Benvenuti!

Baciami

In un quartiere della ville Lumiére
Dove fa sempre buio e manca l’aria
E d’inverno come d’estate è sempre inverno
Lei era sulle scale
Lui accanto a lei e lei accanto a lui
Faceva notte
C’era un odore di zolfo
Perché nel pomeriggio avevano ucciso le cimici
E lei gli diceva
“È buio qui
Manca l’aria”
E d’inverno come d’estate è sempre inverno
Il sole del buon Dio non brilla da noi
Ha fin troppo lavoro nei quartieri ricchi.

“Stringimi tra le braccia
Baciami
Baciami a lungo
Baciami
Più tardi sarà troppo tardi
La nostra vita è ora
Qui si crepa di tutto
Dal caldo e dal freddo
Si gela si soffoca
Manca l’aria
Se tu smettessi di baciarmi
Credo che morirei soffocata
Hai quindici anni ne ho quindici anch'io
In due ne abbiamo trenta
A trent'anni non si è più ragazzi
Abbiamo l’età per lavorare
Avremo pure diritto di baciarci
Più tardi sarà troppo tardi
La nostra vita è ora
Baciami!”.

(J. Prevert)

..

Quel senso di angoscia provocato dall’oscurità che invade i quartieri più popolari di una grande città, lentamente e nel prosieguo della lettura di questa splendida poesia, tutto diventa più chiaro: l’amore fa anche di questi miracoli quando due cuori non chiedono altro se non vivere in quella simbiosi che rende tutto più vivibile, con la speranza che accende giovani amanti con una infinita sequenza di baci.
Chi li dimenticherà mai i primi baci con la persona del cuore? Nessuno, proprio nessuno..
Come quell’altra bellissima poesia di Prevert – I ragazzi che si amano –  e che termina così:

“I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
  Loro sono altrove ben più lontano della notte
  Ben più in alto del sole
  Nell'abbagliante splendore del loro primo amore.”

Bello tornare ai tempi del liceo, dell’università: fra lezioni, scartoffie, libri e quant’altro, tutto o quasi oggi è dimenticato, tranne l’amore che, nel primo anelito soffiò allora potente avvincendo fortemente due anime “perse”, alimentato da infiniti baci e carezze.
Anche oggi un’altra bella personalissima ubriacatura che ha perfino dato l’input, dalle mie parti, a tiepidi raggi solari di oltrepassare nuvole dispettose..