Creato da anna0772 il 06/01/2008
un`italiana in Polonia- anno quindicesimo
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Post n°549 pubblicato il 31 Maggio 2012 da anna0772
So che il tema oggi piu` in voga e` quello del terremoto in Emilia. Non voglio anche io colmare con le mie banalita` la difficolta` e la tristezza di chi in questi giorni si misura con la fragilita` della tecnologia e la potenza della natura e ai quali mi sento anche io vicina. Io voglio invece parlarvi di costruzioni. No perche` qui, da queste parti invece, in questi giorni non si fa che parlare d`altro che di EURO. nel senso di campionati di calcio, ovviamente, che tra piu` o meno una settimana iniziano a far festeggiare il paese. Nel momento in cui hanno saputo che avrebbero ospitato gli europei di calcio, circa tre anni fa, i polacchi presi da euforia, hanno promesso di costruire uno stadio nuovo per ciascuna citta` ospitante cosi come una vera rete autostradale, in Polonia allora assolutamente inesistente. Infatti nel 2009 esisteva solo una breve autostrada tra Katowice e Cracovia (carissima) e qualche altro pezzettino da qualche altra parte ( ad esempio vicino al confine con la Germania). Varsavia era l`unica capitale europea SENZA alcuna autostrada a raggiungerla... Sembra incredibile , pensando che so` alla Salerno - Reggio Calabria in ricostruzione non so da quante decine di anni, ma in tre anni i polacchi ce l`hanno fatta ( tratti costruiti in tre anni in rosso nella cartina a fianco). Ebbene le polemiche di questi giorni sono concentratissime sul fatto che appena 10 giorni fa mancano ancora 20 km dell` autostrada piu` importante la A2 ( appunto che collega Varsavia al resto del mondo) ed e` di oggi la notizia che ce l`hanno fatta, grazie anche al tempo clemente e la famigerata A2 sara` aperta come si deve per l`8 giugno. La prima riflessione e` che la natura , anche se non sembra, alla fine e` sempre lei a decidere su quel che rimane in piedi, su quel che si distrugge e su quel che si ricostruisce. La seconda riflessione e` che quando si costruisce una strada, tutto il lavoro di anni puo` essere inutile se non viene completata fino alla fine: come si fa a percorrere una autostrada senza altre vie di uscita a cui mancano 20 km? Cosi anche della nostra vita: rischiamo l`inutilita` di tutto il percorso se non portiamo a termine la nostra "missione". La vita porta a Dio: se ci fermiamo 20 km prima di raggiungerlo e nel frattempo moriamo di stenti spirituali per strada e` stata una vita sostanzialmente inutile. La terza riflessione e` che ci vuole sempre una buona motivazione per spingere le persone a fare le cose : senza euro pensate che avrebbero fatto tutti sti investimenti e tutto sto sforzo? E che soprattutto ci sarebbero riusciti in tre anni? io credo di no. Fatto sta che oggi la Polonia e` non solo molto piu` bella e moderna ma anche molto piu` percorribile: e poi la mia strada verso casa , in termini di tempismi , sensibilimente mi si accorcia di molto :-) Grazie, Euro.
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Post n°548 pubblicato il 22 Maggio 2012 da anna0772
Anno quindicesimo. E` come una pietra miliare della mia vita l`aprile del 1997: il momento da cui ho cessato di essere italiana per essere "italiana in Polonia" : straniera per i polacchi e non piu` del tutto italiana per gli italiani. Questa mia pietra miliare e` lo spartiacque che divide il "prima" dal "poi" , la destra dalla sinistra, il buono dal cattivo. E` il punto zero dal quale inizio a contare gli anni che passano, che mi serve da faro a ricordarmi perennemente della mia ingenuita`. In questo inizio del quindicesimo anno del mio esilio volontario in questa terra verde dell` est ho accertato che il mio livello massimo di sopportazione di lontananza da casa e` di sei mesi. Dopo i sei mesi inizio a non riuscire a fare piu` fronte alla nostalgia che mi pervade, dipingo nel mio cuore l`Italia a tinte decisamente troppo rosa, sono irascibile, nervosa, concentrata sull`altrove. Perdo il senso del qui e ora, mi faccio prendere dal fatalismo al quale attribuisco erroneamente la causa di quella che invece e` una mia scelta e mi convinco dell` impossibilita` di uscirne ( impressione ovviamente delle piu` illusorie). Solo un breve ritorno " a casa" , in veneto, mi aiuta a riprendere quella voglia e lena necessarie per poter continuare ad essere qui. Solo il ritorno alla realta` Italiana mi aiuta a riequilibrare nella mia testa i "pro" e i "contro" diminuendo di molto il peso di questi ultimi. Non perche` li da voi sia brutto o si stia male. Nonostante i terremoti, Monti e le tasse, il conflitto sociale, la difficolta` di arrivare a fine mese, le corruzioni e gli strapoteri, la tav e le cementificazioni avete una cosa preziosa che magari vi sfugge: la vicinanza di chi vi ama. Che alla fine della fiera e` quello che conta di piu`. In queste relazioni si puo` coltivare quel benessere interiore che magari sfugge per ogni altra condizione "oggettiva" esteriore che peggiora. E` questa la fonte della vera gioia. Non il lavoro fisso , la carriera, i vestiti, le scarpe, la casa e nemmeno il cibo nel desco ma l`amare ed il sentirsi amati. Se ogni sei mesi posso riabbracciare e risentire l`affetto di chi mi ama e che amo , posso anche stare qui, felicemente, fino a quando Dio vorra`. |
Post n°547 pubblicato il 19 Aprile 2012 da anna0772
Sfogo. Perche` a questo serve fondamentalmente l`orecchio amico: ad ascoltare lo sfogo e a dare una visione dei fatti diversa, per permettere all` amico di vedere le cose da un altro punto di vista. L`orecchio amico e` per definizione altro da se`, non coinvolto emozionalmente e se coinvolto ha la giusta dose di freddezza per poter essere almeno un po` oggettivo. Poi, quando ha ascoltato, interviene. Perche` un orecchio muto a che serve? E che ci vuoi fare se i momenti in cui c`e` bisogno dell` ascolto dell` orecchio amico sono piu` di quelli in cui l`orecchio amico si trasforma in cuore con cui gioire? e` cosi. Dopotutto anche i tuoi momenti, in cui tu hai bisogno di un orecchio amico, sono di piu` di quelli in cui vuoi condividere con me una tua gioia, non e`forse cosi? Oggi sei tu, il mio orecchio amico, domani saro` io il tuo. Poi ci sono le giornate come queste in cui se bussi, non trovi nessuno. O forse non trovi nessuno perche` non e` chiaro che stai cercando. Sara` il grigiore o la sensazione di non vedere piu` cosi bene o quei capelli bianchi che sempre piu` numerosi spuntano sulle tempie, oppure il raggiunto livello di saturazione nell` assorbimento dei problemi altrui sul lavoro. Fatto sta che e` cosi. Allora invece che farsi chiudere la gola da questa angoscia che rende pesanti e apatici, sul filo della depressione, si reagisce. Si telefona ad un` amica, poi ad un altra, poi ad un` altra ancora. Sono sicura che se mi lamentassi un po`, l`angoscia mi passerebbe. Ma , chissa` come mai, tutti anno altro di piu` urgente da fare. Sono cordiali e gentili ma visibilmente impegnati a fare altro. Il senso di solitudine allora prende e sbatacchia. Il pensiero scorre velocemente il notes dei legami, passando da quelli che si pensano essere importanti a quelli che di solito disprezziamo, e arriva alla fine li, all` ultimo legame che a questa eta` si considera amico : la mamma. Ma non ero io stessa, non molto tempo fa, a sentirmi soffocare solo all` idea che lei mi chiamasse piu` di una volta la settimana? Non mi pesava con i suoi commenti? Non mi infastidivano le sue osservazioni e i suoi desideri? Ecco oggi avrei voglia di sentire proprio lei: a chi altro potrei raccontare di stupidaggini e di cose importanti con la stessa sottile leggerezza? chi ha desiderio di darmi veramente un consiglio spassionato solo per il "mio" bene, perche` mi ama di un amore disinteressato? Ed e` cosi che a 40 anni chiamo mamma. E non mi sento inferiore per questo, ne` mammona, ne` infantile. Ecco il suo bel viso dietro lo schermo, il sorriso, gli occhiali e quelle rughe che son solo sue. Il tibro della voce porta con se` gia` calore. Che poi non ho da dire nulla di speciale, tranne che, si, mi sento depressa in questa primavera polacca, che nemmeno so io perche`. E lei mi sta ad ascoltare. E basta. Grazie mamma. |
Post n°546 pubblicato il 05 Aprile 2012 da anna0772
Non c`e` niente di piu` fastidioso di una partenza rimandata per colpa altrui... che dire? speriamo che sia comunque una buona pasqua. Auguri di cuore |
Post n°545 pubblicato il 27 Marzo 2012 da anna0772
Ma questo film non ha dato anche a voi la sensazione di essere una pubblicita` spudorata della lega? Che non mi senta mio cognato! potrebbe avvilirsi all` idea che il suo partito abbia bisogno di finanziare di nascosto un film per accattonare qualche voto in piu`... |
Post n°544 pubblicato il 23 Marzo 2012 da anna0772
Arrivo sul luogo dell` appuntamento con il cliente ma lui non e` ancora arrivato. Faccio su e giu` sul marciapiede, cosi per far passare un po` il tempo e non permettere alle gambe che si atrofizzino su questi tacchi cosi scomodi. All` improvviso mi compare davanti un ragazzo che mi chiede " Ho bisogno di chiederle una cosa: ma sono veramente cosi male oggi?" Lo guardo stupita e mi scappa un sorriso. " Mi scusi ma non ho molto tempo oggi per queste cose" . "Ma no, mi ascolti e` che un attimo fa, sa , sono svenuto..." Giro l`angolo frettolosamente dicendo a me` stessa che e` proprio uno strano modo per iniziare una conversazione. L`inventiva ce l`ha, senza dubbio, ma gli effetti sono devastanti: invece che iniziare a parlare scappo a gambe levate. L`incontro dura due ore e finalmente posso tornare in ufficio. Parcheggio. Guardo due giovanotti che camminano sul marciapiedi venendo verso la mia macchina. Uno ha i capelli pieni di brillantina, un mozzicone di sigaretta storto in bocca ed una borsa a tracolla. Apro la portiera della macchina e probabilmente, attirato dal mio sguardo assolutamente casuale, si avvicina e mi dice : Scusi non e` che vorrebbe comprare un profumo rubato dal negozio XXX? No sa e` che mi e` rimasto proprio l`ultimo qui..." RUBATO? e me lo dici cosi? Ora , ragazzo mio, a fare colpo sei riuscito... ma sei sicuro che fosse questo il colpo che desideravi?
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Post n°543 pubblicato il 21 Marzo 2012 da anna0772
A volte si perde il senso delle cose per stare rigidamente attaccati ad un` abitudine oppure ad una forma. Pensando ai vestiti portati dalle suore , con le gonnone lunghissime e il capo coperto dal velo, come centinaia di anni fa, mi ritrovo a pensare che siano un tipico esempio di chi ha favorito la tradizione e la forma a scapito del senso e della sostanza. In epoche in cui tutte le donne andavano in giro con il capo coperto di bisso e con vestiti lunghissimi tutti pizzi e perline (a parte chi non se li poteva permettere ovviamente) gli abiti monacali erano espressione di una volonta` di "semplificazione" dove un vestito nero e un velo bianco senza nessun ornamento da soli gridavano: non e` l`uomo per l`abito ma l`abito per l`uomo! Erano pero` vestiti come li avevano anche le altre donne e le gonnone non le allontanavano dalla societa` e dalla gente... Oggi mi sembra che la tonaca crei come una barriera con le persone "normali" e dipinga a volte insormontabili muri che impediscono alle suore di arrivare li dove Gesu non e` voluto. Oggi penso che , a voler mantenere il senso del tutto, le suore dovrebbero riconvertirsi ai pantaloni di jeans e ad una semplice maglietta per ritornare ad essere "con gli altri" pur in una mantenuta semplicita` delle forme... |
Post n°542 pubblicato il 15 Febbraio 2012 da anna0772
Parlare del tempo certo aiuta. Aiuta a togliersi dall` imbarazzo di dover davvero dire qualcosa senza rimanere con un filo di fastidio per un improvviso buco senza parole. Perche` il tempo e` l`argomento piu` sentito negli ultimi tempi. Soprattuto se reca danni ad altri. Perche` che volete che sia un giorno a -5 e sotto la neve? che volete che siano 10 giorni, 20 giorni, 30 giorni a -15? Sono giorni come tutti gli altri: destinati semplicemente a passare. Ogni giorno ha il suo colore: il rosso della passione, il verde della speranza, l`azzurrino cerulo di un pungolo di solitudine . E il tempo? beh , il tempo e` quello che e`: un contorno che influisce solo sulla luminosita` del colore della giornata. Il fatto di non poter fare una doccia da piu` di 20 giorni per via dei soliti tubi congelati ma di doversi lavare a pezzi, il dove chiedere aiuto al vicino quando la mattina la batteria della macchina non ne vuol sapere di partire, lo strato di ghiaccio formatosi nel pavimento del garage non cambiano la sostanza della vita che e` fatta come al solito di pensieri e di emozioni altri e diversi. I polacchi guardano con una certa ironia alle notizie di neve e disagi che arrivano dall` Italia e si stupiscono di questo gran baccano per una cosa che a queste latitudini e` assolutamente normale, d`inverno. E la constatazione che tutti fanno qui e`: non e` il tempo ad essere particolarmente rigido, sono gli italiani a non essere preparati: le case sono poco isolate e mal riscaldate, non hanno sale a sufficenza per le strade, non ci sono spazzaneve in ogni citta`, molte macchine non hanno le ruote da neve e poi nessuno va a buttare giu` quella che, pesante, si accumula sui tetti .... Del resto come essere preparati quando in Italia le nevicate sono cosa rara? Anche io nella vita alle volte mi sento impreparata, quando un evento mi sorprende scompigliano la mia ordinata quotidianita`. Invece che paralizzarmi nell` incapacita` di affrontarlo forse dovrei guardare a chi, nella situazione inattesa, ci e` gia` stato e ha trovato i mezzi per superarlo.
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Post n°541 pubblicato il 04 Gennaio 2012 da anna0772
Avvicinandomi alla porta di casa guardo il cielo: dietro le nuvole rade e` carico di stelle brillanti. Quando allungo la mano per inserire la chiave che ho tirato fuori dalla tasca pero` la fotocellula mi scopre, ed improvvisamente, dall` alto , mi "illumina". Mai illuminazione porto` con se` cosi intenso buio, cancellando agli occhi la possibilita` di vedere le stelle. Misera luce fioca, che riempie il mio temporaneo mondo, solo per il fatto di essere troppo vicina. |
Post n°540 pubblicato il 21 Dicembre 2011 da anna0772
Quest` anno e` arrivata con un certo ritardo. La democratica bianca. Democratica e` senza dubbio perche` cade ovunque: sui giusti e sugli ingiusti, sui tetti come sulle persone, sui campi poveri e spogli come sui giardini dei ricchi che si riparano dal mondo filmandolo con una telecamera, sugli affanni di chi si trascina al lavoro e sui desideri di chi un lavoro non ce l`ha. Neve. Riga il viso di chi passeggia e poi vola via. Come chi si affaccia alla nostra vita suggerendo emozioni nascoste per poi scivolare nell` inconscio di notti turbate da pensieri che durante il giorno ci affanniamo a scacciare via. Kamil quest` anno nella recita di natale ha impersonato lucifero. E` stato un lucifero tremendamente convincente: freddo, crudele, beffardo, edonista e soprattutto assolutamente apparentemente innocuo. Poco importava che avesse piccole corna o una coda di stoffa spelacchiata : il solo tono della voce faceva venire i brividi, soprattutto a me che sono la madre. Beata me, che son turbata e messa alla prova. Beata me, che sono sfiduciata e triste. Beata me quando mi sento fragile, indifesa, piena di mancanze. Beata me, perche` quando mi vedo come realmente sono ho la possibilita` di sentirmi veramente amata: non amata per quello che faccio e per quanto di buono c`e` in me, ma perche` semplicemente sono.
Questo e` Natale: quando Lui ti bacia con sguardo d`amore mentre tu ti senti morire. |
Post n°539 pubblicato il 05 Dicembre 2011 da anna0772
Il senso di un apparato riproduttore e` che svolga, prima o poi, la sua funzione. A riprodursi in questo caso avrebbe dovuto essere il mucchietto di razza bassotta che mi sta da due anni in qua sempre appiccicato ai piedi. Le gravidanze isteriche nel giro di due anni sono state quattro, cioe` tante quante le effettive possibilita` di moltiplicarsi. E sono durature ( da due a tre mesi di media). Il che significa niente coccole al cane per un tempo lunghissimo: niente coccole ad un cane che si vede sofferente, pieno di latte e di desiderio di maternita`. Durante l`ultima, particolarmente dura, perche` per far andare via il latte le abbiamo dovuto dare uno sciroppo che per due giorni l`ha ridotta uno straccio per via del vomito continuo ho deciso: piu` magnanimo e` sterilizzarla visto che la prospettiva di farla cucciolare e` priva di alcun sensoe praticamente difficile che si realizzi. Il vetrinario sostiene che e` una necessita` se si vogliono evitare problemi di salute molto piu` gravi . Eppure per quanto l`abbia pensata e ripensata, analizzata, sofferta, questa decisione mi e` comunque pesata molto. Portarla consapevolmente a far "tagliare", ad imbottire di bromuro, tranquillanti antibioticio, a toglierle per sempre la possibilita` di essere madre...e` cosa veramente pesantissima. Soprattutto quando ho dovuto tenerla io perche` le mettessero la flebo e l`ho sentita rilassarsi tra le mie braccia e diventare sempre piu` pesante sotto l`effetto del relanio. Sembra si sia ripresa molto bene. Dopo 5 ore gia` camminava. Barcollante ma camminava. Nessuna donna sarebbe ingrado di fare tanto. Eppure nonostante sia andato tutto bene un certo rimorso, qui da qualche parte, non vuole lasciarmi.
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Post n°538 pubblicato il 28 Novembre 2011 da anna0772
Una valigia che sembra da viaggio nasconde un grammofono. Chissa` dove l`hanno trovato. Sicuramente in un qualche mercatino delle pulci di Cracovia. Il grammofono e` a manovella. Bisogna girare parecchio perche` il disco giri, ma quando lo fa come si deve e la puntina inizia a graffiare il vinile, cosi spesso da sembrare una coltre di asfalto, non riesco a nascondere la meraviglia. Il suono e` sporco. Sporco come le case, come le nuvole, come questo inverno senza neve . Sembra stia per spezzare le orecchie tanto e` acuto. E poi , tra un brusio ed un altro, si fa avanti un altro suono, un sussurro, una voce splendida: e` musica vera. Basta poco per sentirsi di nuovo ad inizio secolo, per immaginarsi un prato, una giornata di sole, un vestito di crinoline un po` lungo, un cestino pieno di leccornie e la valigia dall` interno di velluto rosso che suona. Nelle case delle persone piu` diverse si possono trovare le cose piu` disparate ed interessanti. Bisogna solo avere gli occhi aperti e, a volte, bisogna anche sapersi lasciare trasportare. Chi e` della citta` infatti sa sempre dove sono le cose da vedere: da quattordici anni vivo in Polonia ad encora non avevo visto la fabbrica di Schindler, trasformata in museo, dove all` entrata ci sono le foto vere di chi si e` fortunatamente trovato nella "Schindler list"... non avevo assaggiato una vera "salsiccia sa passeggio"... non avevo mai visto i "mercatini di natale" di Cracovia. Ebbene si Eric, mi ero sbagliata. I mercatino ci sono anche qui :-) |
Post n°537 pubblicato il 12 Novembre 2011 da anna0772
http://youtu.be/YER7bbmnQvU |
Post n°536 pubblicato il 06 Novembre 2011 da anna0772
Caro nonno, dove ti sei nascosto? Se la memoria non mi inganna , una volta scesi dal vaporetto, mettendo il piede sull` isola di san Michele dovresti essere qui da qualche parte a destra.. Dopo 14 anni ti cerco. Non per cattiveria e` passato cosi danto tempo dall` ultima volta che ci siamo visti, ma perche` vivendo a piu` di mille chilometri da qui ogni volta che di sfuggita riesco a mettere piede sul suolo patrio l`amore per i vivi mi trattiene. Oggi no: oggi che e` il giorno dei morti, e` il tuo giorno. Vengo da te. La memoria pero` e` fallace: mi ricordo vagamente che sei all` inizio del campo ed una "O" mi ronza nella testa. Il campo "O" pero` non e` il primo e qui ci sono un mare di tombe..Ma quando e` morta tutta questa gente? I ragazzi la prendono come una sfida: su, chi primo trova Luigi Rossi, con i baffi, morto verso il 97 vince un premio. Anche io e lui ti cerchiamo: io con il lumino che ti abbiamo portato dalla Polonia, lui con un fiore fresco comprato qui in Italia. Oktawian trova un Luigi Rossi, ma no, non e` lui. "Ma sei sicura che non sia lui? ma guarda bene..." Ma no, che vi dico che non e` lui, io mio nonno lo conosco bene! e poi questo qui non ha nemmeno i baffi..." Dopo due ore di ricerche decido di chiamare i familiari e nell` ordine chiamo papa`, mia zia, mio cugino, mia sorella ...ma niente... Chi si ricorda piu` in che campo e` stato sepolto? I bambini sono sfiniti e in un gradone , seduti per terra, decidono di lasciar perdere il premio. Anche io dopo aver fatto avanti ed indietro non solo tutto il campo O ma anche tutti quelli vicini, decido di arrendermi: " Facciamo cosi Rafal , mettiamo il lumino sopra una tomba poco curata, abbandonata e preghiamo per il nonno......io non ce la faccio piu`..." "Ma no, siamo venuti fino a qui , non arrendiamoci". Ero andata anche a cercare l`ufficio informazioni, ma, forse per la stanchezza, nemmeno quello avevo trovato. Dopo un` altra mezz`ora di ricerche infruttuose decidiamo di tornare. Torniamo pero` dopo aver cercato, questa volta tutti insieme, l`ufficio informazioni. Eccolo qui. E` in una parte angusta e lontana del cimitero, ma per fortuna c`e`. Il PC ci aiuta li dove la memoria nulla potuto fare. I bimbi corrono con il foglietto in mano con su scritte le indicazioni per trovare una tomba che non c`e`. Eccoti nonno finalmente! Come ti sei nascosto bene :-) |
Post n°535 pubblicato il 14 Ottobre 2011 da anna0772
Primo mese di piu` stretta convivenza. O forse sono solo tre settimane, poco importa. Ogni giorno e` buono per tirare un po` le somme e per chiedersi a bassa voce se va tutto bene e per rispondersi che si, per ora si, va tutto bene. Dopo tre settimane, sara` anche per la complicita` di uno stato di salute che va progressivamente migliorando, mi sono talmente abituata ad averlo costantemente per casa che non ricordo piu` di come stavo quando non c`era. Quando andava e veniva da casa sua a casa mia, nei momenti di "vuoto" di lui , mi assalivano dubbi e paure, pensieri negativi, desolazioni. Ogni "ritorno" era uno sforzo per riabituarsi ad una quotidianita` incostante. Da tre settimane invece non ho paure, non ho dubbi ne` pensieri. Vivo nel "qui ed ora" nell` oggi di una serena prevedibilita`. C`e`. C`e` oggi. Ci sara` domani e anche dopodomani ... e fa piacere questa prevedibilita`. L`autunno che arriva sembra meno freddo, per via di questa vicinanza.
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Post n°534 pubblicato il 29 Settembre 2011 da anna0772
Nell` era di internet andare da un medico senza sapere prima quali opinioni hanno gli altri sul medico stesso e` un po` retro`. Pensare che i medici che lavorano sia in strutture pubbliche che private trattino i pazienti "privati paganti" allo stesso modo di quelli della mutua e` anche un po` retro`. Eppure io a volte mi faccio prendere da un` ingenuita` endemica e mi affido al primo che capita ( la dottoressa dell `altro ieri), la dottoressa della mutua appunto, che pero` ha anche il suo studio privato. La visita mi ha dato sensazioni decisamente negative: uno sguardo di ghiaccio ad accogliermi, una sbrigatezza facilona nelle domande, un`insofferenza malcelata per la mia presenza in ambulatorio, il rifiuto di leggere altre carte che le davano lo "storico" della mia situazione che non fossero l`ultimo pap test e una visita "fisiologica" tra le meno delicate che io abbia mai sperimentato. Il vivere con qualcun`altro di adulto ha dei buoni vantaggi: perche` la sera si possono dividere le preoocupazioni e scambiare opinioni e sensazioni . La nostra ottica interna a volte e` condita di cosi tante emozioni e sensazioni che nemmeno volendolo siamo in grado di pensare e ragionare freddamente come se i nostri "mali" riguardassero altri. Dire qualcosa ad alta voce "buttando fuori" le emozioni ci permette di vedere i nostri problemi per quelli che realmente sono e magari cosi, da soli , siamo in grado di trovare pure la soluzione. Fortuna che il mio Lui non e` cosi retro`. E cosi mano al PC abbiamo verificato tutti i forum che parlavano della famigerata dottoressa che e` risultata avere piu` commenti negativi che Berlusconi processi in corso. E non solo le mie sensazioni combaciavano perfettamente con le descrizioni di numerosissime altre donne , ma molti commenti riportavano anche fatti specifici sulla incapacita` e scarsa professionalita` della suddetta che mi ha portato a decidere di fare , prima di farmi tagliare, una verifica da altri, questa volta vestendo le vesti del paziente privato pagante. Chissa` perche` pero` per dare credito a quello che sento devo prima leggerlo nei mille commenti di altri. |
Post n°533 pubblicato il 28 Settembre 2011 da anna0772
La paura si nasconde dietro l`angolo. Si nasconde dentro il foglio dei risultati di un pap test. Ora non e` che siano dichiaratamente cattivi, questi risultati. Sono vaghi nelle descrizioni ma imperanti nelle conclusioni: devi sottoporti ad altri esami. Questa volta non nelle condizioni soft di un laboratorio ma nelle sale umide e poco luminose di un ospedale, non per il tempo di un prelievo fugace, ma in anestesia totale per chissa` quanti giorni. E pensare che gia` dopodomani ho in programma la gastroscopia a causa dei residui di un male ignoto portato da chissa` dove, forse dalla tailandia ( che non c`entra niente con l`altro) . Che gia` mi da abbastanza pensieri sta cosa.... Gastroscopia per la quale posso scegliere se fare con o senza anestesia (a mio costo perche` l`anestesia per la gastroscopia qui la mutua non la passa). Che ovviamente sarebbe meglio fare in anestesia ( locale) ma che se scelgo anestesia sono poi bloccata quanto a guida: e chi lo va a prendere il bimbo a scuola (che lo danno solo ai genitori)? Venerdi e` giorno in cui kamil e` con me quindi non c`e` scelta: gastroscopia senza anestesia e quest` altra schifezza magari a meta` ottobre, con anestesia. Che dirvi? ho semplicemente paura. |
Post n°532 pubblicato il 26 Settembre 2011 da anna0772
Nella notte dei teatri un piccolo bus ti attende all`uscita. Ti porta in un altro teatro e poi in un altro e poi in un altro ancora, per riportarti alla fine esattamente li da dove sei partita. Nella notte dei teatri non solo il costo dei biglietti e` bassissimo ma la varieta` di spettacoli organizzati, davanti e dentro i teatri stessi , e` impressionante. La notte dei teatri inizia gia` alle 18.00 con gli spettacoli su strada che richiamano soprattutto i bambini sotto le magiche onde di un finto mare in tempesta. Bambini pitturati come pirati sui visi sorridenti , bambini allegri, bambini emozionati. Tantissimi bambini. Nella notte dei teatri dopo lo spettacolo si possono visitare i camerini, le sale delle costumiste e il parco luci . Insomma si e` condotti per mano in un mondo incantato, forse un po` retro` e soprattutto si puo` gustare un buonissimo caffe`, ovviamente al bar del teatro ;-) |
Post n°531 pubblicato il 20 Settembre 2011 da anna0772
Mettere le mani avanti sempre e comunque. Nel concreto non fare assolutamente nulla, nemmeno se richiesto. Stare fermi in un` immobilita` surreale per vedere che succede. E che potra` mai succedere? Al massimo qualche camicia di troppo in casa ingombrera` il cestone delle cose sporche, qualche governo in piu` cadra` surclassato dai debiti, qualche banca mandera` a casa i suoi dipendenti e bon. Che sara` mai? Vivremo senza servizi pubblici? Ma quali servizi pubblici mi chiedo io? Quelli della salute, dove tanto il tiket lo si paga lo stesso e quando ti fanno un` operazione rischi di ritrovarti qualche ferretto nella pancia ? Quelli della scuola dove tutti i trota di turno vanno avanti anche se hanno la zucca vuota e dove in gita si va comunque a spese dei genitori? Senza gli autobus per i quali paghiamo comunque i biglietti? Senza chi pulisce le strade che tanto Napoli affonda comunque in un mare di spazzatura? Senza anagrafe, che tanto ci hanno gia` pensato a non far nulla con la storia delle autocertificazioni? Senza Polizia che corrompe piu` che tutelare? Senza tutti i politici da sostenere economicamente a livello nazionale, regionale, provinciale, comunale.... oh.. che perdita !! Ritorneremo ad andare in giro a piedi, perche` la benzina costa troppo e cosi magari per strada potremmo di nuovo incontrare qualcuno e fermarci a fare due chiacchiere... non lavoreremo piu` di notte e riguadagneremo il sonno che ci hanno tolto imprenditori che per il dio denaro fanno lavorare ( gli altri) anche quando tutti dormono, ritorneremo ad andare a comprare le cose dai contadini , che diventeranno piu` abbienti, senza i mille intermediari che ci dividono da loro, torneremo al baratto, senza piu` banche con le quali indebitarsi fino all` osso del collo. Lavori come l`arrotino, l`ombrellaio, il calzolaio, il panettiere il macellaio ritorneranno in auge . Insomma nel profondo del medioevo futuro ci dovremo totalmente reinventare e riconsiderare pesantemente le cose che abbiamo considerato come importanti. Nel medioevo futuro saranno importanti cose come la casa, la terra, gli animali, le buone relazioni fra gli esseri umani. Io mi daro` alla coltivazione del` orto. Qui vengono bene le patate.... e voi, che farete nel medioevo futuro?
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Post n°530 pubblicato il 02 Settembre 2011 da anna0772
Che poi le tentazioni mica vengono quando tutto e` a posto... quando uno e` tronfio e soddisfatto, pieno, vicino, al caldo, in un ambiente sicuro... Loro no, vengono ed attaccano quando fa emotivamente freddo, quando ci si sente soli, depressi, svogliati, malati, insicuri....eccole li che arrivano. E mica hanno colori sgargianti: non si vogliono fare riconoscere. Si nascondono tra nostri pensieri facendosi simili a loro e si insinuano tra i mille altri che scorrono nel loro fluire quotidiano nel nostro cervello. Sono pensieri prima radi, poi sempre piu` pressanti. Si scopre che sono tentazione dal fatto che portano con se` il gelo dell` inquietudine e il fastidio di un turbamento sottile. Le tentazioni non portano serenita` e pace ma turbano. E per combatterle bisogna saperle riconoscere. "Combatterle , e perche`?" dite voi. Perche` come turbano la serenita e l`armonia di un` anima quando si presentano, se ascoltate, sono in grado di distruggere la vita di una persona. E chi vorrebbe mai distruggersi la vita? |
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