VISERBALANDIA

Un sogno per rimini nord

Pensate che bello,Il quartiere 5 Comune.Come lo
chiameremmo,comune di Viserba?Comune di Rimini nord?
Boh,forse bisognerebbe fare un referendum,ma quante
volte mi sono trovato a sognare la  separazione da Rimini.
Cosi come e’ successo per Riccione e per Bellaria,
immediatamente rifioriremmo,potremmo amministrare
i nostri soldi,vedere da vicino dove e come vengono spesi,
faremmo del nostro quartiere un gioiellino se pensiamo che
solo di Ici,oggi diamo al comune 30 milioni di euro.Avremmo
la possibilita’ di risolvere i problemi che lamentiamo da sempre
e che non hanno mai trovato ascolto,saremmo finalmente
liberi e nella condizione di poter vivere e lavorare in pace,di
poter pensare il nostro territorio come vogliamo,cessando
l ’ulteriore ‘ vandalizzazione’ urbanistica cui siamo destinati.
Gia’ le vedo le nostre fontane,i nostri arredi urbani,la qualita’
della vita e il bello considerati come bene imprescindibile
dei cittadini.
All'inizio del secolo nelle notti di luna piena,come dico
sempre il Comune spegneva le luci ad olio per risparmiare,
sono passati 100 anni ma la considerazione e’ sempre la
stessa,e’ realmente molto difficile per noi essere affezionati
al Palazzo.Ogni tanto qualcuno ne parla di questa
‘fantomatica’ separazione,ma poi tutto si ferma,non si sa’
perche’.E pensare che i numeri li avremmo e anche abbondanti.
Il nostro quartiere si avvia verso quota 32000 abitanti,il
Comune di Santarcangelo per intenderci ne ha 27000.Solo
Viserba e’ vicina a quota 15.000.Ci toglieremmo delle soddisfazioni,perche’ noi come mi ostino a dire,siamo belli,
e se fossimo amministrati con un po’ d’amore,faremmo
ancora  la nostra parte. invito quindi chi ne sa’ di piu’ su questa possibilita' di farsi sentire,per continuare a sognare e mettere
giu' qualcosa di concreto anche se per concretizzare questa
utopia forse bisognerebbe fare la rivoluzione e io ho 2 ernie!!!
Di certo cosi non possiamo andare avanti,la vacca e' stata
spremuta fino all'ultima goccia e restare qui per continuare
ad essere amministrati in questo modo vuol dire abbandonare
il nostro territorio e la sua vocazione turistica a morte certa.