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Messaggi di Dicembre 2017

Resilienza

Post n°830 pubblicato il 26 Dicembre 2017 da feliperun
Foto di feliperun

un concetto utilizzato per le gare di endurance ma declinato in forma artistica con potenza espressiva straordinaria 

 

http://stream24.ilsole24ore.com/video/cultura/milano-resilienza-christian-balzano-banca-generali/AEjsgDRD

 

La mostra di Christian Balzano è a Milano

 

 
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Digressioni

Post n°829 pubblicato il 26 Dicembre 2017 da feliperun

Fondazione A per giovani danzatori e danzatrici 

https://m.youtube.com/watch?v=iSjzqUl_rXI

 
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In vasca

Post n°828 pubblicato il 24 Dicembre 2017 da feliperun
 

La somiglianza sostanziale tra le gare in pista e quelle in vasca è ciascuno ha una corsia tutta sua (bello, si chiama corsia anche se si nuota e non si corre).
E si gareggia in batterie secondo i tempi di iscrizione, come nelle gare in pista. Solo che nei 50 stile libero tra uomini e donne ci sono decine e decine di partecipanti, mentre in una gara di 100 metri piani ci sono ormai poche batterie di soli specialisti. A bordo vasca è tutto frenetico, gli appelli si susseguono a ritmo serrato, e da un a massa compatta si dipanano file di otto gli atleti che seguono un giudice. Si monta su blocchi, chi arriva prima vince, un suono lungo, tuffo, turbine di schiuma (inversamente proporzionale alla distanza da percorrere) di braccia di gambe di respirazioni a pelo d'acqua (direttamente proporzionali alla distanza percorsa).
Però tutto il resto del tempo si parla si osserva e si parla, per nuotare senza parlare si nuota in mare doppiando promontori o aggirando boe, ed è un altro sport come diversi sono i cento metri ed una cento chilometri.
E dopotutto rispondono entrambi all'esigenza di spostarsi.

 
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Dimmi come mangi e ti dirò come corri

Post n°827 pubblicato il 18 Dicembre 2017 da feliperun

 

Ah! Ci siete cascati, pensavate di trovare un post in cui si dice cosa mangiare per andare più forte!
E chi lo sa? Certo se vi siete abbuffati come tacchini e poi andate a correre sarà più facile rotolare che correre.
Però intanto bisogna capire se siete il tipo di podista che corre per mangiare o quello mangia per correre.

Se vi riconoscete tra quelli che corrono per mangiare allora la corsa è un mezzo e non un fine, continuerete a mangiare tutto quello che capita e sarete felici. Tanto poi andrete a correre e trasformerete tutto (il calore e materia). Magari non andrete tanto più forte ma sarete contenti lo stesso.

Se invece siete quelli che mangiano in funzione della corsa, la questione è più complessa e ci vuole il nutrizionista. E visto che i risultati non sono cambiati da quando mangiavate solo pollo e riso, poi avete cambiato per andare solo a kamut e mandorle, poi ancora a carne di antilope e quinoa, probabilmente la dieta all'ultima moda non è assimilabile alla pietra filosofale.

E poi se hai fame ricordati di mangiare cose vere e non solo intrugli (c'è pure scritto, piccolo piccolo piccolo, che non sono sostitutivi del pasto).

mondello 6 ore

foto A. Ponari

 
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Se i satelliti saranno propizi

Post n°826 pubblicato il 16 Dicembre 2017 da feliperun


Eh sì oramai il podista d'oggi giorno confida prevalentemente nei satelliti e non solo negli astri!
Solo quando il suo apparecchio di geolocalizzazione funziona adeguatamente è in condizione favorevole per eseguire un buon allenamento od una buona gara.
Nel caso dell'allenamento come farebbe mai a sapere quale sia la distanza che percorre? Siamo sicuri che la pista di atletica sia veramente di 400 metri? Siamo sicuri che gli organizzatori abbiano misurato perfettamente la distanza del percorso di gara? Queste omologazioni sono tutte farlocche se il mio gps da polso non mi da conferma!
Alla fine di ogni gara si accendono così discussioni infinite: era più corta! era più lunga!
Ognuno dice la sua: il mio gps dice 10600 m, il mio 10450!, Ma che state dicendo il mio 12537m!!! (e viene sempre il dubbio che abbiano fatto qualche strana digressione dal percorso)
Potrebbe anche darsi che il percorso misurato sulla strada possa avere qualche differenza per le traiettorie seguite, ma confidare di più nelle triangolazioni dei segnali dei satelliti e delle ottimizzazioni di un software rispetto alla matematica certezza della rotella metrica è davvero troppo.
Fidatevi, la pista di atletica è 400 m e con multipli e frazioni potete comporre tutte le distanze del vostro allenamento e avrete solo bisogno di un cronometro per sapere quanto tempo è passato (oggettivamente affidarsi al sole non darebbe risultati precisi).
E più di tutto, l'importante è divertirsi.

 
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