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Post n°29 pubblicato il 22 Gennaio 2008 da the.dey.after
Dover di cronaca: Un giro di squillo ed una talpa in Procura (un appartenente della polizia giudiziaria ristretto nel carcere di Santa Maria) nell’inchiesta del pm Alessandro Cimmino che si è visto accolto dal gip Paola Piccirillo la richiesta di arresto per il consigliere regionale dei Ds ANGELO BRANCACCIO. L’inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere è incentrata su reati contro la pubblica amministrazione e contro il patrimonio. Oltre che nei confronti del consigliere regionale dei Ds, Angelo Brancaccio, già sindaco di Orta di Atella e difeso dagli avvocati Michelangelo Basile e Maurizio Abbate, i carabinieri del comando provinciale di Caserta hanno eseguito ordinanze di custodia cautelare anche nei confronti di RENNELLA CASTRESE, NICOLA IOVINELLA e ANTONIO D’AMBRA, nonché due ordinanze applicative degli arresti domiciliari nei confronti di NICOLA ARENA e SALVATORE RAGOZZINO. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, l’agente di polizia giudiziaria sarebbe stato coinvolto dal consigliere regionale, Angelo Brancaccio, in cambio di numerose controprestazioni, per fornire continuamente notizie in merito ad indagini in corso e a procedimenti processuali pendenti. L’indagine, coordinata dal procuratore capo, Mariano Maffei e condotta dai Rono di Caserta, si è avvalsa anche dell’apporto della Direzione distrettuale antimafia. (8 maggio 2007-15:10). FONTE: ANSA |
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