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Messaggi del 15/12/2016

 

ESSERE AMICI O... AVERE AMICI?

Post n°8879 pubblicato il 15 Dicembre 2016 da psicologiaforense

E' molto più facile farsi degli amici che mantenerli. perchè una relazione di amicizia richiede anni, tempo ed attenzione ed anche massicce dosi di rispetto, affetto, lealtà, sincerità, comunicazione, empatia ed altruismo....


L'amicizia non è basata sugli interessi ma sull'affetto; con un amico siamo in grado di essere completamente onesti, totalmente aperti senza paura e senza riserve, in lui abbiamo fiducia, speranza e la certezza di essere capiti. Allo stesso modo, dobbiamo essere disposti a dare senza indugi. In amicizia ci sono due sentimenti fondamentali: la fiducia e l'affetto. Un amico è qualcuno che conosce i nostri punti di forza e di debolezza e, nonostante questo tiene a noi. Non possiamo pretendere che tutti i nostri rapporti abbiano lo stesso grado di profondità e di intimità. Dobbiamo apprezzare ciò che ogni persona può dare di diverso. Con uno ci sentiremo a nostro agio nel parlare, con un altro invece ci troveremo a ridere di gusto come dei bambini. Prestiamo sempre attenzione alle idee troppo rigide ("solo coloro con cui vado totalmente d'accordo sono amici", ecc...) perchè ci possono rendere infelici e condurci alla solitudine.

 
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DAL 2020 TUTTI I NUOVI POLIZIOTTI BRITANNICI DOVRANNO AVERE LA LAUREA

Post n°8878 pubblicato il 15 Dicembre 2016 da psicologiaforense

La polizia britannica cambia volto e sceglie la strada dell'educazione accademica: l'obiettivo è quello di avere, a partire dal 2020, solo agenti con diploma di laurea, come informa oggi la Bbc.

Quest'ultima cita un piano redatto dal College of Policing, l'istituzione che sovrintende all'addestramento e al codice di disciplina degli uomini e delle donne della pubblica sicurezza in Inghilterra e Galles.

La riforma riguarderà tutti i neo-assunti e mira a «modernizzare il servizio», ha fatto eco il National Police Chiefs' Council, sottolineando la volontà di migliorare la preparazione anche culturale dei poliziotti, per renderli più adeguati ai tempi e ai compiti del presente e del futuro.

Attualmente, secondo i dati delle autorità britanniche, circa il 38% di agenti e funzionari di polizia del regno possiede una laurea o un diploma superiore.

 
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QUANDO LA TENEREZZA SI FA VITA

Post n°8877 pubblicato il 15 Dicembre 2016 da psicologiaforense

La tenerezza è la forza più umile, eppure la più potente per cambiare il mondo. La tenerezza non è la virtù del debole; anzi, al contrario, denota fortezza d'animo e capacità di attenzione, di compassione, di vera apertura all'altro, capacità di amare...

L'uomo del terzo millennio si sente onnipotente: è razionale, calcolatore, tecnologico e si dà un gran daffare per produrre tutto con processi di au­tomazione e di computerizzazione. Con questa mentalità, anche quando si è in “vacanza”  si fa fatica a comprende­re la tenerezza; la si giudica un residuo di un'altra epoca, un infan­tilismo, un' espressione femminile, una debolezza  o una callida tecnica di adescamento...   Nella tenerezza non esistono disuguaglianze  e se ve ne sono si cancellano. La tenerezza si manifesta  in gesti e movenze che esprimono felicità per la presenza dell'altro, attenzione, cura, gratitudine, delicatezza, dolcezza.  Ne abbiamo un'immagine nella tenerezza che la madre riversa sul figlio, sia esso sano o bisognoso di cure, buono o cattivo. La sua te­nerezza verso di lui esiste ancora prima che nasca, senza conoscerlo.

 
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