corsa y mucho mas

stupidaggini

E' straordinariamente comune ascoltare persone che parlano di stupidaggini, e non di rado è interessante unirsi a queste discussioni.

L'argomento principale delle discussioni inutili è il calcio, lo sport pallonaro per eccellenza. Gli eroi della pedata appassionano come pochi altri. Le loro gesta sono esaltate dalle slow motion, i loro tatuaggi sono studiati con meticolosa attenzione, i loro tweet hanno un seguito straordinario. I giornali riportano le loro dichiarazioni, le trasmissioni televisive riportano e commentano, gli appassionati commentano riportano e commentano ancora.

Parlare di calcio serve a rompere il ghiaccio, ad trovare un argomento neutro di discussione, anche se alle volte qualcuno lo prende un po' troppo sul serio, come se veramente avesse parte in quelle vicende, ma per questi appassionati il calcio è una cosa seria (non ve ne abbiate a male, appassionati di calcio, l'inutilità della discussione nasce da fatto che a decidere non è mai il singolo tifoso, a patto che non sia il presidente della società).

Noi appassionati podisti non siamo da meno, solo che parliamo di podismo, del risultato stratosferico di tizio o di caio (perfetti sconosciuti per i più, e magari sono campioni oppure semplici dilettanti), dell'ultimo allenamento ben riuscito, dei risultati dell'ultima gara, di quando in quando degli infortuni e degli acciacchi. Le vicende occorse in alcune gare ritornano più e più volte, con i protagonisti che di quando in quando arricchiscono di particolari. Qualcuno ti chiede ma a cosa pensi quando corri, se sei in compagnia chiacchieri, se ce la fai, altrimenti ascolti. Ma se vai forte non parli, corri e basta: il silenzio è d'oro.