GRANELLO DI PEPE

" ... e in mezzo a questo mare cercherņ di scoprire quale stella sei ..."

Oggi ho passato la mia giornata a cucinare, a stare appresso agli animali, a dedicarmi a mia figlia e a una ragazzina di tredici anni. Ho passato quasi tutto il pomeriggio a spiegare storia a questa dolce ragazzina tredicenne. E' intelligente, ma ha difficoltà a esprimere a parole scritte o oralmente, ciò che ha appreso. Questo perché è di origine straniera. Il suo vocabolario è certamente limitato. Adesso mi fa male la gola a furia di parlare, ma che emozione vedere come lei beveva le mie spiegazioni, sto cercando d'insegnarle a fissare i nomi e le date principali e il resto a non studiarlo a memoria, ma a collegare i fatti e paragonarlo agli avvenimenti attuali, perché il tutto le sia più comprensibile. Quando poi le spiego parole come nazionalismo, protezionismo, debellare, reprimere, arricchendo così il suo vocabolario e la sua capacità di esprimersi, a lei s’illumina il viso, perché finalmente riesce a comprendere fino in fondo quello che sta dietro alle parole. Mi sembra una piccola piantina assetata che beve ogni goccia d'acqua che le danno. Stasera sono stanca, ma di quella stanchezza che fa bene. Il mio compenso è vedere sotto i miei occhi come lentamente si trasforma una creatura cui si riesce a dare un'opportunità. Così stasera mi sono coccolata con questa canzone che non sento da parecchio tempo e mi porta il ricordo di quando io, assetata, ero dissetata da qualcuno, è ancora così, certo con meno freschezza, con più pensieri da contenere. Quello che ho ricevuto cerco di renderlo a chi me lo chiede, questo é il mio modo di ringraziare e di sentirmi appagata. No, non ho proprio bisogno di essere pagata per il lavoro che svolgo, mi piace farlo. Certo, sarebbe un sogno poter vivere senza aver bisogno di un lavoro pagato. A volte mi ritrovo a pensare che mi piacerebbe tornare ai tempi del baratto ... Va bene, utopia da stanchezza :)) Chiara