GRANELLO DI PEPE

Undicesimo e ultimo giorno della festa

Ultima sera, domenica sera. C'era bel tempo e ho lavorato fino verso mezzanotte. Poi la gente chiedeva solo servizio al bar. Il solito ubriaco che dava fastidio alla mia amica alla cassa. Ovviamente quando hai bisogno di un uomo non c'è n'è. Così, infastidita, irritata, dopo avergli fatto un pacchetto di cibo con una bottiglia d'acqua naturale, facendo il gendarme l'ho accompagnato all'uscita.  Quando sono tornata indietro i miei vecchietti mi hanno detto ridendo che adesso mi fanno fare anche il butta fuori. Io sorrido e passo oltre. Cominciamo ad apparecchiare la gran tavolata di fine festa con quello che è avanzato. Fin dall'inizio c'era una persona che faceva il cuoco, con cui spesso i miei occhi s'incrociavano. Niente più che qualche sorriso e battuta. Poi l'ultima sera ci siamo scambiate due parole, gli ho chiesto la ricetta esatta di come faceva la tagliata, lui ci ha tenuto a precisare che il pezzo era scamone. Io gli dissi, che sebbene disoccupata, non era un problema, il mio macellaio mi batte tutta la carne come fosse trita di seconda scelta. Lui incuriosito mi chiede cosa gli davo in cambio. Io tranquilla rispondo che non gli do assolutamente nulla in cambio, fa tutto da solo. Lui mi sorride e mi dice che avrebbe fatto lo stesso se fosse stato in lui. Mi racconta che anche lui è rimasto vedovo, ma ha avuto la fortuna d'incontrare una nuova compagna, poi, siccome di premi alla pesca ne aveva vinti due, mi regala la maglietta vinta per darla a mia figlia e mi da un cartoccio di carne con dentro lo scamone avanzato. Io non so come ringraziarlo, mi sento commossa. Vado a riporre tutto nella mia borsa che si trova in uno stanzino. Mi giro e me lo ritrovo davanti, mi prende per le braccia e mi da un bacio dolcissimo. Poi mi dice che si ferma qui perchè vuole troppo bene a sua moglie. Io gli sorrido e rispondo che se non fosse la persona che è non mi avrebbe colpito. Mangiamo, ridiamo, beviamo tutti insieme. Siamo stanchi, ma tranquilli, sereni. Comincio a sparecchiare. Me lo ritrovo davanti, stava andando, non so se ci rivedremo l'anno prossimo e in quel momento non ha importanza. Incurante della gente che ci gira intorno, mi attira a se e mi da un bacio sulle labbra. Lo saluto con un sorriso. Decisamente bella serata. Chiara