Creato da blogiulia il 18/01/2008

Solo Cinema

Un blog dedicato unicamente al cinema e ai film

UTENTI ONLINE

counter
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

TAG

 

FACEBOOK

 
 

 

 

Io & Marley (David Frankel, 2008)

Post n°101 pubblicato il 21 Aprile 2009 da blogiulia
 

Locandina Io&Marley

Una coppia sposata che decide di avere un figlio, nell'attesa compra un cane per fare le prove.

Marley è il cane peggiore del mondo! In realtà qualsiasi Labrador può definirsi il cane peggiore del mondo... e contemporaneamente il cane migliore!
Questo film, tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di John Grogan, racconta proprio cosa voglia dire vivere con un Labrador in casa. Siamo lontani dai catastrofici Beethoven, qui si racconta tutto quello che ognuno di noi ha visto avendo un cucciolo in casa. E' proprio questa la forza del film: coinvolge perché è realistico. Racconta bene quanto i nostri amici domestici possano essere insostituibili, come diventino immediatamente parte della famiglia, come possano essere intollerabili in alcuni momenti (soprattutto da piccoli) e quanto sia doloroso distaccarsene.
Inutile confessare che sono uscita dalla sala in preda ad una crisi di pianto mai vista prima!

Voto 7

 
 
 

Diverso da chi? (Umberto Carteni, 2008)

Post n°100 pubblicato il 08 Aprile 2009 da blogiulia
 

locandina diverso da chi?

Piero, un giovane politico gay, viene affiancato nella corsa all'elezione di sindaco di una città del nordest dalla conservatrice Adele. L'incontro inizialmente aggressivo si trasformerà in un'attrazione sessuale reciproca.

Un film davvero azzeccato in questo periodo storico-politico italiano. Coppie di fatto? Diritti ai gay? Destra conservatrice? Sinistra progressista?
Carteni mette dentro un po' tutto, shakera  e serve una commedia con i toni della farsa teatrale. Da un lato la descrizione dell'ambiente politico italiano, un po' confuso, fortemente centrista, alla ricerca del consenso forzato; dall'altro la vicenda sentimentale fatta di equivoci, tradimenti e confusa identità sessuale.
La commedia è molto piacevole e fluida anche se la conclusione non è delle migliori.
La coppia Gerini-Argentero funziona davvero bene, è affiatata e credibile. Luca Argentero, poi (concedetemelo) si dimostra l'attore italiano più figo!!

Voto 7

Trailer

 
 
 

La matassa (G. Avellino, S. Ficarra, V. Picone, 2009)

Post n°99 pubblicato il 08 Aprile 2009 da blogiulia
 
Tag: Comico

locandina la matassa

Da quando è uscito nei cinema a Palermo non si parla d'altro. Tutti, e dico proprio tutti, hanno visto o a presto vedranno La matassa. Anche chi va al cinema una volta all'anno, chi una volta ogni decennio o ogni lustro, non può perdere l'ultimo film dei palermitani Ficarra&Picone.
Bene, io ero una quelli che invece se lo sarebbero perso volentieri. Non perché i due non siano divertenti, anzi le loro gag televisive mi fanno molto ridere, ma perché i due film precedentemente usciti (Nati stanchi e Il 7 e l'8) erano stati una vera delusione.
Eravamo usciti per vedere Due partite ma in quel solitario giovedì sera, io ed il mio fidanzato eravamo gli unici due paganti: niente spettacolo! Che fare? A due passi davano proprio La matassa e lì non c'era pericolo di essere da soli. Sala piena, grandissima caciara, sonore risate!
Il film è stato una piacevole sorpresa. Per la prima volta dopo anni ho visto un film comico la cui sceneggiatura non è assoggettata alle gag (vedi il pessimo Il cosmo sul comò di Aldo, Giovanni e Giacomo). La storia regge bene a prescindere dall'accresciuta bravura dei due protagonisti. Ficarra&Picone si confermano due grandi comici, capaci di rendere ogni battuta naturale. Nessuna forzatura. Da notare, poi, l'ottimo cast di attori tutti perfettamente in parte.
Anche se non siete palermitani, vedetelo, vi farete quattro risate!

Voto 7

Trailer

 
 
 

Gran Torino (Clint Eastwood, 2008)

Post n°98 pubblicato il 19 Marzo 2009 da blogiulia
 

Locandina Gran Torino

Un veterano della guerra in Korea, Walt Kowalski (Clint Eastwood), si ritrova unico americano ad abitare un quartiere periferico ormai multietnico.

Il vecchio Clint torna davati la macchina da presa. Dopo Flags of our fathers/Lettere da Iwo Jima e Changeling torna ad interpretare il protagonista di un suo film. Sceglie di rappresentare un uomo anziano, provato dalla vita e dalla morte, intollerante, razzista e arcigno. Un uomo d'altri tempi che nasconde dietro una ruvida corteccia tutta la sua fragile solitudine. Eastwood racconta la guerra, il rapporto con una società che cambia, il rapporto con la morte e con la famiglia. Racconta una nuova america, che un vecchio brontolone ha difficoltà ad accettare.
Eastwood confeziona, come sempre, un film ben fatto: bella la fotografia, bella la sceneggiatura; e questa volta si lascia andare a qualche nota ironica che rende il tutto più leggero.
Vi consiglio di vederlo!

Voto 7.5

Trailer

 
 
 

The Wrestler (Darren Aronofsky, 2009)

Post n°96 pubblicato il 09 Marzo 2009 da blogiulia
 

Locandina The Wrestler

Negli anni '80 Randy "The Ram" Robinson era un eroe del wrestling all'apice della carriera. A venti anni di distanza lavora in un grande magazzino e pratica la lotta nei fine settimana per la gioia dei (pochi) fan che gli sono rimasti.

Comincio subito col dire che alcune volte non capisco le scelte dei grandi festival del cinema. Spesso non incontrano il favore del pubblico, altre volte sì. Questa è una di quelle volte in cui sembra che il film sia piaciuto anche al pubblico... ma non a me. So di essere controtendenza e non vi nego che un po' mi dispiace. Sentirsi in accordo con i grandi critici del cinema è un onore. Mi è capitato con I segreti di Brokeback Mountain o con The Millionaire, o con Forrest Gump, o con Pulp Fiction. Questa volta non è successo e vorrei spiegarvi perché.
La prima parte del film mostra la vita da wrestler professionista di Randy: una vita da sbandato, drogato dalla folla, dalla fama, pompato dagli ormoni, "un pezzo di carne maciullata" che combatte ancora sul ring nonostante l'età. La rappresentazione quasi distaccata di un'esistenza borderline, fatta di una violenza finta nel movente ma reale nel dolore fisico. Un'esistenza condivisa da Cassidy (una Marisa Tomei davvero brava), la spogliarellista di un night - non troppo apprezzata dai clienti perché non più giovanissima - che sogna una vita diversa insieme al figlio di 9 anni.
Aronofsky mette in scena questa premessa con il distacco quasi documentaristico della camera a mano, che simula la presenza di un soggetto presente e osservante ma esterno. Questo significa, inevitabilmente, che per la prima mezzora lo spettatore è costretto a seguire un'enorme immagine traballante. Capisco le intenzioni del regista, ma non capisco come non si possa tenere conto del fastidio oggettivo che ciò arrechi.
Nella prima parte, inoltre, sono concentrate le scene più violente del film, in cui Randy affronta degli incontri ai limiti dell'umano. L'effetto disgusto è forte e rimane incubato nello spettatore fino alla fine, togliendo la possibilità di appezzare le scene più emotivamente toccanti e il risvolto psicologico che la seconda parte del film tenta di affrontare.
Il secondo tempo, infatti, evidenzia l'alienazione sociale di Randy, la sua solitudine e l'impossibilità per lui di vivere una vita lontano dal wrestling. Qualsiasi tentativo di riscatto è concesso soltanto al Randy lottatore di wrestling e non al Robinson padre, commesso di un supermercato o amante.
Questa parte, potenzialmente interessante, finisce per scadere in evidenti luoghi comuni già più volte trattati dal cinema: il padre assente e disattento, la brava madre che di notte si trasforma nella provocante spogliarellista...
Se all'inizio il disgusto era dato dalle scene violente, adesso il disgusto si era spostato sulla società americana: orrende folle inneggianti alla violenza, squallidi consumatori di cibi nauseabondi.
Altro discorso merita l'interpretazione di Mickey Rourke. Anche in questo caso, acclamato, premiato (Golden Globe), dichiarato finalmente risorto... davvero incomprensibile la capacità di scovare un'emozione o un'interpretazione degna di nota nell'ammasso informe che è il volto di quest'uomo. Anche solo distinguere le lacrime che sgorgano dagli occhi ridotti a due fessure è stata per me un'impresa impossibile.
Bella la canzone sui titoli di coda di Bruce Spingsteen premiata con il Golden Globe. Almeno su questo sono d'accordo.

Voto 4.5

Trailer

 
 
 

AREA PERSONALE

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: blogiulia
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Etā: 41
Prov: PA
 

SOLO CINEMA SU FB!

NEWS CINEMA BY ANSA

Caricamento...
 

BOX OFFICE ITALIA

OGGI AL CINEMA

Caricamento...
 

PROSSIMAMENTE AL CINEMA

Caricamento...
 
Citazioni nei Blog Amici: 12
 

ULTIMI COMMENTI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

strong_passionjean29ocarlinosole713tipinotgiansartorettoqueen600sasacinemanv.fruscionetaintlessbal_zacsimonarivettaapetta68superValeryWIDE_RED
 
 

QUESTO BLOG č ISCRITTO SU...

BlogItalia.it - La directory italiana dei blog 

 

PAGE RANK

Check Google Page Rank

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963