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Il depopolamento e il vessillo del diavolo. La donna vestita di sole - Prima parte

Post n°51 pubblicato il 07 Settembre 2021 da daniela.g0
 

 

Il giornalista Cesare Sacchetti ha recentemente osservato, sul suo canale Telegram, come non esista una massoneria che possa definirsi "buona". La massoneria, che viene considerata fondata nel 1717 (ma in realtà tracce della sua esistenza vanno ricercate più indietro nei secoli), è nata allo scopo di assicurare il dominio ultimo del potere occulto mondialista. 

A tal proposito e a sostegno della sua teoria il giornalista romano fa riferimento a ciò che accadde nel secolo scorso, così come fu riportato da san Massimiliano Kolbe

Il giovane Kolbe si trovava infatti a Roma per completare gli studi teologici e divenne testimone oculare di una singolare manifestazione: il 17 febbraio del 1917 i massoni si riunirono infatti in piazza San Pietro per celebrare il duecentesimo anniversario della loro fondazione ed esposero un vessillo nero raffigurante Lucifero nell'atto di schiacciare l'Arcangelo Michele. Sventolarono a lungo la loro bandiera sotto le finestre papali, mentre degli striscioni inneggiavano a Satana ed una scritta diceva: «Satana governerà in Vaticano e il Papa lo servirà come guardia svizzera». 

Secondo Cesare Sacchetti, «questa è la vera natura satanica della massoneria». 

Effettivamente, occorre guardarsi intorno osservando con attenzione gli avvenimenti che stanno passando, lentamente, sotto i nostri occhi. Bisogna farlo però con occhi diversi da quelli con cui li osservano i più, se ne vogliamo capire appieno il vero significato.  

 

Il numero della bestia  

Ne ho già scritto in proposito della propaganda dilagante dell'ideologia LGBTQ+. Ricordate il numero di brevetto del progetto che usa microchip sottocutanei per effettuare transazioni finanziarie, a cui sta lavorando la Microsoft di Bill Gates, recante il numero 0606060? Il numero 666 rimanda, nell'Apocalissi di Giovanni, alla bestia che si alza dalla terra (cfr. Ap 13,11 ss.). 

Se si effettua un'attenta ricerca, ci si accorge anche come questo numero ricorra, negli ultimi tempi, assai frequentemente. Il 21 agosto arriva dalla Spagna la notizia che 666 persone sono morte a causa del COVID-19. Il 22 agosto sono 666 i pazienti ricoverati in ospedale per COVID-19, in Israele. 

Compare spesso anche in altri campi, quali il numero di visualizzazioni, il numero di amici... forse più spesso di quanto possa prevedere la legge di probabilità. Il numero compare anche nei profili di alcuni politici noti. 

Se si procede inoltre ad una ricerca con Google di un altro numero - il 233 - si può osservare come anche quest'ultimo ricorra assai spesso, associato alla parola COVID. Sono moltissimi gli articoli che parlano di COVID in città o Stati differenti, riportando sempre il medesimo numero 233. Che si tratti di nuovi casi o di persone decedute. Qui un video del dott. Stefano Montanari in proposito. 

Secondo la numerologia antica, il numero due indica le lame di una forbice, per cui rimanda a "tagliare"; mentre sono 33 gli anni della vita terrena di Gesù Cristo. Tale numero, che di fatto è ripetuto dai media molto soventemente in tutto il mondo riferito al COVID, rimanderebbe a "tagliare il Cristo" ovvero eliminare il Cristianesimo

Bill Gates, fondatore di Microsoft e noto "filantropo", ha affermato in passato che intende ridurre la popolazione mondiale attraverso le vaccinazioni. 

Quello del sovrappopolamento mondiale è un tema ormai datato, che va avanti almeno a partire dagli anni Sessanta. I giornali, anche quelli italiani, ne scrivevano velatamente qualche decennio fa; spiegando come il pianeta, per sopravvivere, avesse bisogno di ridurre la popolazione mondiale. 

Ma ormai se ne parla sfacciatamente; una parte della collettività deve comprendere e rassegnarsi ad essere destinata a morire: naturalmente, tutto per il bene comune, mica di pochi! Si dovrà fare per salvare il pianeta

Ma chi lo dice? Chi c'è davvero dietro queste teorie? Solo Bill Gates? 

Il colonnello Vladimir Vasilievich Kvachkov, già membro del Direttorato principale per l'informazione, l'apparato dei servizi segreti di intelligente militari russi, e delle Spetsnaz, le forze speciali russe, ha rilasciato al canale Studiya Rubezh un'intervista. 

Kvachkov è stato insignito dell'Ordine della Stella Rossa ai tempi dell'ex Unione Sovietica, dopo il crollo del Muro di Berlino con la nascita della Federazione russa ha ricevuto altre prestigiose onorificenze militari, come l'ordine del coraggio. 

L'intervista risale al marzo 2020 e, all'epoca, ho potuto ascoltarla personalmente sul canale YouTube, per essere oscurata successivamente. L'ho ritrovata - dopo un'attenta ricerca - sul sito Detoxed, dove potete ascoltarla integralmente grazie ad un altro canale. Eccone alcuni stralci tra i più significativi, come riportati da Cesare Sacchetti sulla Cruna dell'Ago, nell'aprile 2020: 

«Il fenomeno coronavirus che viene falsamente definito una pandemia ha bisogno di essere esaminato dalla prospettiva dei poteri globali. E' un fenomeno religioso, politico, finanziario, economico e nazionale. Permettetemi di dire che non c'è nessuna pandemia, è una menzogna, va considerata come una operazione strategica globale. E' esattamente questo il modo in cui va pensata questa operazione. Questi è un'esercitazione di comando e personale dei poteri mondiali che sono dietro le quinte, per controllare l'umanità.» 

Secondo il colonnello Kvachkov, i popoli non sono di fronte ad un'emergenza di natura sanitaria, ma davanti ad un'operazione terroristica per ridisegnare totalmente la nuova mappa geopolitica del mondo. 

«E' questo l'obiettivo del coronavirus. Lo ripeterò ancora una volta, abbiamo poca fede in Dio e ancora meno nell'esistenza di Satana, il nemico della razza umana. L'obiettivo delle forze sioniste e finanziarie mondiali dietro le quinte è la riduzione della popolazione mondiale. È la loro idea fissa, pensano che ci siano troppe persone nel mondo.»  

E ancora: 

«Dovrebbero esserci 100 milioni appartenenti alle élite, e un miliardo massimo di persone sulla Terra, per servirli. Allora vivranno in abbondanza sulla Terra. Perché noi, il popolo, siamo troppi per le potenze mondiali dietro le quinte. Ecco perché il coronavirus e la crisi finanziaria emersa quasi immediatamente sono legate le une alle altre.» 

Lo spopolamento non sarebbe dovuto all'azione letale del coronavirus, la cui mortalità in rapporto alla popolazione mondiale è molto bassa, anche includendo in questo calcolo tutte le persone decedute con altre gravi patologie. Si devono prendere in esame invece gli effetti devastanti che quarantene, chiusure, limitazioni, ecc. stanno provocando sull'economia globale. 

Inoltre i cittadini perderebbero tutti quei diritti conquistati faticosamente nel tempo dai loro padri e garantiti attraverso le Costituzioni dei vari Paesi e dai Trattati internazionali, per essere sostituiti con semplici ordini amministrativi. 

Il potere, dopo l'operazione coronavirus, apparterrebbe ad una élite che dispone di mezzi economici e finanziari illimitati, alla quale sarebbero sottomesse una moltitudine di persone che faranno fatica a possedere i basilari mezzi per il sostentamento quotidiano. Si tratterebbe dunque di una forma piramidale, dove la globalizzazione si dirigerebbe quindi verso la sua fase finale per ampliare ancor di più le differenze socio-economiche a favore del vertice della piramide. 

Per ottenere ciò sarà necessario ridurre consistentemente il numero delle persone viventi sul pianeta, per erigere il nuovo ordine globalista. 

Il colonnello si sofferma quindi sugli avvenimenti accaduti l'undici settembre 2001

«Il primo tentativo di portare via quei diritti dal popolo è accaduto l'11 settembre 2001. Non molti sembrano ricordare che dopo il cosiddetto attacco contro le Torri gemelle, il Pentagono e la Casa Bianca negli USA, la guerra mondiale al terrorismo è stata dichiarata. Le potenze mondiali che sono dietro le quinte hanno creato gli eventi dell'11 settembre. Adesso hanno un'altra scusa per avere un controllo più grande e sovrastare l'umanità. Ecco perché sono venuti fuori con il coronavirus.» 

Le affermazioni del colonnello potrebbero essere suffragate anche dagli studi, successivi all'11 settembre, di alcuni esperti e ricercatori indipendenti, non convinti sulla dinamica con cui furono distrutte le Torri gemelle e i palazzi adiacenti: secondo i loro studi essi implosero verso terra troppo velocemente, come se fossero state piazzate delle cariche esplosive e fosse avvenuta quindi una demolizione controllata, che necessariamente avrebbe dovuto essere pianificata con anticipo. Mentre il solo impatto aereo e gli incendi sviluppatisi non avrebbero potuto portare ad una distruzione così rapida e completa degli edifici. 

Il miliardario americano Jimmy Walter spese ben 7 milioni di dollari di tasca propria per produrre e pubblicizzare un filmato: "Confronting the Evidence", che fu il primo ad effettuare una ricostruzione sistematica e critica degli avvenimenti dell'11 settembre. Fu distribuito gratuitamente, allo scopo di convincere l'opinione pubblica che la versione ufficiale dei fatti riguardanti quel tragico giorno, non corrispondesse a verità. Nell'interessantissimo filmato si possono ascoltare le spiegazioni degli esperti (e vedere le immagini dettagliate), che parteciparono ad una conferenza che si tenne a New York nel 2004. 

«Riceviamo informazioni politiche di propaganda politica speciale, una sorta di psico-propaganda informativa. Si tratta di un'operazione psico-informativa speciale delle potenze mediatiche globaliste internazionali che sono al soldo delle potenze liberali sioniste che stanno creando questo terrore adesso. Adesso stanno vedendo chi obbedisce e chi no.» 

Per il colonnello Kvachkov, il prossimo obiettivo sarebbe la Russia, il Paese più disallineato alle grandi forze globaliste dove la crisi da COVID non avrebbe avuto lo stesso impatto che sta avendo in Occidente. La Russia di fatto rappresenterebbe l'ultimo ostacolo alla realizzazione del nuovo ordine mondiale voluto dalle élite, dove tutti i cittadini non godranno più dei diritti goduti in passato, ma saranno ridotti in uno stato di perenne sudditanza. 

Dal suo blog, il giornalista Cesare Sacchetti lo dipinge come «un mondo che assomiglia terribilmente a quanto descritto nel rapporto del 2010 pubblicato dalla famiglia Rockefeller, nel quale la pandemia è annunciata con largo anticipo e porta esattamente al tipo di sistema politico di cui parla il colonnello».   

 

Le apparizioni di Fatima e il miracolo del sole  

Ma torniamo all'anno 1917. E' un anno particolare, che vede San Massimiliano Kolbe testimone oculare della manifestazione massonica a Roma, ma è anche l'anno che vedrà svolgersi le memorabili apparizioni di Fatima. Solo pochi mesi dopo infatti, il 13 maggio, la Madonna apparirà a tre pastorelli, nella regione di Cova d'Irìa: Lucia Dos Santos, che all'epoca aveva 10 anni, e i cugini Francisco e Jacinta Marto, rispettivamente di 9 e 7 anni. Quella sarà la prima di più apparizioni che si ripeterono ogni 13 del mese, fino al 13 ottobre 1917, giorno in cui avvenne il "miracolo del sole" alla presenza di oltre 70.000 persone, fra cui parecchi giornalisti anticlericali, decisi a dimostrare come le apparizioni fossero una commedia escogitata dal parroco di Fatima. Vi erano anche molti non credenti. Era una giornata molto piovosa e i fedeli si riparavano con gli ombrelli: a mezzogiorno il miracolo promesso dalla Madonna per dare prova della credibilità dei bambini. Avelino de Almeida, direttore del giornale O Seculo, che era il più autorevole quotidiano liberale e anticlericale di Lisbona, scrisse nel suo articolo, pubblicato il 15 ottobre 1917: 

«Dalla strada, dove i carri erano tutti raggruppati e dove stavano centinaia di persone che non avevano il coraggio sufficiente per attraversare il terreno reso fangoso dalla pioggia, vedemmo l'immensa folla girarsi verso il sole che apparve al suo zenit, chiaro tra le nuvole. Sembrava un disco d'argento, ed era possibile guardarlo senza problemi. Non bruciava gli occhi, non li accecava. Come se vi fosse stata un'eclissi. Poi si udì un urlo fragoroso, e la gente più vicina cominciò a gridare - Miracolo, miracolo! Meraviglia, meraviglia! - Davanti agli occhi estasiati delle persone, il cui comportamento ci riportava ai tempi della Bibbia e le quali ora contemplavano il cielo limpido, sbalordite e a testa scoperta, il sole tremò, compì degli strani e bruschi movimenti, al di fuori di qualsiasi logica scientifica, - il sole "danzò" - secondo la tipica espressione dei contadini.» 

Simili furono le testimonianze riportate dai presenti, fra cui il dottore Almeida Garrett. 

 

Una storica fotografia scattata quella mattina del 13 ottobre 1917, quando parecchie migliaia di persone assistettero al "miracolo del sole". Si possono notare alcuni ombrelli chiusi che attestano come una pioggia battente avesse preceduto il prodigioso evento  

 

Nel corso delle sue apparizioni ai tre bambini, la Madonna preannunciò la rivoluzione bolscevica in Russia, le persecuzioni comuniste e lo scoppio della seconda guerra mondiale. Si trattava di ideologie contro Dio e quindi anche contro l'uomo, le cui conseguenze avrebbero introdotto l'umanità verso la fine dei tempi. 

Si parlò successivamente di Segreti, ma in realtà si tratta di un unico messaggio, diviso in tre parti e scritto da suor Lucia, unica testimone dopo la morte prematura dei cugini, ancora bambini. La prima parte riguarda la visione dell'inferno, dove cadono le anime dei peccatori. Riporto qui la seconda parte: 

«Avete visto l'inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato. Se faranno quel che vi dirò, molte anime si salveranno e avranno pace. La guerra sta per finire; ma se non smetteranno di offendere Dio, durante il Pontificato di Pio XI ne comincerà un'altra ancora peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace; se no, spargerà i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace.» 

Suor Lucia riconobbe il «grande segno» nella straordinaria aurora boreale che illuminò il cielo nella notte fra il 25 e il 26 gennaio del 1938 (dalle 20:45 all'1:15, con brevi intervalli), inoltre identificò la seconda guerra mondiale con quella annunciata nella visione. 

Padre Gabriele Amorth, in un interessante articolo pubblicato sul sito Qui Europa nel marzo 2015: «La Russia è stata davvero consacrata al Cuore Immacolato di Maria, come richiesto a Fatima?», affermò come la nazione in realtà non fosse stata ancora consacrata al Cuore Immacolato di Maria, cosa che successivamente fecero intendere anche il cardinale Burke e papa Benedetto XVI, il quale dichiarò - durante la sua omelia a Fatima - il 13 maggio 2010 : «Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima si sia conclusa»

Scrive padre Amorth: «[...] la Madonna di Fatima l'aveva già predetto: se non si consacrerà la Russia al Mio Cuore Immacolato la Russia spargerà nel mondo i suoi errori, e il comunismo ateo è stato sparso veramente in tutto il mondo [quello che oggi viene chiamato con l'espressione Nuovo Ordine Mondiale, n.d.a.], perché non si è fatto quello che la Madonna voleva.» 

Osservando attentamente la Cina, sembra che le parole della Madonna siano realtà. 

Il modello cinese, ad esempio, è via via sempre più proiettato verso il controllo totale della sua numerosa popolazione. Durante un evento organizzato dalla Catholic Identity Conference nel giugno 2020, Steven W. Mosher, uno scienziato sociale statunitense e presidente del Population Research Institute (PRI), che rappresenta un'autorità riconosciuta a livello internazionale sulla Cina e sulle questioni demografiche, ha affermato come la brutale dittatura tirannica a partito unico diriga la Repubblica Popolare Cinese. 

Il Partito Comunista Cinese conta ben 94 milioni di membri, e - afferma lo scienziato - «è la più grande macchina per uccidere che il pianeta abbia mai visto: ha ucciso centinaia di milioni dei suoi cittadini», mentre i campi di concentramento, che si trovano in Turkestan, nella parte ovest della Cina, detengono due o tre milioni di persone. La Cina sta creando una prigione virtuale high-tech per 1,3 milioni di persone: per questa ragione 2 milioni di persone ad Hong Kong continuano a protestare, essendo a conoscenza «di com'è la vita dall'altra parte del confine, in Cina» e non volendo essere trascinate forzatamente in quella prigione virtuale high-tech che il Partito Comunista gestisce. I controlli tramite smartphone e vari sistemi di tracciamento sono diventati incredibilmente capillari: la tecnologia non è più al servizio dell'uomo - probabilmente non lo è mai stata - ma votata contro di lui. A coloro che divengono sgraditi al regime vengono bloccati i conti correnti con un unico click. Da quel momento queste persone divengono totalmente emarginate dalla società, come se improvvisamente cessassero di esistere. 

Nei campi di concentramento dove spesso i prigionieri non possono uscire all'aperto e non vedono mai la luce del giorno, i laogai, si detengono milioni di persone che vengono "rieducate" secondo l'ideologia del Partito Comunista Cinese e dove sta avvenendo la silenziosa sterilizzazione degli Uiguri, tramite "strane vaccinazioni". 

Si aggiungono inoltre le feroci persecuzioni, sempre più crescenti dopo l'accordo Vaticano Cina, che stanno colpendo i cristiani - ma anche altre minoranze religiose -, cosicché sono state portate via statue di santi, distrutte croci e abbattute chiese o ne è stata disposta la chiusura a tempo indeterminato, mentre i segni della presenza dei cristiani vengono cancellati nelle vie delle città e alle porte delle abitazioni private. 

Vi sono sacerdoti che sono stati costretti a subire torture pesantissime: una di queste prende il nome di "esaurire un'aquila" e consiste nel privare il prigioniero per giorni e giorni del sonno, tramite crudeli sistemi. 

E' questo è il modello che il mondo, grazie anche all'operazione coronavirus, sta cercando di importare. Le élite punterebbero su questo allo scopo di ottenere il controllo totale e capillare della popolazione occidentale e la necessaria e ormai tanto auspicata riduzione della popolazione. I cristiani, in quest'ottica, rappresentano una minaccia mortale, perché il loro credo li rende meno influenzabili - e quindi non controllabili - e votati al sacrificio di sé. 

Jacinta Marto, cui la Madonna rivelò più profondamente degli altri - come avrebbe affermato in seguito Lucia - la profondità del mistero di Dio, dichiarò (riportato nei volumi della serie "Documentacao Critica de Fatima", nell'interrogatorio del 19 ottobre 1917, tenuto da padre Manuel Nunes Formigao a casa Marto): 

«E assumendo un aspetto più triste, [la Madonna disse]: "Non offendano più Nostro Signore che è già molto offeso! Se il popolo si emenderà, finirà la guerra, se non si emenderà, finirà il mondo".» 

 

Jacinta Marto (1910-1920). E' stata beatificata il 13 maggio del 2000 da papa Giovanni Paolo II, insieme al fratellino Francisco (1908-1919). Entrambi sono stati proclamati santi il 13 maggio 2017 da papa Francesco   

 

Questo ci riconduce alla dimensione escatologica dei tempi che stiamo vivendo. Soltanto, infatti, se si comprende a fondo la vera natura spirituale della battaglia apocalittica contro il male che sta caratterizzando questi ultimi due secoli, e che sembra procedere speditamente verso il suo culmine, saremo nelle effettive condizioni di affrontare e vincere questo conflitto decisivo, che potrebbe preannunciarsi come finale. 

Questo non significa che siamo già arrivati alla fine dei tempi, ma certamente, ci stiamo avvicinando alla parte conclusiva della Storia, come già aveva intuito papa Paolo VI quando dichiarò, parlando con l'amico Jean Guitton: 

«C'è un grande turbamento nella Chiesa, e ciò che è in questione è la fede. Capita ora che mi ripeta la frase oscura di Gesù nel Vangelo di san Luca: "Quando il Figlio dell'Uomo ritornerà, troverà ancora la fede sulla Terra?". [...] Rileggo talvolta il Vangelo della fine dei tempi, e constato che in questo momento emergono alcuni segni di questa fine. Siamo prossimi alla fine? Questo non lo sapremo mai. Occorre tenersi sempre pronti, ma tutto può durare ancora molto a lungo.»

 

Fine prima parte. 

Qui la seconda parte dell'articolo.

 
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