La pericardite è una malattia cardiaca che molto spesso si risolve da sola. L’infiammazione del pericardio, la membrana a forma di sacco nel cuore, è causata da un virus. In rari casi, la pericardite può portare a cicatrici permanenti.

 

Se l’infiammazione inizia rapidamente e non dura a lungo, si parla di pericardite acuta. Se la condizione dura più a lungo, si parla di cronica.

Alcuni medici classificano la pericardite in cinque gruppi, in base al tipo di fluido che si accumula intorno al cuore:

1. Watery è un liquido pallido, giallo, chiaro.
2. Purulento – è determinato dalla presenza di pus bianco-giallo.
3. Fibrinoso: il fluido è costituito da fibrina, una sostanza che provoca la coagulazione del sangue e globuli bianchi.
4. Caseoso: il tessuto interessato assume la forma di granuli, come la ricotta.
5. Emorragico – Questo tipo include fluidi a base di sangue.

Come identificare la pericardite?

La pericardite è caratterizzata dai seguenti sintomi e segni:

1. dolore acuto al petto, a volte al centro, a volte a sinistra, la cui intensità può diminuire quando si è seduti e sporgendosi in avanti;
2. palpitazioni;
3. difficoltà a respirare, specialmente quando ci si piega;
4. un leggero aumento della temperatura;
5. debolezza;
6. gonfiore dell’addome o delle gambe;
7. tosse;
8. dolore alla spalla.

Se la pericardite non viene trattata, la condizione può peggiorare e svilupparsi in una malattia più grave.

Complicanze della pericardite

Le complicanze della pericardite includono:

• Tamponamento cardiaco. Quando troppo liquido si accumula nel pericardio, esercita una pressione extra sul cuore, impedendogli di riempirsi di sangue. Se la condizione non viene trattata, si verifica un calo fatale della pressione sanguigna.
• Restringimento del pericardio. Ciò è dovuto al costante ispessimento e cicatrizzazione del pericardio. Questa complicazione porta all’indurimento dei tessuti e limita il lavoro del cuore, che provoca gonfiore alle gambe e ai piedi e mancanza di respiro.

Cause della pericardite

Il sacco pericardico, o pericardio, è costituito da due strati separati da una piccola quantità di liquido. Questo fluido mantiene un movimento regolare tra le due membrane.

Se il pericardio si infetta e si gonfia, questi due strati entreranno in contatto, provocando attrito.

I seguenti virus sono associati alla pericardite acuta:

1. enterovirus, compreso il comune raffreddore e la meningite virale;
2. HIV;
3. mononucleosi;
4. herpes semplice;
5. citomegalovirus;
6. adenovirus, comprese polmonite e bronchite;
7. influenza;
8. epatite C.

A volte questa condizione si verifica poche settimane dopo un infarto o un intervento chirurgico al cuore. Questo è noto come sindrome di Dressler. In questo caso, la causa potrebbe essere una malattia autoimmune.

Altre cause di pericardite includono:

1. disturbi infiammatori sistemici tra cui l’artrite reumatoide o il lupus;
2. infortunio;
3. insufficienza renale;
4. parassita;
5. funghi come l’istoplasmosi e la candida;
6. ipotiroidismo – attività insufficiente della ghiandola tiroidea;
7. alcuni medicinali, tra cui penicillina, warfarin e fenitoina.

Opzioni di trattamento della pericardite

Il trattamento della pericardite dipende dalla sua gravità e dalle cause sottostanti. Nei casi più lievi, i sintomi della malattia scompaiono da soli.

Se necessario, il primo passo è il trattamento medico. Ecco alcune opzioni:

1. Antidolorifico OTC. L’aspirina o l’ibuprofene possono alleviare il dolore e l’infiammazione della pericardite. Se necessario, possono essere utilizzati anche antidolorifici da prescrizione.
2. Colchicina (calcio). Se la pericardite è ricorrente, viene prescritta la colchicina. Questo farmaco ha un effetto antinfiammatorio e può ridurre al minimo la durata e prevenire le complicanze. Tuttavia, non è raccomandato per le persone con malattie epatiche o renali. Gli effetti collaterali includono dolore addominale, vomito e diarrea.
3. Corticosteroidi. Se nessuna delle prime due opzioni ha funzionato, puoi passare ai corticosteroidi. Se gli steroidi vengono somministrati durante il primo attacco della malattia, è probabile che il paziente con pericardite abbia una ricaduta. Per questo motivo, sono l’ultima opzione. Gli effetti collaterali includono aumento di peso, sbalzi d’umore e aumento della sudorazione.

Se i farmaci non sono efficaci, è necessario un intervento chirurgico:

• Pericardiocentesi o puntura pericardica. Un tubicino viene inserito nella cavità pericardica per drenare il liquido in eccesso. Il tubo può essere lasciato per diversi giorni.
• Pericardectomia: se il pericardio è diventato particolarmente rigido e mette a dura prova il cuore, l’intero sacco può essere rimosso chirurgicamente. Questo è usato come ultima risorsa, poiché c’è un piccolo rischio che l’operazione provochi la morte.

Il recupero può richiedere da pochi giorni a diversi mesi. Tuttavia, la maggior parte delle persone si riprende completamente.