FRAMMENTI DI VITA

perdere la vita a causa di uno sport estremo

Un 'altra vittima a causa di uno sport estremo, questa volta è toccato ad un personaggio noto, Pietro  Taricone, ma quante sono le persone che perdono la vita per provare il brivido dato da una sfida tra la natura e l'essere stesso...

Quali sono le motivazioni che spingono un individuo a mettersi alla prova con i cosiddetti sport estremi...

Sentire il corpo in luoghi e prove "al limite"
Le ragioni per cui gli amanti del rischio sono attratti da sfide in luoghi pericolosi, dalla possibilità di trovarsi faccia a faccia con elementi ignoti o incontrollabili della natura, dalle condizioni in cui si vivono sensazioni fisiche fuori dal comune, sono indubbiamente intrecciate al proprio rapporto con la vita, alla necessità personale di sfidarla, di sentirsi padroni e di controllarne anche gli eventi più incerti. Questi aspetti hanno delle sfumature diverse che vanno approfondite e rielaborate se ci si accorge che le tendenze distruttive predominano, che il rischio non viene calcolato e considerato importante oppure quando si osserva una sensazione di onnipotenza nella sfida alle proprie capacità. In questi casi, infatti, dietro alla tendenza a rischiare potrebbe risiedere una sopravvalutazione di sé oppure una svalutazione della vita, con tratti più o meno consapevoli di tipo depressivo che possono avvicinare a ciò che viene latentemente desiderato o sopravvalutato: la morte.
Tuttavia, la maggior parte degli amanti dello sport estremo non sono mossi da tendenze autodistruttive.

Uno dei primi aspetti che esercita un grande fascino negli sport “oltre il limite” è la possibilità di fare esperienze in cui è possibile sentire in modo inconsueto “di essere vivi”, quelle che fanno provare un’euforia che viene descritta con espressioni quali “stare nell’occhio del ciclone” o “sentire i brividi e la pelle d’oca” o ancora “sentire la scossa dell’adrenalina”.
Questi vissuti in alcune persone sono l’unica possibilità di sentire di avere un corpo, dal momento che il contatto con quest’ultimo, in tali individui, viene percepito solo in condizioni di iperattivazione in cui la sua incolumità viene messa a rischio o più semplicemente in situazioni in cui le certezze fisiche (es. punti di riferimento per l’equilibrio o l’orientamento) vengono tolte.

tratto dal web www.benessere.com

Un saluto ad un ragazzo che ha saputo farsi "amare" dal pubblico per la sua semplicità e la sua spontaneità....adesso inizierà un altro lungo viaggio