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Distanze

Post n°1281 pubblicato il 18 Novembre 2014 da Vince198


“Una volta accettata la consapevolezza che anche fra gli esseri più vicini continuano a esistere distanze infinite, si può evolvere una meravigliosa vita, fianco a fianco, se quegli esseri riescono ad amare questa distanza fra loro, che rende possibile a ciascuno dei due di vedere l'altro, nella sua interezza, stagliato contro il cielo.”
(Rainer Maria Rilke)
 
 ..
  
Qualche riflessione su questo assunto di Rilke che ho letto alcuni giorni fa, penso sia necessaria per cercare di chiarire quelle ipotetiche “distanze infinite”. Mi sono soffermato non poco in quel virgolettato, immerso in miei dubbi.
Questo perché ho provato sulla mia pelle, per qualche anno e per motivi di lavoro, la distanza fisica dalla mia famiglia.
Ben 675 km fisici che potevo “ammortizzare” con visite periodiche, telefonate etc.
Ma la realtà è stata in quel periodo che, specie alla sera restavo solo e in quei momenti non c’è stato nulla da fare: “freddo, notte buia e solitudine”.
C’è la possibilità, piuttosto reale, che sussista altro genere di distanze anche stando “cheek to cheek”.
Riconoscerle e saperle “amare”, come suggerisce Rilke, può essere un buon viatico per godere di momenti di infinito piacere.
Un po’ come fecero il poeta libanese Khalil Gibran e il suo amore, la preside americana Mary Haskell: per 25 anni e in momenti di loro lontananza forzata per esigenze di lavoro, supplirono con lettere i momenti di solitudine, lettere da cui traspare un solidissimo legame, un amore veramente profondo.
O come il poeta e drammaturgo inglese Shakespeare che, in uno dei 154 sonetti a lui attribuiti - il 44°, riportato a piè di questo post - accenna alla distanza e come, in qualche modo, si possa provare ad annullarla, fin quando la realtà non si appalesa nella sua ragion d’essere, triste o gioiosa che possa essere.
(Nei versi shakespeariani dolorosa)
Quasi a dire che, per un momento, si possa pensare, credere di sapere ciò che in effetti contrasta con la realtà, così come si pensa, si crede di essere ciò che non si è, ed analogamente non si sa di essere ciò che invece realmente si è.

Dilemmi che spesso illudono la mente, l’anima e possono causare sofferenze inaspettate.
Socrate scrisse e giustamente: «Conosci te stesso» (frase riportata sul tempio di Delfi), ovvero questo è il primo passo per avere una vita meno complicata, oserei dire più adatta alla propria personalità, meglio ancora se insieme alla persona cui donarsi, reciprocamente e senza generare sofferenze, semmai alienarle. 

.. ..

Se la pesante materia del mio corpo fosse pensiero,
l’avversa distanza non fermerebbe il mio cammino;
perché a dispetto dello spazio, io sarei portato
dai punti più lontani al luogo dove tu sei.

Che importerebbe allor se il mio piede calcasse
la più remota terra lontana da te;
l’agile pensiero può varcare terra e mare
nell’attimo in cui pensa dove vorrebbe essere.

Ma ahimè, pensier m'uccide di non esser pensiero
per sorvolar le lunghe miglia quando tu sei via,
purtroppo così composto di terra e acqua
io devo aspettar gemendo il comodo del tempo;

 non ricavando da elementi sì grevi
 che lacrime pesanti, simbolo del loro duolo.

Commenti al Post:
melen.me
melen.me il 18/11/14 alle 11:15 via WEB
Imparare a restar soli e' la miglior maniera per saper colmare tutte le distanze,reali e fittizie. ;)Buondi' Vince.
 
 
Vince198
Vince198 il 18/11/14 alle 11:26 via WEB
Però c'è la "contropartita" di un adattamento in senso opposto. Non sono certo che, se si impara a star soli, si possano colmare poi distanze reali, fittizie etc. Nutro forti dubbi in un argomento così delicato e per certi sensi controverso..
Ciao Mel, buona giornata ^___^
 
STREGAPORFIDIA
STREGAPORFIDIA il 18/11/14 alle 17:35 via WEB
Non amo la solitudine anche se la cerco in alcuni particolare momenti...Bello il tuo scrivere, presenza costante è l'amore nei tuoi versi ed il bisogno d'esser vicino anche "solo" col pensiero a chi desideri...Dolcissima sera, un abbraccio...Sonia
 
 
Vince198
Vince198 il 18/11/14 alle 18:21 via WEB
Qualche volta sento la necessità di isolarmi per cercare di ritrovare me stesso, il cosi detto bandolo della matassa quando è troppo intricato, Sonia. Comunque sono sulla tua stessa lunghezza d'onda, sicuramente si..
Grazie per la tua chiara dolcezza, un abbraccio a te per un sereno proseguimento di serata ^____^
 
luce78_2
luce78_2 il 19/11/14 alle 07:37 via WEB
Grazie per il passaggio e commento sul mio blog .Lidia
 
 
Vince198
Vince198 il 19/11/14 alle 07:53 via WEB
Grazie a te per il tema interessante che hai posto all'attenzione nel tuo blog e per avermi concesso l'opportunità di commentare. Ciao, Vince ^___^
 
molto.personale
molto.personale il 19/11/14 alle 12:51 via WEB
Da quando mi son sposata mi son dovuta allontanare dalla mia famiglia lasciando i miei anziani genitori nella mia città natìa e ti confesso che solo da quel momento ho davvero capito quanto siano indispensabili nella mia quotidianità e quanto mi mancano. Buona giornata Vince un grande abbraccio :-)
 
 
Vince198
Vince198 il 19/11/14 alle 14:26 via WEB
Anche questo tuo è stato un momento di difficoltà interiore che sicuramente avrà lasciato qualche segno nel tuo carattere, ma che ha il vantaggio responsabilizzare maggiormente, Grazia. Stessa cosa è stata per me, però mi sono abituato alla svelta a quel nuovo - allora - modo di vivere.
Al "contrario" .. la mia parona è sempre rimasta "attaccata ai suoi e al suo circondario" - lo stesso preciso identico fin da bambina - e.. che ti devo dire: per me è stato un po' macchinoso abituarmici inizialmente.. I miei non ci sono più da tanti anni, quasi trenta, e allora non si può sempre guardare indietro, no? Però il loro ricordo, il loro modo di fare è rimasto inciso "a fuoco" nella mia anima. I problemi che sussistono in me al giorno d'oggi, sono un po' cambiati..
Ciao, un abbraccio affettuoso ^____^
 
NORMAGIUMELLI
NORMAGIUMELLI il 19/11/14 alle 15:50 via WEB
Caro Vince, mi sembra che i versi riportati all'inizio siano ben differenti da quelli riportati alla fine. Secondo me, parlano di due "cose" completamente diverse. Della distanza mentale, spirituale e caratteriale, i primi e della distanza concreta, geografica e materiale, i secondi. Certo è che se la definizione li accomuna, nello stesso tempo e approfondendola, li separa per sempre (aproposito di distanza...)
Credo che annullare la distanza dei primi versi, sia aspirazione di tanti ma privilegio di pochi. In quelli alla fine invece, quelli di Shakespeare, annullarla è solo...possibilità. Forse allora era diverso, d'accordo. Però, anche se posso sbagliare, ma ne sono convinta, l'una e l'altra distanza diventano affrontabili. Come? Nell'unico modo possibile per l'Uomo. Aggrappandosi a ciò che lo fa soffrire di meno o meglio ancora, ricercando a tutti i costi, in quel rapporto, ciò che lo rende felice. Cerco di spiegarmi meglio: Se io sono innamorata di una persona che è vicina a me, fisicamente, concretamente, geograficamente, ma la sento lontanissima...mentalmente, spiritualmente..cercherò in tutti i modi di sfruttare il tipo di vicinanza che ho per arrivare alla seconda, perchè la prima non mi basterebbe di sicuro. Se invece sono innamorata di una persona lontana, geograficamente e concretamente, chissà perchè sono convinta che se tra me e questa persona non esistesse già l'annullamento dell'altra distanza, cadrebbe ogni cosa. Senza il coinvolgimento mentale e spirituale trovo che l'amore non abbia motivo di esistere; di contro, quando invece questo tipo di coinvolgimento c'è, non c'è più la distanza. Nè materiale nè mentale. Ma bisogna essere bravi per fare questo ^______^
Naturalmente questo è solo il mio modo di vedere e di sentire. E di vivere.
Per quanto riguarda invece l'esempio che hai fatto della tua famiglia, ecco, questo secondo me è ancora un altro discorso. Credo che qui si espanda maggiormente il tutto, emozioni, stati d'animo e sentimenti compresi. Qui non si tratta più di sentirsi o meno "lontani" da una sola persona...e tutto si complica.
Ti strencio Vince. Come al solito un post interessante :-) Buon pomeriggio!
 
 
Vince198
Vince198 il 19/11/14 alle 16:31 via WEB
Qualche differenza c'è Norma, fuor di dubbio, ma bisogna comprendere la sostanza di questa distanza, quale che essa sia. Se è per questo anche le lettere di Gibran e della Haskell hanno anche accenni di malinconia e di speranza, rappresentano un momento di separazione fisica, colmata da quel modo di tenersi "abbracciati".
Così come Shakespeare esprime i propri sentimenti che non cambiano e che, al contrario rinforzano - a mio modo di vedere - un legame interiore che sussiste, che c'è e, in quel momento, fa soffrire per la distanza fisica. La distanza di cui parla Rilke è una distanza - per me - caratteriale ed interiore che può essere superata se gli "attori" riescono a colmarla con la consapevolezza di queste differenze. Resto immerso nei miei dubbi, altro non saprei dire.
Ma se due persone che stanno insieme, pur caratterialmente "lontane", riescono ad amalgamarsi nel più profondo dell'anima, non c'è distanza che tenga. Di alcun genere. La chiosa socratica credo che sia il miglior input per generare quell'amalgama di felicità che tiene unite due persone.
«Quasi a dire che, per un momento, si possa pensare, credere di sapere ciò che in effetti contrasta con la realtà, così come si pensa, si crede di essere ciò che non si è, ed analogamente non si sa di essere ciò che invece realmente si è.» Sembra uno scioglilingua ma lì siamo noi umani, con tutti i nostri dilemmi che sbrogliare è cosa non facile.
L'amore potrebbe riuscirci? Certo che si: se è ricambiato e vive ogni giorno di nuova luce ^_______^
 
erre47.re
erre47.re il 19/11/14 alle 17:37 via WEB
E' proprio bella questa canzone di Battisti "Comunque bella"! Ed eccomi qui carissimo Vince, a farti visita periodicamente ma forse anche...sporadicamente. ma ci sono e sto bene! Ho ripreso da 3 settimane la scuola e il primo giorno...dopo 20 mesi di "riposo" mi sono sentita emozionata come una scolaretta al suo primo giorno in una nuova scuola! Un po' pesantuccia la ripresa, ma, sempre piena di grinta e voglia di fare, amante del mio lavoro, sono sicura che ce la farò! Sono rientrata i primi di ottobre da MI. dove, come al solito mi sento felice e appagata col mio nipotino e i miei familiari che mi vogliono tanto bene!(Tutto ok i miei controlli!) Adesso ti lascio augurandoti una magnifica serata! un grande abbraccio e una valanga di baciotti! Ciaoooo, Rosetta
 
 
Vince198
Vince198 il 19/11/14 alle 19:13 via WEB
Ma ciao ^________^ Bello rileggerti, cara Ros e altrettanto belle sono le notizie che mi dai, estremamente positive. Certo, rientrare al lavoro nel proprio ruolo dopo tanti mesi non è uno scherzo: certe sofferenze lasciano segni difficilmente occultabili. Però immagino la tua determinazione perché ami il tuo mestiere, cosa non proprio molto comune di questi tempi, in cui la vita non è molto agevole.
Battisti, per me, così per te e per tanti che hanno qualche anno sul groppone, è stato e rimarrà sempre un cult indimenticabile, ci racconta dei nostri anni più verdi, quindi ha un posticino speciale nel nostro cuore, vero?
.. E .. si: ti si legge la felicità che provi attraverso le tue parole, Ros, ergo non posso che augurarti di trascorrere una bella serata con i tuoi cari, serena e ritrovata nel tuo spirito "sempreverde" di donna, madre e nonna felice.. A presto rileggerti dunque, un abbraccio e un trenino di baciotti .. ahahahaha .. ^_________^
 
gesu_risortoannunz1
gesu_risortoannunz1 il 19/11/14 alle 18:20 via WEB
La pace, la gioia e l'amore di Gesù Risorto regni vivo nel tuo cuore e nei cuori dei tuoi cari.
 
 
Vince198
Vince198 il 19/11/14 alle 19:14 via WEB
Lo stesso augurio lo faccio a te, con grande affetto e sincerità ^_______^
 
solosorriso
solosorriso il 19/11/14 alle 18:29 via WEB
Penso anch'io caro Vince che due persone legate da un sentimento che coinvolge tutto il loro essere non possono che soffrire per la distanza fisica. Nello stesso tempo vivono di attesa, felici del momento in cui si rivivranno...anima e corpo...Ho vissuto un amore del genere durato a lungo e ogni momento che ci divideva era reso meno tragico dalla voglia di rivedersi...e poi ci sono invece quei rapporti dove la distanza c'è e si percepisce pur vivendo ogni giorno accanto alle persone...quando manca quel rapporto complice ed empatico si è distanti pur vivendo sotto lo stesso tetto...e questa è la distanza più terribile secondo me. Dolce sera amico mio...un abbraccio :-) Carmen
 
 
Vince198
Vince198 il 19/11/14 alle 19:21 via WEB
Ciao Carmen, vedo che la sintonia in argomenti del genere non ci manca, vero? In fondo quando si riesce a stabilire un nesso forte e profondo con la persona che abbiamo costantemente al fianco, non c'è distanza che tenga. Certo, con il tempo tutto può accadere, possono verificarsi situazioni impreviste che causano scombussolamenti e dissoluzione un legame ritenuto forte. Capita.
Però è innegabile che quando un certo sentimento vincola due cuori, non c'è niente di più appagante in quei momenti: si vola, letteralmente.
Dal canto mio, come ho scritto nel post, ho fatto per due anni la spola fra Roma e Udine: una gran sofferenza, credimi. Fortuna che dopo tutto si è incanalato in una via più agevole ed appagante, sia per la famiglia che per la mia attività lavorativa.
Grazie.. mia cara e dolce amica, un abbraccio ^____^
 
DueHalzini49
DueHalzini49 il 19/11/14 alle 18:39 via WEB
Ciao Vince :-)) Mi trovo abbastanza daccordo con quanto hai scritto prima del tuo post. Se si prende consapevolezza che gli altri possono essere a volte distanti, per proprie esigenze, pur essendo qua, e tutto questo non lo sentiamo come distanza e non ci crea problemi, allora possiamo vivere meno intorcinati. Solo che quando amiamo una persona, è sicuramente sbagliato volerne conoscere tutto tutto tutto, sarebbe controllo e non sarebbe amore.Ci vuole fiducia e sincerità e saper leggere negli occhi, e poi in fondo non essere del tutto decrittati fa crescere la curiosità per la persona. Un abbraccio
 
 
Vince198
Vince198 il 19/11/14 alle 19:25 via WEB
Sono d'accordo con quel che hai scritto, Giu. Oltre la consapevolezza - fattore determinante, fiducia e sincerità sono due componenti essenziali in un rapporto di coppia. Incluso il rispetto e la lealtà, naturalmente. Ma sai, con il senno di poi si può dire qualsiasi cosa quando certi legami non resistono, si sfaldano qualche volta dinanzi alle prime difficoltà. Direi che aggiungere un po' di fortuna non guasterebbe, no? A presto, un abbraccio ^_____^
 
tocco_di_principessa
tocco_di_principessa il 20/11/14 alle 10:00 via WEB
Per prima cosa buongiorno. Per seconda GRAZIE per le parole cortesi che ha lasciato da me. In effetti gli anziani sono persone fragile Delicate Troppo spesso invisibili anche agli occhi dei Loro figli. Il mio non è un blog impegnato amo la musica Mi piace scrivere qualcosa Ma in ogni post che faccio anche se in modo leggero cerco di toccare qualche tempo importante. Agli Anziani ho dedicato diverse canzoni. Sono giovane e li rispetto perchè penso che Siano Persone che sappiano dare tanto anzi tantissimo. Sono loro che ci hanno generato Loro che ci hanno insegnato i primi passi Loro a cui dovremmo chiedere consiglio Per camminare ogni giorno nei vicoli di questa Vita che ormai sta diventando sempre più una vetrina di apparenze. Tante troppe persone Non sanno Neanche più riconoscore i piccoli insegnamenti che ognuno di noi dovrebbe. Educazione Rispetto e Amore Verso gli Altri. Recita una canzone di Baglioni '' Gli Anziani che Non li vuole nessuno '' Con tristezza devo dire che è proprio così. Le persone Senz'anima si limitano a guardare l'involucro invece la parte esteriore non conta proprio per nulla. Tutti noi dovremmo tendere una mano rugosa ed accarezzarla. Dietro ogni ruga c'è un pizzico di saggezza Da imparare. Ho lavorato in un posto Dove vedevo occhi lucidi in giorni di festa Teste imbiancate sedute sulle Panchine ad aspettare Chi non arrivava. Ho avuto tanto dagli Anziani Vorrei fare molto di più per loro. Ci provo. Ma non sempre ci riesco. Vedo infermieri che li trattano come vuoti a Perdere. La gioventù non Dura pe sempre E' come la bellezza Svanisce in fretta. Un anziano valle x 1000 persone giovani. Ha un bagaglio di vita e l'esperienza del dolore e della gioia. Tanti non li ascoltano nemmeno quando parlano. Io mi siedo accanto a Loro e nelle loro parole carpisco tutto quello che riescono a regalarmi. Scusi se mi sono dilungata e scusi per gli errori di battitura. Quando scrivo ho il maledetto vizio di non guardare mai la tastiera. Buona giornata Una carezza Leica
 
 
Vince198
Vince198 il 20/11/14 alle 10:26 via WEB
Ti ringrazio sinceramente per quel che hai scritto e che condivo completamente, Leica. Come sai la vita è una ruota che gira.. gira e non si ferma mai. Possiamo qualche volta tentare di ingannarla riportando a galla ricordi piacevoli di un passato vicino o lontano che possa essere stato, ma questa è solo un'illusione momentanea.
La cosa più sconcertante è che moltissimi fra quelli che non considerano nel giusto novero, come hai fatto tu, il rispetto per gli anziani, quello status toccherà a tutti: è solo questione di tempo.
Probabile che non abbiano soppesato quegli atteggiamenti che più infantili e guasconeschi non avrebbero potuto essere.. Anche a me da ragazzo è capitato di andare sopra le righe qualche volta, però mi sono ravveduto guardando le persone anziane intorno a me, quanta pazienza e saggezza hanno nel loro cuore.
All'oggi son contento di come sono e come sto, circondato dall'affetto della mia famiglia e tanto mi basta per farmi star bene.
Ancora un grazie sincero dal cuore, ti auguro un sereno proseguimento di giornata ^____^
 
Katartica_3000
Katartica_3000 il 20/11/14 alle 16:49 via WEB
Se per due innamorati è difficile resistere alla distanza fisica, ancor più arduo è convivere con una persona a te distante nel cuore...Perchè tutto ciò diventa un ostacolo insormontabile, un muro trasparente e duro di parole non dette, di silenzi non spiegati...Meglio, molto meglio, soffrire per una lontananza fisica che si ha sempre la speranza (e la possibilità!) di colmare!:-)) Ti abbraccio, mio Dotto^_^
 
 
Vince198
Vince198 il 20/11/14 alle 17:00 via WEB
Perfettamente d'accordo, cara Daniela! Baciotti a te, #quantinevuoi ^________^
 
serio.vin
serio.vin il 20/11/14 alle 18:13 via WEB
Rilke .....mi piace cosa scrive come lo scrive
....lo so non ha senso ma mi viene in mente,anzi la canto proprio una canzone di Domenico Modugno ...la lontananza sai è come il vento....
...caress
 
 
Vince198
Vince198 il 20/11/14 alle 18:18 via WEB
Quella canzone è perfetta, Vin: basta che il vento cambi direzione e la lontananza si dissipa, sparisce e ci si trova su una panchina vicino al porto, ad ascoltare le onde del mare..
Hugs and caress for you ^_______^
 
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