Creato da starbluesjony87 il 09/12/2006

Jonny O' Riley Style

Blog di puro rock anni '60-'70 e...oltre!!

 

 

IL RITORNO...

Post n°80 pubblicato il 06 Novembre 2011 da starbluesjony87

 

-Ciao a tutti, ragazzi miei..perdonate la mia latitanza da questo blog, ma nell'ultimo anno solare ho avuto il mio bel da fare tra università e altri miei impegni importanti!! Prometto, comunque, di rifarmi vivo uno di questi giorni e di deliziarvi con uno dei miei post, dedicati ovviamente agli album più influenti del Rock!! STAY TUNED e a presto dal vostro Jonny!!  

 

 


 
 
 

I'M BACK...

Post n°79 pubblicato il 01 Aprile 2010 da starbluesjony87

I'M BACK...

 

 

-Salve a tutti ragazzi miei, sostenitori di questo mio blog, come va? E' da un sacco di tempo che non ci siamo più messi in contatto..in questi ultimi tempi sono stato impicciato con alcuni impegni che mi hanno tenuto sulla corda fino ad oggi..ovviamente conto di tornare al più presto con le mie recensioni, nella speranza che esse possano tornare di interesse per tutti voi appassionati di Rock a 360 gradi...


Comunque, tanto per smorzare un po' l'attesa vi butto giù una piccola mia considerazione, maturata in tutti questi mesi di 'assenza': cos'è che secondo voi rende così speciale l' "universo" Rock rispetto agli altri generi comunque rispettabili? In attesa delle vostre eventuali considerazioni, vi mando il mio più affettuoso saluto nella speranza di ritornare prestissimo tra voi...e come di consueto ROCK ON!!!


 


 
 
 

JOHN MAYALL - BLUES BREAKERS WITH ERIC CLAPTON (1965)

Post n°78 pubblicato il 15 Novembre 2009 da starbluesjony87

JOHN MAYALL - BLUES BREAKERS WITH ERIC CLAPTON (1965):

 


 

-John Mayall (Macclesville, 29 novembre 1933), considerato dai più come il padrino per antonomasia del cosiddetto British Blues, rivisitazione originale in chiave 'bianca' del blues nero di oltreoceano, dopo il fiacco debutto con il suo album live John Mayall Plays John Mayall del 1964, decide di ingaggiare nella sua famosa band, i celebri Blues Breakers (fucina di numerosi talenti, su tutti il bassista John McVie, futuro componente dei Fleetwood Mac di Peter Brown prima (sempre ex-Blues Breaker) e la pianista Christine Stack poi), il più importante astro nascente della chitarra blues/rock dell'epoca, appena reduce dall'esperienza breve ma intensa dei Yardbirds: il nostro caro amico Eric Clapton.

Ecco che così, intorno alla sua figura, si viene a creare un album unico nel suo genere intitolato per l'occasione Blues Breakers with Eric Clapton, che oltre a rappresentare in primis un saggio delle notevoli capacità di improvvisazione di Clapton, scardina completamente i canoni del tradizionale blues, rivisitati maniera assolutamente unica e originale dal nostro tandem.

 

 

 

 

-Una dimostrazione di cotanta esplosività artistica ci viene offerta dall'iniziale All My Love di Otis Rush, dominata dall'assolo centrale di chitarra, così come nella strumentale Hideaway in cui sempre la chitarra rivaleggia conla tastiera Hammond del pluristumentista Mayall. Seguono poi classici del repertorio blues, scritti invece da Mayall, come Another Man, dedica a un uomo morto ingiustamente in guerra, e la movimentata Parchman Farm in cui prevale su tutti, invece, il suono dell'armonica a bocca.

Segue poi la riproposizione con piano e chitarra del classico blues di Robert Johnson Ramblin' On My Mind, futuro cavallo di battaglia di Clapton sia per le sue esibizioni elettriche che acustiche, e sopratutto la velocissima Steppin' Out con in primissimo piano le (solite) improvvisazioni claptoniane.

 

 

 

 

 

Un album di fondamentale importanza, in conclusione, che mette in risalto ancora una volta i notevoli numeri di Clapton, destinato, da lì a poco, verso altrettanti fruttuosi lidi, in primis con i Cream, al fianco di altri 2 'pesi massimi' del calibro di Jack Bruce e Ginger Baker. Un saluto e alla prossima recensione!! ROCK ON DUDES!!

 

 

 

 

 

Tracklist: All Your Love / Hideaway / Little Girl / Another Girl / Double Crossin' Time / What'd Say / Key To Love / Parchman Farm / Have You Heard / Ramblin' On My Mind / Steppin' Out / It Ain't Right.


 
 
 

ERIC CLAPTON & STEVE WINWOOD - LIVE FROM MADISON SQUARE GARDEN (2009)

Post n°77 pubblicato il 23 Ottobre 2009 da starbluesjony87

ERIC CLAPTON & STEVE WINWOOD - LIVE FROM MADISON SQUARE GARDEN (2009):

 

 

 

 

-Ciao ragazzi!! Eccomi di ritorno, dopo moltissimo tempo quando tra motivi miei personali (fortunatamente superati) e altre faccende ho dovuto sospendere tutto quanto per darmi modo di rimettermi in sesto e di riorganizzare nuovamente le idee per questo blog.

Quindi, ricominciamo subito la nostra avventura, parlando quest'oggi di un album uscito all'inizio di quest'anno e che vede come protagonisti 2 mostri sacri del Rock mondiale: i nostri vecchi amici Eric Clapton e Steve Winwood, riunitosi per l'occasione per commemorare il 40 anni dalla nascita dei celeberrimi Blind Faith di cui entrambi sono considerati i principali fondatori (e con di spalla l'ex-Cream Ginger Baker e il bassista Rick Gretch).

Così, il doppio album, prodotto live presso il celeberrimo Madison Square Garden di New York, rappresenta un riproposizione di famossime canzone, pescate dai vari repertori di Clapton, Winwood, ma anche dei Traffic, dei Blind Faith, di J.J.Cale (taletuoso collega di Clapton) e, addirittura di Hendrix il tutto riprodotto con la massima maestria e densità.

 

 

-Una dimostrazione di tutto ciò la avvertiamo chiaramente già dal primo disco, in cui spiccano su tutti il rifacimento di Them Changes di Buddy Miles con una versione non del tutto dissimile da quella della Band Of Gypsys di Hendrix, seguita da Glad dei Traffic in cui la parte originaria di sax viene egregiamente rimpiazzata dalla chitarra e dalla tastiera e dall'intenso blues di Double Trouble di Otis Rush con in primo piano la solita, magistrale chitarra di Clapton. Invece, il secondo album vede in particolare la presenza di 2 celebri cover pescate dal repertorio di Hendrix: Little Wing e, in particolar modo, la mistica Voodoo Chile qui riprodotta in maniera assolutamente originale e innovativa, pur comunque nel pienissimo rispetto del linguaggio rigorosamente blues dell'originale.

 

 

 

-Seguono poi le godibilissime prove individuali rispettivamente di Clapton in Rambling On My Mind di Robert Johnson e di Winwood in Georgia On My Mind e infine la magica Dear Mr.Fantasy, a mio avviso, miglior pezzo dell'album, inframezzata da assoli di chitarra e tastiera.

Un album molto intenso, insomma, che mette in luce qualora ne fosse stato ancora necessario il talento immarcescibile di questi 2 autentici totem del Rock, i quali, in barba alla loro non più giovane età, sono ancora in grado di dire dignitosamente la loro all'interno del grande universo che a loro appartiene!

Un saluto dal vostro Jonny e alla prossima!! ROCK ON!!

 

 

 

 

Tracklist: (Cd1) Had To Cry Today / Low Down / Them Changes / Forever Man / Sleeping In The Ground / Presence Of The Lord / Glad / Well All Right / Double Trouble / Pearly Queen / Tell The Truth / No Face, No Name, No Number.

(Cd2) After Midnight / Split Decision / Rambling On My Mind / Georgia On My Mind / Little Wing / Voodoo Chile / Can't Find My Way Home / Dear Mr.Fantasy / Cocaine.



 
 
 

LED ZEPPELIN - LED ZEPPELIN III (1970)

Post n°76 pubblicato il 06 Aprile 2009 da starbluesjony87

LED ZEPPELIN - LED ZEPPELIN III (1970)

 

 

 

 

-Il 1970 rappresenta uno dei momenti decisivi della storia dei Led Zeppelin: infatti, dopo un fulminante inizio caratterizzato dai 2 primi album, Page e soci decidono di dare una svolta alla propria carriera trasferendosi nella località agreste di Bron-Y-Aur, in terra di Galles, dove cominciarono a sperimentare nuove sonorità che dal consueto Hard Rock prendevano altre direzioni verso il Blues, il Folk e addirittura un po' di sano Country.

E il risultato è ovviamente questo Led Zeppelin III, pubblicato intorno all'ottobre '70, che rappresenta senz'altro uno degli apici (assieme al conosciutissimo Led Zeppelin IV) della produzione zeppeliana con un perfetto equilibrio tra ballate semi-acustiche, scorci blues/rock e Hard Rock di prima fattura.





Un esempio è Immigrant Song, incipit dell'album, contraddistinta da un sound potente e dalla voce lancinante del sempre ottimo Plant, alla quale segue il folk/rock di Friends, canzone scritta da Page, dedicata all'occultista inglese Aleister Crowley (1875-1947). 

Celebration Day si contraddistingue per le sue sonorità intense, mentre Since I've Been Loving You pesca a piene mani dal repertorio blues con risultati a dir poco eccellenti. Poi, si passa al repertorio semi-acustico, nel uale spiccano su tutti la emozionale Tangerine, scritta da Page fin dai tempi degli Yardbirds, la ballata Gallows Pole, tradizionale canzone sul disperato tentativo di sfuggire all'esecuzione capitale e soprattutto Bron-Y-Aur Stomp, dedicato all'agreste località gallese, con richiami di stampo addirittura country/rock.







-Ultimo appunto sulla copertina: molto particolare e ricavata da una serie di bozzetti dipinti e stampati su un cartoncino fustellato con figure rotanti (non presenti, invece, nella versione rimasterizzata in Cd).

Un grande album, in conclusione, che rivela senz'altro una crescita artistica del gruppo e che lo proietterà nel giro di un anno verso il clamoroso successo del successivo Led Zeppelin IV del 1971.

Alla prossima e come di consueto ROCK ON!!  

P.S: una dedica veloce ai morti del tragico terremoto de L'Aquila..troppo assurdo per essere vero! 







Tracklist: Immigrant Song / Friends / Celebration Day / Since I've Been Loving You / Out On The Tiles / Gallows Pole / Tangerine / That's The Way / Bron-Y-Aur Stomp / Hats Off To (Roy) Harper.

 
 
 
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E' con grande piacere che ricevo questo premio dall'amica mafico1, autrice del blog IO LA MUSICA E J.H. Grazie di cuore!

 

 

PINK FLOYD

 

 

-Un nome, una garanzia: i mitici Pink Floyd!!!

 

ERIC CLAPTON





-Come non si può non amare una delle leggende VIVENTI del rock/blues mondiale?! Ce ne fossero di musicisti come lui!!






 

LED ZEPPELIN





-Jimmy Page, Robert Plant, John Paul Jones, John 'Bonzo' Bonham: bastano soltanto questi nomi per poter descrivere quella che è modestamente uno dei miei gruppi rock preferiti in assoluto!!





 

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-Anche questo gruppo di orgogliosi e scalmanati ragazzi londinesi della cosiddetta swinging London non scherzano affatto in adrenalina pura! Ascoltate lo straordinario Who's Next per capire di chi stiamo parlando!!!




 

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