Adenia

http://blog.libero.it/adenia

Creato da Adenia il 02/09/2005

Preferisco i punti interrogativi ai punti esclamativi. Il dubbio permette di esprimere con calma le proprie idee e aiuta a cambiarle se queste non sono ottimali. Non è forse il dubbio che dà origine a non importa quale curiosità?

 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

Tag

 

Il Dubbio

Quando sulla strada vi imbattete nei punti interrogativi allora andate sicuro che sono tutte brave persone, quasi sempre tolleranti, disponibili e democratiche. Quando invece incontrate punti esclamativi, i paladini delle grandi certezze, i puri della fede incontrollabile, allora mettetevi paura perché la fede molto spesso si trasforma in violenza.

Il dubbio è una divinità discreta, è un amico che bussa con gentilezza alla vostra porta. Il dubbio espone con calma le sue idee ed è pronto a cambiarle radicalmente non appena qualcuno gli mostrerà che sono sbagliate. 

(frasi prese dal libro "Il dubbio")

 

Esser tristi è necessario

A cura de Il Pensiero Scientifico Editore
16/01/2009 12.27.00

 

 

La tristezza è parte della condizione umana ed è funzionale e necessaria per godere della felicità e per un corretto sviluppo emotivo. "Quando si individua un tratto così profondamente conservato nella biologia dell'uomo, bisogna presumere che è un tratto selezionato dall'evoluzione e come tale necessario alla sopravvivenza", ha dichiarato Jerome Wakefield della New York University e coautore del libro "The loss of sadness: how psychiatry transformed normal sorrow into depressive disorder", la cui traduzione in italiano sarebbe "La perdita della tristezza: come gli psichiatri hanno trasformato il normale dolore dell'anima in malattia depressiva". Wakefield e altri psicologi che sostengono l'importanza di vivere ogni emozione, anche quelle più negative, sono stati intervistati sull'ultimo numero della rivista NewScientist.

Nella società moderna la tristezza è diventato uno stato d'animo da evitare. In tutti i modi possibili. Ci si può distrarre evitando di pensare e riempiendosi la giornata di appuntamenti e di cose da fare. Molti scelgono anche, in maniera incauta e superficiale, di usare pillole che stabilizzano l'umore agendo direttamente sui centri nervosi di produzione e regolazione dei neurotrasmettitori.

Eppure è esperienza comune di ciascuno come, nei momenti di difficoltà o di tristezza, la percezione del mondo è diversa e talvolta più profonda. Non è un caso, infatti, che gli artisti esprimono il meglio della loro produzione proprio nei momenti di maggiore difficoltà più che quelli di felicità. Secondo alcuni neurologi vi è un motivo biologico che spiega il legame tristezza-creatività: la riduzione dei livelli di cortisolo tipica dei momenti di tristezza attiva i centri nervosi della creatività mentre riduce l'attività di quelli che stimolano la socialità, la fame e l'attività fisica.
La tristezza, l'introspezione e i momenti di solitudine, quindi, sono funzionali a guardarsi dentro e fare il punto su di sé, per poi riprendere e andare avanti. Attenzione, però, se una sana dose di tristezza è necessaria, tutti gli esperti sono d'accordo nel dire che se si è di fronte ad una diagnosi di depressione allora è necessario sottoporsi a terapie adeguate.

Fonte: Marshall J. Is it really bad to be sad? NewScientist 14 gennaio 2009.

 

I Colori degli Alimenti

Dietro ai vari colori degli alimenti si nascondono nutrienti diversi che devono essere assunti per avere un'alimentazione completa. Per ogni colore esiste un diverso beneficio, come una pelle giovane, delle ossa forti, una memoria da elefante e un sistema immunitario ben funzionante. Per mangiare "colorato" si intende assumere ogni giorno degli alimenti appartenenti a cinque diverse categorie di colore, giallo/arancione, verde, blu/viola, rosso e bianco, alle quali corrispondono dei nutrienti specifici.

Ecco alcuni esempi: i cibi gialli/arancioni come carote, zucca, mais, melone sono ricchi di carotenoidi che svolgono una funzione antiossidante; gli alimenti verdi, tra cui spinaci o broccoli, sono ricchi di luteina che fa bene alla vista; i blu/viola come more e mirtilli, fonte di antocianine, proteggono dalla fragilità capillare, dai processi infiammatori e dai tumori; pomodori e cocomero fanno parte dei cibi di colore rosso che hanno un grande contenuto di licopene, che può avere una funzione protettiva contro il cancro e le malattie cardiovascolari; infine, sono considerati alimenti bianchi il cavolfiore, con proprietà anticancerogene, e le patate, buona fonte di sali minerali e vitamine, ma anche le carni bianche, il pesce e i formaggi magri che sono fonte di proteine.

I nutrienti contenuti in questi alimenti lavorano meglio in squadra, questo vuol dire che dovrebbero essere assunti contemporaneamente cibi appartenenti a categorie di colore diverse. Questa abitudine aiuta a mantenere un'alimentazione variata e completa ed è estremamente semplice da realizzare: ad esempio grazie ad insalate e macedonie di frutta, facili da essere consumate anche durante i pasti fuori casa.

Fonte: Perry M. Colors of health. Prevention 9 novembre 2007

 

 

« Messaggio #29Vino e cibo »

L'ATTESA

Post n°30 pubblicato il 01 Ottobre 2005 da Adenia
 

Il semaforo rosso è una perdita di tempo. Attendere il mio turno al banco gastronomia della Coop è una perdita di tempo. La sala d'attesa del dottore è un'altra seccante perdita di tempo. Anche la gravidanza (9 mesi di attesa prima di venire alla vita) è un'attesa verso nuove attese. La nostra vita è scandita da attese.

L’attesa può essere dolce, può rallentare la frenesia, può donare nuove energie, può suggerire uno stile di vita che punti alla qualità piuttosto che alla quantità, perché la vita, come un buon vino, può donare più sapore e maggiore persistenza se viene gustata a piccoli sorsi.

E allora la vita, come l’amore, è lentezza?

L'ATTESA ATTENUA LE PASSIONI MEDIOCRI E AUMENTA LE GRANDI.
(F. de la Rochefoucauld)

Attesa vuol dire solitudine? Si attende da soli? E' uno stato talmente personale in cui l’unico protagonista puoi essere tu?
Perché in fondo se tu non agisci e non sei attivo, è meglio guardare quello che fanno o provano gli altri.  L’attesa è guardare ed esplorare, fermarsi e contemplare, riflettere su ciò che può succedere alla gente.

Ma la mia vita da spettatrice finisce presto, mi annoio. Infondo non è così bello vivere la vita altrui né saperne gli intimi retroscena. Voglio essere protagonista della mia attesa, mi guardo in giro. Un’attesa costruita che si tramuta in una vera attesa, è forse questo il pezzo che mi piace di più: una finzione che diventa realtà per capirne realmente il senso.

Commenti al Post:
casavuota
casavuota il 01/10/05 alle 22:37 via WEB
.serviva una tale riflessione.
 
 
Adenia
Adenia il 02/10/05 alle 11:38 via WEB
Mi dà piacere se è apprezzata una mia rilfessione, ma ancor più piacere sento se questa riesce a stimolare gli altri a prendere in considerazione un dato argomento. Un grosso ciao a te casavuota.
 
Ramanujan_pi
Ramanujan_pi il 01/10/05 alle 23:25 via WEB
Credo che qui entri in gioco il rapporto quantità/qualità. Come in tutte le cose finite (sarà una legge di Natura anche questa?) il tempo impiegato per farle è inversamente proporzionale (concettualmente) alla loro qualità, a parità di altri fattori. Non riesco ad immaginare un Michelangelo che finisce la Cappella Sistina in sette giorni. O un Beethoven che compone l'Eroica in 3 giorni. Spesso la bellezza nasconde la complessità, e la complessità richiede risorse, di tempo e di spazio. Un vino è buono quando è invecchiato, non appena fatto. Per analogia, tante cose sono assimilabili al vino. Forse non è una regola fissa, ma il vecchio detto ha un suo valore intrinseco: "presto e bene, raro avviene". Un bacio Antonio
 
 
Adenia
Adenia il 02/10/05 alle 11:50 via WEB
E' sempre motivo di ulteriore riflessione un tuo commento. A tuo parere, come mai molte cose sono equiparabili al vino? Credo sia importante sia il concetto di qualità, sia il concetto di quantità ed ancora non mi è ben chiato quali dei due ha maggior peso nella mia vità. Troppo facile affermare: "è la qualità che conta e non la quantità". Credo che in certi contesti, sia proprio la quantità ad avere maggior rilevanza affinché si possa raggiungere un traguardo importante. Per esempio, non di rado è la perseveranza che dà ottimi risultati indipendentemente dalla qualità dell'agire. Buona domenica Ramanujan.
 
hawk67
hawk67 il 02/10/05 alle 10:11 via WEB
Attesa:ne vedo di due tipi.La prima quella forzata (vedasi gli esempi da te riportati:coop,dottore,ecc):quando mi capita non mi viene di guardare gli altri ma di pensare a me stesso;essendo contesti non professionali emergono pensieri "ludici" nel senso che mi faccio beatamente i cavoli miei,pensando magari a quale cd ascolterò in auto appena finito (esempio stupido).La seconda:attesa che sta fra il momento in cui dò l'invio (varo) a un progetto ed il momento in cui questo inizia a camminare da solo.In questo caso fantastico e elucubro sulle aspettative e so che ci sono eventualmente dei correttivi che si possono sempre apportare anche in questa fase.Nel primo e nel secondo esempio il soggetto sono sempre io.Infatti fare lo spettatore è molto noioso e se posso non lo faccio (a volte anche se non posso).Buona domenica.
 
 
Adenia
Adenia il 02/10/05 alle 12:14 via WEB
Interessante il tuo voler distinguere due tipi di attesa. In effetti, lo stato d'animo di un soggetto varia a seconda di ciò che si attende. Non tutte le attese sono vissute allo stesso modo. Inoltre, vi sono soggetti meno pazienti che tendono ad agire anche quando è meglio mettere una pausa alle loro azioni, quindi soggetti che proprio non tollerano l'attesa. A me non piacciono le attese, lo ammetto, tuttavia credo possano servirmi per impiegare al meglio le mie energie in un dinamismo mentale. Mi par di capire che anche tu impieghi le pause relative all'azione pratica per dedicarti, nel miglior dei modi, ad una attività cerebrale. Buona domenica hawk.
 
poeti76
poeti76 il 02/10/05 alle 12:05 via WEB
La nostra vita è certamente fatta di attese. Non tutte sono negative. Ci sono attese inutili. Altre, invece, sono utili al recupero delle energie, funzionali al prepararci a qualcosa o anche dovute ad assaporare la vita con più coscienza come dici giustamente. La domanda che poni sul come ci si comporta nella vita (attore o spettatore) è molto interessante e tutt'altro che scontata. Se metto l'interrogativo in questi termini, subito ti dico che non vorrei essere spettatore ma attore principe della mia vita. Però per tanti non è come la pensiamo io e te. C'è gente parassita che vive alle spalle degli altri ed è pronta a osservarti per sfruttare a suo favore ogni minima debolezza. Io non voglio essere come questi vermi approfittatori. Se invece pongo la domanda sul legame tra attesa e vita, la risposta l'hai data tu e anche molto bene. Anche qui condivido il tuo pensiero. C'è una frase che hai scritto ed è perfetta: "Voglio essere protagonista della mia attesa". Cioè, dici bene che è sbagliato guardare e vivere come gli altri. Attendere nel modo giusto è imparare dagli altri. Per farlo non serve conoscere come le persone si comportano e vivere nella stessa loro maniera o alle loro spalle. E' sufficiente essere protagonisti a modo nostro, osservare con intelligenza cosa accade intorno a noi e attendere quando va fatto per riflettere e imparare dai nostri sbagli e dall'esistenza. Quando l'attesa è questa che ho descritto, è molto positiva: "Si chiama personalità". Quando, invece, si aspetta cosa fanno gli altri da spettatori parassiti, allora diventa solitudine. Grazie per il bel messaggio Adenia.;o) Ciao
 
Adenia
Adenia il 02/10/05 alle 12:36 via WEB
Mi piace il tuo commento, mi piace davvero. In passato, l'attesa è per me stata motivo di tensione e tendevo a non viverla al meglio. Mi sono, successivamente, resa conto che se ogni contesto riesco a valutarlo sia in modo positivo che in modo negativo allora perché non riconsiderare anche il momento dell'attesa? Perché non cercare di sfruttare al meglio anche quelle situazioni che tanto mi turbano? Credo che ogni aspetto di vita possa davvero essere interpretato al meglio o al peggio in funzione della propria apertura mentale e del proprio pensiero più o meno costruttivo. Poeti, un saluto per te e a presto.
 
Monkey_Business
Monkey_Business il 02/10/05 alle 13:12 via WEB
ecco cosa significa per me essere "propositivi"! credo per ragioni di forza maggiore si sia spesso in attesa.. hai centrato un bersaglio fondamentale.. come "vivere" l'attesa.. credo che "vivendola" si elimini per diventare presente e non pensiero del prossimo futuro che sia o vorremmo.. peccato sono in un periodaccio e non vivo bene .. forse sono in "attesa" che passi.. si.. ma vivendo.. un saluto e complimenti per il Post!
 
 
Adenia
Adenia il 02/10/05 alle 14:32 via WEB
Vi è una logica a me gradita nelle tue frasi. Ti sembra che il vivere attivamente e in modo propositivo un momento di attesa possa darti modo di agire in ogni frammento di vita e, pertanto, di trarre piacere dal tuo presente in quanto tale e non solo in funzione di un futuro. Grazie per il tuo intervento Monkey e un sorriso per te in questo tuo momento di attesa.
 
lillicocomiu
lillicocomiu il 02/10/05 alle 13:28 via WEB
iorno angelo
 
 
Adenia
Adenia il 02/10/05 alle 14:14 via WEB
Lieta di ricambiare il tuo amabile cenno di saluto...
 
comandantekil
comandantekil il 03/10/05 alle 10:05 via WEB
Attesa?? hmm per un tipo istintivo come me le attese sono deleterie, anche se non di rado le sfrutto per considerazioni e riflessioni su me stesso che altrimenti non farei in modo naturale. Ma le attese dal dentista o alla Coop in fondo non sono nulla. O perlomeno nulla in confronto all'attesa che da molto tempo mi rode come un tarlo: che il cuore ricominci a battermi a ritmo sfrenato; temo che quell'attesa sia ancora lunga. Un abbraccio
 
 
Adenia
Adenia il 04/10/05 alle 10:59 via WEB
Mi spiace se sei in un momento di attesa vissuto come un tarlo che ti rode dentro. Porta pazienza. A volte, anche se si vuole intervenire attivamente per creare movimento attorno, o per modificare un momento di stasi non gratificante, non si ottiene nulla lo stesso: spesso occorre anche PAZIENZA. Ciao comandantekil, a presto!
 
   
comandantekil
comandantekil il 04/10/05 alle 15:13 via WEB
Pazienza? Ne ho fatto una scorta a magazzino che se cominciassi a venderla pagherei il conto del dentista in un minuto. Ne ho tanta, e ne ho fatto scorta perchè non tollererei che diventasse rassegnazione.
 
     
Adenia
Adenia il 04/10/05 alle 17:49 via WEB
La pazienza è la virtù dei forti... sarà vero? Buona serata comandantekil.
 
     
comandantekil
comandantekil il 04/10/05 alle 18:34 via WEB
Già.... i forti.... buona serata anche a te Adenia
 
neo781
neo781 il 03/10/05 alle 10:17 via WEB
molto interessante il to blog! verrò a trovarti ancora! buonagiornata!
 
 
Adenia
Adenia il 04/10/05 alle 10:13 via WEB
Ohi neo, benvenuto in questo salotto di conversazione. Spero possa essere di tuo gradimento ogni tua sosta in questo luogo. A presto.
 
   
neo781
neo781 il 04/10/05 alle 10:17 via WEB
sarà fatta con grande piacere! ..but the coffe is good?..spero si scriva così!! ;P
 
     
Adenia
Adenia il 04/10/05 alle 10:37 via WEB
E' mia intenzione trattenere al meglio i miei graditi ospiti e sarà un piacere deliziarli con bevande o dolcetti vari di ottima qualità. Au revoir neo.
 
     
neo781
neo781 il 04/10/05 alle 13:16 via WEB
gentilissima...
 
     
Adenia
Adenia il 04/10/05 alle 13:26 via WEB
Neo, consiglierei di sostituire alla nera ed eccitante bevanda un infuso di erbe rilassanti. Meglio mettere i signori nelle contidizioni di affrontare un dialogo nel più tranquillo dei modi.
 
     
neo781
neo781 il 04/10/05 alle 18:25 via WEB
quel che mi sarà offerto, sara gradito!
 
     
comandantekil
comandantekil il 04/10/05 alle 19:14 via WEB
scusa se mi permetto, sulle lingue mi rendo conto di essere tedioso, ma per la precisazione sarebbe: Is the coffee good? Riscusa e buona serata
 
     
Adenia
Adenia il 04/10/05 alle 19:31 via WEB
Comandantekil, ma ti pare... puoi intervenire anche per consigliarmi quale dolcetto potrebbe risultare il più gradito ai partecipanti.
 
     
comandantekil
comandantekil il 04/10/05 alle 19:40 via WEB
Ma in fatto di dolci.... hmmmmm Ieri sera una grandissima e preziosa amica mi ha preparato la "tenerina", dolce tipico ferrarese che è la classica torta di cioccolato... deliziosa! Oppure... che so, un bel mascarpone con affogata una tortina di carota e cosparso di cioccolato fuso
 
     
Adenia
Adenia il 04/10/05 alle 20:02 via WEB
Che fame mi è venuta! Adoro la cioccolata e la tipica torta ferrarese, la "tenerina", andrà benissimo! Su qualche fetta metterò una polverina magica per ottenere ciò che più mi aggrada da alcune vittime scelte. Merci beaucoup comandantekil.
 
     
comandantekil
comandantekil il 04/10/05 alle 20:13 via WEB
Whoops, mi sa tanto da Maga Magò; sarai mica una piccola streghina in erba?
 
CieloSenzaLuna
CieloSenzaLuna il 03/10/05 alle 15:46 via WEB
Protagonisti della propria vita, sempre :-)
 
 
Adenia
Adenia il 04/10/05 alle 10:11 via WEB
Beh... alla fine, credo che, nel bene e nel male, una persona sia sempre protagonista della propria vita. E' interessante valutare quanto si è attivi in questo ruolo da protagonista e, soprattutto, quanto lo si è nelle vite altrui. Un saluto per te Cielo Senza Luna.
 
Maheo
Maheo il 03/10/05 alle 16:51 via WEB
Ciao ...
 
 
Adenia
Adenia il 04/10/05 alle 10:06 via WEB
E'sempre gradita la tua presenza in questo spazio... ciao Maheo.
 
hawk67
hawk67 il 03/10/05 alle 18:38 via WEB
CIAO ADENIA!PER FAVORE QUANDO HAI UN MINUTO SCARICA LA MAIL.A PRESTO!
 
 
Adenia
Adenia il 04/10/05 alle 10:04 via WEB
Hawk, ho scaricato le e-mail indirizzate alla mia casella di posta elettronica... ho risposto in modo per me anomalo a causa della stanchezza mentale di quel momento. Buona giornata a te.
 
   
hawk67
hawk67 il 04/10/05 alle 11:30 via WEB
Ho apprezzato cmq la tua "anomalia" dovuta alla stanchezza...
 
IN2dgl
IN2dgl il 04/10/05 alle 14:31 via WEB
Sono daccordo sull'attesa: come il fermarsi e contemplare, riflettere...questo mi succede sempre quando, appunto, attendo ogni mio turno...non è mai tempo sprecato per me...rifletto sul poi, sul prima e sul per caso...anche l'attesa ha un suo intrinseco significato...a presto Ade...smackkkk
 
 
Adenia
Adenia il 04/10/05 alle 17:44 via WEB
Buonasera IN2, è un vero piacere averti nuovamente qui. Sì, è attesa ogni volta che si aspetta il proprio turno (mi piace la tua espessione). Mi dà piacere aver dato la possibilità, a chi ha partecipato alla conversazione, di intendere i momenti di attesa come attimi di vita significativi. Au revoir monsieur.
 
insoprannominabile3
insoprannominabile3 il 08/10/05 alle 19:30 via WEB
le riflessioni filosofiche sono una cosa la vita pratica un altra .i tempi possono essere veramente ristretti se si vuole svolgere numerose cose in un giorno. a in effetti si siamo in genere molto impazienti e anche io lo sono un bel po. ma occorre molto autocontrollo in tutto. si meglio essere partecipi nella vita che attendisti e osservatori. mi piacciono poco le persone poco attive e attendiste. la vita è molto breve ed io ho il terrore del trascorrere del tempo.
 
 
Adenia
Adenia il 08/10/05 alle 20:14 via WEB
Apprezzo il tuo senso pratico... au revoir monsieur!
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

Every Breath You Take

Every breath you take
Every move you make
Every bond you break
Every step you take
I'll be watching you

Every single day
Every word you say
Every game you play
Every night you stay
I'll be watching you

O can't you see
You belong to me
How my poor heart aches with every step you take

Every move you make
Every vow you break
Every smile you fake
Every claim you stake
I'll be watching you

Since you've gone I been lost without a trace
I dream at night I can only see your face
I look around but it's you I can't replace
I keep crying baby please

Every move you make
Every vow you break
Every smile you fake
Every claim you stake
I'll be watching you

 

 

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

The Blower's Daughter

 

Sei Parte Di Me

E per ogni giorno mi prendo un ricordo che tengo nascosto lontano dal tempo...
Dentro c'è un bisogno di ridere...
Immagini che passano e restano...
E se ti fermassi soltanto un momento...
Sei parte di me, sei parte di me... lo tengo per me.

 

La mancanza di passione

La passione è il fuoco alchemico che cuoce i fluidi spirituali e rende conciliabili gli opposti. Chi non si lascia coinvolgere dalla passione e dal desiderio perché attento a trovare solo sicurezza e vantaggi è immorale. La mancanza di passione è immorale.

 

Indifferenza

Penso che alla base di ogni male vi sia l'indifferenza. Combattere l'indifferenza è difficile perché ci si scontra con il nulla, con il vuoto, con l'appiattimento, con la non sensibilità. E' più facile avere un dialogo con chi odia che non con chi è indifferente. Odio, rabbia, gelosia, invidia, depressione, dipendenze dannose e altro ancora, a mio parere, nascono con il dilagarsi dell'indifferenza umana. Avere un parere contrario a qualcosa è costruttivo, non averlo affatto è espressione di morte delle idee.

Credo che la provocazione finalizzata a se stessa sia sciocca e controproducente, ma non mettersi in gioco, non andare contro corrente per partito preso, o meglio, per paura di uscire dai canoni accettati dalla massa, beh questo è un freno alla fantasia, al coraggio, alle innovazioni, allo sviluppo. Chi sceglie l'indifferenza sceglie la via più facile per non sentirsi responsabile di qualcosa che non conviene o per pigrizia o per vigliaccheria.

hkhgkj

 

Supermassive Black Hole

 

The Funeral Of Hearts

 

 

 

Ultime visite al Blog

thejumpingwoodenshipCyrano_de_BArt.Lover.64AdeniaAliceSettequercearnoldgr1Maheofreemaya64sasamensbgsebaKiuryHoghartVirginiaG65
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963