|
Apprezza il Link
- buona economia
- ASD Palermo h 1330
- ultramaratone, maratone e dintorni
- felipelcid
- la cucina di sergio
- trail madonita
- corriamo in natura
- spirito trail
- perseverare è umano
- sicilia podistica
- mente corpo e corsa
- paginastra
- runningfilippo
- gazzetta...trail
- sicilia running
- siciliano trail
- tribù astratte
- TimesofSicily
- clemente... ma non troppo
- runner blade
- B&B Dolce Conca d'Oro
- Good Race Team
- Triathlet - Articoli Sportivi
- Now Team Triathlon
- bioecotrail Sicilia
- Peniche Saint Louis Arles
Area personale
Tag
Cerca in questo Blog
Menu
I miei Blog Amici
- Runners Blog Valenza
- Sergio
- benessere e società;
- Lady Juliette
- Fettuccinari
- Emozioni Sport Team
- Pod. Valpolcevera
- Destinazione Ironman
- La mente in corsa
- I love Retrorunning
- sin miedo
- Runners Idea
- Swim Bike Run
- LItalia che vince
- triathlon
- Scapin Valsesiano
- Empire Of slack
- Raccontami
- antropoetico
- spes.ultima.dea
Ultimi commenti
Chi può scrivere sul blog
creative commons
i contenuti sono interessanti? Sì!
Se li usi, cita l'autore!
Copyleft
Radio DG Voice
Messaggi di Dicembre 2017
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
La somiglianza sostanziale tra le gare in pista e quelle in vasca è ciascuno ha una corsia tutta sua (bello, si chiama corsia anche se si nuota e non si corre).
E si gareggia in batterie secondo i tempi di iscrizione, come nelle gare in pista. Solo che nei 50 stile libero tra uomini e donne ci sono decine e decine di partecipanti, mentre in una gara di 100 metri piani ci sono ormai poche batterie di soli specialisti. A bordo vasca è tutto frenetico, gli appelli si susseguono a ritmo serrato, e da un a massa compatta si dipanano file di otto gli atleti che seguono un giudice. Si monta su blocchi, chi arriva prima vince, un suono lungo, tuffo, turbine di schiuma (inversamente proporzionale alla distanza da percorrere) di braccia di gambe di respirazioni a pelo d'acqua (direttamente proporzionali alla distanza percorsa).
Però tutto il resto del tempo si parla si osserva e si parla, per nuotare senza parlare si nuota in mare doppiando promontori o aggirando boe, ed è un altro sport come diversi sono i cento metri ed una cento chilometri.
E dopotutto rispondono entrambi all'esigenza di spostarsi.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Ah! Ci siete cascati, pensavate di trovare un post in cui si dice cosa mangiare per andare più forte!
E chi lo sa? Certo se vi siete abbuffati come tacchini e poi andate a correre sarà più facile rotolare che correre.
Però intanto bisogna capire se siete il tipo di podista che corre per mangiare o quello mangia per correre.
Se vi riconoscete tra quelli che corrono per mangiare allora la corsa è un mezzo e non un fine, continuerete a mangiare tutto quello che capita e sarete felici. Tanto poi andrete a correre e trasformerete tutto (il calore e materia). Magari non andrete tanto più forte ma sarete contenti lo stesso.
Se invece siete quelli che mangiano in funzione della corsa, la questione è più complessa e ci vuole il nutrizionista. E visto che i risultati non sono cambiati da quando mangiavate solo pollo e riso, poi avete cambiato per andare solo a kamut e mandorle, poi ancora a carne di antilope e quinoa, probabilmente la dieta all'ultima moda non è assimilabile alla pietra filosofale.
E poi se hai fame ricordati di mangiare cose vere e non solo intrugli (c'è pure scritto, piccolo piccolo piccolo, che non sono sostitutivi del pasto).
foto A. Ponari
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Eh sì oramai il podista d'oggi giorno confida prevalentemente nei satelliti e non solo negli astri!
Solo quando il suo apparecchio di geolocalizzazione funziona adeguatamente è in condizione favorevole per eseguire un buon allenamento od una buona gara.
Nel caso dell'allenamento come farebbe mai a sapere quale sia la distanza che percorre? Siamo sicuri che la pista di atletica sia veramente di 400 metri? Siamo sicuri che gli organizzatori abbiano misurato perfettamente la distanza del percorso di gara? Queste omologazioni sono tutte farlocche se il mio gps da polso non mi da conferma!
Alla fine di ogni gara si accendono così discussioni infinite: era più corta! era più lunga!
Ognuno dice la sua: il mio gps dice 10600 m, il mio 10450!, Ma che state dicendo il mio 12537m!!! (e viene sempre il dubbio che abbiano fatto qualche strana digressione dal percorso)
Potrebbe anche darsi che il percorso misurato sulla strada possa avere qualche differenza per le traiettorie seguite, ma confidare di più nelle triangolazioni dei segnali dei satelliti e delle ottimizzazioni di un software rispetto alla matematica certezza della rotella metrica è davvero troppo.
Fidatevi, la pista di atletica è 400 m e con multipli e frazioni potete comporre tutte le distanze del vostro allenamento e avrete solo bisogno di un cronometro per sapere quanto tempo è passato (oggettivamente affidarsi al sole non darebbe risultati precisi).
E più di tutto, l'importante è divertirsi.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Inviato da: amistad.siempre
il 01/02/2023 alle 21:32
Inviato da: Telenovelas
il 21/11/2020 alle 09:49
Inviato da: cassetta2
il 18/07/2019 alle 10:16
Inviato da: Mr.Loto
il 24/04/2019 alle 13:25
Inviato da: Mr.Loto
il 17/07/2018 alle 10:09