Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

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Messaggi di Agosto 2016

Avrei Forse

Post n°426 pubblicato il 30 Agosto 2016 da hieronimusb

Avrei forse potuto
innamorarmi di te
se tu fossi stata
piuma,
aria,
sogno ?

Avrei potuto forse amarti
se tu fossi stata solo una voce
l'eco di un passo,
un profumo,
un sapore ?

Avrei potuto forse vivere questo amore
per una persona d'aria e respiro
per un cuore che batteva
in qualche luogo
un'altro altrove
del cosmo infinito
senza sentirne i palpiti
sotto le dita ?

No, questo non è l'amore
d'adolescente
tenero ed etereo
non è l'amore sacro
che esclude il profano

Avrei potuto amarti
se tu non fossi stata
seni bianchi da graffiare
fianchi, labbra
carne per riempirmi le mani
calore sensuale
profumo di spezie
e l'intimità celata
svelata

Questo nostro è l'amore maturo
la passione che unisce
l'urlo che cresce
l'andare ogni volta
un poco al di là
di ciò che è stato
di chi è stato
prima di noi

Alex

(Immagine : Le Crepuscule William-Adolphe Gouguerau)

 
 
 

Ferie finite

Post n°425 pubblicato il 29 Agosto 2016 da hieronimusb

La cosa più dura stamattina non è stato partire per il lavoro, ma doversi mettere le calze, i pantaloni lunghi e la polo!
Dopo tre settimane vissute allegramente in ciabatte , maglietta o canotta e pantaloncini, stamattina ho dovuto di nuovo assumere l'abbigliamento tipico del lavoro mentre fuori ci sono 32 gradi.

Le vacanze sono finite, tre settimane quest'anno letteralmente volate anche se la migliore è stata sicuramente l'ultima impegnato a mettere a posto l'angolino, qualcuno lo definisce il mio rifugio ,  che mi sono creato nel mio paesino natale.
C'i sono voluti quasi due anni per permessi, adeguamenti catastali, pinzillacchere varie perchè siamo in un centro storico, (sic), poi c'è stato da gestire, muratori, idraulici, elettricisti, caldaisti ed imbianchini  e quindi scegliere ed attendere i mobili.

"Li vorrei per il 16 di agosto",
"No guardi glieli mando il 23 perchè vorrei mandarne uno veramente bravo."

Oddio, se questo era bravo mi immagino gli altri. Al di là di aver lasciato l'appartamento in uno stato pietoso, ho dovuto ripassare tutto regolando antine, fissando staffe che impedissero alle cose di rovinarmi addosso, raccogliendo trucioli e segatura, ma alla fine tutto era pronto per iniziare finalmente i miei lavori

Ho appeso lampadari, appeso quadri, spazzato, lavato le tende, fatto impianti elettrici, ma con uno spirito ed un'allegria che da tempo non mi sentivo addosso.

Ho iniziato a mettere a posto i miei libri, ma per terminare devo aspettare che arrivino le altre due librerie, dopodichè potrò anche montare il mio mitico impianto stereo acquistato nell'ormai lontano 1980.

Quando ho iniziato ad arredare non avevo intenzione di prendere anche la cucina, poi, al momento di scegliere i mobili ho pensato che mi avrebbe fatto comodo, alzarsi e farsi subito un buon caffè anzichè precipitarsi al bar, qualcosina da cucinare alla sera senza bisogno di andare a cercare un locale aperto con la logica conseguenza di spendere di meno e mangiare più sano


Anche la televisione non è prevista al momento vedremo cosa succederà in seguito.

Devo anche finire di collegare la stufa a legna al comignolo che mi sono fatto fare e lo devo fare in fretta perchè quando inizierà a fare freddo sia tutto a posto

Ma il pezzo forte, quello di cui veramente sono felice è la doccia, fatta a pavimento, senza porte con il suo bello spazio 120 x 100 mi da l'idea assoluta di libertà.

Inizia un nuovo anno, (sono dell'idea che il vero Capodanno sia il 1 settembre), nuove prospettive che forse si aprono e questo spazio che sto forgiando a mia immagine e somiglianza che spero contribuisca a darmi gioia ed energia.

Ed allora sopporto anche i pantaloni e soprattutto le calze tanto l'autunno è alle porte.

 
 
 

Homme libre toujours tu cheriras la mer

Post n°424 pubblicato il 28 Agosto 2016 da hieronimusb

Homme libre, toujours tu chériras la mer!
La mer est ton miroir; tu contemples ton âme
Dans le déroulement infini de sa lame,
Et ton esprit n'est pas un gouffre moins amer.
(Charles Baudelaire)


(Uomo libero, sempre ti sarà caro il mare, il mare è il tuo specchio, tu contempli la tua anima nell'infinito srotolarsi dei flutti, ed il tuo spirito non è un abisso meno amaro
Traduz. personale)

E' più forte di me, ogni volta che mi trovo di fronte al mare, questa poesia mi sale prepotente alla mente.
Credo sia tra le più belle poesie che conosco e non a caso Baudelaire è stato una vera scoperta della mia adolescenza, in lui ho trovato quelle parole, quelle angoscie, quel male di vivere  che si stavano affacciando all'orizzonte della mia vita e che avrei affrontato da adulto, rischiando ad ogni ondata di naufragare.

Ma non solo il mare, ogni corso d'acqua, ogni lago mi attrae. La gente di montagna ha sempre attribuito significati magici ai laghetti alpini, specchi d'acqua che riflettevano il cielo, ma fermavano lo sguardo sulla superficie impedendogli di vedere il fondo.

Li pensavano ingressi verso altri mondi, verso l'Ade il regno dei morti o più semplicemente mondi fatati, nell'uno e nell'altro caso da rispettare e non disturbare.

Anche adesso che abito vicino al mare, ci vado solo se ho bisogno di guardare a me stesso, di pensare e di riflettere.

L'Adriatico è un mare triste, anche nel pieno dell'estate, non lo senti con quel carattere che ha ad esempio il Mar Ligure o il Tirreno, è un mare che se ne sta per i fatti suoi, la gente frequenta le spiagge, i bambini ci sguazzano in quelle specie di piscine semi artificiali formate dagli scogli messi affinchè d'inverno le acque non si mangino la sabbia , ma non lo senti partecipe.

Per questo a me piace molto alla mattina presto quando ancora non c'è nessuno, oppure in inverno, quando il grigio del cielo si specchia nel mare e la malinconia è una sciarpa con cui avvolgerti stretto e stare da solo con la tua anima ed i  tuoi pensieri.

Sono un uomo libero perchè sono solo, o forse sono solo perchè sono libero, è un bel dilemma, ma dopo aver attraversato il mare burrascoso della mia anima posso passeggiare sulla spiaggia con animo sereno

Io sono
Sono qui
qui e adesso

e null'altro importa

(Foto personale Cesenatico 28 Agosto 2016)

 
 
 

Supplemento Gastronomico del sabato

Post n°423 pubblicato il 27 Agosto 2016 da hieronimusb

Dopo aver fatto il bravo ometto di casa e cioè aver :

- Ritirato dallo stendino la lavatrice di ieri che nel frattempo era asciugata
- Fatto e steso altre due lavatrici
- Vuotato il frigo dalle cose passate a nuova vita e portato l'immondizia da basso per il ritiro
- Riordinato e spazzato il garage

è quasi arrivata l'ora di pranzo e si presenta l'eterno dilemma : "Mo' cosa mi preparo?"

Come omaggio alla sfortunata Amatrice ho deciso di prepararmi la pasta all'amatriciana secondo la ricetta tradizionale.
Molti pensano che l'amatriciana sia rossa, ma è sbagliato. L'amatriciana tradizionale, (detta Gricia), è bianca, ma davvero gustosa.

Io la preparo così:

Ingredienti : Guanciale , pecorino grattugiato, uno scalogno, (ma va bene anche la cipolla a cubetti surgelata), olio sale pepe

Per prima cosa si mette ovviamente a bollire l'acqua per la pasta, si sala e si getta la pasta .
Si taglia il guanciale a striscioline poi in un tegame abbastanza largo si fa soffriggere la cipolla e si aggiunge il guanciale fino a farlo diventare croccante.
Si scola la pasta a cottura avvenuta e la si fa saltare inel tegame con la cipolla ed il guanciale aggiungendo abbondante pecorino, che si sciolga e diventi filante.

Quindi si porta in tavola con un ulteriore spruzzata di pecorino ed una generosa grattugiata di pepe.

Provatelo e poi ditemi

 
 
 

Dilemma

Post n°422 pubblicato il 26 Agosto 2016 da hieronimusb

Da qualche ora ho un problema che mi gira per la testa, e piu' ci penso, piu' mi convinco che in tutti questi millenni di storia ci hanno fregato.
Parliamo di Adamo ed Eva.
Ci hanno sempre detto che Adamo e' stato creato prima, e solo dopo e' stata creata Eva.
Tutto questo nel sesto giorno della creazione, il settimo Dio si e' riposato.
Beh, in tutto questo c'e' qualcosa che non funziona e me ne sono accorto oggi mentre, finito il mio viaggio, mangiucchiavo qualcosa gustandomi una birretta.
Seduto ad un tavolino nel dehors di un piccolo bar della campagnaromagnola, all'ombra di un albero ed accarezzato da un fresco venticello stavo leggendo il mio libro, quando la mia attenzione e' stata catturata dalla cameriera che riordinava le cose ed i tavolini dopo la ressa del mezzogiorno

Avevo appena alzato gli occhi per girare la pagina, e la signorina stava spolverando energicamente il tavolino di fronte al mio.

Piegata in avanti, il mio sguardo e' inciampato improvvisamente rotolando nella profondita' di due dolci colline a stento trattenute da una canottierina che pareva esplodere da un momento all'altro.

Si e' spostata di novanta gradi offrendomi il profilo e continuando ad accanirsi su una macchia che qualche angelo benedetto aveva prodotto sul tavolino in questione, ho cosi' potuto ammirare l'armonia delle forme, le curve perfette degne del miglior designer.
Nessuno spigolo, nessuna asperita', solo invoglianti rotondita' vero e proprio inno sacro all'accoglienza.

Si e' voltata verso di me, capelli morbidi che incorniciavano due occhi verdi, il viso arrossato dallo sforzo, un sorriso che faceva impallidire il sole ...
"Ti posso portare qualche cosa?" mi ha chiesto gentile, accorgendomi che la stavo guardando.

La "s" di lisciva, l'accento che mi fa morire e quell'aria da furbetta che mi fa capire 'mo mi ssciono acorta che mi ssctai guardando veh!".
Ed io che avevo riletto per la centesima volta la stessa frase ho ribattuto con fare noncurante, " no, no, stavo solo pensando!".

Al che lei ha continuato con il suo lavoro, spostando sedie, svuotando posacenere e sistemando i bicchieri sul bancone del bar.

Le donne sono diaboliche a volte, sanno perfettamente che noi maschietti non siamo insensibili a determinati aspetti della loro, diciamo 'personalita'', e sanno benissimo quanto ci costa sapere che quelle cose sono di norma inaccessibili, come dire  "deh cavaliere non vi accostate, gia' d'altri e' gaudio cio' che cercate'.

E cosi' la signorina in questione, ha deciso che era venuto il momento di lavare il pavimento.

Del dehors!

Detto fatto la diabolica ha preso mocio e secchio ed ha iniziato a fregare come una forsennata.
Per fortuna o purtroppo non ho ancora raggiunto la pace dei sensi, così nel vedere tutto quel ballonzolamento, quelle posizioni, di fronte, di schiena (miiiiiiiiiii), di trequarti, mi ha provocato un rimescolamento che non sentivo dai tempi delle kessler, quando ancora non capivo che caspita stava succedendo nei paesi bassi.

Ma io sono filosofo, e riesco ad elevarmi al di sopra dei fatti consueti, ed a pormi quesiti esistenziali ad elaborare risposte.

Ebbene e' impossibile che Dio abbia creato quello splendore nel breve tempo tra la creazione di Adamo ed il Suo meritato riposo.
No, sicuramente il progetto e' stato curato a lungo, progettato nei minimi particolari, probabilmente ripreso in piu' tempi e perfezionato, perche' agli occhi dell'artista e' macchia cio' che per noi puo' essere colore.

Me lo vedo, matita sull'orecchio mentre guarda e riguarda l'opera pensando a come ululeranno le altre parti della mela davanti a certe invenzioni stilistiche.

Il capolavoro era pronto ormai e Dio si e' concesso un sigaro di quelli buoni.

Dopodiche' gli rimanevano solo cinque minuti alla campanella, e ancora doveva disegnare l'uomo, ha tirato giu' due schizzi a matita leggera, ha giochicchiato con la creta,
"E questa salsiccetta che avevo tenuto per Fido?, mica la posso lasciare li' fino a lunedi che non ho ancora creato il frigorifero e mi va a male! Vabbe' la incolliamo qui e vada!"

E noi maschietti ne siamo pure orgogliosi.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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