GRANELLO DI PEPE

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14 Storia di una storia mai raccontata - Ieri

Post n°807 pubblicato il 02 Luglio 2012 da sagredo58

Tag: col di lana, dolomiti, emozione, guerra, I guerra mondiale, Italia, memoria, nonno, Padre, storia,trincea

14 Ieri: 1918 - Incitazione a tenere il Montello

 La rabbia del nemico che aveva concentrato qui tutti i suoi sforzi, è stata impotente, grazie alla vostra tenacia e al vostro ardire, a raggiungere perfino quei successi che la potente preparazione dell'attacco e i vantaggi della sorpresa offensiva sempre concedono allo assalitore.

 Su tutti gli altri tratti di fronte, dall'Adige al mare, nonostante la potenza dei mezzi accumulati, il nemoco è contenuto, contrattaccato, respinto.

 Solo qui, di fronte a noi, sul MONTELLO, egli calpesta ancora qualche nuova zolla di terreno italiano.

 La sorte ha affidato a noi la posizione più aspra e più importante di tutto il fronte: se il MONTELLO resterà ancora in nostro possesso, impediremo al nemico qualsiasi altra avanzata: dalla vostra tenacia, dal vostro valore, dipendono i destini dell'ITALIA; voi siete in quest'ora gli arbitri della vittoria e della sconfitta.

 In nome dei sacrifici eroicamente sopportati, in nome delle sublimi prove che avete già dato, vi domando di perseverare e di resistere per la salvezza della Patria!

 La saldezza della nostra difesa, la rapida energia della contro offesa hanno causato al nemico perdite ingenti: ma egli persevererà ciò nonostante, nel suo sforzo, perché le disperate sue condizioni, l'obbligano a giocare qui la sua carta estrema e decisiva; resistere significa vincere definitivamente.

 E per questo, basterà che voi manteniate ancora per poco le posizioni raggiunte, dalle quali balzeremo, con l'aiuto di riserve strapotenti, per la riconquista del terreno perduto.

 Vi giuro che esse non sono lontane: vi giuro per le assicurazioni fatte da S. M. il RE e dal Capo Supremo dell'Esercito a S. E. il Comandante dell'Armata, che presto, sulle posizioni bagnate dal sangue dei nostri fratelli, accorreranno nuove numerosissime forze, ricchissime di energie, di mezzi, di fede, a completare l'opera vostra, a vendicare i morti, a fermare la vittoria e la liberazione d'ITALIA.

 Miei soldati, è suonata l'ora della decisione. Rinnovare altro simile sforzo, il nemico non potrà: impedirgli di conseguire il trionfo che egli, più che alla sua forza, vorrebbe affidare alla nostra viltà, significa batterlo per sempre: la fame e le lotte interne che lo rodono, l'obbligheranno a cedere.

 Voi con la vostra resistenza, sulla balza del Montello, dovete dare all'ITALIA la vittoria o la pace, che le truppe accorrenti verranno a suggellare.