Creato da: 72rosalux72 il 04/06/2004
"Confermo i miei atti e rido dei miei castighi. E adesso condannatemi".

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Post N° 367

Post n°367 pubblicato il 14 Agosto 2007 da 72rosalux72


Sinceramente, io non sopporto chi chiede soldi con insistenza. Al mare era un continuo, anche in spiaggia. Davanti alla gelateria dove ci fermavamo di solito c’era sempre quella ragazza rom che ti si parava davanti e non toglieva la mano nonostante i ripetuti dinieghi. Da parte mia cortesi ma fermi, però trovava comunque qualcuno che si rompeva le balle di essere importunato e la mandava a fare in culo. Di più gli uomini, ho notato, anche se c’è da dire che la signora della gelateria era un veleno. Una volta in spiaggia una signora voleva assolutamente leggere la mano a me e a ettore, e io rifiuto decisamente. Lei manco sente, si avvicina e prende la mano a mio figlio sostenendo che il “cucciolo” la incuriosisce e io devo aver assunto un’aria molto cattiva, perché appena le ho detto di lasciarlo stare si è subito allontanata. Non sarebbe successo nulla, certo,  però se ti dico che non voglio, che no, non ti faccio leggere la mano e non ti do i soldi, non devi insistere, specie borbottando parole nella tua lingua a me incomprensibile.
Per sicurezza l’ho mandata ‘affanculo nella mia, di lingua.
Chiaramente, un atteggiamento così è facile bollarlo come razzista, pure se giuro e spergiuro che per me è una questione di rispetto, se non proprio di educazione.

Eppure, se sono razzista, non si spiega perché mio figlio sia l’unico a frequentare il nuovo bambino che abita qui. E’ albanese, appena rientrata dal mare la mia vicina si è curata di dirmi che il padre fa il camionista e non c’è mai, così la madre, a sentir lei, riceverebbe uomini in casa quando il bambino dorme. Ci ho impiegato un po’ a capire perché la scorsa settimana i bambini si riunissero sempre da quello di sotto, che c’ha la casa singola e un grande spiazzo dove poter giocare. Dal finestrone della cucina vedevo il bimbo albanese in terrazza e qualche giorno fa ho pregato ettore di andarlo a chiamare e mi ha fatto molto piacere che sia andato senza fare la minima storia. Sono stati sotto il portone da soli a giocare col tamagochi di ettore poi siccome cominciava a piovere li ho chiamati su. Io non so se sua mamma faccia la prostituta, non mi interessa. Quel che so è quel bambino ha quasi otto anni come il mio, ha due occhi azzurri che tolgono il fiato e mangia il gelato di gusto come tutti i bambini. Mi è sembrato anche molto educato, per la cronaca. Di certo molto più di un paio di bambini qui intorno.

E non sono razzisti quei genitori che fanno le feste di compleanno in culo alla luna e non invitano i bambini stranieri della classe perché tanto non hanno la macchina? Sentita con le mie orecchie.
Che stronzi, specie se poi vedi che altri bambini vengono accompagnati e riportati dagli organizzatori della festa.
Va beh che a me una volta è capitato di non essere invitata a una cena perché secondo una facevo gli occhi dolci a suo marito. Saputa dalla mamma di margherita, chè ormai siamo amiche.
Ovviamente, mai preso di mira quel tipo, però sai com’è, sono separata, tutto sommato giovane e forse non da buttare, e così…se si può evitare una presenza ritenuta molesta…
Pazienza se poi ci ha rimesso anche mio figlio, un bambino: l’importante è aver difeso il territorio.
Non si può parlare propriamente di razzismo qui, anche se il comportamento messo in atto da questa donna aveva come obiettivo l’esclusione.

Però non mi piace quando si difende lo straniero a prescindere. A leggere il manifesto e anche qualche blog, a sentire le voci della sinistra, pare che i neri, i musulmani, i rom, gli orientali ecc siano più bravi di tanti. Per gli italiani vedo che non si usano tanti convenevoli quando c’è bisogno di dire che sono teste di cazzo, e giustamente. Però vorrei sentir dire che ce ne sono anche tra gli stranieri, e quando riconosceremo tutti che quello è stronzo non perché è rumeno, ma perché è proprio stronzo di suo, allora avremo fatto un passo avanti verso la civile convivenza.
Invece quasi tutti a dire che per un rumeno che delinque ce ne sono cento che non lo fanno, che non bisogna criminalizzare. Sicuramente, ma lo stesso discorso allora deve essere fatto per gli italiani, o per i francesi.
Qualche volta mi sembra che si arrivi a dire che si sta meglio con quelli venuti da fuori, e chissà perché.
Io sto bene con quelli che mi stanno simpatici. Il bambino albanese, per esempio, mi è simpatico, però non sopporto il fratello del marito di mia cugina. E mica perché è nero, altrimenti non troverei adorabile il marito di mia cugina. Non lo sopporto perché è uno che ha manie di grandezza, straparla delle sue cose, dei soldi che spende e questo è un atteggiamento che mi infastidisce.
Che poi, la prima a dirlo è mia cugina, che razzista di certo non è , visto che un nero l’ha sposato.

Insomma, mi piacerebbe che ci fosse una misura nel difendere e nell’attaccare, possibilmente una che abbia come criterio fondamentale il rispetto di chi ti vive accanto, senza guardare se è italiano o “straniero”.
Parlare di persone è tanto difficile?

E buon ferragosto a tutti.

 
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Commenti al Post:
lilith_0404
lilith_0404 il 14/08/07 alle 23:11 via WEB
credo che razzista sia esattamente quello che classifica le persone sulla base di caratteristiche razziali: gli albanesi, i neri, i rom (una volta si chiamavano zingari)... come se tutti gli albanesi tutti i neri e tutti i rom fossero uguali... come dici bene tu, solo vedendo le persone dietro l'etichetta dell'appartenenza razziale si può riuscire a non essere razzisti... e non sempre le persone sono 'belle persone', di qualunque razza siano... :-) ciao, buon ferragosto anche a te :-)
(Rispondi)
 
 
72rosalux72
72rosalux72 il 15/08/07 alle 20:58 via WEB
grazie lilith, e mi fa piacere che qualcuno abbia capito cosa volessi dire.
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pelino55
pelino55 il 15/08/07 alle 00:32 via WEB
buon ferragosto, M. Sulle cose che dici devo pensarci bene, perché contengono grandi verità ma anche qualcosa d'altro che mi sfugge.
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donnesudestbarese
donnesudestbarese il 15/08/07 alle 00:36 via WEB
il tuo post mi "solletica", ma mi riservo di scrivere più in là... a mente fresca. ciao.
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ossimora
ossimora il 15/08/07 alle 00:37 via WEB
io invece ho scritto di getto e avrei scritto anche di più...
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pelino55
pelino55 il 15/08/07 alle 00:55 via WEB
Riporto quanto scritto sul post di ossimora. "In Virginia il signor Brown era l'uomo più antirazzista un giorno sua figlia sposò un uomo di colore lui disse: "Bene" ma non era di buonumore." Queste parole di una canzone di Gaber, mi pare rendano bene una delle contraddizioni in cui molti di noi, sull'argomento, vivono. Che poi è la trasposizione del cosiddetto NIMBY, cioè: va bene tutto, basta che io non ne venga coinvolto. E' sicuramente più giusto accettare le diversità altrui che riproporre il nostro modello di vita. Ma è tremendamente più difficile. Qui nella provincia di Milano, alle ultime elezioni, il tema dei campi nomadi ha spostato equilibri politici consolidati da 50 anni. E non solo di qualche punto, in alcuni casi anche di 20. La realtà va guardata in faccia: i nomadi fanno paura alla stragrande maggioranza degli italiani, direi anche su un piano diverso degli altri extracomunitari. Questo perchè la loro cultura reale, il loro modo di vivere è troppo diverso dal nostro. Molto difficile trovare una soluzione pratica, ma è solo in questo modo che si può tentare di affrontare la situazione: partendo dal dato di fatto della diversità, non demonizzando e cercando regole condivise, come a Milano sta tentando di fare Don Colmegna con risultati apprezzabili ma che non riescono a scalfire per ora la nostra paura/avversione. Dire che il problema non esiste o è solo dettato dal nostro razzismo non risolve. Occorrono mediazioni pratiche, magari anche spiacevoli. Ciao.
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ossimora
ossimora il 15/08/07 alle 01:04 via WEB
spiacevoli per chi?
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pelino55
pelino55 il 15/08/07 alle 01:21 via WEB
per entrambi. Mediare, spesso, significa rinunciare a qualcosa.
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fattodiniente
fattodiniente il 15/08/07 alle 12:32 via WEB
Spiegalo a quelli della Valsusa allora. Perché loro hanno tutti i sacrosanti diritti di difendere il LORO territorio in quanto LORO, e il resto degli italiani DEVE accettare ciò che programmaticamente non vuole essere integrato (vedi il commento esemplare di elioliquido da Ossimora)?
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donnesudestbarese
donnesudestbarese il 15/08/07 alle 01:15 via WEB
Se di vera mediazione si tratta non può esserci nulla di "spiacevole". Regola della mediazione è che ciascuna parte coinvolta veda riconosciute le proprie "ragioni". Se non si "realizza" (nel senso di comprensione e applicazione) la dimensione e percezione che entrambe le parti abbiano "vinto", le pratiche applicate per sedare un conflitto prima o poi falliranno e si riproporrà il conflitto in eguale o maggiore misura... :)
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pelino55
pelino55 il 15/08/07 alle 01:24 via WEB
Apri un discorso sul significato di "mediazione" che apprezzo, ma mi sembra un po' teorico. Mi piacerebbe approfondire, ma sono in una fase di pigrizia estrema.:))
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/08/07 alle 01:34 via WEB
teorico?!...direi piuttosto che è una pratica troppo faticosa per essere comunemente accettata e applicata.... soprattutto all'una di notte del 15 agosto!!! :) sudest
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72rosalux72
72rosalux72 il 15/08/07 alle 21:37 via WEB
"va bene tutto, basta che io non ne venga coinvolto" dice guido. a me è bastato guardare l'esperienza di vita vissuta da mia cugina che aveva la colpa di essersi innamorata di un eritreo. un vaccino contro il razzismo, e anche contro l'etnocentrismo, eh beh. tutti di sinistra i protagonisti, sia chiaro. mia zia, mio zio che ora è morto, mia mamma che ha accettato con grandissima difficoltà e per parecchio lo ha fatto solo per amore della nipote,e ho sentito cose che mi vergogno a riferire. adesso mia zia è la nonna migliore del mondo, ma fino a qualche anno fa chiamava "bastarda" la nipotina. io cerco di fare il meglio che posso, però non riesco a capire cosa vuol dire "accettare le diversità altrui piuttosto che riproporre il proprio modello di vita". a me sembra che ogni volta che sto con le persone accetto le loro diversità, o forse sto solo con quelle che mi ricambiano il favore, non so. avevo scritto tempo fa che in classe di mio figlio c'è un bimbo giapponese che sta a perugia solo eprchè il papà è un superingegnere mandato in una ditta che produce macchine epr cantieri e che ha una sede anche in giappone. sono tre anni che sono in italia eppure, ogni volta che tento di parlare con la mamma di questo bimbo, lei tira fuori il traduttore elettronico e concorderai che come tipo di comunicazione sia poco gratificante. che faccio, imparo io un pò di giapponese?!... sui nomadi hai ragione, dire che il problema non esiste o è solo dettato da razzismo non risolve. non risolve neanche magnificarne le doti come popolo e mettere il silenziatore su tanti episodi. un popolo antico e fiero come i rom conserva la sua dignità pure se qualcuno dei suoi componenti ti chiede soldi in maniera strafottente. d'accordissimo, occorre una mediazione, e se le parole hanno un significato, i passi in avanti non devono essere solitari.
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magdalene57
magdalene57 il 18/08/07 alle 22:56 via WEB
ciao rosa, ho letto il tuo post, di rimando da quello di ossimora, e un pochino sorrido... mia sorella ha sposato un argentino (extracomunitario a tutti gli effetti, anche se all'inizio mi faceva un pò senso questo appellativo), ebbene... giorno dopèo giorno ci rendiamo contop delle enormi differenze di cultura che lui ha, e che mia sorella deve accettare, essendo andata a vivere in argentina. ma anche quando viveva qua, non era meglio... ognuno porta il suo retaggio culturale. poi, se vuole integrarsi scende a compromessi, altrimenti tiene duro, e fa di se e della sua famiglia un luogo a parte. hai fatto bene con il bambino albanese. qualsiasi cosa faccia sua madre, chissenefrega. lui è un bambino. avreidelle riserve se il padre fosse, si fa per dire, usufruttuario dei beni della moglie.... lo chiamerei sfruttamento. e in qualche modo mi preoccuperei di capire se la moglie è d'accordo o no. per il resto... il marito di tua cugina fa lo sborrone..? è uguale a tanti italiani che parlano e parlano... io gente così la guardo con un sorriso a labbra tirate. nel senso che li compatisco... che dire di quelli che vogliono leggerti la mano a tutti i costi. se insistono io li mando a cagare. loro non capiscono, ma io d'altronde non capisco la loro lingua ...siamo pari. e la parità è tutto in una civiltà fatta di dislivelli
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MacRaiser
MacRaiser il 20/08/07 alle 22:54 via WEB
In effetti sono d'accordo con te. Il razzismo e' un'altra cosa. In questa occasione, pero', mi piace prenderti un po' in giro (perdonerai, spero) riportando una delle risposte che hai dato alla domanda sulle tre cose che odi, nel tuo profilo: "quelli che 'io non sono razzista, però'.." :p
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72rosalux72
72rosalux72 il 22/08/07 alle 21:32 via WEB
certo che perdono, poi lo dici anche tu che il razzismo è un'altra cosa. magari io non ho un atteggiamento benevolmente ecumenico nei confronti di tutti ( e per tutti intendo proprio tutti), ma mi pare che sia umano. non razzista.
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