PREMIO
Questo blog si fregia del premio
assegnatogli da me medesimo con la seguente motivazione:
"Per il divertimento che ho provato nello scriverlo, e per esser riuscito nell'intento iniziale, parlar di musica per parlar anche d'altro. Con un riconoscimento speciale a Nick Hornby e al suo libro 31 canzoni, di cui il presente blog costituisce una mimesi dello stile di scrittura."
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Franco Battiato, "La stagione dell'amore"
Post n°70 pubblicato il 01 Gennaio 2012 da fattodiniente
Battiato è un altro che quando parla, va ascoltato. Tanto per dire, non riesco ad immaginare una canzone più appropriata di questa per celebrare l'avvento di un nuovo anno. Certo, sembra parlare di tutt'altra cosa, ma la celebrazione di un nuovo anno, di una nuova stagione della vita, non è nient'altro di quel che tratta LA STAGIONE DELL'AMORE. Dipende naturalmente dal fatto che il tutto ha a che fare con quella passione del tutto umana che è il tempo. "Il tempo è il fuoco che mi brucia/ma io sono il fuoco/E' la tigre che mi divora/ma io sono la tigre" diceva Borges. Certo, dice bene lui, di occasioni se ne hanno, e si perdono, ma non bisogna rimpiangerle, mai, che ci saranno poi altri entusiasmi che faranno pulsare il cuore. Probabilmente è questo uno dei segreti della leggerezza. Casomai, bisogna stare attenti a dove dirigi il naso, tenendo conto che è sempre un qualche centimetro davanti a te (anche una spanna, dipende dalle dimensioni), e se non calcoli bene le misura degli spazi, è la prima cosa che si rompe se poi vai a sbattere. Per cui va bene l'entusiasmo, ma un po' di giudizio ci vorrebbe sempre ("Adelante Pedro, con juicio". Anche Manzoni insegna sempre qualcosa...). Non sempre l'ho avuto. E' vero: gli orizzonti cambiano, e non ce n'è uno solo, per cui non sono perduti mai. In effetti, ogni persona è un mondo, e il mondo è segnato dal suo orizzonte, che al tempo stesso lo delimita e ne segna l'inarrivabilità della sua conclusione. Per cui, quando ti metti ad esplorare una persona, non raggiungerai mai i confini della sua anima, come diceva Eraclito. Il senso dello smarrimento dell'abbandono sta in questo, nella perdita di quel che è ormai diventato il TUO orizzonte; con gran soddisfazione di Eros, che da parte sua se ne frega dei guai in cui ti ha cacciato, semmai ci gode. Poi, scopri che ci sono altre persone. E ricomincia una nuova stagione, e ricomincia un nuovo anno. |
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