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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 27/10/2016

Lesina/ Il 6 novembre la nuova programmazione del GAL Gargano… e la “Festa della Paranza”

Post n°17605 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

Lesina/ Il 6 novembre la nuova programmazione del GAL Gargano… e la “Festa della Paranza” 

 
Lesina/ Il 6 novembre la nuova programmazione del GAL Gargano… e la “Festa della Paranza”
 
 


In data 6 novembre 2016, si terrà presso il Centro Polifunzionale Lungolago di Lesina, a partire dalle ore 16.00, il Convegno “La nuova programmazione del GAL Gargano e le azioni a sostegno dell’agricoltura e della pesca”, che vedrà, tra gli altri, la presenza e l’intervento dell’assessore regionale all’Agricoltura, Leo Di Gioia. L' iniziativa è inserita nel più ampio programma della “Festa della Paranza”, che vedrà Lesina protagonista per un giorno di una serie di iniziative.

 

Dottor. Antonio Trombetta

 

segretario provinciale CNA Foggia

 

Arch. Pasquale Tucci
Sindaco di Lesina

 
 
 

Comitato Vola Gino Lisa:dopo Taranto chiediamo lo sviluppo per lo scalo foggiano

Post n°17604 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

Comitato Vola Gino Lisa:dopo Taranto chiediamo lo sviluppo per lo scalo foggiano 

 
Comitato Vola Gino Lisa:dopo Taranto chiediamo lo sviluppo per lo scalo foggiano
 
 

Il Comitato Vola Gino Lisa torna ad accendere i riflettori sull'aeroporto civile di Foggia: "per Taranto-Grottaglie sembra giunta l’ora dello sviluppo del suo scalo", scrive Maurizio Antonio Gargiulo il presidente del comitato a favore dell'apertura dell'aeroporto di Capitanata. Nel merito Gargiulo si rivolge all'assessore al bilancio "è proprio all’Assessore Piemontese che oggi, a distanza di diverse settimane dall’inizio dei nuovi lavori, ci rivolgiamo affinchè possa renderci edotti dello stato di avanzamento degli stessi, coordinati sempre dagli uffici regionali e di AdP, in concorso questa volta con gli esperti sostenuti dal territorio, in particolare dalla Camera di Commercio, Comune, Confcommercio e anche dal Comitato. - conclude Gargiulo- Certi di un Suo riscontro pubblico, per noi doveroso visti i precedenti sulla pratica, resteremo chiaramente vigili."

 
 
 

Foggia/ Le ricette di Ottaviano presentate alla Ubik

Post n°17603 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

Foggia/ Le ricette di Ottaviano presentate alla Ubik 

 
Foggia/ Le ricette di Ottaviano presentate alla Ubik
 
 

I mari del sud Italia secondo un grande interprete della cultura culinaria mediterranea. Sabato 29 ottobre, ore 19, libreria Ubik di Foggia: “Polpo e Spada – Catch of the Day”. Dal famoso ristorante di Punta San Nicola, Gargano, un libro di “avventure gastronomiche”

 

Arancine di riso patate e cozze, Cicatelli con lupini e salicornia, Pan bagnato alle vongole e rucola di spiaggia, Murici e cardoncelli della Murgia su crema di cavolfiore, Tentacoli di polpo croccante, carote piccanti e crema di cicerchie... Sono solo alcune delle 45 ricette di Polpo e Spada – Catch of the Day (SIME BOOKS, 2016), interessantissima rappresentazione della cucina di mare del Meridione secondo la visione di uno straordinario interprete del settore, tra i migliori cuochi italiani. Sabato 29 ottobre, alle ore 19, lo chef Domenico Ottaviano presenta il suo libro nello spazio live della libreria Ubik di Foggia, raccontando il percorso geografico e culturale alla base delle sue “avventure gastronomiche”, in grado di attraversare tutto il Sud della penisola, dalla Puglia alla Sicilia. Alla testa del famoso ristorante “Al Trabucco da Mimì”, meraviglioso avamposto garganico di Punta San Nicola, Peschici, l’autore avrà cura di preparare per gli ospiti della libreria anche una piccola degustazione a base di pesce, del tutto ispirata alla “cultura marinaresca” che anima le pagine del suo splendido libro bilingue (italiano-inglese), arricchito di 22 approfondimenti, 100 fotografie e 15 disegni. A conversare con lo chef Domenico Ottaviano, la libraia Ubik Antonella Moffa.

 

Polpo e Spada – Catch of the Day. Ricette e avventure gastronomiche nei mari del sud Italia (SIME BOOKS, agosto 2016; testi: Domenico Ottaviano, fotografie: Maurizio Rellini, Illustrazioni: Monica Parussolo; bilingue Italiano – English; 224 pagine). Polpo, pesce spada e poi tonno, pesce azzurro, pesci di paranza e da zuppa, gamberi rossi, mazzancolle e vongole sono protagonisti della cucina di mare nel sud Italia e danno vita a piatti unici e dall’autentico sapore mediterraneo. Frutto di un sapere antico, le ricette di questo libro sono una rappresentazione fedele delle usanze culinarie di queste terre, aggiornate alla luce di una visione contemporanea. Ingredienti e tradizioni delle diverse cucine regionali si incontrano portando a una contaminazione tra Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna, Campania, Abruzzo e Molise. Polpo e Spada offre inoltre un ricco e dettagliato spaccato sulla cultura marinaresca e la pesca tradizionale, raccontando metodi antichi di secoli, oggi quasi scomparsi, le diverse tipologie ittiche e le conserve di mare. Il tutto con un occhio di riguardo agli elementi più schiettamente popolari della cultura del mare nel sud Italia, per molti aspetti un universo ancora “arcaico” e foriero di leggende e racconti ancestrali dal sapore mitico.

 

Domenico Ottaviano. Questo giovane ma navigato chef, nato e cresciuto a Peschici, sul Gargano, ha passato tutte le lunghe estati della sua gioventù tra il legno massiccio del trabucco e quello rustico dei tavoli del ristorante, ereditando nello stesso tempo due passioni: la pesca e la cucina, gli elementi alla base di questa pubblicazione. Appassionato di fotografia e giornalismo, ha scritto per divere use testate regionali prima di dedicarsi agli studi universitari. Si è laureato a Parma, prima in Scienze Gastronomiche, poi in Tecnologie Alimentari, discutendo due tesi sull’uso dell’acqua di mare in cucina e sulle preferenze dei consumatori per il pesce. Per la maggior parte dell’anno vive, pesca e cucina sugli scogli, nel ristorante “Al trabucco da Mimì” a Punta San Nicola, mentre l’inverno si concede ampi viaggi gastronomici intorno al globo. Il trabucco appartiene alla sua famiglia da cinque generazioni: gli Ottaviano, oggi tra i pochissimi depositari della tecnica costruttiva, ne sono premurosi custodi. Per le sue capacità nella comunicazione digitale si è classificato secondo al concorso Web Chef 2014 al Festival della Cucina Italiana di Rimini ed è qui alla sua prima pubblicazione.

 
 
 

Riassetto TV locali il 4 novembre risintonizzare i televisori a Vieste, Peschici, Vico, Cagnano Varano

Post n°17602 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

Riassetto TV locali il 4 novembre risintonizzare i televisori a Vieste, Peschici, Vico, Cagnano Varano 

 
Riassetto TV locali il 4 novembre risintonizzare i televisori a Vieste, Peschici, Vico, Cagnano Varano
 
 

Arrivate nuove disposizioni dal Ministero, in merito alle frequenze televisive. Interessate alcune TV locali. Dal prossimo 4 novembre si consiglia di risintonizzare i televisori. I centri interessati, per il 4 novembre, sono: Vieste, Peschici, Vico, Cagnano Varano. Altri cambi sono previsti per il resto del Gargano nella seconda decade di novembre.

 
 
 

Trovato a Monte Sant’Angelo allo Junno un tamburello risalente secolo XIX

Post n°17601 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

Trovato a Monte Sant’Angelo allo Junno un tamburello risalente secolo XIX 

 

Di:

 
  

Monte Sant’Angelo. Trovato a Monte Sant’Angelo in una casa antica del Rione Junno un tamburello risalente secolo XIX. La storia del tamburello accompagna la storia della nostra terra.

 

Afferma : Mangano penso che sia un tamburello risalente al secolo XIX cercherò di portarlo a Roma, presso il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari dove ci saranno esperti del settore più preparati di me. Il tamburo è lo strumento più antico della musica tradizionale del Gargano. In base alla sua dimensione assume differenti nomi tra cui: tammorra, tammuridde e pulegna. A Monte Sant’Angelo ci sono stati sempre molti artigiani che lavoravano il legno e strumenti popolari come ( chitarra battente –castagnole e tamburelli), purtroppo, però, sono ormai in pochi a continuare la tradizione della costruzione artigianale del tamburello è un’arte praticata quasi esclusivamente dagli anziani ed è perciò in via d’estinzione,oggi a costruire i tamburi abbiamo a Monte Sant’Angelo Domenico Palena ed altri nel Gargano (San Giovanni Rotondo – Carpino – Vico del Gargano – Ischitella).Incerta è l’origine del tamburello; tracce di questo strumento sono state ritrovate presso gli antichi popoli delle civiltà dei fiumi e delle civiltà sviluppate intorno al Mediterraneo.

 

Il tamburello ha origini antichissime, forse esisteva già nel II millennio a.C. ed era comune a tutte le civiltà antiche dagli ebrei agli egizi,dai Sumeri agli Ittiti. Tale strumento è originario della Grecia, Medio Oriente, Magna Grecia e India. Il tamburello è nato allo scopo di accomagnare la musica tradizionale di ogni civiltà, soprattutto durante i banchetti e nelle altre cerimonie.
Gli archeologi hanno riportato alla luce antiche statue di donne sumere in possesso di tamurelli già a partire dal XXI secolo a.C. Anche nel Salento, sono stati ritrovati alcuni graffiti rupestri nelle grotte di Porto Badisco risalenti a circa 6000 anni fa, che raffigurano lo strumento in oggetto. La cultura contadina del sud italia si è appropriata di questo strumento facendolo diventare il simbolo della musica e della danza etnofolk , dalla tarantella alla pizzica e tammurriata.

 

Esistono due tipi di tamburello: quello ovale e quello circolare. Quello ovale viene chiamato anche tamburrina, tamburella, soffietta oppure ovalina; la tamburrina ha diverse misure, il diametro massimo è di 36cm e il peso non supera i 5hg. Quello di forma circolare ha un diametro di 28cm per gli adulti e 26cm per i bambini, il peso invece è solitamente contenuto entro 450g e 520g per i tamburellisti professionali. Il tamburello è uno strumento musicale a percussione detto anche tamburello basco, è formato da una membrana di pelle tesa sopra ad un crechio di legno. Nel telaio sono presenti delle fessure in cui sono applicate le cimbaline (sonaglietti) che, ad ogni percussione arricchiscono il suono con il loro tintinnare.

 

Le dimensioni del tamburello variano da un minimo di 25cm ad un massimo di 70 cm. Anche il numero di cimbali varia a seconda della gravità del suono. Oggi il tamburello viene utilizzato come strumento di accompagnamento per tutte le danze popolari (pizzica – tarantella – tammurriata – salterello ).

 

REDAZIONE STATO QUOTIDIANO.IT

 
 
 

Puglia/ Con la pillola Ru486 l'aborto si fa in day-hospital

Post n°17600 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

Puglia/ Con la pillola Ru486 l'aborto si fa in day-hospital 

 
Puglia/ Con la pillola Ru486 l'aborto si fa in day-hospital
 
 

Approvate le nuove linee guida: Ivg senza più ricovero.
Gli ospedali pugliesi potran­no somministrare la pillola Ru486 in regime di day-hospital. Lo prevedono le nuove linee guida in materia di inter­ruzione volontaria di gravi­danza che la giunta regionale ha approvato ieri, recependo un documento predisposto dagli esperti pugliesi che aveva ottenuto l'ok del mi­nistero. Potrebbe sembrare una piccola novità, ma in realtà cambia molto. Perché, oltre a non far gravare sulla donna la scelta di rifiutare il ricovero, le nuove linee gui­da rispondono anche all'esigenza di ammorbidire, per certi versi, il pro­blema dell'obiezione di coscienza. Il medico obiettore può rifiutarsi in en­trambi i casi ma, spiega il capo del dipartimento Salute della Regione, Gio­vanni Gorgoni, «un conto è sommini­strare la pillola, un conto è mettere in atto la procedura chirurgica di inter­ruzione di gravidanza che richiede an­che l'anestesista e la disponibilità della ­sala operatoria». Insomma, un solo me­dico non obiettore potrà assistere in regime di day-hospital anche quattro o cinque pazienti. Oggi, come detto, la somministrazio­ne della Ru-486 avviene solo in regime di ricovero. Ciò che accade nella pratica è che dopo aver assunto la pillola la donna firma per le dimissioni (e contro il parere dei medici) e se ne torna a casa. Questo crea un problema ammi­nistrativo all'ospedale (si tratta di un ricovero inappropriato) ma, soprattut­to, un problema etico. «Si lasciava alla paziente - spiega Gorgoni - la respon­sabilità di un atto come rifiutare il ri­covero che, pure condivisibile, finisce per essere un autodifesa: non rimanere solo in ospedale, magari anche solo per privacy. Interrompere una gravidanza non è mai piacevole, per nessuno». Le nuove linee guida, predisposte dal Comitato punti nascita regionale, pre­vedono che la Ru-486 venga somministrata in day-hospital «salvo condizioni particolari». È necessaria ovviamente la richiesta firmata dal medico, e la gravidanza deve essere precedente alla settima settimana. La paziente dovrà sostenere una visita ambulatoriale per effettuare l'ecografia: se sceglie la pil­lola, l'erogazione avviene il giorno se­guente la permanenza in ospedale è limitata alle tre ore successive. La pa­ziente dovrà tornare in ospedale nei due giorni successivi: la prima volta per l'ecografia di controllo, la seconda per la somministrazione del misopro­stolo (induce l'espulsione del feto). Do­po due settimane dalla Ru-486, la pro­cedura si conclude con un'ulteriore ecografia per verificare l'interruzione della gravidanza ed analizzare even­tuali complicanze. Insieme alle linee guida è stato ap­provato anche il modulo di consenso informato, per confermare alla pazien­te la possibilità di interrompere il trat­tamento in qualunque momento. In Pu­glia si eseguono ogni anno circa 9mila interruzioni di gravidanza (dato più o meno costante), di cui circa 800 con la Ru486: l'utilizzo della pillola segna un trend in lento ma continuo aumento, ma la scelta sembrerebbe una questio­ne culturale.

 
 
 

La Regione «taglia» sui dentisti. «Cure gratis soltanto ai veri poveri»

Post n°17599 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

La Regione «taglia» sui dentisti. «Cure gratis soltanto ai veri poveri» 

 
La Regione «taglia» sui dentisti. «Cure gratis soltanto ai veri poveri»
 
 

Gli odontoiatri che lavorano nelle strutture pub­bliche e quelli in convenzione avranno il ricettario «rosso» per prescrivere le prestazioni specialistiche. Ma ad aver diritto alle cure a carico del sistema sanitario sarà soltanto chi ha un reddito Isee inferiore agli 8.200 euro l'anno, vale a dire la soglia di povertà. Un drastico taglio rispetto al tetto attuale (22mila euro) che ha innescato la protesta degli spe­cialisti. «Per essere curati gratuita­mente dagli odontoiatri pub­blici - è la tesi di molti medici del settore- bisogna o avere già una malattia grave che possa complicarsi per una patologia odontoiatrica, oppure un red­dito bassissimo». Restano a ca­rico del servizio pubblico le cure dei ragazzi fino a 14 anni, che continueranno ad avere di­ritto alla visita di controllo e ad una serie di interventi per le patologie più gravi. Ma per il resto, la Regione ha deciso di applicare il concetto di «vul­nerabilità sociale», già previsto dal ministero, lo stesso criterio che guida le esenzioni dal tic­ket per reddito: «In questo mo­do - spiega il capo del dipar­timento Salute della Regione, Giovanni Gorgoni - si garan­tiscono davvero le cure odontoiatriche a quelle persone che, per il loro reddito, non potreb­bero in alcun modo permet­tersele, e viene eliminata una fascia intermedia che, invece, ha comunque la possibilità di accedere all'assistenza specia­listica». Gli odontoiatri (tutti, anche i convenzionati) avranno un ricettario rosso «biffato», sul quale potranno prescrivere solo le corrispondenti cure specialistiche. Da mesi, da quando era entrato in vigore il decreto «Appropriatezza», il sistema delle cure odontoiatriche pubbliche si era quasi bloccato: è stato introdotto l'obbligo di prescrizione specialistica, ma gli specialisti esterni non avevano il ricettario rosso e i medici di famiglia si rifiutano (correttamente) di effettuare la prescrizione. La delibera approvata ieri risolve il problema. Ma ora gli specialisti con­venzionati temono che, ridotta la platea degli aventi diritto, non riusciranno più a raggiungere i tetti di spesa. La Regione ritiene invece che la gratuità delle cure si sposterà verso le fasce più basse della popola­zione.

 
 
 

A Peschici trionfa la tradizione con “l’anëmë ‘i mortë”…altro che Halloween!

Post n°17598 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

A Peschici trionfa la tradizione con “l’anëmë ‘i mortë”…altro che Halloween! 

 
A Peschici trionfa la tradizione con “l’anëmë ‘i mortë”…altro che Halloween!
 
 

L'Associazione Culturale “Punto di Stella” e il Comitato “Peschici Eventi”, per il sesto anno consecutivo, tornano ad allietare le lunghe e fredde serate autunnali in occasione della giornata dedicata alla Commemorazione dei Defunti. E’ abitudine secolare, infatti, che nei giorni immediatamente precedenti il “2 Novembre” bambini e bambine, ragazzi e ragazze, vadano di casa in casa bussando alle porte di chi si aspetta la visita – praticamente tutti visto che l’usanza è da ciascuno molto sentita e chieda... qualcosa per le “anime dei morti”: “Dammë ’na causë p’ll’anëmë ‘i mortë / sennò të sfascë ‘a portë”. Alla richiesta si risponde in genere con un sorriso e si mette mano al portafoglio oppure si cedono dolciumi, caramelle, frutta, etc. Terminato il giro delle piccole squadre di “cercatori”, il bottino viene diviso fra i partecipanti e le discussioni non mancano, ovviamente. Il Comitato ha allora pensato di finalizzare meglio tutto l’impegno che i ragazzini mettono, innanzitutto a mantenere viva una usanza antichissima (niente di assimilabile alle americanate di Halloween!) e poi a coprire distanze veramente da maratoneti, premiando i “cercatori” più dinamici ed efficienti al termine del “6° Trofeo del cercatore”. La consegna avverrà quando finirà la ricerca e tutte le squadre - che da questo momento sono messe in allarme - saranno passate, al termine dei loro giri, dalla postazione sistemata fin dalle ore 18.30 di martedì 1° novembre in P.zza Sant’Antonio, per la pesatura del loro “bottino”.

 
 
 

Cagnano Varano/ Inaugurato sportello centro antiviolenza

Post n°17597 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

Cagnano Varano/ Inaugurato sportello centro antiviolenza 

 
Cagnano Varano/ Inaugurato sportello centro antiviolenza
 
 

Dal 22 ottobre 2016 il comune di Cagnano Varano si dota di uno sportello centro antiviolenza (CAV) che sarà d’aiuto sia alle donne del Gargano segnate dalla violenza fisica e verbale, sia ai figli delle donne maltrattate e persino uccise, che vivono la violenza di riflesso. È intestato ad Antonietta Caruso, che rappresenta il primo caso di femminicidio nel Gargano che si ricordi: nel 1965 all’età di 23 anni, la giovane donna peschiciana è stata infatti uccisa per mano del “fidanzato”- padre del bambino che probabilmente aveva l’età di 4 anni, gettata in mare da una rupe. Lo sportello, sito al palazzo municipale, apre una volta a settimana, di giovedì, dalle ore 16.00 alle ore 19.00 – fa sapere l’assessora alle politiche sociali, insegnante Mariella Scanzano, che dà inizio alla cerimonia d’inaugurazione, poco dopo le ore 17,30, con un brevissimo e suggestivo video che, attraverso immagini in movimento, suono e versi, narra la condizione sofferta della donna soprattutto di colore, condizione che però non ha impedito a diverse donne di emergere e di offrire il proprio contributo al progresso dell’umanità.
Lo sportello – precisa Beatrice Cannarozzi intervenuta in qualità di presidente del CAV “Antonietta Caruso” – intende sensibilizzare, prevenire, informare sulla violenza, promuovere la cultura della non-violenza, sostenere le donne nel percorso di autoemancipazione, aiutandole ad uscire dalla condizione di inferiorità. Si avvale del contributo delle istituzioni, di personale specializzato (psicologi, legali, assistenti sociali ...), delle forze dell’ordine e di ogni persona sensibile alla condizione di inferiorità della donna.
L’amministrazione comunale ha aderito ai programmi antiviolenza della regione Puglia [L. R. 29/1014]– che sotto questo profilo può dirsi all’avanguardia in Italia insieme a poche altre regioni – e deciso di attivare questo servizio d’ambito di zona per la precisa motivazione di contrastare ogni forma di violenza sulle donne e sui minori attraverso la prevenzione e la sanzione, collaborando con i paesi viciniori e utilizzando le risorse che la legge mette in campo – informa il sindaco Claudio Costanzucci Paolino, la cui amministrazione, avendo già inaugurato un circolo per anziani intestandolo a “Carmelo Palladino” – che è stato tra i primi ad individuare nella questione sociale il vero problema dell neonato stato italiano -, dimostra di prestare attenzione ai problemi delle fasce più deboli della popolazione.
Non tutti i comuni hanno risposto all’appello della regione – puntualizza l’avvocatessa Maria Pia Vigilante, presidente dalla “GIRAFFAH!” Onlus di Bari che collabvora al progetto – perché la necessità di avere un servizio per contrastare la violenza di genere è sottovalutata e di fatto a dominare nella società è ancora il maschio. I dati ISTAT dicono invece che in Puglia ogni giorno viene violentata una donna su tre, che le donne subiscono ogni forma di violenza, che la violenza attraversa ogni ceto sociale e si fa subdola e sottile nelle sfere più elevate. Aggiunge che chiunque, in qualsiasi ora del giorno, può chiedere aiuto per sé e per gli altri, chiamando il 1522; che le donne che si rivolgono al CAV sono coraggiose perché decidono di interrompere il circuito della violenza per sé e per i propri figli, costretti a subire indirettamente la violenza nel teatro della propria cosa, perché è dentro le pareti domestiche che spesso la violenza si consuma.
Sul mondo dell’infanzia costretta a subire la violenza riflessa fa il punto infine l’assessora alle politiche sociali, la quale ama immaginare un mondo di adulti che si fanno abbraccio intorno ai bambini, posti al centro di un cerchio di persone che li curano e si premurano di insegnare loro i valori della vita. Affinché tale mondo diventi una realtà è però necessario promuovere una cultura nuova, che dia spazio al dialogo e alla collaborazione, valorizzi l’educazione di genere, non permetta che le bambine vengano messe a zittire, insegni alle donne il rispetto di se stesse. Per questa ragione l’amministrazione comunale di Cagnano dei progetti visionati ha deciso di privilegiare i punti che riguardano la prevenzione e l’attenzione al mondo dei bambini, dei fanciulli e degli adolescenti.
È duqnue importante che le donne maltrattate, molestate, picchiate, stuprate, offese, insultate, denigrate, private del diritto di parola, ... violentate, sappino che, se lo desiderano, potranno essere accompagnate nel percorso che le condurrà fuori dalla violenza; che il CAV con sede a Cagnano offre servizio di prima accoglienza (ascoltando e sostenendo le richieste d’aiuto), di sostegno psicologico (qualora ne facciano richiesta), di consulenza legale (se c’è necessità di denunciare, chiedere la separazione o altro), di orientamento nel mondo sociale e lavorativo, per aiutarle a recuperare l’autostima e la fiducia in sé e ad essere indipendenti economicamente.
A impreziosire la serata d’inaugurazione del circolo antiviolenza, i contributi di giovani artisti talentuosi di Cagnano Varano: Carolina Tancredi al sax, Francesco Monaco al piano, Alida Zogli che declamaversi declinati al femminile, Carmel Aurora Bocale che cantato la condizione femminile con la sua bellissima voce.
Tutti i convenuti danno spazio infine all’ottimismo e contagiano il pubblico presente in sala, alimentando la convinzione che dalla violenza si può uscire, a patto che si cominci a costruire una “nuova grammatica” fatta di regole condivise dalle mamme e dai papà, dalle associazioni e dalle istituzioni, ... con il contributo indispensabile degli uomini.

 

Leonarda Crisetti

 
 
 

Vieste – LIMITAZIONE TRAFFICO VEICOLARE PER LA MANIFESTAZIONE DEI BERSAGLIERI DEL 29 E 30 NOVEMBRE

Post n°17596 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

Vieste – LIMITAZIONE TRAFFICO VEICOLARE PER LA MANIFESTAZIONE DEI BERSAGLIERI DEL 29 E 30 NOVEMBRE 

 
Vieste – LIMITAZIONE TRAFFICO VEICOLARE PER LA MANIFESTAZIONE DEI BERSAGLIERI DEL 29 E 30 NOVEMBRE
 
 

L'invito della neonata Associazione ad esporre la bandiera italiana lungo le strade sottoindicate.

 

In occasione della manifestazione per l’inaugurazione della sezione di Vieste dell’“Associazione Nazionale Bersaglieri”, intitolata al generale Michele Bosco, è stata ravvisata la necessità di chiudere al transito veicolare tutto il tratto stradale comunale interessato dal percorso della sfilata. Così con apposita ordinanza il comandante della Polizia Municipale, ten. Michele Manzi,ha emanato un’apposita ordinanza (n.98 del 25.10.2016) con le seguenti indicazioni.

 

Per il giorno 29 ottobre 2016, a martire dalle ore 15:00 fino alle ore 20:00, per le vie indicate ed interessate dalla sfilata, cosi come di seguito vengono indicate, si dispone l’adozione dei seguenti provvedimenti:
-  VIALE XXIV MAGGIO e CORSO LORENZO FAZZINI
> Divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli;
> Chiusura al transito veicolare, durante il passaggio del corteo, di tutte le strade che si intersecano con le vie interessate dal corteo.

 

Per il giorno 30 ottobre 2016. a partire dalle ore 08:00 fino alle ore 14:00. per le vie indicate ed interessate dalla sfilata così come di seguito vengono indicate, l’adozione dei seguenti provvedimenti:
-  VIA GUGLIELMO MARCONI — VIA MADONNA DELLA LIBERA — CORSO LORENZO FAZZINI —
   VIALE MARINAI D’ITALIA (da intersezione con via Chirurgo Dell’Erba fino al tratto antistante la casa di riposo “Gesù e Maria”)
> Divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli;
> Chiusura al transito veicolare, durante 11 passaggio del corteo. di tutte le strade che si intersecano con le vie interessate dal corteo.

 
 
 

Dalla Provincia il via alla messa in sicurezza degli edifici scolastici

Post n°17595 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da forddisseche

Dalla Provincia il via alla messa in sicurezza degli edifici scolastici 

 
Dalla Provincia il via alla messa in sicurezza degli edifici scolastici
 

La Provincia di Foggia comunica che a seguito dell’espletamento delle Gare d’Appalto dei lavori ricompresi nel “Primo programma straordinario di interventi urgenti finalizzati alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi anche non strutturali negli edifici scolastici”, avranno inizio gli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici della Capitanata. L'importo complessivo per gli interventi, che riguardano vari centri della provincia, è pari a euro 8.034.980,00. Gli edifici sono: 'Marconi' di Accadia; 'Pavoncelli' e 'Dante Alighieri' di Cerignola; 'Giannone', 'Pacinotti', 'Lanza', 'Einaudi' di Torre di Lama e di Via Volta di Foggia; 'Rosmini' di Lucera; 'Pestalozzi' succursale e palestra, 'Tondi' e 'Rispoli' di San Severo; 'Giordani' di via Veneto e di via Cappuccini di Monte Sant'Angelo; 'Immacolata' di San Giovanni Rotondo; 'Fioritto' di San Nicandro Garganico; 'Mattei' e 'Fazzini' di Vieste; 'Primo Levi' di San Marco in Lamis; e 'Toniolo' di Manfredonia.
L'Ente comunica che "in attuazione dell’Accordodi Programma Quadro per gli interventi di recupero e riqualificazione del patrimonio infrastrutturale degli istituti scolastici pugliesi, sottoscritto con la Regione Puglia, avranno già inizio, nei prossimi giorni, i lavori relativi ai primi sette interventi su altrettanti edifici scolastici ubicati nel capoluogo provinciale. Gli interventi, dell’importo complessivo di € 6.120.000,00 riguarderanno il “Lanza”, il “Poerio”, il “Giannone”, il “Notarangelo-Rosati”, il Perugini, il “da Vinci” e il “Pacinotti. Oltre ai lavori di ristrutturazione delle Scuole, si è proceduto all’acquisto di arredi, utilizzando i Fondi nell’ambito del suddetto Accordo di Programma Quadro per un totale di € 722.000,00. Il Presidente della Provincia di Foggia, Avv. Francesco Miglio, nel corso di un incontro con il Dirigente del Settore Manutenzione Edilizia e Patrimonio Immobiliare,Dott. Giovanni D’Attoli, nel fare il punto sullo stato di attuazione dei programmi di recupero, di riqualificazione e di messa in sicurezza degli edifici scolastici, ha espresso viva soddisfazione per gli importanti traguardi raggiunti; ciò rafforza la costante attenzione dell’Ente per la tutela degli allievi e del personale scolastico assicurando l’esercizio dell’attività didattica in locali adeguati e soprattutto sicuri."

 
 
 
 
 

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