Ieri mattina abbiamo fatto la visita medica al lavoro. Per quella oculistica, nessuna osservazione, la Dottoressa era gentilissima, dolcissima, molto carina in quei suoi pantaloni corti blu, con i sandali alti color rame e la camicetta celeste. La visita medica con il Dottore, quella mi ha fatto provare un pò di sensazioni strane. Solite domande di routine sulle condizioni di salute familiari, sulle proprie abitudini personali in fatto di fumo, alcool e quant'altro e poi la pesata, la visita alle spalle ed al petto, la pressione e bla bla... Guardavo quell'uomo, la sua testa pelata, i suoi occhialini tondi, la sua aria professionale, il suo portatile che costerà un botto, la stampante portatile che costerà ancora un botto in più ed ascoltavo quel suo accento lombardo. Sentivo il distacco tra me e lui, l'ho sentito anche quando mi ha guardato con aria di compassione quando gli ho risposto "Laurea" alla sua domanda se avessi il diploma o la laurea, l'ho sentito quando mi ha chiesto se stessi bene, se mi sentissi bene nonostante la sindrome fibromialgica ed io gli ho risposto con un bel "Sto benissimo, Dottore, sto davvero bene." Ovviamente, mi ha giudicata idonea alla mansione specifica di OPCC (hahahaha quando l'ho letto mi sono chiesta che fosse hahahaha, Operatrice Call Center hahahaha ci ho messo tre ore per capirlo). Outsorcing, esternalizzazione... Mediashopping e Mediaset presenti nel nostro call center nei posti e nei momenti più impensabili... Non ho nulla contro Milano, contro i milanesi e contro i lombardi, se c'è una cosa che non mi appartiene è proprio il campanilismo, ho tanti amici di lassù che adoro perchè sono persone semplici. Del resto comincio ad odiare anche i napoletani che girano per il centro in giacca e cravatta, che ritrovi in gruppo seduti ai tavolini del bar, ai tavoli del ristorante-pizzeria al mattino prima che aprano gli uffici, ad ora di pranzo e poco dopo, sulle panchine all'esterno a fumare sigari e sigarette. Non so perchè, ma ieri, dopo essere stata visitata da quel medico (ebbene si, mi sono sentita come un pezzo da dover essere visionato, lo so che è tutta una farsa, ma sto solo descrivendo le mie sensazioni), quando sono uscita dal centro, ho evitato accuratamente di condividere gli stessi spazi con quegli uomini tutti impettiti e con i capelli tirati a lucido. Ho sentito il divario tra me e loro, ma non mi sono sentita inferiore, al contrario, sono gelosa e fiera della mia semplicità, del mio sedermi su di una panchina, aprire la borsetta termica, prendere forchetta e tegamino e mangiarmi una bella pera già fatta a pezzi. Mi spiace solo di una cosa, quel Dottore e quella Dottoressa saranno tornati la sera in aereo a casa loro, a Milano, oppure in albergo a Napoli ed avranno pensato che al sud siamo proprio in pessime condizioni se si sono visti passare sotto gli occhi centinaia di giovani laureati che lavorano in un call center come OPCC. Non che non sia vero che le opportunità lavorative scarseggino qua, ma sono convinta del fatto che ormai, in tutt'Italia, siamo tutti nella stessa barca, solo che in tanti sono troppo accecati dai loro completi da 500 euro, dai loro portatili da migliaia di euro e così via, sono troppo presi dal vivere la vita che per fortuna gli è spettata, per guardarsi intorno e per accorgersi che l'Italia sta cambiando, sono troppo concentrati su se stessi per sentirsi parte di una popolazione che non sa più che futuro inventarsi...