creando

Trentadue anni insieme

Le nostre nozze d'argento di sette anni fa

Oggi, sette anni fa e precisamente alle ore 17.00 io e mio marito celebravamo il nostro 25° Anniversario di Matrimonio, nella stessa chiesa di 25 anni prima: il santuario della B.Vergine della Sassola, a Campogalliano (MO).

Eravamo emozionatisimi. Siamo entrati mano nella mano, sulle note della marcia di Mendelsohn, preceduti dai figli di mia sorella e da nostro figlio che si apprestavano a mettere nel vaso sotto l'altare le rose bianche che avevano in mano: il numero 3 voleva evidenziare il nostro cammino compiuto sempre con il sostegno del Signore che ci aveva voluto insieme. I fiori che adornavano la chiesa, l'altare e i banchi: rose, lilium bianchi  e velo da sposa azzurro non erano  stati scelti per caso, ma i loro colori ricordavano i significati che avevano accompagnato la nostra convivenza:

il verde testimoniava la speranza che non ci aveva abbandonato e che tuttora non ci abbandona

il bianco la letizia con cui avevamo e continuiamo ad accogliere le nostre giornate e l'azzurro la protezione della madre celeste. Anche il mio vestito era in sintonia, azzurro con le perline che ricordavano l'importanza della nostra unione preziosa come una perla, che luccica  negli abissi marini. La benedizione degli anelli ha rinnovato il nostro sì.

I libretti preparati da me, con tutta la liturgia eucaristica e le nostre preghiere personali.

Fiocchi bianchi con velo da sposa bianco e azzurro adornavano i banchi.

Alla processione offertoriale accompagnata dalla mitica "Ave Maria di Schubert", suonata come gli altri brani musicali, all'organo( 25 anni prima c'era anche un violinista a suonare) i miei nipoti portavano un cestino per uno decorato di bianco con un pezzo di pane e un grappolo d'uva simbolo del nostro lavoro, mia madre portava il pane della carità, mio marito portava un quadretto con le nostre foto di famiglia come ringraziamento per i doni ricevuti, mentre io leggevo questa preghiera.

Accogli le note musicali che si elevano dall'organo come lode che scaturisce dai nostri cuori verso te, o Creatore del mondo.

Ti offriamo il frutto del nostro lavoro; ti affidiamo i momenti lieti e tristi della nostra vita coniugale, affinchè tu li benedica, li santifichi  rinnovando in noi l'amore  che ci ha unito venticinque anni fa.

Trasforma questo pane e questo vino nel nostro cibo di salvezza e fa che ce ne nutriamo sempre con gioia e gratitudine. Accetta con benevolenza il pane della carità che ti presentiamo  come espressione della nostra solidarietà e del nostro amore verso gli altri.

Lo scambio della pace è stato allietato dal largo di Handel, mentre il momento solenne della comunione sotto le due specie era accompagnato dall'Adagio per oboe e archi di Benedetto Marcello.

Le note musicali dell'Ave Maria di Gounod hanno fatto da sottofondo musicale alla preghiera di ringraziamento letta da tutti e due

Grazie Signore

Per i sorrisi e l'amore

Che in questi anni ci siamo regalati.

Grazie per il dono dei figli

Goia e speranza della nostra vita.

Grazie per i genitori che con la loro forza

Ci hanno costantemente sostenuto.

Grazie per le lacrime e le difficoltà

Che hanno rafforzato la nostra unione.

Grazie per i segni della tua presenza

Nelle persone e nei presbiteri

Che hai messo sul nostro cammino

E per i nostri cari

che ci hanno preceduto alla tua destra.

O Signore, non ci lasciare,

scende ormai la sera,

non ci abbandonare,

rimani nel nostro cuore.

Sì sempre per noi

Via, Vita e Verità.

Con una preghiera alla madonna del Santuario e questa di Madre Teresa di Calcutta si era  conclusa la cerimonia.

O Dio, quando ho fame,

dammi qualcuno che ha bisogno di cibo;

quando ho sete, mandami qualcuno

che ha bisogno di una bevanda;

quando ho freddo ,

mandami qualcuno da scaldare;

quando ho un dispiacere,

offrimi qualcuno da consolare;

quando la mia croce diventa pesante,

fammi anche condividere la croce di altri;

quando sono povero

guidami da qualcuno nel bisogno;

quando non ho tempo;

dammi qualcuno che io posa aiutare

per qualche momento;

quando sono umiliato

fa che io abbia qualcuno da lodare;

quando sono scoraggiato,

mandami qualcuno da incoraggiare;

quando ho bisogno di comprensione  dagli altri,

dammi qualcuno che ha bisogno della mia;

quando ho bisogno che ci si occupi di me,

mandami qualcuno di cui occuparmi;

quando penso solo a me stesso,

attira la mia attenzione su un'altra persona.

 Dopo la benedizione finale, la stretta di mano con il parroco che ci ha regalato la fotocopia del nostro atto di matrimonio di venticinque anni prima, alcune foto, sempre mano nella mano noi sposi ci siamo avviati, sulle note della marcia di Elgar, che penetrava dentro di noi suscitando una fortissima emozione, verso l'uscita dove siamo stati accolti da l lancio del riso, petali di rose, palloncini bianchi con la scritta oggi sposi.

Ci hanno poi incoronati re e regina e ci hanno onorati con la fascia di raso argento con il numero 25 scritto in calce. Dopo diverse foto e aver preso posto sulle macchine ci siamo avviati verso la location scelta per la cena.

Fine prima parte

Come location avevamo scelto un ristorante sul lago. Il mio vestito modello sirena, con i colori dell'acqua era in sintonia con il luogo incantevole che avevamo scelto; mentre aspettavamo l'ora di andare a cena, abbiamo fatto delle foto intorno al lago.

Al momento del tramonto il sole si specchiava nell'acqua calma cui regalava i suoi riflessi aranciati.

Dopo aver ammirato quello splendido capolavoro della natura, ale ore 19.30 ci siamo incamminati verso il ristorante attraversando un ponte tutto adornato da gerani.

Fuori nel cortile sotto alla tettoia, alla luce di candelabri, ci sono stati serviti antipasti e aperitivi. Tartine assortite, a volontà, con salame, salmone affumicato, caviale, sottaceti, verdurine fritte, pizza, erbazzone, pasta ripiena fritta a forma di cappelletti, gnocco fritto, scaglie di parmigiano reggiano, ecc, tutto innaffiato da un buonissimo e freschissimo prosecco.

Il ricco buffet, inaspettatamente e con grande stupore era allietato dalla voce di Lucio Battisti.:cantautore che ha accompagnato la nostra avventura amorosa.

Terminato il buffet ci siamo recati all'interno del ristorante per consumare la cena. Sul tavolo erano disposti i bauletti bianchi con il nastro argento che avevo fatto e confezionato io,  i segnaposti di cartoncino azzurro, in tinta al vestito, con l'immagine di una foto del matrimonio con scritto all'interno il menù ricco, abbondante e sfizioso.

Sul tavolo troneggiava un bel centro tavola con gerbere rosse e velo da sposa bianco, che incoronavano tre candele, un po' troopo esili, infatti verso la fine della serata inaspettatamente si sono incendiate, ma non siamo riusciti ad immortalare l'attimo.

Mio marito è un milanista sfegatato, per cui avevo pensato di fargli fare una torta in onore alla sua squadra preferita. Io avevo chiesto che la facessero vera, invece l'avevano fatta finta. Appena mio marito ha intinto il dito nella crema rossa e nera, è arrivato il cameriere che l'ha subito portata via ...

e ha portato subito quella vera...

Una Saint-Honorè, con tanto di bignè e nuvole di panna, confetti d'argento: una vera delizia per il palato, da gustare con un simpatico brindisi agli anni futuri.

Il bouchet

Avevamo scelto per il bouchet rose color panna come la mia stola, fresie, intervallate da rami d'edera beneauranti, velo da sposa e nastri d'argento.

Venticinque anni prima per la cerimonia nuziale avevamo prenotato il bouchet di orchidee panna come il mio vestito in seta pura firmata Y.S.L, confezionato sapientemente e con molta cura dalla sarta. La mattina delle nozze il fiorista aveva aperto solo per consegnare il bouchet a mia madre, poi aveva richiuso il negozio. Mia madre aveva preso la scatola e poi era tornata a casa. Ero emozionatissima mentre l'aprivo, mi sembrava un sogno, invece era vero da lì a poche ore il sogno sarebbe diventato realtà. Come ho tolto il coperchio con mia grande sorpresa le orchidee erano gialle; a quei tempi il giallo era il colore che mi piaceva meno. Ho cominciato a girare per la casa e a dire che non mi sarei più sposata. Mia madre con la sua dolcezza cercava di farmi cambiare idea, poi la parrucchiera dopo alcuni tentativi è riuscita a convincermi: non potevo perdere l'opportunità della mia vita per dei stupidi fiori gialli. Quell'incoveniente sembrava presagire le difficoltà che dopo alcune settimane sarei andata incontro che nei giorni della luna di miele in una città d'incanto e meraviglia come Parigi non ho mai pensato. Il bouchet di rose è stato come un riscatto nei confronti di quello sbagliato di venticinque anni prima.

Il bouchet incriminato...ho scoperto più tardi che quel tipo di orchidee è il più costoso e il più raffinato.

Ho fatto seccare i fiori e ogni anno aggiungo una rosa.

E ora al traguardo di trentadue anni?

Viviamo l'amore a 360 °

lo coltiviamo come un fiore

lo innaffiamo con lacrime di gioia,dolore e speranza

ci inebriamo del suo profumo,

lo custodiamo nel nostro cuore

come il dono più prezioso

che la vita ci ha donato

e

lo regaliamo agli altri

perchè possano anche loro conoscere

la felicità.

Lucy

THE END

Grazie per l'attenzione

Lucy