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Il Segreto di Fatima: la richiesta di Maria mai esaudita e la battaglia decisiva - Prima parte

 

Il rumore dei media   

Come è noto, lo scorso 25 marzo del 2022, Francesco ha consacrato la Nazione russa e l'Ucraina al Cuore Immacolato di Maria. 

Per parecchi giorni tutti i mezzi di comunicazione hanno continuato ininterrottamente a dare grande risalto alla notizia. 

Ne ha scritto Avvenire, il quotidiano dei Vescovi, citando la richiesta formulata da Maria Santissima a Fatima. Ma l'articolo di Avvenire non ha affermato che la richiesta della Madonna, pervenutaci in particolare attraverso Lucia Dos Santos, ultima testimone di Fatima, sarebbe stata ormai esaudita. Si è limitato solo a parlare del fatto. 

Tuttavia, molte altre testate e svariati siti online hanno invece diffuso la notizia con l'annuncio che la consacrazione della Russia voluta a Fatima dalla Madonna e poi richiesta espressamente a Suor Lucia Dos Santos mentre si trovava nel convento di Tuy, il 29 giugno 1929, sarebbe stata finalmente esaudita con l'Atto di consacrazione compiuto lo scorso 25 marzo da Francesco. 

Inoltre un sito specializzato come La Nuova Bussola Quotidiana, diretto da Riccardo Cascioli, ha pubblicato lo scorso 16 marzo un articolo, a firma di Nico Spuntoni e ripreso a sua volta da molti altri siti, che ha affermato come la consacrazione della Russia richiesta dalla Madonna di Fatima sarebbe avvenuta il 25 marzo 1984 da parte di Papa Giovanni Paolo II e che Suor Lucia avesse dichiarato come le richieste di Maria Santissima fossero state esaudite. 

«Venne salutata dalla veggente come un adempimento al desiderio della Vergine», ha scritto Spuntoni.   

 

La consacrazione di Papa Giovanni Paolo II del mondo al Cuore Immacolato di Maria     

Ma - come ho già riportato in un precedente articolo - una persona considerata attendibile, morta in odore di santità come il noto esorcista Padre Gabriele Amorth e testimone oculare di quella giornata di fine marzo 1984, dichiarò invece in modo molto esplicito come le richieste della Madonna non fossero state esaudite dalla consacrazione che Papa Giovanni Paolo II fece quel giorno. 

Anzitutto, tale consacrazione fu fatta al mondo e non specificatamente alla Russia; inoltre lo stesso Giovanni Paolo II, rammaricandosi di non aver potuto esaudire le richieste della Madonna di Fatima, nella preghiera di consacrazione fece un fuori programma, dicendo: "Illumina specialmente i popoli di cui tu aspetti la nostra consacrazione e il nostro affidamento", sottolineando in modo esplicito come questa non fosse ancora avvenuta.  

In un articolo pubblicato sul sito Qui Europa nel marzo 2015, Padre Amorth aveva scritto: «Per rendere il concetto ancora più chiaro, Papa Giovanni Paolo II ripeté lo stesso messaggio qualche ora più tardi, alle ore 16 di pomeriggio, all'interno della Basilica di San Pietro e davanti a 10 mila fedeli, in occasione del congedo dalla Statua della Vergine Pellegrina. Anche in quel caso, a ore di distanza dalla cerimonia di consacrazione del mattino, il Papa riconobbe in una cerimonia pubblica che la consacrazione richiesta dalla Madonna di Fatima doveva ancora essere compiuta. Nella sua preghiera alla Vergine, egli attirò l'attenzione su certi popoli (il popolo Russo) che avevano particolare bisogno d'essere consacrati - "quei popoli per i quali Tu stessa aspetti il nostro atto di consacrazione e di affidamento. Tutto questo abbiamo potuto fare secondo le nostre povere, umane possibilità, nella dimensione della nostra umana debolezza"».  

Per quanto riguarda l'adempimento al desiderio della Vergine di Fatima da parte di Papa Giovanni Paolo II, che, secondo Nico Spuntoni, avrebbe ricevuto anche l'approvazione della veggente (cioé di Suor Lucia), è bene rimarcare che su questo punto fondamentale rimangono in realtà molti fondati dubbi, di cui il giornalista della Nuova Bussola Quotidiana non fa invece alcuna menzione nel suo articolo. 

 

La smentita di Suor Lucia    

Riporto qui in proposito le parole che Suor Lucia proferì nel corso di un'intervista del settembre 1985 alla rivista Sol de Fatima, il periodico della sezione spagnola della Blue Army, un movimento mariano molto diffuso negli Stati Uniti, così come riportate nel libro di Marco Tosatti, Fatima. Il segreto non svelato, Mondadori, Milano, 2002.  

Le fu chiesto: 

«In quale momento del mistero di Fatima ci troviamo ora?». 

«Penso che stiamo vivendo nel momento in cui la Russia sta disseminando i suoi errori in tutto il mondo». 

«Con questo, si deve intendere che la Russia entrerà in possesso del mondo intero?». 

«Sì». 

«Giovanni Paolo II ha invitato tutti i vescovi a unirsi a lui nella consacrazione della Russia, che egli avrebbe fatto a Fatima il 13 maggio 1982 e che egli avrebbe poi rinnovato al termine dell'anno Santo, a Roma il 25 marzo 1984, davanti alla statua originale della Nostra Signora di Fatima. Non ha egli quindi fatto quello che era stato richiesto a Tuy?». 

«Non c'è stata partecipazione di tutti i vescovi, e non ci fu menzione della Russia». 

«Così la consacrazione non fu fatta secondo i termini richiesti da Nostra Signora?». 

«No. Molti vescovi non dettero alcuna importanza a questo atto». 

 

Suor Lucia Dos Santos  

 

La richiesta fatta dalla Madonna infatti presentava dei requisiti specifici perché risultasse valida: la partecipazione di tutti i Vescovi, oltre il Pontefice, e la menzione specifica della Russia. Ma Suor Lucia, dal 1984 e fino alla caduta del muro di Berlino nel 1989, sostenne sempre che nessuna delle consacrazioni avvenute fino a quel momento potesse essere considerata valida, in quanto priva dei requisiti sopra esposti. 

Inoltre, continua ancora Tosatti, «consacrare significa fare entrare, con un rito specifico, un oggetto profano nella sfera del sacro: farne dono a Dio. E' un gesto sacralmente importante e rilevante». 

Come ha riportato poi di recente l'ex vaticanista Aldo Maria Valli nel suo blog, anche il Vescovo di Astana Athanasius Schneider e il Cardinale Raymond Leo Burke fecero espressamente capire, rispettivamente nel 2016 e nel 2017 - in occasione del centenario di Fatima - come la consacrazione della Russia non fosse ancora avvenuta.  

Il Cardinale Burke, nella sua relazione intitolata Fatima: la risposta del cielo a un mondo in crisi, disse: «La consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria è oggi più che mai necessaria. Quando assistiamo a come il male del materialismo ateo, le cui radici sono in Russia, diriga radicalmente il governo della Repubblica popolare cinese, riconosciamo che il grande male del comunismo deve essere curato alla radice attraverso la consacrazione della Russia, come ha comandato la Madonna. [...] Riconoscendo la necessità di una conversione totale dal materialismo ateo e dal comunismo a Cristo, resta urgente l'appello della Madonna di Fatima affinché la Russia sia consacrata al suo Cuore Immacolato, secondo le sue esplicite istruzioni». 

Mentre per quanto riguarda le affermazioni di Suor Lucia sulla presunta approvazione della Vergine, il Cardinale Tarcisio Bertone nella presentazione a uno scritto sul messaggio di Fatima affermò che la veggente, l'8 novembre 1989, avrebbe affermato: «Sì [la consacrazione] è fatta così come la Madonna gliel'ha chiesta dal 25 marzo 1984». 

Inoltre, in un colloquio avuto con lui stesso, Suor Lucia avrebbe dichiarato: «Ho già detto che la consacrazione voluta dalla Madonna è stata fatta nel 1984, ed è stata accolta in Cielo». La veggente avrebbe avuto tale rivelazione direttamente dalla Madonna durante un'apparizione. 

Padre Gabriele Amorth tornò sull'argomento in un'intervista al giornalista José María Zavala. Riporto fedelmente questi passaggi, data la loro notevole importanza: 

«Tu hai visto la lettera?» chiede Padre Amorth. 

«No, mai», risponde con voce fioca Zavala. 

«Ed io penso che non la vedrai mai - risponde Amorth - perché sono convinto che Suor Lucia non l'ha mai scritta». 

«Come fa ad esserne così sicuro?», insiste Zavala 

E Padre Amorth: «Perché il Cardinal Bertone non ha mostrato quella lettera - mentre avrebbe dovuto farlo - quando ha annunciato il Terzo segreto di Fatima? Una semplice fotocopia del manoscritto inclusa nel dossier ufficiale del Vaticano sarebbe stata sufficiente a dissipare ogni dubbio. Se il Vaticano è sempre stato scrupoloso nel fornire le prove documentarie autenticanti le informazioni di Suor Lucia anche su questioni di minore importanza, quale ragione ci sarebbe dovuta essere per economizzare sulla sola prova documentaria che secondo Bertone avrebbe convalidato un fatto che senza dubbio era di grandissima importanza, quale appunto la Consacrazione compiuta da Giovanni Paolo II?». 

«Sì, è strano» ammette Zavala. 

«Davvero pensi che Suor Lucia ci abbia messo cinque anni per dire che la Consacrazione era stata davvero accettata e Bertone avrebbe aspettato non meno di sedici anni per annunciare la validità di qualcosa di così cruciale come la Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria?». 

«Tutto ciò è in realtà molto strano» afferma di nuovo Zavala. 

«Inoltre - aggiunge Padre Amorth - se la consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria fatta da Pio XII nel 1942 fu solo parzialmente accetta, perché non menzionò specificamente la Russia e Gesù disse che in vista di quella consacrazione la guerra sarebbe stata solo accorciata ma non sarebbe finita immediatamente, perché adesso avrebbe dovuto cambiare idea con Giovanni Paolo II se neppure in quel caso la Russia fu menzionata? Sarebbe una incongruenza». 

«Effettivamente è così», risponde Zavala. «E dunque?». 

«Non ho alcun dubbio che la consacrazione non è stata compiuta nei termini richiesti dalla Vergine Maria. Ma non dobbiamo perdere di vista cosa Ella stessa volle dirci attraverso Suor Lucia: "Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia e sarà concesso al mondo un tempo di pace"». 

 

Russia e Ucraina, due Nazioni oggi profondamente diverse     

Ritornando nuovamente all'articolo pubblicato dalla Nuova Bussola Quotidiana, Spuntoni sottolinea inoltre come, mancando un richiamo esplicito alla Russia da parte di Giovanni Paolo II, tale richiamo abbia scelto invece di fare ora Francesco, «accompagnandolo alla menzione dell'Ucraina, teatro dell'offensiva militare lanciata da Putin lo scorso 24 febbraio. "Lo stesso atto, lo stesso giorno - viene spiegato nella dichiarazione della Sala Stampa - sarà compiuto a Fatima da Sua Eminenza il Cardinale Krajewski, Elemosiniere di Sua Santità, come inviato del Santo Padre". 

Quindi Francesco ha affidato al porporato polacco, reduce dall'esperienza sul campo a Leopoli e già al servizio di San Giovanni Paolo II nell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Pontefice, il compito di riannodare quel filo che da più di un secolo lega Fatima alla Russia. Grande è la gioia ma anche la gratitudine da parte dei fedeli per la decisione del Papa che dimostra la sua volontà di fare tutto il possibile per fermare la guerra [...]». 

Quello che vien ora da chiedersi, tuttavia, e per quanto estremamente lodevole sia l'iniziativa, è perché ancora una volta Francesco abbia scelto di non esaudire le richieste specifiche della Madonna. Infatti la richiesta della Beata Vergine si riferiva esclusivamente alla consacrazione della sola Russia. 

Oltre tutto, Russia e Ucraina sono oggi due Nazioni totalmente diverse e agli antipodi l'una dall'altra. Potremmo definirle quindi opposte. 

Storicamente la Repubblica Popolare di Ucraina nacque nel mese di marzo del 1917, poco prima delle apparizioni avvenute a Fatima, dal 13 maggio fino al 13 settembre 1917. Questo ci informa che esisteva già all'epoca delle apparizioni. Ma la Madonna decide lo stesso di non farne menzione nel corso dei suoi messaggi ai tre pastorelli. 

Perché dunque non decidere di ottemperare le richieste della Madonna così come furono formulate nel luglio 1917 e poi, ancora, alla sola Suor Lucia Dos Santos nel giugno 1929?

Dal 1984, infatti, quando si temeva che una menzione esplicita della Russia avesse potuto peggiorare i rapporti con l'allora Unione Sovietica, molte cose sono radicalmente cambiate. 

 

La rinascita della Nazione russa      

Dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989 e un successivo periodo di instabilità, la Russia ha ritrovato valori e fede cristiani, tanto da volere una intensa ricostruzione delle chiese distrutte a partire dalla Rivoluzione del lontano 1917. Ne avevo già trattato durante un articolo di qualche anno fa, dove si rimarcava come il Patriarca di Mosca Kirill Gundajaev volesse perseguire l'intento di costruire ben «tre chiese al giorno [...] affinché il popolo comprenda che senza Dio non si ottiene niente», raggiungendo a questo ritmo fra 25-30 anni il numero dei luoghi di culto che la Nazione aveva nel 1914, prima della devastazione operata dalla Rivoluzione russa. 

Perché dunque non approfittare di un tempo come quello odierno, che si sarebbe presentato come più favorevole, almeno da un punto di vista strettamente religioso, per esaudire le richieste della Madonna proprio così come furono formulate? 

E perché Francesco si sarebbe lasciato sfuggire, da quanto riportato da alcune voci concordanti, fra cui il compianto Padre Amorth, l'occasione di farlo già nel 2013, anno in cui Vladimir Putin si recò in visita dal Papa, portando in dono una copia della preziosa e venerata Madonna di Vladimir? 

La storia ci attesta che quella Madonna fu posta su un aereo militare e fatta volare a lungo sui cieli di Mosca per ordine dello stesso Stalin, quando i nazisti di Hitler furono ormai alle porte di Mosca, durante il secondo conflitto mondiale. Ne conseguì una sanguinosissima battaglia alle porte della città, che segnò infine la sconfitta dei nazisti e l'inizio della caduta del Terzo Reich.  

Il fatto che Putin portasse in dono a Bergoglio quella Madonna rivestiva dunque un significato molto speciale, che non avrebbe dovuto sfuggire ad un attento conoscitore della storia, quale si è mostrato Bergoglio in molte occasioni. Per volontà dello stesso Putin recentemente è stata eretta una Cattedrale proprio a Kubinka, teatro della feroce battaglia contro i nazisti alla fine del 1941. La facciata della chiesa è state realizzata significativamente con l'acciaio di fusione dei carri armati nazisti. 

 

La Cattedrale delle Forze Armate a Mosca

Icona della Theotokos di Vladimir o Madonna di Vladimir o Madre di Dio della tenerezza. (Autore sconosciuto, sec. XII)   

 

Quell'occasione d'oro presentatasi nel novembre 2013 per poter dire finalmente sì alla consacrazione della Russia, avrebbe potuto avere anche l'efficacia di scongiurare l'attuale guerra con l'Ucraina, e non solo? 

Queste domande sono destinate tuttavia a rimanere senza risposta. 

C'è poi un altro importante quesito da tenere in considerazione. La Madonna chiese che la consacrazione della Nazione russa avvenisse per opera del Romano Pontefice in unione con tutti gli altri Vescovi del mondo. 

Jorge Mario Bergoglio si può ritenere essere legittimamente il Pontefice regnante?    

 

Fine prima parte.

Qui la seconda parte dell'articolo.

 
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