IL BLOG DI ANNA

MADRE TRISTE 16-09-09

MADRE TRISTE 16-09-09

Era settembre,primo giorno di scuola del mio piccolo ,avrebbe frequentato quell'anno la quarta classe.

Con l'emozione del primo giorno di scuola,sia io che Stefano ci avviammo .

Arrivati a scuola,come tutti i giorni,ma quel giorno ancora di più ,una moltitudine di persone e bambini affollavano lo spazio antistante l'Istituto.

Ma in quella folla,ad un lato dell'ingresso,davanti al cancello scorsi una madre che non aveva sul volto nemmeno un minimo di gioia.Il sorriso era cancellato.Ed anche se si trovava in un gruppetto di mamme entusiaste e chiacchierone,lei era lì muta,per niente partecipe alla situazione.

Dalla mia auto,come spettatore , vidi tutto ciò e provai una profonda tristezza...

I bimbi entrarono nelle loro aule,le mamme tutte tornarono alle loro faccende,ed io tornando a casa quell'immagine di quella donna era persistente nei miei pensieri,nei miei occhi...

Non riuscivo a far nulla,avevo bisogno di mettere fuori le  mie  emozioni sentite in tutta la mattinata.

Piansi...piansi mentre scrivevo sul letto a pancia in giù...

Uscì di getto quanto ora leggete,e solo dopo aver sfogato  quanto avevo dentro

mi sentii bene e incominciai la mia giornata.

MADRE TRISTE

                                       Come quotidianamente

il piccoletto porto a scuola.

Questa mattina lì ho sentito

forte una sensazione

che ancora mi stringe il cuore.

Sì,questa mattina

ho visto quella mamma

che pena mi faceva!

Dal dolore ,si vedeva 

il volto era solcato.

Il suo cuore ho immaginato

come sbriciolato.

Poverina quel dì

avrebbe voluto che si fosse

sì fermato.

Così il suo futuro

sarebbe stato meglio,

sicuramente meglio

di come per lei è stato.

Quando con sguardo

discreto e intimidito

l'ho scorta che parlava

insieme alle altre mamme.

In quel contesto

chiaro si vedeva

dai limitati e pigri gesti

e dal suo sguardo stanco

che il viver per lei

non è altro che un dovere.

E tutto quel che svolge

lo fa solo con fatica

come gravoso lavoro e

con la morte dentro il cuore.

Perchè forte è stato

il suo dolore.

Quel giorno ,il suo figliolo,

quello bello, il maggiore

la libertà aveva perduto

per scontare la sua pena

in quella cella striminzita

che fa riflettere sul senso della vita.

Quel giorno ha perso un figlio,

è vero l'è rimasta ancora la famiglia.

Ma con una mamma

che ha il cuore al buio

in cui si è spento il sole

perchè è naufrago

nel mare del dolore.

Ora l'unica cosa chiara

che si vede in quella casa è

che tutto si è oscurato

insieme all'animo della madre

smarrito,triste e addolorato.

                 Anna