Creato da Zero.elevato.a.Zero il 21/07/2008

Da zer0 a me

Pensieri calcoli poesia e musica

 

 

« A flagello terrae motus,...Rotta a Levante »

Di Spade Papaveri e Grilli

Post n°426 pubblicato il 06 Luglio 2012 da Zero.elevato.a.Zero
 

Mi nutro gl’occhi:
nel campo di grano -
i Papaveri

Papaveri_Grillo


Cosa uscirà nelle righe che seguono dopo il tempo impolverato di silenzio? Quanto del trascorrere dei giorni si perde nel vuoto della memoria o diventa capace piuttosto, purificato nell’essenza del ricordo, di fiorire in parole, come i papaveri rutilanti nei campi: i fiori rossi della memoria.
Di questi molti giorni passati a vivere provo oggi a lasciare un tratto, scegliendo dei molti momenti speciali quelli legati dal filo conduttore della spada, per tornare al blog, al mio blog dalle 8 pareti che preservano emozioni, per comprendere che sono ancora qui come sempre, e diverso da sempre: ancora qui.


kamonNel Kamon del mio Dojo campeggia un fiore a 5 petali, chiuso anch’esso in un perimetro di 8 lati, 5 petali dentro le mura della palestra che raccolgo come immagini, per una volta non digitalizzate in una fotografia, ma semplicemente posate sul sasso scabro della memoria, quali petali appunto, impazienti del vento per volare via oppure decisi a restare per colorare le visioni a venire.

 

poppyIl primo di questi petali è un evento sul finire del mese di Maggio, per la prima volta l’Italia ospita a Novara i campionati mondiali di Kendo, competizione che si svolge ogni tre anni: occasione imperdibile per annodare molti fili e tessere nuove trame, possibilmente trovare migliori comprensioni. Si ripresenta ancora una volta alla mia esperienza il contatto tra il mondo delle arti marziali e quello dello sport, ed ancora come in precedenza, vedo questa scelta come un taglio di spada, capace di mutilare l’anima della Via, per conservare unicamente i valori dell’agonismo e della competizione, esposti così al desiderio egoista del prevalere. Un grande spettacolo comunque, per prestazioni atletiche, esposizione di talento, affinamento dei riflessi e vigore fisico, una dimostrazione evidente di come la deriva agonistica rinuncia alla nobiltà dell’uso della spada, del rispetto per l’avversario e di molte tecniche eleganti a vantaggio di quelle selezionate perché più efficaci. Vincere: conta solo questo; una grande Corea si piega al Giappone ed è l’unica cosa che resta, la medaglia di latta. È un abbruttimento volto alla conquista del trofeo che ho già sentito raccontare nel Judo, poi ho vissuto con grande sofferenza praticando Karate, cambiano solo i tempi, ma è lo stesso tentacolo di piovra, sporco di inchiostro, che incombe nelle acque limpide di una disciplina originariamente volta alla ricerca dell’anima e non di un oggetto da lasciare alla polvere della bacheca come simbolo di valore. Di questo giorno bello rimane però il senso profondo dell’amicizia, del ritrovare il mio maestro e commentare con lui sugli spalti il susseguirsi delle azioni, del tracciare con fili di seta ragnatele di pensieri. Rimane ancora il viaggio con un paio dei miei amici di palestra, occasione preziosissima per migliorare la conoscenza e concederci ai racconti, come solo il tempo lungo di un lungo tragitto concede. Rimane infine nello scorrere della strada la prima visione dei papaveri nei campi di grano che saranno compagni di molti pensieri di spada.

poppyI Papaveri, appunto, si intrecciano agli incontri come quello del lavoro di Myazaki: Kokuriko-zaka kara, la collina dei papaveri, un racconto di animazione tratteggiato dalla penna dello Studio Ghibli e da uno stile dle racconto che sempre riecheggia della parola poesia. Questi papaveri rossi, visione effimera in un campo di grano che nasce per nutrire, questi fiori apparentemente inutili, come inutile è la pratica di una disciplina antica che non ha risvolti professionali e non serve a qualificare, tanto da ricadere nella angusta casella del curriculum alla voce Hobbies. Eppure cosa sarebbe un campo di grano pronto a diventare pane senza questo punteggiare rosso che cattura l’occhio, che regala poesia e infinito stupore, che muove pensieri lontano dal piano della pratica, della concretezza e del semplice nutrire il corpo. Scopro così agitando la lama della spada che questa è come un papavero, sa colorare la mia vita e nutrire qualcosa di diverso dallo stomaco, qualcosa di altrettanto importante e di enormemente prezioso.

poppySuccede poi che dopo lungo tempo ad accudire il dovere di trasmettere la disciplina della spada, il mio maestro possa tornare a trovarci per un fine settimana, a ridare al Dojo sopito la linfa vigorosa che lo ha generato. Per una volta ancora, un destino generoso mi consente di tornare a sedere nel posto preferito, quello di allievo, quello di chi può osservare in silenzio e con sudore e dedizione aprirsi a cose nuove ricevendo a mani aperte. È soprattutto un duello vincente contro il tempo, che non sempre procede inesorabile in avanti, ma talora, anche lui distratto o preda di qualche sua paura scatenata forse dalle nostra urla guerriere, consente il varco per il taglio perfetto ed arretra, regalando un attimo lungo e profumato che permette di rivivere nel presente ricordi, un attimo lungo di poesia e di gioia di vivere.

poppyUn altro petalo che cade lo devo ai miei allievi, che nonostante la mia poca competenza tecnica, nonostante il mio scarso comunicare, riescono comunque a sentire il murmure dissetante di questa disciplina e chiedono ancora di potersi accostare alla freschezza della fonte anche nei mesi estivi, nonostante il caldo implacabile di questi giorni, pronti alla fatica ed al sorriso della scoperta. Di questi momenti, in cui sono io ad imparare la dedizione samurai da chi dovrei provare ad insegnarla, mi rimane un sorriso che pronuncia la frase: "è difficile", quasi fosse la promessa che ogni ostacolo impegnativo sarà superato grazie alla determinazione forte del desiderio di migliorare.

poppyUn ultimo petalo ed un ultimo onore: il Dojo dove si pratica è di per sé ambiente austero, la lezione inizia con un lungo momento di meditazione durante il quale riporre i pensieri quotidiani per abbracciare unicamente quelli della pratica, per scollegare le emozioni dai riverberi della vita che scorre fuori e concentrare la mente sull’insegnamento rettilineo della spada. A volte per questo si rischia di credere che il Dojo non sia del mondo e nel mondo, ma che tutto avvenga su un piano più virtuale. Al termine dell’ultima lezione sul lato più onorevole del Dojo che si chiama Kamiza (dove siedono gli dei), quello dal quale il maestro porge il proprio saluto agli allievi, nello spegnersi dei tonfi di legni, di pestare di piedi e di urlare di voci, si è levato soave un canto di grillo, seduto proprio nel posto che gli compete: quello degli dei.
Un maestro che mi ricorda che tutto quello che si sperimenta, nella spada, come nella contemplazione dei campi di grano, è della vita e per la vita, che non ci sono posti lontani dove estraniarsi: il mondo chiama ad essere interpretato anche grazie agli insegnamenti raccolti nei momenti di estraniazione. La quotidianità merita il massimo onore e la migliore considerazione ogni momento.
A questo maestro piccolo e saggio, che mi regala il suo tempo per cantare con le strofe più vere un insegnamento tanto concreto, il mio inchino più profondo:

 

先生に礼


Mimmo Locasciulli - Lettere dalla riserva . Un po' di tempo ancora

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/0elevato0/trackback.php?msg=11431079

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
ToccamiIpensieri
ToccamiIpensieri il 12/07/12 alle 20:58 via WEB
Sai che l'altra sera mi è parso di sentire un grillo? ...ho allungato l'orecchio...falso allarme :( Da quanto non li sento? mi son chiesta...da anni...che tristezza :( Ti lascio una piccola poesia scritta in un momento d'estasi :) Terra Voglio ascoltare il sussurro dei papaveri sentire vibrare le ali dei maggiolini e leggere la lista della spesa di una formica... Voglio lenti verdi per i miei occhi blu cobalto sulle mie labbra e gialli ocra sulla fronte... Voglio terra umida sotto i piedi acqua che scorre tra le mani e profumi dentro le narici... Voglio mischiarmi con Te nelle tue forme e sospiri e annullarmi nella tua essenza. ciao, a presto Fra :)
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 13/07/12 alle 11:41 via WEB
Di fronte a un regalo tanto bello che parla di papaveri posso solo porre i palmi delle mani e raccogliere con un sorriso meravigliato. Dalle mie parti i grilli cantano ancora, tengono perfino lezione nelle sale d'arme, con saggi commenti che confondono la mente che vorrebbe essere imperturbabile e invece si emoziona.
 
ToccamiIpensieri
ToccamiIpensieri il 12/07/12 alle 20:59 via WEB
Poi mi spiegherai come fai a postare un commento con gli a capo...viene sempre un pasticcio con le poesie :)))ciao
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 13/07/12 alle 11:42 via WEB
I commenti su questi blog accettano alcuni TAG HTML, gli stessi che si usano per scrivere le pagine su web. Nel caso in questione per andare a capo basta terminare la riga con <-br-> senza i segni meno. Se invece desideri inserire un link tra le parole puoi usare il TAG come nell'esempio che ti propongo.
:)
 
ToccamiIpensieri
ToccamiIpensieri il 12/07/12 alle 21:22 via WEB
http://www.anobii.com/arielllaura/books?filterType=4&filterValue=1064821&authorPage=1&doScroll=true LA TIPA DI CUI TI PARLAVO E SUO MARITO, sono libretti interessanti, penso che ne leggero qualche brano in chat... ciaooo
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 13/07/12 alle 11:44 via WEB
Sono sempre più in debito, come restituire anche solo un poco di tutte queste cose preziose non so, mi aiuterà il tempo, per adesso ancora grazie.
 
   
ToccamiIpensieri
ToccamiIpensieri il 14/07/12 alle 00:30 via WEB
Riciao :)
ho trovato una frase che forse riuscirà a spiegare i tuoi saltelli nel passato, almeno lo spero...
"So bene che non è mai tornando indietro, afferrati dal desiderio di rivivere il passato, che ci si rinnova veramente. Non bisogna confondere il movimento reazionario che si volge al passato -sempre votatoal fallimento -con l'idea di rinascita, che pur guarda al passato, ma il cui moto retrogrado consente di fare il balzo verso il futuro, come quando indietreggiamo per spiccare meglio un salto. (Ginette Paris "la rinascita di afrodite" )
ciao Fra :)
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 14/07/12 alle 08:03 via WEB
Intreccio i tuoi pensieri con i miei, al difetto di camminare a testa indietro ho dedicato meditazioni tempo fa, purtroppo sono ancora attuali, ti propongo con gratitudine la lettura di queste elucubrazioni, meravigliato e stupito che nell’avere raccontato delle mie difettose peregrinazioni sul blog abbia scelto a commento musicale una canzone di Tom Waits cantata da Ruggeri e dal qui presente Locasciulli. Lo Zen insegna a cercare la circolarità della vita e a contemplare l’atto di chiudere una circonferenza, evidentemente questo era un Enso iniziato da tempo che oggi trova il primo punto incontrare l’ultimo.
Con un sorriso e un inchino profondo,
Max
 
ToccamiIpensieri
ToccamiIpensieri il 14/07/12 alle 00:40 via WEB
http://www.youtube.com/watch?v=jQPPo3H0tgg
http://www.youtube.com/watch?v=jQPPo3H0tgg
;)
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 14/07/12 alle 08:03 via WEB
Amo molto la musica dei cantautori, anche di quelli raffinati e squisiti come Mimmo Locasciulli, che preferiscono ai podi più altri ed alla scalata delle top ten la compagnia di interpreti di assoluto valore e l’affermazione della propria visione musicale. Ecco perché trovo davvero speciale il medico chirurgo Domenico Locasciulli, cresciuto musicalmente al Folkstudio, musicista di talento capace di intrecciare le note con Marc Ribot, Greg Cohen, Tom Waits per non pensare ai più italiani Paola Turci, Andrea Mirò, Paolo Fresu ed agli ancora più popolari Enrico Ruggeri e Francesco De Gregori del quale è stato il pianista in moltissimi e fortunati concerti. Sue sono le dita che introducono al pianoforte quel capolavoro che è La Donna Cannone, le stesse dita che curano persone e che sono capaci di canzoni straordinarie del tutto originali. Invece di ricambiare con un’altra canzone, e ci sarebbe l’imbarazzo della scelta, ti propongo la lettura di un blog che una seguace appassionata del Locasciulli gli dedica con cadenza periodica ed affetto costante. Nel leggerlo ho avuto anche io la tentazione di scrivere meglio e di più del cantautore che più decora con la sua musica i miei pensieri come anche queste pagine del mio blog, perché è un sentimento che posso capire bene e che vivo con assoluto parallelo.
Buona lettura e buon ascolto di questa musica indispensabile all’anima. :)
 
lightdew
lightdew il 17/07/12 alle 13:21 via WEB
il lato in ombra della collina

neppure sento
il rumore del mare
sotto quell'onda

il lato soleggiato della collina
anche la neve
più alta si scioglie
al sole caldo.
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 18/07/12 alle 17:42 via WEB
Attesa d’alba
la goccia si concede:
l'Arcobaleno!
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

AREA PERSONALE

 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 

SEI NEL BLOG DI

Zero elevato a Zero

Min: :Sec
 

IL DONO DEL TENGU

 

Tengu
Un regalo imperdibile

 

DARUMA

Bambola Daruma regalo di Aikoyuki

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

surfinia60a_x_l_x_eArianna1921Zero.elevato.a.Zerocassetta2bisou_fatalImperfettaDonnamoon_Ilightdewbubriskapresidelibriboezio62ditantestellekaren_71
 
Citazioni nei Blog Amici: 41
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963