Creato da roby.floyd il 31/01/2014
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Messaggi di Febbraio 2017

Non svegliare Charlie che dorme!

Post n°398 pubblicato il 27 Febbraio 2017 da roby.floyd

Ma che ore sono? Le 5 del mattino?!?! Chi cazzo è che telefona a quest'ora della notte?

Ottobre del 1984, siamo ad Amsterdam: Charlie Watts, il batterista dei Rolling Stones è nella sua stanza d'albergo quando riceve una telefonata, accende la luce, guarda l'ora e si stupisce.
Lui non è come gli altri Stones, sempre fedele alla sua moglie, l'unico a rifiutare le groupies anche se Mick Jagger e Keith Richards continuano a ripetergli che è pazzo, che la vita è una sola, quella degli Stones è la migliore delle vite possibili.
Persino quando sono stati invitati nella villa del boss di Playboy, durante il tour americano del '72, Watts è stato l'unico a trascorrere tutto il tempo nella sala giochi, invece che con le conigliette, insomma, non è normale che qualcuno lo chiami alle 5 del mattino, a meno che sia successo qualcosa di grave.
Così va a rispondere; è Mick Jagger, lui, e Keith Richards, ma questo Charlie Watts  lo saprà soltanto in seguito, sono appena tornati da una notte di alcol e di eccessi vari ed eventuali, e dicono: "Perchè non chiamiamo Charlie?" "Beh, lo conosci" risponde Keith, "a quest'ora dorme", "chiamiamolo lo stesso" dice Mick.
E Jagger fa il numero della stanza di Watts... "Ehi, dov'è il mio batterista" chiede, "Perchè non trascini il tuo culo fino a qui?"
Charlie Watts non dice una parola, appende la cornetta , va in bagno, si fa la barba, si mette lo smoking, lucida le scarpe, le indossa, esce dalla stanza, raggiunge Jagger nella camera di Keith, si avvicina e gli sferra un sensazionale pugno in faccia.
Jagger finisce sopra un piatto di salmone affumicato, Keith Richards lo afferra per una gamba impedendogli così di precipitare dalla finestra aperta al 20^ piano;Jagger non accenna a rialzarsi, guarda Charlie Watts con aria interrogativa, e Charlie Watts gli dice:" Non mi chiamare mai più mio batterista, sei tu il mio fottuto cantante del cazzo".

 
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Birichino

Post n°397 pubblicato il 23 Febbraio 2017 da roby.floyd

 

Siamo nel maggio 1971, matrimonio tra Mck jagger e la bellissima Bianca, incinta di qualche mese.
Bianca aveva il volto che sembrava scolpito dalla luce e dalla storia millenaria di civiltà precolombiane, aveva le guance scavate ed il sorriso di chi non si sarebbe piegato nemmeno davanti al diavolo o a chi per il diavolo aveva molta simpatia.
Era scappata dal Nicaragua adolescente ed il futuro aveva i contorni di Parigi e i movimenti della Senna.
Quando sposa Mick è bella da far paura e, per l'occasione indossa una giacca a un solo bottone sulla pelle nuda... è bella da far paura ed il suo prorompente seno fa girare la testa a molti; tra gli invitati ci sono una ottantina di rock star, tra cui Eric Clapton, Paul McCartney, Ringo Starr e Keith Moon.
E proprio quest'ultimo risulta il più... esagitato, non riesce a staccare gli occhi da lei, e per questo decide di festeggiare a modo suo...
Quando Bianca, stanca, affaticata dalla gravidanza decide di andare a letto presto, mentre Mick, manco a dirlo, continua a festeggiare, Keith Moon si arrampica sul muro che da sulla stanza di Bianca e Mick.
Bianca dorme, ma si sveglia, apre gli occhi e li richiude subito, non crede a ciò che vede...
Fuori dalla finestra c'è Keith Moon completamente nudo; ha solo come 'indumenti' un paio di mutande da donna che indossa come copricapo e un paio di occhiali giocattolo con le orbite di plastica che escono e ballonzolano avanti e indietro.
Keith Moon nudo davanti alla finestra di Bianca Jagger la notte di matrimonio con Mick.

Non male come scena.

 
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La mucca pił famosa degli anni '70

Post n°396 pubblicato il 21 Febbraio 2017 da roby.floyd

 

Se i macelli avessero le pareti di vetro, saremmo tutti vegetariani.

                                                                                         - Leone Tolstoj -

 

 

 
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Jim Gordon

Post n°395 pubblicato il 20 Febbraio 2017 da roby.floyd

...il problema erano le voci...
Jim Gordon non riusciva a mandarle via, gli rimbombavano nella testa come un pallone da basket... lo rincorrevano, lo seguivano, non gli davano mai un attimo di tregua.
Non si zittivano, gli davano ordini, non poteva mangiare più di un boccone a pasto, gli permettevano di scegliere la pietanza ma non di finirla, poteva soltanto assaggiarla e se non ubbidiva cominciavano a urlare, a insultarlo, a minacciarlo.
Gordon sapeva che qualcosa aveva smesso di funzionare nella sua testa e per svariati anni chiese aiuto cercandosi di farsi curare: si rivolse più volte ad una clinica psichiatrica senza ottenenere dei miglioramenti... e poi è successo...
Nel giugno del 1983, dopo essere stato dimesso da qualche giorno e per l'ennesima volta dalla clinica, aveva preso un martello avvicinandosi alla testa di sua madre che viveva con lui e, dopo, come se non bastasse prese anche un coltellaccio da cucina... aveva completato l'opera... anche se non ce n'era bisogno, ma le voci continuavano a parlare, a parlare, a parlare anche adesso che aveva ucciso sua madre.
Sarà condannato a 16 anni di prigione.
Lunga è la lista dei musicisti di prim'ordine con cui ha collaborato Jim Gordon: Frank Zappa, Alice Cooper, Jackson Brown, John Lennon, George Harrison, Traffic, Joe Cocker, Beach Boys... ma il suo nome è legato a doppia, tripla, quadrupla, quintupla mandata a quello di Eric Clapton con cui ha composto 'Layla' , brano grazie al quale ha vinto il Grammy, su cui ha suonato il piano, caso più unico che raro per un batterista...

 
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Confini

Post n°394 pubblicato il 19 Febbraio 2017 da roby.floyd

 

 

Confini sempre l'eresia dell'inganno,
laggiù
lo vedi il treno che non parte?
L'uccido rispettandone i pensieri, ma
sempre,
una siepe tra noi si pone.


Mia madre è sempre là,
chiama ore e ore.

Sono giorni che non sanno ritornare,
forse,
in fondo alla mia strada
confonderò i nostri nomi.

 

 
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