creando

Dedicato a chi soffre

I giorni scorsi non sono stata bene e sono rimasta a letto per quasi tre giorni. In quei momenti così tristi e dolorosi ho pensato ad una poesia, non avevo neanche la forza di digitare un tasto. L'indomani l'ho scritta e ora la voglio condividere con voi: amici, amiche e visitatori. La dedico in particolare a chi sta soffrendo fisicamente con l'augurio di pronta guarigione. Ho bisogno, però, della vostra collaborazione: mi dovete dire il titolo che le dareste, io sono molto indecisa...

Vorrei lasciare questo letto,

queste lenzuola che avvolgono

le mie membra stanche,

ma il dolore mi rende prigioniera,

la testa duole tremendamente

e non trova posizione,

si gira, si rigira,

il corpo si muove freneticamente

alla ricerca di uno spazio,

dove un po' di refrigerio

possa diminuire il caldo

opprimente che mi sento addosso,

il battito comincia a farsi irregolare

il viso sempre più pallido

fino a cancellare le sembianze conosciute.

Un martello pneumatico mi trapana

un'ascia mi divide in due,

la sofferenza mi avvolge nel buio,

gli occhi si chiudono,

mentre il capo gira come un mulino a vento.

Tutto ciò che è dentro di me

esce con una violenza sconosciuta

come fosse un fiume di lava

incandescente penetrata nelle mie viscere.

Il mio animo cade nell'oblio,

scende sempre più giù,

sprofonda nella notte più buia

negli abissi più neri.

Comincio a percorrere il tunnel,

al fine del quale dovrei trovare

una luce bianca,

luminosa ed abbagliante,

misteriosa, ma invitante.

Davanti a me

il film della mia vita,

ogni attimo, istante,

secondo, minuto,

ore, mesi, anni,

vissuti nella gioia,

dolore, amore,

amicizia per gli altri.

Ma non è tempo di andare

devo ancora tanto, tanto amare.

Ecco piano, piano,

ricomincio a risalir,e

ombre nere

mi stanno innanzi,

mostri mi vorrebbero inghiottire,

fantasmi mi invitano a seguirli

in vecchi castelli.

Come per magia tutto s'allontana,

salgo gradini irti e scivolosi,

inciampo, cado,

perdo l'orientamento,

non so dove sono

e dove andrò.

Finalmente uno spiraglio,

una luce: l'alba di un nuovo mattino,

che sta salutando un altro giorno regalato.

Eccomi sono tornata alla vita

per offrire ancora sorrisi,

amore e amicizia.

Lucy