa con lui e i miei fratelli venerdì, tra le 12 e le 14. Non credo che sopravviverò e se lo farò, la mia casa sarà definitivamente in pezzi. Così come i miei nervi del resto. Che sia il caso di fargli vedere lo scorpione di mio fratello?

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: ausdauer
Data di creazione: 02/03/2005
 

AREA PERSONALE

 

ULTIMI COMMENTI

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2007 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

 
 

TAG

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963